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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

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Alla Corale di San Rocco la colonna sonora del Natale

Martedì, 31 dicembre

“Natale… Musica e Poesia” è stato il tema del recital proposto dalla Corale San Rocco, diretta dal maestro Pietro Elia. Si tratta di un appuntamento ormai rituale nel programma natalizio e che ancora una volta ha visto la chiesa stracolma di gente. Il tutto condito dalla natività vivente, proposto da un gruppo di giovani attori che hanno fatto da degna cornice alla manifestazione patrocinata dall’Amministrazione Comunale. In tutto sedici i canti proposti, diversi dei quali di recente produzione, che hanno ripercorso il mistero della nascita di Cristo, iniziando dal messaggio biblico della creazione per arrivare alla venuta del Messia sulla terra. Suggestiva la parte che ha visto impegnate le voci bianche con i canti “Nel grande giardino”, “Fu lì che il Signore pensò” e “Gli uomini senza l’amore”. Applauditi le tradizionali versioni di “Quanne nascette ninno”, “A notte de Natale” e “Noel, Noel”.

Tutte interprestazioni (oltre due ore) sottolineate con scroscianti applausi da parte della gente che si è particolarmente immedesimata nella rievocazione proposta. Questa, comunque, la composizione della Corale che ormai vanta un’attività di quasi tre lustri: Giuseppe Barletta, Francesco Bellanova, Tommaso e Isabella Biasi, Pompea Caroli, Caterina Bruno, Grazia Calandro, Dario e Donatella Carriero, Giusy Ciracì, Domenica Colucci, Vito d’Errico, Andrea, Giuseppe, Marco e Maria Grazia Elia, Dora Erculeo, Rosa Fumarola, Federica, Francesca, Giorgia e Rosaria Gianfreda, Marilù Lenoci, Loredana Leo, Giorgia Ligorio, Lucia e Marta Nisi, Daniela Pinto, Alessandra e Pompea Palmisano, Valentina Putignano e Pietro Santoro. Tutti accompagnati da Alessandro Erario, Giuseppe e Pietro Santoro (tastiere) con gli effetti stereo di Aldino Putignano.

Nell’intervallo si è anche proceduto alla premiazione del concorso di poesia sul tema “E’ venuto a portare pace”, organizzato dal Gruppo famiglie della parrocchia. Tre le sezioni: scuole elementari e medie, scuole superiori e sezione adulti. Per la prima sezione questi i primi tre classificati:  Loredana Leo con la lirica “Sognando”, la classe I E della scuola media G. Pascoli con la poesia “Si dice” e Laura Oliva con “Il piccolo Salvatore”; per le scuole superiori: Marinella Vacca con “L’assenza della vita” e Maria Grazia Conte con “Che cosa dovremmo aspettare”; la sezione adulti ha visto la vittoria di Edda Ernandez con la composizione “Nascerà un bimbo”, che ha preceduto Rosangela Chirico con “Il campanile dei desideri” e Grazia Leo con “Dolce creatura di Dio”. A tutti, coppe e targhe consegnate dal parroco don Angelo Principali, dal vice sindaco Paolo Urso e dall’assessore Salvatore Santoro.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Basket, il Ceglie di C2 batte la quotata Timac: 74 a 65

Lunedì, 30 dicembre

“Questi sono ragazzi che meritano un grande grazie e plauso per come stanno giocando, per il cuore che stanno mettendo in questa impresa”. Massimo Vitali, il coach dell’Oggi Sposi F.lli Santoro esterna così la felicità appena conclusa la gara contro la quotata Timac Barletta. Questo campionato di serie C 2 per la squadra cegliese era iniziata con un forte handicap: il pochissimo tempo a disposizione per allestire una squadra e soprattutto programmare la stagione. Quindici giorni prima, come si ricorderà la società di Enzo Galetta ed Enrico Marseglia che avevano programmato per un campionato di promozione, colgono al volo di acquisire i diritti della Libertas Brindisi inserita nella C 2. “Forse fummo un po’ incoscienti – a parlare è Marseglia – però oggi siamo soddisfatti di come stanno andando le cose, continuando a lavorare per un campionato di  permanenza e devo riconoscere che i nostri giocatori ce la stanno mettendo davvero tutti e di questo dobbiamo ringraziarli”. La gara con i barlettani era difficile, Vitali però l’ha preparata a dovere, individuando la mossa di Ligorio che è riuscito magnificamente a bloccare il temutissimo Uniti, giocatore da 25 canestri a partita. 

La gara è stata bella, sempre in bilico ma con un Ceglie che dalla sua aveva un cuore grande ed un pubblico eccezionale. La chiusura in vantaggio del primo quarto (23 a 18) era l’iniezione giusta per continuare. Arigliano e Faggiano dimostravano di avere la mano calda, con Spinelli e Spagnolo sempre attenti e pronti a far ripartire il contropiede. Il secondo e terzo quarto si chiudeva in svantaggio per i ragazzi di Vitali, ma di poco (37 a 38, 50 a 52). Parziali che avevano fatto capire al coach che l’impresa contro il forte Timac, a questo punto era possibile e di prodigava a tenere alta la tensione dei propri giocatori che nell’ultima frazione no sabbiavano niente. Il Barletta era messo alle corde e non riusciva a reagire o ad ostacolare il gioco dei padroni di casa, che alla fine gli infliggevano un distacco di ben nove punti  (74 a 65 il risultato finale) con il tifo che era letteralmente impazzito.

 

 

 

 

 

 

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Ed ora si rischia di perdere anche l'istituto Musicale

Sabato, 28 dicembre

Quasi certamente nella prima decade del nuovo anno ci sarà una seduta consiliare monotematica sulla questione del musicale, ovvero dell’iniziativa presa dal sindaco di Brindisi ed avallata dal presidente della Provincia di aprire nella città capoluogo una sede staccata del conservatorio leccese. Una decisione che penalizzerebbe fortemente la struttura parificata cegliese, che ha una storia di quasi trent’anni e che accoglie un bacino d’utenza dell’intera provincia (Solo un 20 per cento sarebbe del posto).

Così, dopo la presa di posizione dell’ex sindaco Pietro Mita, la questione è stata sollevata anche nel recente consiglio provinciale dello scorso 23 dicembre, dove Francesco Locorotonto (Udc), Paolo Urso (Fi) e Pasquale Altavilla (Rc), i tre consiglieri cegliesi hanno dimostrato tutto il proprio disappunto per la vicenda. “Nel corso della seduta di lunedì scorso  – afferma il consigliere provinciale Locorotondo –, abbiamo chiesto al presidente Frugis se rispondesse a vero la notizia diffusa circa l’accordo per aprire a Brindisi una sede staccata del conservatorio di Lecce; il presidente ci ha risposto che non c’era ancora alcun atto e che guardava con attenzione all’iniziativa del sindaco di Brindisi”. 

