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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)


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D'Annunzio Ceglie, vittoria last minute a Corato: 65-67

Domenica, 28 gennaio

 
Questa volta è toccato al Corato veder sfumare sul suono della sirena una possibile vittoria che però è stata conquistata agli ultimi secondi dal Ceglie. La partita nei primi due quarti non è stata avvincente, con le due squadre che commettevano numerosi errori. In vantaggio 31-26 al cambio di campo, Corato accelerava e con un ottimo Padalino nel tiro e Bucci in regia allungava il passo, favorito dai tre falli di De Amicis e Vozza.
Con il punteggio di 51-43 si apriva il quarto tempo e qui veniva fuori la maggiore esperienza del Ceglie; il bravo Angelo De Leonardis s'irretiva per situazioni di gioco. Il Corato, nonostante l'espulsione di De Leonardis a 4' dal termine si faceva raggiungere. Il Ceglie recuperava punto su punto mentre il Corato continuava a sbagliare. Anche dalla lunetta. Poi usciva Padalino per cinque falli. A 15" dalla fine, sulla parità 65-65, Jordan ruba palla in difesa ma non riesce a controllare. Sulla rimessa il Ceglie con Paolo Della Corte trova il canestro vincente. 

 

MOLINO TANDOI CORATO: Bucci 2, Rana 6, Jordan 3, Lombardi 12, Verile 16, Rosito, Padalino 24, Baroncini 2, Sardano, Arbore. All. Gadaleta.
D'ANNUNZIO CEGLIE: Gallo, Di Lembo 6, De Leonardis 14, Liso, Della Corte 14, D'Amicis 12, Vozza 15, Leo 6, Epicoco, Calò. All. Romano.
ARBITRI: Gagliardi di Anagni e Buttini di Alatri.

 

Basket  Serie C1 - Girone G

                 15^ Giornata

 Risultati

 

Ostuni - Termoli

79-66

Corato - Ceglie 65-67
Nardò - Casagiove 55-65
C. d. Stabia - Mesagne 97-103
Caserta - Ruvo 69-63
Martina - Amalfi 99-67
Nola - Bisceglie

 

87-74

 

Classifica

 

Ceglie

24

Casagiove

22

Caserta, Ruvo

20

Nola, Ostuni

18

Bisceglie, Nardò

16

Mesagne, Corato

14

Martina

12

C. d. Stabia

8

Termoli, Amalfi

4

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Ricordato il sacrificio del carabinieri Angelo Petracca

Sabato, 27 gennaio

Servizio di Luca Dipresa per "La Gazzetta del Mezzogiorno"

 

Sono trascorsi ben undici anni, ma il ricordo di Angelo Petracca, il giovane carabiniere ausiliario ucciso nel corso di un conflitto a fuoco con una banda di rapinatori che tentava di introdursi in un istituto bancario, é vivo piú che mai. I cegliesi non vogliono dimenticare il sacrificio di questo giovane e soprattutto é questa l'occasione per rinnovare la loro riconoscenza e la gratitudine verso l'Arma. Ecco perché il 22 gennaio per questa città ha ormai acquistato un valore tutto particolare, quasi una ricorrenza iscritta nel calendario appeso alla parete di ogni singola abitazione: ricordare il sacrifico di Petracca per rinnovare la fiducia nell'Arma. C'erano le massime autorità provinciali dell'Arma e la civica amministrazione guidata dal sindaco Pietro Magno che per l'occasione indossava la fascia tricolore. Fu il comandante della stazione dei carabinieri di Ceglie, il maresciallo maggiore Leonardo Meleleo, a farsi promotore di questa manifestazione civile e religiosa nello stesso tempo e che puntualmente si rinnova da ben due lustri. Come di consueto, un corteo parte dalla caserma e si porta nel luogo dove avvenne l'uccisione del carabiniere ausiliario appena ventenne, un tempo via Moretto, ma che oggi é intitolata ad Angelo Petracca. Qui, il sindaco Magno, il comandante del comando provinciale, ten. col. Sebastiano Comitini ed il comandante della compagnia di Fasano, cap. Pierluigi Solazzo, hanno deposto due corone. Quindi, il corteo é proseguito per la Chiesa di San Rocco dove il parroco, mons. Michele Pastore, ha celebrato la Messa. La chiesa era gremita da tanti cegliesi e tantissimi carabinieri accorsi per l'occasione. Toccante,l'omelia del parroco che ha voluto sottolineare «il non sempre facile lavoro di questi nostri fratelli carabinieri che vigilano sulla nostra sicurezza mettendo a rischio quotidianamente la loro vita facendo vivere nella continua ansia magli e figli». Ed a rinnovare la riconoscenza e la gratitudine dell'intera città ai rappresentanti dell'Arma é stato il sindaco Magno che ha paragonato il sacrificio di Petracca a quello di un altro famoso carabiniere, quel Salvo D'Acquisto che non esitò un solo istante a sacrificare la propria vita per salvare quella di 70 italiani che altrimenti i tedeschi avrebbero ucciso in rappresaglia. Ed é stata questa l'occasione per informare la folta schiera di carabinieri in pensione che la giunta mette a loro disposizione un locale dove istituire la loro associazione che dovrebbe essere intitolata proprio ad Angelo Petracca. È stata cosí la volta del comandante provinciale dell'Arma a prendere la parola, a ringraziare i cegliesi e rammentare il sacrificio di Petracca che, pur a riposo, si uní alla pattuglia appena scattó l'allarma e venne raggiunto in pieno dalla fucilata di uno dei rapinatori nel tentativo di consentire al proprio collega Spagnolo, ferito nel corso della sparatoria di mettersi al riparo.

 

 

 

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Rock a Torre S. Sabina con il gruppo "I sincronia"

Venerdì, 26 gennaio

 

Finalmente Rock è la piccola rassegna rock che si tiene ogni sabato al Guaranà di Torre Santa Sabina di Carovigno (Br). F.R. vuole tirare fuori dalle cantine, dai garage e dalle stanzette di qualche periferia i giovani gruppi che fanno musica, dove solitamente l'approccio con gli strumenti e il coinvolgimento avviene grazie ai pezzi che hanno fatto la storia del rock. Finalmente Rock darà spazio, e si spera anche luce, a l'underground diffuso, proponendo sia gruppi esordienti (al primo approccio col pubblico), sia gruppi più "navigati" ma non più di tanto. Insomma, uno spazio aperto!

