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Politiche 2001 - L'andamento del voto al Senato in Puglia

Polo pigliatutto, ma il centro-sinistra

guadagna più voti del 1996

Il sistema maggioritario premia chi sa meglio interpretarlo

 

 

di Mino De Masi

 

Primato “azzurro” per i rappresentanti della Casa delle libertà candidati in Puglia,  eletti in 15 dei 16 collegi della mappa regionale: soltanto il verde Francesco Carella  è riuscito a superare a Manfredonia il diretto avversario, il sindaco di Carapelle  Remo Capuozzo, che comunque ha guadagno l’accesso a Palazzo Madama grazie alla performance di Forza Italia.

Il sistema uninominale del Senato ha premiato il centro-destra che ben interpretando  le regole del bipolarismo ha guadagnato un successo insperato nonostante le pur favorevoli previsioni, realizzando così un cappotto che costringe il centro-sinistra ad analizzare con maggior pragmatismo l’esito del voto di domenica scorsa, una consultazione che rispetto alle politiche del ’96 addirittura migliora la coalizione oggi guidata da Rutelli. L’Ulivo ha infatti ottenuto 827.079 preferenze, che equivalgono al 38,2 per cento, mentre cinque anni fa la percentuale si era fermata al 37,4 (739.173 preferenze complessive), un dato che nel gioco del sistema elettorale è costato il quasi azzeramento del centro-sinistra pugliese, mentre nell’aprile del ’96 la partita si concluse con 9 seggi a 7 in favore del Polo.

Tra i candidati dell'Ulivo sconfitti al Senato spiccano Vito Carella, magistrato del Tar Lazio, l'ex sindaco di Molfetta Guglielmo Minervini nonchè coordinatore regionale dei Democratici,  la senatrice uscente Marida Dentamaro, battuta in un collegio storico della sinistra in Puglia (quello di Altamura), l'imprenditore Nicola Putignano, la deputata uscente diessina Rosa Stanisci, l'ex magistrato Alberto Maritati, Maria Rosaria Manieri, senatrice per quattro legislature, il sottosegretario al lavoro Raffaele Morese. Se la conta dei voti sarà confermata all’ulteriore verifica saranno ripescati i salentini Maritati, Ranieri e Stanisci, la barese Dentamaro e il polista Capuozzo, stabilendo un rapporto regionale di 16 senatori nei banchi della Casa delle libertà e 4 per il centro-sinistra.

Rispetto all’andamento nazionale il voto pugliese ha ulteriormente premiato la formazione di Berlusconi con il 44,3% (1,8 punti in più), mentre l’Ulivo ha registrato una differenza di mezzo punto rispetto all’esito generale, analoga differenza per Rifondazione comunista che ha ottenuto il 4,5% (il 5% in Italia), mentre Democrazia Europea e la Lista Di Pietro ottengono lo 0,5 per cento (rispettivamente 3,7% e 4,2 per cento) in più rispetto al dato complessivo del Paese.

Sono quattro gli ex sindaci promossi al Senato: il leccese Salvatore Meleleo, il magliese Francesco Chirilli, oltre ai foggiani Capuozzo e Carmelo Morra, di Monteleone, che ha sconfitto il sottosegretario al Lavoro Raffaele Morese. Non ce l’ha fatta invece il primo citttadino di Castellaneta, e parlamentare uscente, Rocco Loreto, Ds, battuto dall’imprenditore Pasquale Nessa di Martina Franca. Taranto e provincia hanno perduto entrambi i collegi conquistati nel '96: battuto da Giuseppe Semeraro anche il senatore  Giovanni Battafarano, diessino.

Nel collegio di Brindisi record personale per l’ostunese Giuseppe Specchia che dopo il buon risultato di domenica è aggiudicato per la quinta volta consecutiva l’accesso a Palazzo Madama: iniziò nel 1987, quando ancora si votava con il sistema proporzionale, e da allora ha vinto con la miniriforma del ’92 e tutti i duelli “diretti” dal ’94 a oggi. Il sistema dei ripescaggi consentirà l’unico pareggio della consultazione poiché oltre a Specchia ed Euprepio Curto, vicepresidente dell’antimafia riconfermato al Senato per An, la provincia messapica potrà contare sulla diessina Stanici e il cardiologo Antonio Gaglione.

 

(16 febbraio 2001)

 

 

 

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