Risposta che, a quanto fa capire l’esponente dell’Udc, non avrebbe soddisfatto e che, al contrario avrebbe lasciato molte perplessità: “In effetti – prosegue Locorotondo – avremmo preferito ascoltare una risposta più rassicurante per la città di Ceglie , anche perché non va dimenticato che in fatto di scuole la provincia ha un ruolo di primo piano e che comunque l’istituto cegliese ha conseguito un ruolo determinante nella sfera culturale del nostro territorio e che, al contrario, vanno intensificati gli sforzi per consolidare questa presenza che non va dimenticato alla città costo un bel po’ di soldi”.

Quale discorso si sarebbe, allora, atteso? “Un discorso che andava  – prosegue Locorotondo – per esempio nella direzione del potenziamento dell’istituto cegliese con la partecipazione della provincia e del comune capoluogo in primo luogo, pensando anche di aprire una sede staccata ma rimanendo sempre nell’ambito della nostra provincia”.  Sulla scorta di questo, il giorno dopo, martedì mattina per la precisione, il consigliere provinciale Locorotondo ha incontrato il sindaco Mario Annese che non avrebbe nascosto la sua preoccupazione al punto che ha formalmente chiesto al presidente del consiglio comunale, Ciro Argese, di indire la conferenza dei capigruppo per poi arrivare alla seduta monotematica. Rimanendo in argomento, va detto che ai primi del mese il sindaco Annese è stato a Roma dove avrebbe avuto modo di appurare che l’iter legislativo per la statizzazione dell’istituto musicale sarebbe ormai in dirittura d’arrivo. Un argomento che dovrebbe essere tenuto in debita considerazione in vita di altre soluzioni, non tralasciando, come sostiene Locorotondo e gli altri consiglieri provinciali di Ceglie, che “nel nostro territorio esiste già un conservatorio parificato e che ogni altra iniziativa potrebbe non tenerne conto”. Staremo a vedere gli sviluppi.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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La guerra di Natale per il controllo della Pro Loco

Giovedì, 26 dicembre

L'economo accusa: "Non c'è trasparenza"

«Mi rivolgo all’opinione pubblica, portando a conoscenza gravi fatti vissuti da me, associato e “falso” economo». Inizia così il volantino che Antonio Conserva, componente del direttivo dell’associazione Turistica Pro Loco ha diffuso sabato scorso in città. Una vera e propria lettera alla città dai toni non certo leggeri e che denoterebbe l’esistenza di qualche problema all’interno di una delle più antiche associazioni della città. Chiaro poi come Conserva punti il suo dito verso Riccardo Manfredi, da pochi mesi presidente del sodalizio turistico. Ma perché “falso economo”? «Mi hanno dato il titolo e, dopo aver chiesto chiarezza e trasparenza e a difesa di collaboratori nel fare valere i propri diritti, quale responsabile sono stato messo alla porta con offese, diffamazioni affermando addirittura la richiesta di denaro per i servizi da me svolti, cosa assolutamente falsa».

E di fronte alla richiesta di un direttivo che portasse chiarezza: «Naturalmente, – scrive Conserva nel volantino – mi è stato negato e ancora oggi ho ricevuto minacce di denuncia per calunnia nel portare a conoscenza i fatti da me riscontrati con l’intento di intimorirmi e azzittirmi».

Di quali fatti si tratti nella lettera-volantino non si parla,  ponendo alcuni interrogativi: «Mi domando, quanti degli associati sono a conoscenza dello Statuto? Essendo la sede priva di esso?, mi domando e vi domando può essere una delle norme­: “come l’ho fatta rinascere, così la distruggo”. Mi sembra impossibile e ancora peggio poco rispettoso nei confronti delle persone che collaborano attivamente nell’associazione e, inoltre, può una singola persona, pur ricoprendo la più alta carica (il presidente, ndr), prendere decisioni arbitrariamente senza consultare alcuno?». E dopo avere reso noto che con questa lettera da le dimissioni dall’associazione «perché credevo nel volontariato e avevo dato la mia disponibilità, fino a quando qualcuno ha affermato che ero un perditempo», e qualche altra considerazione sulla vita associativa, Antonio Conserva chiude con il dire: «mi ritengo responsabile di quello che ho scritto e, se qualcuno si ritiene offeso, coerente con me stesso, sosterrò l’opinione con ”testimonianze” in prima persona senza ipocrisia né falsità, con dialogo tra adulti responsabili, senza offendere la dignità della persona com’è avvenuto e, senza ambigue verità».

E così conclude: «In ultimo, mi rivolgo alla persona che mi ha offeso (da quel che si comprende il presidente, ndr) in diversi modi e in vari luoghi, che la verità è il confronto con la ragione e la ragione è il confronto con gli altri, senza verità enigmatiche». Questo l’”atto di accusa” lanciato da un meandro del direttivo. Direttivo che, ora, non potrà non occuparsi della questione, anche perché si fanno affermazioni di un certo peso ed è bene chiarire, sborsare sul nascere eventuali ombre a difesa di una associazione che ha una lunga e positiva storia scritta da tante persone che in spirito di volontariato hanno reso un servizio alla crescita turistica e culturale  del proprio paese.

 

 

Il presidente replica: "Rispetto lo Statuto"

Peccato davvero che il clima delle festività natalizie, che vedono la nostra associazione impegnata in una serie di iniziative tese al rilancio della città, venga disturbato dall’iniziativa di un nostro iscritto che con un volantino ha voluto lanciare delle accuse che hanno lascito il sottoscritto e l’intero consiglio direttivo esterrefatto, quasi si trattasse di un …pesce d’aprile”.

A parlare è Riccardo Manfredi, il giovane e dinamico presidente dell’Associazione Turistica Pro Loco. Ma allora, presidente, a cosa si riferisce il “falso” economo. “Innanzitutto    - parlare è il presidente della pro Loco, Manfredi – tengo a precisare, per onore di chiarezza, che l’amico Conserva non è l’economo dell’associazione ma che era intenzione mia e del direttivo proporre la sua candidatura a tale incarico, in sostituzione di una nostra iscritta che per motivi di lavoro ha declinato a tale compito”. E sulla questione dello Statuto, è vero che l’associazione ne sarebbe priva. “Affatto – prosegue a tal proposito Riccardo Manfredi –, noi non solo abbiamo lo statuto, così come previsto dall’Unpli (Unione Nazionale Pro loco Italia) ma dobbiamo necessariamente rifarci a quanto previsto dagli organismi regionali delle Pro loco”. E poi così prosegue: “Comunque, chiunque degli iscritti ne può prendere visione in qualsiasi momento”.

E sul rifiuto di un direttivo chiesto dall'iscritto? “Anche qui – continua il presidente -, volendo proprio far riferimento allo Statuto e al regolamento, il direttivo lo può convocare il presidente, sentiti i membri del direttivo, organismo del quale l’amico Conserva non faceva parte, o due terzi degli iscritti”.