Sabato 27 alle 22.00 saranno ospiti i Sincronia che come dichiarano prediligono coinvolgere direttamente il pubblico, attraverso un "repertorio" che spazia dal blues al rock. Si, coinvolgerlo realmente, perché spesso la voce la mette chi capita. Loro sono giovani della provincia di Brindisi e più esattamente di Ceglie Messapica, ma non sappiamo esattamente dove hanno fatto "palestra", se in un trullo o in uno sgabuzzino del bellissimo centro storico. Poi la rassegna continua sabato 3 febbraio con i Marlen di Martina Franca. L'ingresso è gratuito.

 

 

 

 

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Basket: il patron in polemica emigra a Brindisi

Mercoledì, 24 gennaio

 

«Ho già perso sin troppo tempo, ed ora non sono più disposto ad aspettare: senza palazzetto vado ad investire altrove».Con queste parole  Gianfranco Sportelli, patron del Basket Ceglie e della scuola privata "Gabriele D'Annunzio", ha rotto gli indugi sulla destinazione delle future partite di campionato, affidando a Pierpaolo Piliego, giornalista del "Quotidiano" lo sfogo per il Palasport che l'amministrazione cegliese tarda non solo a costruire, ma persino a progettare.

La D'Annunzio quindi emigra a Brindis, per continuare a veleggiare in testa al campionato di Serie C1 di Basket.  "Un vecchio pallino - scrive oggi Quotidiano -  che finalmente si concretizza. Già in estate se ne era parlato a lungo, ma dopo una serie di fumate grigie, che di colpo sono diventate nere, ha comunque preferito proseguire la sua avventura sul campo neutro di Cisternino. Ceglie Messapica, infatti, nonostante le mille promosse degli amministratori pubblici, al momento ancora disattese, non ha un palazzetto dello sport adeguato alle ambizioni di Sportelli; fino ad un paio di anni fa, prima dell'ingresso in società della D'Annunzio, le partite in casa erano quelle che si svolgevano in una modesta palestra priva di spalti. «Penso che sia giunto il momento di dire basta. Il prossimo anno trasferirò il titolo sportivo a Brindisi, dove realmente ne vale la pena. Non so se la squadra si chiamerà Brindisi o Ceglie, e non dire con certezza nemmeno a quale campionato prenderà parte, però posso assicurare che -prosegue Sportelli - giocherà a Brindisi». Dopo l'esperimento di domenica scorsa sul neutro del capoluogo, cosa accadrà invece fino al termine di questa stagione agonistica? «Dopo il positivo debutto di domenica scorsa, anche per quest'anno l'avventura in campionato del Ceglie proseguirà sul parquet del palazzetto dello sport "Elio Pentassuglia". Domenica intorno a noi si è creato il clima che da tempo sognavo: un vero palazzetto dello sport, un discreto numero di tifosi (anche brindisini) e gli ultrà del Ceglie che al termine della partita intonavano cori pro-Brindisi. Di questa possibilità ne ho già parlato con i dirigenti dell'Azzurra, i quali sono disposti ad ospitarci».  In un certo senso, quindi, addio Cisternino ... «Penso proprio di sì», prosegue il presidente della D'Annunzio Ceglie. «Però vorrei sottolineare che, nonostante giocare a Brindisi fosse da tempo una mia ambizione, la scelta è stata forzata. Infatti, attraverso la denuncia dei dirigenti del Martina Franca, e il conseguente spostamento del match per motivi di ordine pubblico a Brindisi, siamo stati involontariamente accontentati. Anche perchè, è inutile negarlo, è accaduto proprio ciò che da tempo avevo in mente». Presidente Sportelli, ciò significa quindi che la D'Annunzio Ceglie si è già candidata di prepotenza per disputare il prossimo anno la serie B/2 (in caso di promozione) nel capoluogo? o addirittura sta già pensando di disputare la B/1? «A questo punto penso che il prossimo hanno potrebbe accadere qualsiasi cosa. La mia intenzione è senza dubbio quella di continuare ad investire nel basket, e di conseguenza lo farò a Brindisi, dove ne trarrei vantaggio anche da un punto di vista economico. Quale campionato disputerò ancora è da decidere: da qui in avanti - conclude Gianfranco Sportelli - prenderò in considerazione qualsiasi proposta seria. Se attraverso una di queste si dovessero creare i presupposti per disputare il campionato di serie B/1 la valuterò, altrimenti, andrò avanti per la mia strada come ho sempre fatto finora».

 

 

 

 

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E' quasi rivolta per una cava tra Ceglie e Ostuni

Lunedì, 22 gennaio

Servizio di Luca Dipresa per "La Gazzetta del Mezzogiorno"

 

Contro l'apertura di una cava calcarea in località «Sessana», contrada situata in agro di Ostuni, proprio al confine con quello cegliese (nella foto a destra),  numerosi abitanti e proprietari terrieri di questa contrada, hanno presentato opposizione al Comune di Ostuni perché non conceda l'autorizzazione richiesta. Sul perché di quest'opposizione si pronuncia Antonio Amico, uno dei proprietari di una casa colonica situata in quest'agro e che ha presentato formale richiesta di opposizione all'apertura della cava calcarea.
«La zona in cui s'intende realizzare la cava - spiega Amico - è una delle poche dell'intero agro di Ceglie ed Ostuni in cui nessun guasto, a causa di abusivismo, è stato praticato». Ma non solo: «Si tratta - continua il firmatario dell'esposto - di una zona ricca di macchia mediterranea, prospiciente la masseria Sessana, che rappresenta un indiscusso manufatto di interesse storico ed artistico». Insomma, una zona incontaminata, che probabilmente giusto salvaguardare, «anche perché - afferma ancora Amico, assieme agli altri cittadini interessati ad evitare la cava - dista poche centinaia di metri dalla strada provinciale Ceglie-Ostuni, sottoposta a tutela ai sensi del D.M. 1.8.85 nei limiti di 200 metri dei due lati della stessa, ed i territori circostanti sono coltivati; in molti casi sono stati pure impiantati nuovi oliveti».
Queste le motivazioni esposte che si aggiungono a quelle presentate da un altro proprietario, Emanuele Rodio, che parla di un progetto che «viola palesemente la normativa in materia ambientale ed in particolare il D.L. n. 490 del 1999, trovandosi la località Sessana, a poche centinaia di metri dal meraviglioso bosco San Paolo». Ed a supporto della salvaguardia delle aree boschive, si fa riferimento alla legge regionale n. 30 del 1990.
Ora toccherà all'Amministrazione comunale di Ostuni esprimersi, ovvero se accordare l'autorizzazione richiesta dell'apertura della cava oppure ritenere valide le motivazioni addotte da quei cittadini che vogliono salvaguardare questa zona. Una zona dove, «nell'anno appena trascorso, sono stati perpetrati abusi per l'allargamento, senza le dovute autorizzazioni, di un tratto di strada che dalla provinciale Ceglie-Ostuni conduce alla masseria Sessana: lavori per i quali il Corpo forestale è dovuto intervenire in più occasioni, sia per sequestri giudiziari sia per bloccare grossi mezzi meccanici ed operai intenti ad estirpare macchia mediterranea ed alberi».
«Del resto - fanno ancora notare questi cittadini - il territorio presenta già moltissime cave e non si comprende la necessità di autorizzarne un'altra, a discapito di una zona che vuol rimanere incontaminata». L'autorizzazione per l'apertura della cava calcarea risale agli inizi dello scorso mese di novembre.

 

 

 

 

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La D'Annunzio vince con il Martina: 85-71

Domenica, 21 gennaio

La D'Annunzio Ceglie si aggiudica il derby con Martina Franca riuscendo a mantenere le distanze dal gruppo che la insegue a due punti. E' stata una gara fondamentale per trovare quel coraggio e conoscenza nei propri mezzi dopo l'inatteso scivolone dell'altra domenica contro il Mesagne che, su è costata uno stop, ha restituito la necessaria determinazione i ragazzi guidati dal bravo coach Cosimo Romano. La gara di oggi non è stata certamente una passeggiata e solo nel terzo quarto le realizzazioni di D'Amicis  e Leo hanno fatto la differenza.

Quello di ieri ha segnato l'esordio della squadra di Gianfranco Sportelli nel Palasport di Brindisi dopo la fortunata ospitalità di Cisternino: Ceglie infatti non ha ancora un suo palasport costringendo, così come accadde per il calcio a cavallo tra gli anni Sessante e Settanta, ad una peregrinazione zingaresca.

 

Basket  Serie C1 - Girone G

                 14^ Giornata

 Risultati

 

Amalfi - Corato

64-80

Casagiove - C. d. Stabia 99-68
Ceglie - Martina 85-71
Bisceglie - Ostuni  90-70
Mesagne - Nardò 101-93
Ruvo - Nola 79-76
Termoli - Caserta

 

84-83

 

Classifica

 

Ceglie

22

Ruvo, Casagiove

20

Caserta

18

Nardò, Nola, Ostuni, Bisceglie

16

Corato

14

Mesagne

12

Martina

10

C. d. Stabia

8

Termoli, Amalfi

4

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Il Ccd al sindaco Magno: "Rivendichiamo pari dignità"

Martedì, 16 gennaio

 

C'é movimento all'interno del Polo. E' noto quello che accade all'interno della compagine amministrativa ed ora entra il ballo anche Il Ccd che, pur non avendo alcun seggio, vuol partecipare alle vicende attuali. Dopo la competizione elettorale dove, come si ricorderá, non riuscí a conquistare nessun seggio, del Ccd si erano perse le tracce. Poi c'é stata la riorganizzazione del partito di Casini ed oggi conta una settantina di iscritti. Nuovo timoniere è Mimmo Dipresa che tenta ora di riconquistare qualche posizione e rivendicare una presenza nel dibattito che in questi mesi impera in cittá a causa soprattutto delle fibrillazioni tra Forza Italia, almeno la stragrande maggioranza del gruppo consiliare ed il sindaco. Proprio il sindaco in diverse occasioni non ha mancato di sottolineare l'importanza di questo partito «che io - affermava il sindaco Magno - avrei voluto imbarcare originariamente nella giunta» e «mi fu detto di no perchè il Cdl vedeva il Ccd come fumo negli occhi». Ma ora, Di Presa rivendica pari dignitá. «L'assenza di una nostra presenza istituzionale - afferma il responsabile del Ccd - fino a poco fa per alcune forze politiche di maggioranza ha volutamente significato la non legittimazione nostra a partecipare attivamente alle scelte». A quale forza politica il riferimento? «E' sotto gli occhi di tutti - la risposta di Di Presa - che qualcuno ha pensato di isolarci temendo che, forse, potevamo sottrarre qualche assessore».

Par di capire che il riferimento é in primo luogo all'ex Cdl. E qui non manca nemmeno di sottolineare «una certa contraddizione da parte del sindaco quando, pubblicamente nel comizio del 3 dicembre scorso elogia pubblicamente il Ccd per poi, quando nomina due assessori facendo ricorso alle prerogative che gli riconosce la legge, non chiama in giunta un esponente di questo partito». Per intanto, il Ccd vuol partecipare al dibattito in corso ed a tal proposito il suo responsabile cittadino afferma come «E' evidente come tutto quel che sta accadendo nasce principalmente dalla poca esperienza amministrativa che hanno molti degli attuali amministratori e consiglieri», e poi ancora che i continui litigi all'interno delle forze della maggioranza sono la prova che le personali convinzioni e posizioni prevalgono sugli interessi piú generali della collettivitá cegliese che forse mai prima d'ora ha conosciuto un periodo così». E qui l'invito a tutti di «ricucire lo strappo tra consiglieri di Fi e sindaco per lavorare seriamente alla risoluzione dei grossi problemi che ci attendono, a partire dal Piano regolatore che la cittá attende invano da moltissimi lustri». Ma ci saranno le condizioni per risanare lo strappo? Di Presa se lo augura, anche se come si sono messe le cose ha qualche dubbio in merito. l.d.

 

 

 

 

 

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La D'Annunzio Ceglie battuta a Mesagne: 106-92

Domenica, 14 gennaio

Passo falso della D'Annunzio sconfitta a Mesagne con un secco 106 a 92, esito che comunque lascia i cegliesi sempre al comando della classifica di C1, nonostante la vittoria di tutte le tre inseguitrici. La formazione allenata dal coach Cosimo Romano, per anni protagonista proprio sul parterre di Mesagne, è apparsa troppo sicura di sè dopo l'incredibile serie ininterrotta di successi (nove per la cronaca) e quando si è cercato di recuperare concentrazione e determinazione era ormai troppo tardi.