Ma allora a cosa si addebita la posizione di Conserva? “Non so proprio come giustificare quanto accaduto che ci lascia profondamente amareggiati; anzi, colgo l’occasione per anticipare la convocazione di un direttivo per chiarire l’intera questione”. E questo va a marito del presidente e del direttivo che “nonostante lo statuto non lo preveda, il direttivo è aperto a tutti gli associati che in spirito di puro volontariato sono tesi ad impegnarsi in tutte quelle iniziative che concorrono a rilanciare la nostra città, da punto di vista culturale, sportivo e sociale”. A tal proposito va sottolineato come da quando il nuovo direttivo si è insediato, vale a dire da un anno esatto, “abbiamo programmato tutta una serie di iniziative, così come è nello spirito dell’associazione, che hanno trovato gradimento da parte della città”.   Impegno che continua per questo fine anno e che vedrà ancora l’associazione  impegnata con una serie di nuove iniziative, in collaborazione con l’amministrazione comunale e con tutte quelle associazioni che lo vorranno. “Anzi – conclude Manfredi – mi auguro che la Gazzetta, che mi da la possibilità, più che rispondere, di chiarire i termini della questione, continui ad esserci vicini come ha fatto fino ad ora, evidenziando l’impegno di tanta gente che in spirito di servizio per la propria città dedica così tanto tempo”. Da segnalare, infine, che a Riccardo Manfredi è giunta la solidarietà del direttivo provinciale delle Pro loco, presieduto dall’avv. Cosimo Iacovazzi.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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La nebbia rende ancora più magico il Natale dei cegliesi

Mercoledì, 25 dicembre

Natale all'insegna della tradizione anche a Ceglie Messapica, con la corsa per gli ultimi acquisti nel giorno della vigilia e la partecipazione alle celebrazioni religiose della notte. In migliaia hanno partecipato nelle chiese della città alla nascita di Gesù Bambino, rito di profondo raccoglimento concluso con lo scambio di auguri di gente che fino a tarda ora ha affollato le strade del paese sotto una sottile pioggia che anzichè disturbare ha contribuito a rendere ancora più fiabesco il clima di riappacificazione.

Quello della notte appena trascorsa è stato il contraltare della giornata di ieri, frenetica e nervosa fin dalle prime ore del mattino per gli acquisti dei doni e delle pietanze per il pranzo che sarà consumato oggi. Sotto pressione commercianti e vigili urbani, questi ultimi a lungo impegnati per risolvere gli ingorghi nell'area commerciale di vi Francesco Argentieri, via Colombo e, meno, lungo via San Rocco parzialmente chiusa al traffico.

Stamani Ceglie si è svegliata avvolta dalla nebbia, effetto della corrente di scirocco che ha portato a oltre 11 gradi la temperatura della notte. Pioggia e umidità non impensieriscono però quanti parteciperanno al Concerto di Natale previsto per le 10 in Piazza Plebiscito e, soprattutto, il "Grande Pranzo" che riunirà le famiglie cegliesi.

 

 

 

 

 

 

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Calcio: il Ceglie vince il derby contro il Cisternino

Lunedì, 23 dicembre

Gran bella gara del Ceglie che, nel recupero della gara di campionato non disputata lo scorso primo dicembre per impraticabilità del campo a causa delle forti piogge, supera il Cisternino e sale in classifica dopo due rocambolesche sconfitte che, in un certo qual modo avevano minato la tranquillità della squadra. Tranquillità che, per la verità il presidente Armando Monaco ha sempre cercato di mantenere allontanando tutte quelle voci di smantellamento che in questi giorni si erano fatte strada in città. “Enzo Pizzonia resta il nostro allenatore in ogni caso” aveva sottolineato Monaco pochi minuti prima del fischio di inizio della difficile gara di recupero al cronista, confermando la sua saggezza e soprattutto per stroncare su nascere proprio quelle voci che avevano un po’ minato appunto la tranquillità della squadra.

Del resto, mister Pizzonia fino ad oggi ha lavorato bene e se la classifica è un po’ al di sotto delle aspettative lo si deve più ad alcuni episodi (ricordiamo che la società ha presentato ricorso per la gara di Santeramo) che al gioco. Ora c’è la pausa natalizia che giunge al momento opportuno proprio per stemperare la tensione. Intanto registriamo una squadra che ha disputato una bella partita domenica contro il Cisternino. Il risultato se fosse stato più rotondo non avrebbe scandalizzato nessuno. Ma va bene lo stesso. Quel che serviva lo si è ottenuto: il gioco ed il risultato. Un gioco che ha visto il giovanissimo centravanti Nacci protagonista di una bella gara e di una rete da attaccanti di razza. E’ un ragazzo dotato di buoni fondamentali, agilità e rapidità che riescono a mettere in difficoltà chiunque. E poi si è visto tutto il valore dell’ultimo acquisto, quel Gabriele voluto fortemente dal mister e dal presidente Monaco.

Ed i fatti hanno dato ragione ad entrambi al punto che l’ex dello Squinzano è risultando il migliore in campo: ha guidato il centrocampo, testa alta e passaggi pennellati non disdicendo la conclusione personale. Ma è stata tutta la squadra che ha risposto bene. “Sono contento – ha affermato a fine gara il presidente Monaco – del risultato e del gioco espresso dai giocatori ed ora guardiamo al futuro con più fiducia apprestandoci ad affrontare alla ripresa del campionato, dopo la sosta natalizia, il Bitritto squadra prima in classifica e che fino a questo momento ha dimostrato di meritare questa posizione”.  E la squadra di Pizzonia deve sfruttarlo appieno il fattore campo, visto che dopo il Bitritto affronterà sul proprio terreno il Carosino (saremo alla prima del girone di ritorno) e dopo la trasferta di Latiano si ritorna a Ceglie dove giungerà il Noci. Calendario favorevole, come si dice, che potrà segnare il riscatto della squadra che, sinceramente, ha raccolto meno di quanto seminato.

Luca Dipresa

                                                                        

 

 

 

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Dal prossimo anno Ceglie forse avrà l'istituto Alberghiero

Lunedì, 23 dicembre

Dal prossimo anno scolastico Ceglie potrebbe avere un nuovo indirizzo di studi: quello dell'Istituto professionale di Stato per i servizi Alberghieri e della Ristorazione, con specializzazione in cucina e sala bar.

In tal senso, l'Amministrazione comunale ha adottato un atto deliberativo lo scorso 3 dicembre, individuato nell'ex Ostello della Gioventù l'immobile che dovrebbe ospitare il nuovo indirizzo scolastico. Con questa iniziativa si concretizza un'idea che nel corso di questi anni era stata più volte anticipata. E questa volta l'idea si concretizza con l'iniziativa dell'amministrazione che aveva posto tra i propri obiettivi l'impegno di dotare la comunità cegliese di infrastrutture scolastiche consone alla città e alle sue tradizioni.
La notizia ha trovato un generale consenso nella città ed in quanti in tal senso si erano espressi, anche in considerazione della lunga e consolidata tradizione che vuole Ceglie terra di gastronomia.

La ristorazione è, infatti, una delle ricchezze della comunità cegliese che in questo settore ha investito con risultati, bisogna dire subito, apprezzabilissimi, al punto che la tipica cucina locale e ricercatissima e meta prediletta dei buongustai, di coloro che vanno alla ricerca di quegli antichi sapori fatti di cose semplici ed oggi ricercatissimi.