 

Formazione e realizzazioni: Di Lembo 7, De Leonardis 29, Della Corte 19, Calò, D'Amicis 20, Vozza 15, Leo 2, Lisi, Epicoco e Sarcinella n.e..

 

 

Basket  Serie C1 - Girone G

                 13^ Giornata

 Risultati

 

Ostuni - C.d. Stabia

76-58

Nardò - Bisceglie 94-76
Casagiove - Corato 81-79
Caserta - Martina 70-65
Mesagne - Ceglie 106-92
Ruvo - Amalfi 79-48
Termoli - Nola

 

97-100

 

Classifica

 

Ceglie

Ruvo, Casagiove, Caserta

 

Nardò, Nola, Ostuni, Bisceglie

Corato

 

Martina

C. d. Stabia, Mesagne

 

Amalfi

Termoli

 

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Ceglie "prenota" l'istituzione del Liceo Scientifico

Domenica, 14 gennaio

Con proprio atto deliberativo, la Giunta provinciale ha deliberato l'istituzione della sede del liceo scientifico. Si trattava di un atto atteso che fa seguito ad una precisa volontà espressa dall'Amministrazione comunale, che aveva a sua volto inviato formale richiesta al Presidente della Provincia, al quale spetta il compito di accogliere o meno tale richiesta. Ambasciatori ed interpreti della volontà della giunta municipale si erano fatti i consiglieri provinciali, Paolo Urso (é anche capogruppo di Forza Italia) e Francesco Locorotondo.

«Da quando la giunta municipale cegliese - afferma Locorotondo - aveva deliberato per l'istituzione dello Scientifico, unitamente al collega Urso ci siamo attivati perchè il presidente Frugis portasse in giunta l'argomento al più presto, per accelerare i tempi e soprattutto dare un'indicazione certa alle famiglie che si apprestato ad iscrivere i propri figli alle scuole superiori». Ora la decisione dell'Amministrazione provinciale verrà trasmessa al Ministero della Pubblica istruzione, per tramite il Provveditore agli Studi di Brindisi e, se non sorgeranno intoppi, dal prossimo anno scolastico a Ceglie potrà essere attivato il liceo scientifico. Cosa che dovrebbe rendere felici soprattutto quelle famiglie interessate e che cosi potranno iscrivere i propri ragazzi a Ceglie senza dover ricorrere al pendolarismo. A quanto pare sembra che ci sia già pronto un cospicuo numero di studenti di terza media che avrebbe espresso il desiderio di iscriversi allo scientifico.

Un primo dato significativo si potrà avere subito dopo il 25 di questo mese, il termine ultimo fissato perchè gli alunni di terza media, prossimi alla licenza, formulino la loro domando per la prosecuzione degli studi. Insomma per la città, dopo che da sempre si parla di chiusura e soppressioni, pare che ora si sia invertita la rotta e c'é la fondata speranza che questa volta si sia imboccata la strada giusta.

Con il piano di dimensionamento, com'é noto, a Ceglie si é creato un unico polo comprensivo comprendente il liceo classico, il commerciale, il professionale maschile e quello femminile. Il neocostituito consiglio d'istituto, fin dal suo insediamento ha tenuto a sottolineare come il loro impegno verrà intensificato per fare in modo che la città possa ridisegnare la sua configurazione scolastica, anche sulla scorta degli orientamenti che da qualche tempo a questa parte vengono espressi dagli studenti. «Proprio appena ci insediammo - afferma il presidente dell'organo collegiale, Enrico Turrisi - formulammo alle amministrazioni competenti richiesta per l'attivazione a Ceglie del liceo scientifico e di una sezione dell'istituto alberghiero in ragione delle grandi potenzialità offerte dal territorio per la rinomata gastronomia ed il diffuso turismo rurale». Il tutto senza dimenticare il Liceo classico verso il quale «esiste - continua Turrisi - una particolare attenzione tesa al suo rilancio ed é per questo che, stando ad alcuni dati in nostro possesso, non é da escludere che dal prossimo settembre ritorni a ricostituirsi la IV ginnasio». Ed ora che si parla di piano dell'offerta formativa, quali sono le innovazioni che il polo superiore cegliese puó offrire? «In questa direzione - é sempre il presidente del consiglio d'istituto che risponde - abbiamo individuato un tipo di lavoro con il Comune e la Provincia, la massima diffusione dei nuovi sistemi informativi della new economy, corsi di orientamento universitario con personale specializzato e soprattutto prevedere la massima apertura delle nostre scuole al territorio». Nei loro progetti, previsti anche una serie di interscambi culturali con le scuole dell'unione europea.

 

 

 

 

 

 

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Forza Italia sollecita il chiarimento con il sindaco

Giovedì, 11 gennaio

E' opportuno, prima di procedere con qualsiasi nomina, che il gruppo di Forza Italia incontri il sindaco per verificare se ci sono le reali condizioni per riprendere il rapporto in questi ultimi mesi decisamente molto teso. A questa decisione è giunto il gruppo degli azzurri che l'altra sera si è riunito per eleggere il nuovo segretario cittadino ed il capogruppo consiliare, dopo la confluenza del Cdl nel movimento berlusconiano.  I parlamentari del Polo inviano a smorzare i toni della polemica. Almeno fino alle elezioni politiche.

Approfondimento: il testo integrale del servizio.

 

 

 

 

 

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Castello, in dirittura d'arrivo il restauro il salone

Giovedì, 11 gennaio

Si concluderanno entro la fine del mese i lavori di rifacimento del pregiato soffitto ligneo che copriva le capriate del salone del Castello Ducale, come è noto crollato nel 1992, quale segno tangibile dell’incalzante degrado ed incuranza, crollava. Il soffitto in legno che copriva le capriate del salone era un vero e proprio capolavoro artistico ed anche se oggi viene rifatto usando lo stesso schema statico non sarà mai più lo stesso. Ma l’importante è che ora si inizia a fare sul serio per un recupero atteso da decenni. L’intervento è stato reso possibile grazie all’intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per esso a Sovrintendenza ai Beni Artistici e Ambientali di Bari (responsabile è l’arch. Mario Antonio Di Cunzo).

Approfondimento: il testo integrale del servizio.