E, tra le sollecitazioni che hanno accelerato l'iniziativa dell'esecutivo, c'è stata anche quella determinante del dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo «Castaldo Agostinelli» (attualmente funzionano quattro indirizzi: liceo classico, liceo scientifico, commerciale, professionale maschile e professionale femminile per i servizi sociali) che in data 4 novembre inviava una nota al sindaco con la quale chiedeva, a nome del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, l'istituzione a Ceglie di questo nuovo indirizzo scolastico. Ora, l'atto deliberativo è all'attenzione dell'Amministrazione provinciale, percorrendo quella nuova trafila burocratica che vuole gli Enti Locali ad approvare o meno nuove istituzioni. E per il nulla osta non ci dovrebbero essere problemi tanto che si può parlare di una offerta formativa per il prossimo anno scolastico arricchita. E siccome entro il 20 gennaio gli alunni che frequentano la terza media dovranno aver deciso in quale indirizzo seguire gli studi non è escluso che l'Arberghiero cegliese possa trovare un bacino di utenza notevole. E la struttura dell'ex ostello ben si presta per questa scuola grazie alle infrastrutture e agli spazi a disposizione.

Luca Dipresa

 

 

 

 

Natale a Ceglie Messapica

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Stelle comete e cascata di luci: ecco il Natale a Ceglie 

Sabato, 21 dicembre

Una grande stella cometa visibile a chilometri di distanza sulla Valle d'Itria, gallerie di luci in via San Rocco e Corso Garibaldi, strade del cuore cittadino, finti Natale a Ceglie Messapica alberi con rami illuminati accanto alle due autentiche palme nella centrale piazza Plebiscito, angeli che annunciano la nascita del Messia dinanzi a tutte le chiese, balconi e prospetti condominiali trasformati in un scenografia autentica della festa che s'avvicina:  anche il Natale di Ceglie Messapica non sfugge alla contagiosa esplosione di colori e di vivacità. Le feste ormai alle porte sembrano vogliano dare un calcio alla crisi economica e alle incertezze che l'Italia vive, anzi la partecipazione della gente si trasforma in un appello alla rinascita, in un pacifico e rispettoso grido d'allarme che non può non essere colto. Nonostante lo sfavillio delle luci di Natale il dramma quotidiano si consuma nelle case: rivelatori sono i commercianti del paese che solo negli ultimi giorni stanno assistendo alla corsa dei regali, con buona pace delle loro casse e dello spot nazional-popolare che invita a spendere.

Natale a Ceglie MessapicaOmbre a parte, a Ceglie sono comunque numerose le iniziative dell'amministrazione comunale e di associazioni locali per trascorrere alcuni giorni all'insegna della tradizione e dell'offerta culturale. Dopo decenni il Teatro ha alzato il sipario per sette rappresentazioni dal 14 dicembre al 5 gennaio: in scena commedie e opere classiche. Come ormai accade dal '93 porte aperte delle chiese per concerti di musica classica mentre il giorno di Natale, alle 10 in Piazza Plebiscito, si terrà il Concerto di Natale. L'assessorato alla Cultura del Comune ha messo in campo anche un capitolo dedicato alla solidarietà con mercatini di artigianato il 21 dicembre (centro storico) e domenica 22 (ore 17, piazza Sant'Antonio), Il primo esperimento legato a Telethon e realizzato grazie ai parrucchieri cegliesi ha permesso di raccogliere 2.000 euro in tre ore.

 

 

 

 

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Nel chiosco del Municipio il mercatino degli scolari

Venerdì, 20 dicembre

Il mercatino nel chiosco del MunicipioMercatino insolito nel chiosco del Municipio di Ceglie: per un giorno intero i colonnati dell'antico convento domenicano è stato occupato dagli scolari dei due circoli didattici per una vendita di beneficenza. Centinaia di bambini, alternandosi in regolari turni di due ore e sotto l'attento sguardo delle loro maestre, hanno venduto i prodotti realizzati in classe: piccoli quadri su tema natalizio, fiori finemente scolpiti,  il calendario ludico "sui vecchi giochi di mamma e papà riscoperti per la gioia dei figli", bottiglie e bicchieri decorati con maestria, porta-regali o piccoli oggetti in metallo, trattati secondo la tradizione popolare, sono stati esposti sui tavoli affollatissimi di gente e, meravigliosa sorpresa, di acquirenti che hanno fatto a gara per garantirsi un articolo. In poche ore tutta la merce esposta e  il "magazzino" sono andati esauriti tra la soddisfazione di tutti, ma soprattutto dei giovanissimi artisti entrati ormai di diritto nella società dei cosiddetti adulti.

 

 

 

 

 

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Emanuela morì intossicata e poi gettata tra i rifiuti

Giovedì, 19 dicembre

Adesso si sa con certezza che fine ha fatto Emanuela Marangi, la giovane cegliese morta tra il 13 e il 14 agosto agosto scorso: a stroncarla fu un intruglio di eroina ed alcol. Quello di Caselle di Selvazzano, alle porte di Padova,  non è delitto ma disgrazia. Queste le circostanze emerse dalla perizia tossicologica eseguita dal perito settore Davide Santo Ferrara su incarico del pm Bruno Cherchi. Una risultanza sofferta, emersa dopo tre mesi e mezzo di esami istologici e di laboratorio resi difficoltosi dallo stato di decomposizione del cadavere, ormai del tutto privo di liquidi. Rimane però insoluto il mistero di chi ospitò la vittima, di chi la vide improvvisamente morire e poi decise di sbarazzarsi del cadavere per non avere noie con la giustizia e magari anche con la moglie, nel caso si tratti di un uomo sposato.

Le indagini continuano, anche perché sul piano etico e dell'umana compassione non si può tollerare che una ragazza appena morta venga gettata in una una discarica seminuda, come un sacco di rifiuti. Ora l'inchiesta imboccherà una strada diversa da quella dell'omicidio.

Si partirà dall'occultamento di cadavere per capire con chi Emanuela abbia trascorso la notte tra il 13 ed il 14 agosto 2002. Quel giorno, dopo la fuga dalla comunità Airone di Agugliaro (Vicenza) la vittima arrivò a Padova in autostop. Telefonò anche alla sorella a Ceglie, dove abitano i genitori, informandola del suo allontanamento e promettendole che si sarebbe fatta sentire al più presto.

La sorella aveva vissuto con Emanuela prima che costei entrasse in comunità. Sulle sue spalle gravava un peso non indifferente, essendo la vittima un soggetto emotivamente fragile, incline alle esaltazioni seguite poi da bruschi abbassamenti d'umore e da condotte altalenanti. Oltre alla droga, la vittima aveva tentato due volte di togliersi la vita. L'ultimo fallito suicidio risaliva proprio allo scorso luglio. Un travaglio dovuto a carenze affettive, a frustrazioni dettate dalla mancanza di un lavoro stabile e a difficoltà di adattamento per questa ragazza pugliese di appena 22 anni. Non riuscendo a trovare quiete interiore, girovagava da un posto all'altro alla ricerca di un'inafferrabile felicità. Così ha invece finito per andare incontro alla morte. Adesso chi sa qualcosa, deve parlare. Qualcuno l'ha gettata nuda in una canaletta di via Monti, a Caselle di Selvazzano, infilata in due sacchetti neri per l'immondizia. Il cadavere fu rinvenuto alle 18,30 del 21 agosto. Emanuela non meritava un simile trattamento.

 

 

 

 

 

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Calcio: il Ceglie perde anche la sfida di Laterza

Lunedì, 16 dicembre

Brutto momento per il Ceglie che, dopo la sconfitta di Santeramo, scaturita da una gara che, a quanto pare, tutto è stata tranne che regolare, stando a quanto affermato dai diretti interessati e letto nelle cronache del dopo partita, questa seconda trasferta barese, precisamente a Laterza, fa registrare una nuova battuta d’arresto, pregiudicando quelli che erano gli obiettivi della società. Situazione critica, ma assolutamente non compromessa, visto che c’è sempre da recuperare la gara con il Cisternino, non disputata per impraticabilità del terreno di gioco, a causa delle forti piogge di due settimane fa. La posizione di centroclassifica, con 12 lunghezze di svantaggio dal Bitritto non è quella che il presidente prima di tutti si attendevano. Ma stiamo per effettuare il giro di boa e, alla distanza, può accadere di tutto. Ma questo deve iniziare necessariamente da una decisa inversione di rotta, in caso contrario ogni discorso diventa inutile. E domenica al ritorno sul proprio terreno di gioco ci sarà proprio la capolista, il Bitritto. Quale miglior tests per operare la svolta?  A farlo devono essere, prima di tutti i giocatori, che non possono presentarsi in campo con due facce diverse, come è accaduto a Laterza. Dopo un primo tempo equilibrato, con le due squadre sorrette da un buon  centrocampo ed una gara bella ed avvincente, alla ripresa del gioco, dopo l’intervallo, sembrava trovarsi di fronte ad un’altra squadra, ad altri giocatori. Questo per il Ceglie. I giocatori di Pizzonia, infatti, hanno perso quello smalto e quel buon gioco fatto vedere nel primo tempo e che faceva presagire a qualcosa di buono. Ma, così non è stato e dopo essere andati in svantaggio al 10’ della ripresa, il colpo della kappao, un quarto d’ora più tardi, esattamente al 35’, che ha definitivamente chiuso la partita con un ceglie che non è stato in grado di rimediare. 

 

 

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Basket: a Brindisi battuta d'arresto per "Oggi Sposi" 

Lunedì, 16 dicembre

A Brindisi, contro l’Invicta, ironia della sorte, è venuta a mancare proprio quella volontà e determinazione che risultarono l’arma vincente una settimana fa, nella gara contro il San Pietro, ribaltando proprio sul finire una risultato sempre in bilico.  Peccato davvero perché vincere a Brindisi sarebbe stato davvero un’impresa da incorniciare. Ma, dopo le prime tre frazioni di gioco, nell’ultima i giocatori cegliesi dell’Oggi Sposi sono letteralmente crollati. Eppure, dicevamo, si era partiti bene, al punto che i primi due quarti, sia pure di misura, si chiudevano in vantaggio per i giocatori di Vitale (21 a 17, 41 a 35).  Le cose cambiano nel terzo quarto, con la rimonta dell’Invicta, che supera di due punti i cegliesi (60 a 58) per poi affondare il colpo finale ad un Ceglie che non riesce a porre argine ed al quale, forse, la mancanza di Spinelli (infortunato) si fa sentire più del dovuto. Alla fine il distacco è stato pesante ma forse  un po’ bugiardo di una condotta di gara pere tre quarti in perfetto equilibrio (84 a 69 il risultato finale). Ma non c’è da preoccuparsi, anche perché il campionato dell’Oggi Sposi punta prevalentemente sulle gare interne, senza disdegnare il col paggio esterno. Domenica nuova trasferta, a Foggia che ha subito una netta disfatta a Potenza. Tabellino:  Spagnolo 23, Arigliano 16, Faggiano 2, Ligorio 10, Caputi 14, Pecere 4, Sarcinella, Tanzarella, Sarcinella n.e., Chiarelli n.e. Coach Vitali

 

 

 

 

 

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Ospedale, pronto il ricorso al Tar: "I tagli sono illegittimi" 

Domenica, 15 dicembre

L’ufficio legale dell’Amministrazione comunale ha prodotto, così come deliberato dal consiglio comunale nella seduta del 12 novembre quando passò la mozione delle opposizioni (Margherita, Rifondazione e Forza Ceglie) per il voto favorevole del gruppo di maggioranza dell’Udc, il ricorso al Tar per l’annullamento del piano di riordino ospedaliero varato dalla giunta regionale ad agosto in quanto – si legge nel dispositivo – “ha visto leso l’interesse pubblico alla salute dai propri cittadini”.

Ma la richiesta di annullamento è perché il provvedimento della Giunta Fitto è ritenuto illegittimo, in modo particolare per la violazione dell’articolo 121 della Costituzione, in basa al quale “il consiglio regionale esercita la potestà legislative attribuite alla Regione e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi”, laddove – si legge sempre nel ricorso – “la Giunta Regionale è l’organo esecutivo delle Regioni”.

In altri termini il riordino ospedaliero rientra tra le competenze del consiglio e non della giunta, norma che pertanto “è stata radicalmente disattesa in occasione dell’approvazione del piano di riordino”. L’ufficio legale del Comune sottolinea ancora come, in stretto rapporto con i termini richiamati, devono intendersi anche le norme della Legge regionale n. 36 del 28 dicembre 1994 avente per oggetto “Riordino e disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge n.421 del 23 ottobre 1992, così come modificato dal D.L. n. 517 del 7 dicembre 1993”. A tal proposito, all’rt. 9, comma 1, si legge che “sono strumenti della programmazione sanitaria, di competenza del consiglio regionale, il piano sanitario regionale, i programmi di intervento di area specifica a tutela della salute, i piani settoriali e le azioni programmatiche”.

Insomma, tutta una precisa normativa in base alla quale – scrive l’avv. Angelo Fanizza nel ricorso – “appare dunque evidente che sotto il profilo costituzionale sarebbe illegittimo attribuire alla Giunta regionale un potere regolamentare”.

Ma ci sarebbe anche un’altra questione che renderebbe illegittimo il provvedimento, vale a dire la violazione dell’art. 2, comma 2-bis del D.L. n. 502 del 30 dicembre 1992,  sempre in relazione alla Legge regionale n. 32/94. “Ulteriore profilo di illegittimità – è scritto nel ricorso – risiede poi nella violazione dei principi partecipativi che imponevano alla Giunta Regionale di acquisire le osservazioni della Conferenza dei Sindaci dei comuni costituenti l’unità sanitaria regionale per i piani e i programmi sanitari”. La stessa L.R. n. 36 stabilisce che “i Comuni partecipano in via consultiva al processo di programmazione regionale”, e che “la rappresentanza della Conferenza dei sindaci è l’organismo attraverso il quale i Comuni interessati esprimono alla regione il proprio parere in merito al piano sanitario regionale e alle proposte programmatiche”.