 

 

 

 

 

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Rifiuti d'oro, il Pdci Puglia contro il taglio dei cassonetti

Mercoledì, 10 gennaio

Comune di Ceglie Messapica sommerso dalle polemiche per la vicenda dei taglio ai cassonetti di raccolta dei rifiuti che l'assessore Rocco Cavallo ha deciso di ridurre per addotte ragioni di costi. Secondo l'esponente politico il servizio sarebbe sovradimensionato richiamando l'aumento deciso dalla precedente amministrazione che decise di aumentare o potenziare di ulteriori 37 cassonetti i punti di raccolta, mappa fortemente ridimensionata da Cavallo che ha portato a 60 l'eliminazione complessiva dei bidoni. Il Partito dei Comunisti italiani, con una nota, smentisce l'assessore sostenendo che gli utenti già pagano profumatamente il servizio e che il taglio non ridurrebbe affatto i costi  di gestione.

"Negli ultimi giorni -  si legge nella nota - l’Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica ha deciso la rimozione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti installati a seguito di ordinanze Sindacali di ampliamento del servizio originariamente appaltato.

Questa decisione, con annunci fonici e con interviste alla stampa, viene fatta passare come necessaria al fine di non far lievitare il costo del servizio a carico degli utenti.

L’attuale Amministrazione non sa o dimentica che “l’ampliamento” del servizio viene pagato “profumatamente“dagli utenti sin dal momento dell’entrata in vigore del nuovo servizio.

A tal proposito si ricorda che l’appalto originario suddivideva il territorio del comune di Ceglie Messapica in tre zone, e precisamente: 1) centro urbano con canone al 100%; 2) periferia con canone al 33% ; 3) zona rurale con canone al 10%.

Dall’entrata in vigore dell’ampliamento le tre fasce divennero due, e pertanto, ai cittadini della terza fascia il canone fu aumentato del 230% e ai cittadini ricompresi nella seconda fascia l’aumento fu di circa il 300%.

Chiediamo l’immediato ritiro della disposizione di riduzione del servizio attuale di raccolta dei rifiuti solidi urbani in quanto la riduzione comporterebbe un peggioramento delle condizioni igieniche del paese, un disservizio e un danno per i cittadini. Comunque, se l’Amministrazione ritiene di ripristinare il servizio previsto nell’appalto originario lo faccia ripristinando contemporaneamente la suddivisione del territorio nelle tre zone originarie con le relative aliquote.

L’Amministrazione non può pretendere il pagamento, da parte dei cittadini, di un servizio che non eroga più. Nei prossimi giorni - conclude la nota - attiveremo delle iniziative per contrastare questa decisione".

 

 

 

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Due cegliesi morti carbonizzati in incidente d'auto

Martedì, 9 gennaio

Due persone sono morte ed un’altra è rimasta ferita gravemente in un incidente stradale avvenuto sulla statale 379, tra Ostuni e Fasano, in seguito al quale è esplosa una bombola di gas che alimentava la vettura coinvolta. Sarebbero entrambe di Ceglie Messapica, ma per il momento solo una delle vittime è stata identificata, Paolo Semeraro di 38 anni, mentre si teme che l'altro corpo carbonizzato possa appartenere ad una donna, Lucia Simeone di 39 anni, di cui non si hanno notizie dalla sera dell'incidente. L'impatto tra i mezzi è avvenuto probabilmente a causa del nubifragio che ieri sera si è abbattuto a nord della provincia di Brindisi.

Il ferito, Paolo Di Rienzo, di 35 anni, che era alla guida dell’automobile, è ora ricoverato in condizioni gravissime nell’ospedale Perrino di Brindisi dove i medici si sono riservata la prognosi. I tre viaggiavano a bordo di una Lancia Delta che, probabilmente a causa della scarsa visibilità provocata dalla forte pioggia che si stava abbattendo sulla zona, ha tamponato violentemente un autocarro. Nell’impatto è esplosa la bombola che era bordo della vettura e le fiamme hanno invaso l’abitacolo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Indagini sono state avviate dalla polizia stradale.

 

 

 

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Nubifragio nella notte nell'area di Ceglie e Ostuni 

Lunedì, 8 gennaio

Un violento nubifragio ha colpito stasera gran parte della provincia di Brindisi, in modo particolare la zona costiera dell'ostunese e l'area collinare intorno a Ceglie Messapica. La pioggia, annunciata da numerosi fulmini e da una brusca caduta della temperatura passata in un'ora da 15 a 9 gradi, è caduta poco dopo le 21 e per mezz'ora è caduta con notevole intensità provocando ripetuti black-out elettrici, allagamenti e la caduta di alcuni alberi. Tronchi sradicati dalla furia della tromba d'aria,  accompagnata al fenomeno atmosferico, hanno reso problematica la circolazione lungo alcune arterie, in modo particolare sulla strada provinciale che collega Ostuni a Ceglie Messapica, costringendo l'intervento della polizia stradale e dei vigili del fuoco. In nottata si stanno controllando altre zone per una stima dei danni provocati dal nubifragio che, unico effetto positivo, ha fatto cessare il forte vento di scirocco che da ieri mattina soffiava su tutta la Puglia. 

 

 

 

 

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Chiude la discarica, a Ceglie un tappeto di immondizia

Lunedì, 8 gennaio

Cassonetti colmi di immondizie, strade sporche e imbrattate da buste saccheggiate dai numerosi randagi, prospettive ancora più nere: è il quadro determinato dalla chiusura della discarica di Autigno, a pochi chilometri da Brindisi, dove vengono raccolti i rifiuti prodotti da gran parte dei comuni del Brindisino e ormai incapace di raccogliere altri prodotti di scorie. Il Prefetto di Brindisi è intervenuto per trovare soluzioni temporanee e far defluire la raccolta nel bacino Ines Sud di Brindisi, ma il provvedimento non risolve un problema gravissimo che in quest'area è stato affrontato solo a colpi di emergenza.

L'amministrazione comunale di Ceglie Messapica nei giorni scorsi aveva invitato la popolazione a trattenere in casa la spazzatura, ipotesi durata solo 48 per evidenti ragioni: il problema è che molti comuni del Brindisino no dispongono piani di intervento straordinari e il tentativo di scaricare sui cittadini problematiche complesse si rivela ben presto banale. Risultato: la cittadina trasformata in maleodorante discarica.