E qui è chiaro che non ha alcuna importanza o efficacia il fatto che il Governatore Fitto abbia incontrato dopo il provvedimento i comuni. Un’altra questione richiamata nel ricorso è quella riguardante i parametri, soggetti a precisi obblighi e in base ai quali alla provincia di Brindisi con una popolazione pari a 411.051 abitanti i livelli di assistenza dovrebbero corrispondere a 2.055 posti letto, di cui 1644 per acuti e 411 per lungodegenti. Tale inderogabile parametro non risulterebbe rispettato in quanto si prevedono 1.743 posti letto (1250 per acuti e 272 per lungodegenti). “L’illegittima soppressione di molti posti letto – si legge a tal riguardo nel ricorso – è stata mascherata, in modo per vero poco plausibile, sotto le mentite spoglie dell’esigenza di incrementare all’interno delle aziende ospedaliere universitarie la ricerca scientifica, l’attività di insegnamento e l’alta specializzazione”. 

Ora toccherà al Tribunale amministrativo regionale esprimersi non solo su questo ma su analoghi ricorsi presentati da altri comuni che sarebbero stati penalizzati dal riordino varato dalla giunta regionale.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Ucciso da una fucilata: voleva rapinare contadino? 

Sabato, 14 dicembre

Un pregiudicato è stato ucciso con una fucilata sparata da un uomo di 70 anni nella cui masseria aveva cercato di compiere un furto o una rapina, in compagnia del fratello gemello. La vittima è Carmine Mola, di 25 anni, di San Vito dei Normanni. Soccorso dal gemello, Giovanni, è trasportato in ospedale i cui medici ne hanno diagnosticato la morte. L' episodio è accaduto stamani alla periferia di Ceglie Messapica, in località ''Madonna delle grotte''. Carmine e Giovanni Mola, a quanto accertato dalla polizia, hanno fatto irruzione nella casa rurale ma l' agricoltore, Rocco Suma, che era con la moglie, allarmato dai rumori, ha preso il fucile regolarmente detenuto ed ha sparato contro di loro. Nella prima versione data agli agenti, Giovanni Mola ha detto che suo fratello era stato ferito da uno sconosciuto mentre loro due erano fermi in automobile, in una strada di campagna. Solo dopo la denuncia fatta da Suma gli investigatori hanno ricostruito quanto accaduto.

L' agricoltore ha anche raccontato che nei giorni scorsi sconosciuti avevano avvelenato i suoi cani da guardia, mentre ieri pietre erano state lanciate contro la casa.

 

 

 

 

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A Fasano ricorso al Tar per salvare l'ospedale 

Sabato, 14 dicembre

Ricorso al Tar, ultima spiaggia. La residua speranza di salvare l'ospedale cittadino dalla scure dei tagli decisi dalla giunta regionale è ora riposta nei giudici amministrativi che dovranno decidere in merito al ricorso presentato dal Comune avverso il provvedimento del governo regionale. La parola chiave è incompetenza. Il legale a cui la giunta ha affidato la difesa delle ragioni della città - la senatrice dell'Ulivo Marida Dentamaro - ha puntato tutto sulla presunta incompetenza della giunta regionale a decidere in materia di sanità.

La competenza - sostiene, in estrema sintesi, l'avvocato - era del consiglio regionale, quindi il provvedimento adottatto dall'esecutivo è viziato. Se i giudici amministrativi riconosceranno che la giunta Fitto non aveva competenza a legiferare in materia di riordino della rete ospedaliera e, quindi, accoglieranno l'istanza del Comune, l'ospedale cittadino sarà salvo. Ultima spiaggia, per l'appunto, per quanti, sin dal varo del provvedimento della giunta regionale, erano scesi in piazza per difendere l'«Umberto I». L'avvocato a cui il Comune ha affidato la difesa delle ragioni della città e del suo nosocomio ha addotto, nelle cinquanta cartelle in cui si articola l'istanza indirizzata ai giudici amministrativi, anche una serie di altri motivi per persuadere il collegio giudicante ad accogliere il ricorso presentato dalla municipalità fasanese.

Nell'istanza non manca il riferimento allo scorporo di Ceglie Messapica dal presidio di cui fa parte Fasano per accorparla a quello di Francavilla Fontana.
Questa determinazione della giunta regionale - così come tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale avevano fatto notare sin dal momento successivo alla pubblicazione della seconda delibera di giunta regionale concernente il riordino della rete ospedaliera pugliese - di fatto ha completamente ridisegnato l'assetto complessivo del presidio di cui fa parte il nosocomio di Fasano, facendo venire meno il presupposto che la città bianca avesse una posizione di baricentricità all'interno dell'area. L'assise civica, votando la delibera di conferimento dell'incarico alla giunta di proporre ricorso al tar avverso le decisioni della Regione, aveva già messo in evidenza come questa scelta che, «accompagnata da tutte le ragioni di carattere politico-giuridico, rappresenta pregiudizio per la struttura ospedaliera di Fasano».

 

 

 

 

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Scuola: inaugurata la Biblioteca del 2° circolo 

Sabato, 14 dicembre

Ora la biblioteca scolastica al 2° Circolo didattico è una realtà. Si conclude positivamente il progetto avviato lo scorso anno e che ha coinvolto tutte quante le famiglie e le stesse case editrici che non sono rimaste insensibili alla richiesta dei ragazzi di voler allestire una biblioteca con testi per loro. «Contro ogni previsione - a parlare è il dirigente scolastico, Giovanni Semeraro - oggi possiamo dire di aver centrato l'obiettivo con la disponibilità di oltre settecento testi a disposizione da subito per i nostri ragazzi che vorranno scoprire in questo luogo il piacere della lettura come attività spontanea, capace di porre il soggetto in relazione con se stesso e con gli altri». Si tratta di testi donati dalle famiglie, dalle case editrici e da gente qualsiasi che ha accolto ben volentieri l'iniziativa della scuola che parallelamente ha da tempo avviato anche il progetto lettura. L'inaugurazione ufficiale, nel corso di una simpatica manifestazione dal titolo «La Fabbrica dei Sogni». Intanto va segnalata anche un'altra iniziativa tesa ad avvicinare le famiglie alla scuola. E' attivo il sito internet www.scuoleinsieme.org attivato dal 2° Circolo.

 

 

 

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Trova la sua famiglia dopo più di mezzo secolo 

Giovedì, 12 dicembre

Francina HodgkinsonsCi sono voluti diversi anni, interi lustri, ma alla fine la sua «testarda » ricerca ha avuto buon esito e così Francina Hodgkinsons ha ritrovato il suo papà, o meglio la sua famiglia considerato che, nel frattempo il genitore, Francesco Bellanova, era deceduto. Una storia da «Chi l’ha visto», forse più difficile perché la ricerca partiva solo da un nome, quella del soldato Francesco Bellanova.