 

 

 

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Basket, la D'Annunzio liquida anche il Ruvo: 84-70

Domenica, 7 gennaio

Come un rullo compressore la D'Annunzio Ceglie ha liquidato anche il Ruvo  portando a quattro il distacco da quest'ultima e da Caserta e Casagiove che finora hanno tentato di insidiare il primato. La gara si è chiusa con un secco 84 a 70 che ben sintetizza la convincente prestazione da parte dei ragazzi allenati da Cosimo Romano. Solo nei minuti iniziali il Ruvo ha cercato di sorprendere gli avversari, portandosi a sei punti di vantaggio, ma subito i cegliesi hanno preso in mano la partita imprimendo una velocità che ha lasciato al palo gli sfidanti e acceso l'entusiasmo dei numerosissimi sostenitori radunati al Palasport di Cisternino.

Formazione e realizzazioni: De Leonardis 16, Della Corte 28, Calò 6,  D'Amicis 14, Vozza 14, Leo 6, Di Lembo n.e.,  Lisi n.e., Epicoco n.e., Sarcinella n.e.. Allenatore: Romano

 

Basket  Serie C1 - Girone G

                 12^ Giornata

 Risultati

 

Amalfi  - Ostuni

67-81

Corato - Mesagne 95-93
C. d. Stabia - Caserta 89-99
Ceglie - Ruvo 84-70
Bisceglie - Termoli 76-71
Martina - Casagiove 67-82
Nola -  Nardò

 

96-69

 

Classifica

 

Ceglie

   20

Ruvo, Casagiove, Caserta

   16

Nardò, Nola, Ostuni, Bisceglie

   14

Corato

   12

Martina

    10

C. d. Stabia, Mesagne

     8

Amalfi

     4

Termoli

     2

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Rifiuti troppo cari, via i cassonetti in esubero

Domenica, 7 gennaio

Servizio di Luca Dipresa per "La Gazzetta del Mezzogiorno"

«Ma perchè stanno togliendo i cassonetti per la raccolta dei rifiuti?». È questa la domanda che moltissimi cittadini si stanno ponendo in questi giorni. La conseguenza è che si assiste ad accumuli di sacchetti di immondizie depositati nel luogo dove prima era collocato l'apposito contenitore.
«Si tratta di una decisione che abbiamo dovuto prendere - dice l'assessore al ramo, Rocco Cavallo - per evitare ai cittadini un ulteriore costo del servizio. Purtroppo, ci siamo trovati di fronte ad una situazione che é notevolmente cambiata rispetto all'appalto originario, con la ditta Tra.de.co. che oggi pretende, oltre all'adeguamento Istat mai dato, anche i costi maggiori sostenuti per la collocazione di ben 340 cassonetti rispetto ai 190 previsti dal contratto». L'aumento dei cassonetti - 150 in piú rispetto al previsto - é dovuto all'aumento del perimetro urbano servito. E qui Cavallo é piú preciso: «Purtroppo, la passata amministrazione ha fatto ricorso ad una serie di ordinanze per l'installazione di nuovi cassonetti, senza mai quantizzare economicamente l'ulteriore costo, cosa che non é corretta da parte di una giunta». Insomma, par di capire che si é andati avanti con il richiedere alla ditta ulteriori impegni senza mai chiederne il costo. A questo si aggiunge l'aumento Istat dovuto per legge. «Tenuto conto che l'appalto costa un miliardo e 800 milioni e che non é mai stato adeguato agli indici Istat - é il commento di Cavallo -, ad oggi il contratto dovrebbe lievitare di circa 500 milioni». Calcolatrice alla mano il costo del servizio ammonta a 2 miliardi e 300 milioni. Ed a proposito del mancato riconoscimento dell'Istat Cavallo chiarisce che «alla ditta, dal 1996 al mese di luglio 2000, spettano piú di due miliardi». Sul perché di questo ritardo, l'assessore non ha una risposta esaustiva. «La precedente amministrazione, a guida di Rifondazione comunista, stranamente non ha mai adeguato tali contratti pur avendo accantonato in bilancio delle somme». E poi c'é da aggiungere che «la ditta, oltre all'adeguamento Istat, pretende ora anche il riconoscimento degli ulteriori costi, la cui quantificazione non c'é ancora stata resa nota». L'assessore, nel tentativo di far ridimensionare la ditta dalle sue pretese, ha sollevato questioni inerenti l'inosservanza di alcuni servizi previsti nel contratto di appalto. «Effettivamente - chiarisce - abbiamo eccepito sulla mancata osservanza di alcuni punti del capitolato (disserbamento, lavaggio e disinfezione almeno due volte la settimana dei cassonetti, raccolta sistematica delle siringhe, lavaggio delle strade e piazze con frequenza di una volta per settimana), ma la Tra.De.Co ci ha risposto che nessun addebito in tal senso é stato mai loro notificato da parte della precedente amministrazione». Questa la situazione in base alla quale par di capire che per il Comune non resta che pagare e per evitare il peggio, per intanto, si decide di togliere quei cassonetti in piú che hanno fatto ulteriormente lievitare il costo a carico degli utenti.
«Chiediamo - é l'appello di Cavallo - la collaborazione da parte della gente. Prima di rendere questa decisione abbiamo chiesto alla ditta un dettagliato preventivo che la Tra.de.co ha quantizzato in oltre 4 miliardi e mezzo». Da qui la decisione presa che sta determinando malcontento tra la gente. Sul criterio adottato, l'assessore spiega che é stato istituito un servizio ambientale affidato ai vigili urbani «i quali hanno verificato le zone dove alcuni cassonetti non venivano utilizzati del tutto, o in parte, da questo é scaturito l'intervento attutivo». Il tutto partendo dalla determinazione da parte dell'assessore di «far rispettare il capitolato cosí come previsto, addebitando alla ditta eventuali inosservanze». Fino ad oggi sono stati eliminati ben 60 cassonetti, molti dei quali nelle contrade. Analoghi interventi restrittivi per la zona extra urbana e nelle contrade, ma altri cassonetti ancora dovranno essere tolti per avvicinarsi ai 190 previsti dal capitolato.
Di pari passo l'assessore ha disposto, in base anche al contratto, l'installazione di 5 vasche - da 4,5 mc - per la raccolta dei rifiuti nelle zone esterne all'abitato.

 

 

 

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Basket: cresce la febbre per l'incontro con il Ruvo

Giovedì, 4 gennaio

Servizio di Luca Dipresa per "La Gazzetta del Mezzogiorno"

Passata la sbornia delle feste, la D’Annunzio si è già rimessa al lavoro per l’importante appuntamento di domenica prossima quando a far visita alla formazione cegliese verrà il Ruvo di Tonino Bray, una delle più dirette inseguitrici del quintetto del bravo Coco Romano. Gara difficile, come del resto è giusto che sia in un campionato di altro livello tecnico come questo. "Possiamo ritenerci soddisfatti di come abbiamo chiuso l’anno" – ci confida il coach Romano. Ma in realtà, c’è da essere più che soddisfatti di come sono andate le cose. L’ambizione, o se si vuole, l’obiettivo del presidente Gianfranco Sportelli è noto a tutti, quella scalata alla B 2 che porterebbe la città nel gota della pallacanestro italiana. Certo, che come erano iniziate le cose, nessuno ci avrebbe scommesso una sola lira. Ma Romano sapeva bene che si trattava di una situazione contingente: i troppi infortuni non gli avevano consentito di programmare una preparazione adeguata, senza dimenticare che la rosa era stata rinnovata per due terzi. "In effetti – ci spiega a tal proposito Romano – abbiamo dovuto fare subito i conti con una infermeria affollata che mi ha dovuto far rivedere i programmi". Infortuni a catena, a partire da quello di Maurizio D’Amicis, il forte pivot che solo a campionato avviato ha potuto indossare le scarpette. Ad inizio campionato poi, subito si è fatto male Stefano Epicoco, altro giocatore fondamentale e che forse rientra domenica (inizierà dalla panchina?) contro i giocatori Di Bray. Quindi, è toccato a Beppe Vozza, il giocatore che in un certo qual modo rappresenta la bandiera della società con il tifo che già lo scorso anno lo ha adottato a tutti gli effetti. Poi è toccato un po’ a tutti gli altri. Sul perché di tutti questi infortuni, quasi certamente avrà pesato il terreno di gioco della palestra della scuola media Pascoli dove lo scorso anno hanno giocato i cegliesi. Ma ora la situazione è decisamente cambiata. In meglio, per fortuna. Romano ha potuto così impostare il suo programma fatto di schemi di gioco appropriati ai giocatori scelti. Gente di alto tasso tecnico ed adatti allo scopo, all’approdo in B 2. E se oggi la D’Annunzio è in vetta alla classifica, considerato anche i problemi iniziali, il merito è tutto di Coco Romano, tecnico che sta dimostrando di essere un ottimo conoscitore ed interprete del basket. La ripresa del campionato, quindi, parte sotto i migliori auspici, anche se Romano si arrabbia quando qualcuno si sbilancia nel dire che il più è fatto. "Ma non diciamo sciocchezze – scatta il coach – il difficile viene proprio adesso, senza dimenticare che impegnative trasferte che ci attendono". Ma intanto le statistiche hanno il loro peso. Dopo dieci giornate di campionato, volendo interpretare alcuni dati, la D’Annunzio è saldamente in vetta alla classifica a quota 16, con due lunghezze di vantaggio sul Ruvo e sui Falchetti Caserta. In queste prime dieci gare disputate sono 897 i punti realizzati, con una media di 81 a partita, contro i 786 subiti (la media di 70,5 punti a gara). Il miglior "bomber" è la guardia Angelo De Leonardis con il pallottoliere che segna 216 punti (quasi 20 punti a gara). Il forte giocatore di san Vito dei normanni è seguito, in questa speciale classifica dal play-guardia Paolo Della Corte con 148 punti a suo favore (18,5 per partita). Il neo-acquisto - che non va dimenticato ha dovuto saltare ben tre gare per infortunio – è comunque il miglior realizzatore per quel che concerne i tiri liberi con 37 su 44 che, in termini di percentuale significa l’84 per cento. Poi c’è Beppe Vozza , uno dei lunghi, con 141 punti al suo attivo e che si è fatto notare soprattutto per l’ottima percentuale nei rimbalzi sotto canestro (79 quelli difensivi e 25 quelli in fase di attacco). Maurizio D’Amicis, il pivot tartassato da un lungo infortunio, ha comunque dato il suo contributo alla causa - e molto ancora ci si aspetta da lui – ha al suo attivo 126 punti con 16 rimbalzi offensivi e ben 66 difensivi. Una menzione merita pure l’altro neo acquisto, il play Massimo Di Lembo. Il giocatore molisano è risultato il più preciso con 17/24 nei tiri da due punti e 21/50 in quelli da tre: Insomma tutti dati che dimostrano quanto di buono fino ad oggi è stato realizzato. Accanto a questi "giganti", meritano una pacca sulla spalla anche Pippo Calò, il "piccoletto" della rosa cegliese che quando Romano lo ha mandato sul parquet non ha sbagliato mai nulla; Arcangelo Leo, il giovane pivot, che Sportelli ha soffiato all’Azzurra e che si sta rivelando un ottimo investimento, anche in chiave futura. Nelle frazioni di gioco disputate (in totale ha giocato 190 minuti complessivi) ha accumulato 56 punti con 16/32 da due punti e 2/4 dalla lunga distanza. Ma ora ci si rituffa nel campionato e in questa penultima del girone di andata il difficile impegno casalingo con il Ruvo di Delli Carri, Caterina, Risolo e Rizzo. Insomma una partita per chi di basket se ne intende per davvero. L’appuntamento alle 17,30 a Cisternino.