L’agricoltore cegliese aveva solo 21 anni quando ferito venne catturato a Tobruk insieme a migliaia di altri compagni. Siamo in un paesino del Sud Africa. Qui Francesco Bellanova si innamora di Hester, una giovane del luogo, figlia del proprietario di una delle aziende nelle quali lavoravano i prigionieri. Hester e le altre sorelle (lei era la più giovane di 10 figli), che la pensavano diversamente dal padre - i prigionieri erano solo degli stranieri - e, perciò, si dettero un gran da fare per aiutarli. Dalla sincera relazione tra Francesco ed Hester nasce, nel maggio del 1945, un mese dopo la fine della guerra, Rancina.

L’anno seguente Bellanova fu rimpatriato. Quello che i due si dissero alla partenza rimane un mistero, ed a nulla valsero le insistenze di portare con sé in Italia Hester: il padre Johannes Petrus vietò alla figlia di partire per l’Italia. Undici anni più tardi Hester, mantenendo per sé il dolore per la perdita dell’uomo che le aveva dato una figlia, sposa un manager di lingua inglese che coltivava ananas, vicino ad Heast London e la piccola Francina trova il conforto di una figura paterna a lungo desiderata.

Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1974, Francina si trovò tra le mani, per puro caso, un’agenda. In quelle pagine si parlava di Francesco Bellanova. «Quasi istintivamente - confida Francina - capii subito che quello era mio padre, anche perché immaginavo di avere un genitore italiano, non fosse altro perché mi soprannominavano "die italianer"». E da qui inizia la ricerca. «Cominciai a far domande - ricorda Francina - Francesco Bellanova nel campo di prigionia senza approdare ad alcun risultato, fino a quando, un giorno, mia cugina Dawn mi mostrò una foto dicendomi che il terzo uomo a destra era mio padre, che mi voleva portare in Italia ma che il nonno glielo impedì. Iniziai la mia ricerca, volevo ritrovare mio padre ad ogni costo ». Dopo vari tentativi andati a vuoto lo scorso anno Francina scopre dell’esistenza di un microfilm con dettagli sui 96.000 prigionieri. Il presidente dell’Associazione Zonderwater, Emilio Coccia le dette l’indirizzo dell’epoca di Francesco Bellanova: Via Pisanelli in Ceglie Messapica. «Volevo andare subito ad abbracciarlo - ricorda Francina - però, purtroppo seppi che mio padre era morto cinque anni fa». Una notizia che le spezzò il cuore: «Decisi ugualmente di venire a Ceglie, in Italia dove non era mai stata prima di allora e con l’handicap di non conoscere una sola parola di italiano». Arriva a Ceglie lo scorso mese di settembre, alloggiando presso i Tre Trulli di proprietà dei Bellanova, lo stesso cognome del padre.Però nessuno di loro conosceva Francesco di Via Pisanelli. Nemmeno al Comune le furono di grande aiuto. Francina non aveva molto tempo a disposizione, solo due giorni. Troppo pochi. E qui, come in ogni storia, la casualità. La signora Anna,una delle consorti dei fratelli Bellanova proprietari del complesso alberghiero, riesce a rintracciare Antonio, uno dei figli di Francesco ed organizzò un incontro tra lui, sua sorella Giulia e Francina. L’incontro fu commovente, del resto il sangue non mente, quasi si conoscessero da sempre. Lacrime di gioia ed abbracci a non finire quando di lì a poco tutta la famiglia «cegliese» si riunì per accogliere la sorella, la cui conoscenza si ignorava totalmente.

In questo primo incontro per tutti divengono chiare molte cose. I figli di Francesca ora comprendono finalmente il perché gli occhi del loro padre si inumidivano quando parlava del Sud Africa e così ritornano alla mente le ultime parole che Francesco Bellanova pronuncò in punto di morte: «Attenzione alla mia bambina». Ora tutti sanno che quella bambina era Francina, che ha voluto conoscere tutti i suoi fratelli, recandosi perfino in Germania dove vive Sara di 42 anni. Gli altri fratelli sono Arcangelo (50 anni), Antonio (42), Giulia (32 la prima che ha conosciuto), Giuseppe, Teresa e Anna Maria, che vivono a Cascia.

(Luca Dipresa)

 

 

 

 

 

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Nuovo Comune: la Margherita contesta la variante 

Giovedì, 12 dicembre

Il gruppo consiliare della Margherita, in assenza di risposte valide, è intenzionato a non limitarsi alla semplice interrogazione se non ci saranno fatti nuovi, tesi ad evitare che «a pagare siano i cittadini, quando le responsabilità sono di altri». La questione è la perizia di variante suppletiva per il completamento dei lavori della nuova sede municipale, per un importo di 494 milioni di vecchie lire (250mila euro circa), approvata dalla giunta lo scorso mese di ottobre. «La giustificazione apportata nell'approvare tale variante - spiega il capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero - è il richiamo alla legge n. 109 del 19994; cosa che mi ha fatto un po' riflettere e che mi ha fatto porre il problema se da allora in materia di opere pubbliche non fossero intervenute altre normative». E cosa è venuto fuori? «Come ebbi a dire nell'ultima seduta consiliare - prosegue Argentiero - è risultato che nessuna variazione può essere introdotta ad un progetto approvato se non sia disposta dal direttore dei lavori, preventivamente approvata dalla stazione appaltante». Ed ancora più precisamente «nello schema di sottomissione si legge che parte dei lavori sono stati già realizzati, cioè prima si sono eseguiti i lavori di variante e poi è stata chiesta l'approvazione della stessa». Da questo scaturisce che «il mancato rispetto di tale disposizione non dà titolo al pagamento dei lavori».
Dalla sua ricerca eseguita, il capogruppo della Margherita ha anche appreso come «le varianti per quel che concerne le opere pubbliche sono ammesse solo in pochi casi, vale a dire in presenza di sopraggiunta nuova normativa o per eventi catastrofici, fatti che in entrambi i casi non si sarebbero verificati, tenuto anche conto (il richiamo alla normativa, ndr) che il progetto è recente e i lavori sono stati aggiudicati nel mese di marzo del 2001». E, siccome in delibera si fa il richiamo al fatto che «il progetto ha scarsa esecutività», Tommaso Argentiero in sede di illustrazione della sua interrogazione ebbe a sottolineare che «se è stato riscontrato che il progetto ha scarsa esecutività, la responsabilità non sono da attribuire al progettista?».
E qui entrerebbe in ballo - a detta dell'interrogante - la polizza assicurativa che copre la responsabilità professionale «da rischi derivanti da errori o omissioni nella redazione del progetto, che abbiano determinato a carico del Comune nuove spese di progettazione e maggiori costi». Insomma per la Margherita «i costi di variante ai lavori di completamento della nuova sede municipale non possono essere assolutamente a carico dell'Ente, che non si possono sottrarre ai cittadini risorse economiche per inadempienze che hanno delle responsabilità ben precise, e le normative vigenti indicano come far pagare queste responsabilità, vale a dire ricorrendo alla polizza assicurativa del progettista, circostanza della quale non viene fatta menzione nella delibera di giunta».