 

 

 

 

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Il sindaco: "Le mie dimissioni nelle mani degli alleati"

Giovedì, 4 gennaio

Servizio di Luca Dipresa per "La Gazzetta del Mezzogiorno"

"Mantengo fermo il mio proposito di presentare le dimissioni se i consiglieri di maggioranza di nome e di opposizione nei fatti mantengono le loro posizioni". In questi termini si esprime l’avv. Pietro Magno, sindaco di Ceglie che, evidentemente, è fortemente deciso ad andare avanti con le proprie decisioni se quei consiglieri della "sua" maggioranza continueranno ad "ostacolarlo nell’attuazione del programma elettorale". Per cui, stando così le cose, il bandolo della matassa ritorna nelle mani di quei consiglieri che, a detta del sindaco lo ostacolano nell’attuazione del programma presentato alla popolazione. E qui, la tesi del sindaco fa a pugni con quanto sostenuto da Angelo Gasparro, nel corso della conferenza stampa da lui indetta in qualità di responsabile provinciale di Forza Italia, vale a dire "ci dica il sindaco un solo atto su l quale è stato da noi ostacolato". Intanto, il primo cittadino, da noi raggiunto mentre è impegnato a rivedere gli ultimi dettagli del bando per la gestione della Casa degli Anziani, unitamente agli assessori Urso, Allegretti ed Argese, vuol fare chiarezza anche sulla questione inerente la sua recente nomina a commissario dello Iacp della provincia di Roma. Nomina fatta dal presidente della giunta regionale del Lazio, Storace, e che qualcuno ha voluto interpretare come il motivo principale per il quale Magno vuol lasciare la poltrona di primo cittadino di Ceglie. "Io – spiega l’avv. Magno – oltre al sindaco di professione faccio pure l’avvocato e questo incarico rientra nell’ambito della professione da me svolta". E sul perché della scelta che la nomina sia caduta su di lui, Magno la spiega così: "Sono consulente della Regione Lazio per diverse questione, senza dimenticare che sono anche componente del consiglio d’amministrazione dello Iacp di Civitavechhia; quest’incarico rientra proprio nell’ambito della collaborazione che già esiste con la regione Lazio e il presidente Storace mi ha voluto dare quest’incarico per sistemare la questione Iacp della provincia romana". Ma sull’eventuale inconciliabilità con la carica di sindaco, l’avv. Pietro Magno dichiara che non ci sono problemi "anche perché – chiarisce a tal proposito – per statuto l’incarico di commissario dura tre mesi, salvo una eventuale proroga per un analogo periodo": Quindi, stando così le cose nessuna interferenza con la carica di sindaco, impegno che vuol portare avanti, a patto che "quei consiglieri che si dicono a parole di maggioranza glie lo consentano". E proprio intorno a questo che ruota tutta la questione. "Se confermeranno – ammonisce il sindaco rivolto ai "dissidenti" - l’intenzione di voler realizzare gli obiettivi posti in campagna elettorale posti in campagna elettorale, verranno meno i miei propositi di dimettermi; in caso contrario la mia decisione è presa". Ed un primo "banco di prova" per verificare questa disponibilità potrà essere il bilancio di previsione ed il Piano regolatore, due questioni importanti per la città. "E’ in effetti un vero banco di prova che passa – a parlare sempre Magno – attraverso l’approvazione del bilancio di previsione, che concorderemo con i consiglieri della maggioranza e del Prg che dovrà contenere quelle osservazioni che proverranno dai cittadini e ritenute applicabili dal prof. Borri". Insomma la strada è segnata. E a proposito di un incontro che ci dovrebbe essere a giorni – così come anticipato da Gasparro nella conferenza stampa- il sindaco dice di non saperne nulla, "non ho ricevuto alcuna richiesta in tal senso e che comunque sono disponibile ad incontrare i consiglieri comunali della maggioranza". E qui qualche puntina di spilli, il sindaco, la riserva ai dirigenti di Forza Italia, il tutto sulla scorta del comportamento soprattutto di chi si dichiara esponente provinciale. "Contesto – afferma il sindaco – a Forza Italia di essere a parole nella maggioranza mentre nei fatti è all’opposizione quando consente ad alcuni consiglieri e non di parlare a nome del partito in opposizione al sindaco". Si attendono chiarimenti.

 

 

 

 

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Pioggia e black-out rovinano la festa dei cegliesi

Lunedì, 1 gennaio

La pioggia e un guasto ad una centralina di trasformazione dell'Enel hanno rovinato a migliaia di cegliesi l'ultima festa del millennio. Le avverse condizioni meteo hanno prima costretto l'amministrazione comunale ad annullare il raduno in Piazza Plebiscito, dove era prevista una maxi-discoteca all'aperto con gli animatori di Ciccio Riccio, successivamente un black-out elettrico, che dalle 19 alle 22 ha interessato le zone di Montevicoli e il quartiere di Viale Aldo Moro,  ha lasciato al buio i ristoranti che si preparava ad accogliere  l'esercito dei "cenonisti" e convinto ad un romantico raduno a lume di candela quanti si preparavano ad attendere la mezzanotte in casa con amici e parenti. Vuoto dunque il palco sotto l'orologio della piazza centrale, che ha scandito in solitudine la mezzanotte del terzo millennio, semideserti anche i ristoranti che all'ultimo momento hanno potuto inventare menù alla fiamma (dei lumi) per i contrariati ospiti rimasti a festeggiare. Sotto accusa il tardivo intervento dei tecnici dell'Enel i quali non hanno nemmeno saputo spiegare al loro amministratore Franco Tatò "perché la Puglia continua a non essere la California". Nella notte più lunga dell'anno anche le critiche per le scelte di alcuni ristoratori della provincia di Brindisi che hanno organizzato menù di classi (1^ e 2^ categoria, secondo il prezzo) con il menù di eccellenza che ha sfiorato le 300 mila lire a testa. Qualche ora prima della mezzanotte le quotazioni sono state disperatamente abbassate per incoraggiare i clienti, ma oramai era troppo tardi e la frittata di storione gettata alle ortiche. Una mattina molto fredda e assolata ha salutato il nuovo anno dei cegliesi.

 

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Un morto e un cegliese ferito per i petardi

Lunedì, 1 gennaio

Drammatico il bilancio di fine anno a causa dei petardi esplosi nell'ultima notte del millennio: un ventenne di Ostuni è rimasto ucciso e due suoi amici, di 17 e 18 anni (quest'ultimo il cegliese Donato Lo Parco, ustionato alle mani) feriti in modo lieve. La vittima  si chiamava Rocco Laddomada, ucciso da un razzo artigianale mentre mentre cercava di far esplodere il grosso petardo utilizzando una canna di lancio di quelle usate dai pirotecnici. L'ordigno e' esploso all'improvviso, proprio mentre Laddomada si trovava di fronte al tubo. E' morto durante il trasporto all'ospedale di Martina Franca. Su questo episodio, come del resto sugli altri tre che in Italia hanno provocato vittime, sono in corso indagini da parte dell'autorità giudiziaria. L'episodio si è verificato in un ritrovo rurale al confine tra Ostuni e Martina Franca.

 

 

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