 

 

 

 

 

 

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Muore schiantandosi con l'auto contro un muro 

Mercoledì, 11 dicembre

Pietro ColellaCon l’auto contro un muro in pietra sulla strada provinciale che collega Ceglie Messapica a Cisternino. L’impatto è stato violentissimo e per il conducente della Fiat Uno - Pietro Colella, cegliese di 47 anni - non c’è stato nulla da fare. L’uomo è morto sul colpo. A nulla sono valsi gli immediati soccorsi prestati da altri automobilisti che a quell’ora - erano da poco passate le 8,30 - transitavano sulla provinciale che collega i due centri della Valle d’Itria. Sul luogo dell’incidente sono intervenute alcune pattuglie dei vigili urbani e dei carabinieri della stazione di Ostuni, oltre a una squadra dei vigili del fuoco che hanno estratto con l’aiuto della fiamma ossidrica il corpo esanime dell’automobilista dall’abitacolo dell’utilitaria ridotta a un groviglio di lamiere. Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, operata dai militari dell’Arma, l’auto guidata dalla vittima viaggiava sulla provinciale in direzione di Cisternino quando, in contrada «Ciurbino Ciurbo» il conducente della Uno ha perso il controllo del mezzo che, dopo aver urtato contro il muretto a secco, si è capovolta più volte.

 

 

 

 

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Parrucchieri in piazza per sostenere la solidarietà 

Martedì, 10 dicembre

La solidarietà, quando si vuole, la si può esternare in ogni modo. Ecco perché va segnalata l'iniziativa dei parrucchieri cegliesi aderenti alla Confartigianato che hanno organizzato «Una acconciatura per Telethon». L'originale iniziativa avrà luogo domenica nella centralissima Piazza Plebiscito dove 24 parrucchieri per uomo e donna - Cosima Barletta, Leonardo Barletta, Mariella Chirico, Antonia Cicicirello Antonella Ciciriello, Oronzo Cucci, Annamaria Dacorsi, Paolo Elia, Cosimo Galeone, Ilse Klatte, Domenico Laneve, Luciano Leone, Rocco Leporale, Vincenza Nigro, Rosa Pugliese, Michele Santoro, Martino Santoro, Angelo Spilotro, Isabella Spilotro, Vincenza Suma, Pietro Trinchera, Cosimo Urgesi e Vittorina Varliero - saranno a disposizione di quanti lo vorranno, bambini, uomini di ogni età per un taglio di capelli e le donne per una pettinata sapendo che il ricavato andrà alla ormai collaudata iniziativa di Telethon in programma su scala nazionale per il fine settimana. Tutto avverrà, come si diceva, nella centralissima piazza della città dove verrà allestito un ampio gazebo riscaldato, nel quale i parrucchieri, gratuitamente, cioè devolvendo tutto il ricavato alla iniziativa di solidarietà, saranno a disposizione di quanti lo vorranno. A tutte le signore che aderiranno all'iniziativa verranno donati fiori offerti gratuitamente e caramelle ai bimbi. «Siamo particolarmente soddisfatti - dichiara il presidente della locale confartigianato, Cosimo Gioia - dell'adesione che c'è stata, segno di una particolare sensibilizzazione verso questa iniziativa di solidarietà». 

 

 

 

 

 

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Porto di Campomarino: dal giudice anche Rocco Cavallo

Domenica, 8 dicembre

Truffa, turbativa d'asta, abuso d'ufficio: sono alcune delle ipotesi di reato che hanno portato il pubblico ministero Antonella Montanaro ad aprire una inchiesta sul porticciolo turistico di Campomarino, inaugurato ufficialmente lo scorso 2 luglio dal presidente della regione Raffaele Fitto. I carabinieri del Reparto Operativo, unitamente a quelli della Compagnia di Manduria e del nucleo di polizia giudiziaria della Procura, hanno sequestrato, negli uffici del Comune di Maruggio, tutti gli atti relativi alla società mista che ha realizzato la struttura, finanziata dall'Unione Europea, e a cui ora è stata affidata la gestione. Il sindaco di Maruggio Giovanni Longo ed il presidente della società mista pubblico-privata "Torre Moline" Rocco Cavallo, imprenditore e consigliere comunale di Ceglie Messapica per il gruppo "Forza Ceglie", hanno ricevuto due inviti a comparire nella qualità di persone sottoposte a indagine e nei prossimi giorni saranno ascoltati dal pubblico ministero Antonella Montanaro per chiarire la loro posizione e offrire al magistrato inquirente elementi utili circa l'iter seguito per la realizzazione dei lavori e la concessione della gestione, avvenuta tramite il sistema dell'appalto-concorso. L'inchiesta è nata a seguito di un dettagliato esposto anonimo giunto in Procura nei mesi scorsi e dopo l'attentato dinamitardo al sindaco Giovanni Longo fallito per un soffio lo scorso 28 settembre, quando una bomba di grosso potenziale fu lanciata nel giardino della sua abitazione ma non scoppiò a causa del difettoso funzionamento della miccia, evitando così gravi danni sia alla struttura che alla famiglia del primo cittadino che in quel momento si trovava in casa. Furono proprio gli interessi gravitanti sul porto e, più in generale, sulla fascia costiera che ha in Campomarino il suo centro di attrazione, ad attirare l'attenzione degli inquirenti che ora hanno proceduto a sequestrare gli atti del porto e convocare in procura sindaco e presidente della società di gestione, ma che parallelamente continuano a condurre un'altra indagine per identificare i responsabili del fallito attentato dinamitardo.

 (La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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Sequestra  e rapina in campagna gli amici del figlio

Mercoledì, 4 dicembre

Mario Cuocoregi MaggioE' accusato di aver sequestrato e rapinato due giovani e per questo motivo è finito in carcere Mario Cuocoregi Maggi (nella foto), 40 anni, originario di Vietri di Potenza, noto agli inquirenti e protagonista nel luglio del 2000 di un incendio provocato nella propria abitazione dopo una lite con la moglie. I carabinieri lo hanno rintracciato in poco tempo in un bar del centro di Ceglie Messapica ed ora è rinchiuso nel carcere di Brindisi.

I fatti si riferiscono alla scorsa mezzanotte quando Cuocoregi con la sua Fiat 126 raggiunge una coppia di amici in una abitazione di campagna, in contrada Tratturiello, dove pensa si sia attardato suo figlio. L'uomo non gradisce la frequentazione tra i due conviventi e il proprio ragazzo, impedendola ad ogni costo. Ma in casa l'altra notte ha trovato solo la donna, una ragazza di 20 anni che conosce bene Cuocoregi e non si allarma quando costui bussa alla sua porta: "Dov'è mio figlio?" domanda sotto la minaccia - secondo la denuncia - di un revolver, ma alla risposa negativa il genitore va su tutte le furie mettendosi a rovistare ovunque. Secondo la denuncia Cuocoregi avrebbe messo a soqquadro l'abitazione impossessandosi di oltre 4mila euro in banconote trovati in un armadio. Poco dopo è giunto anche il convivente della donna e anche quest'ultimo sarebbe stato preso di mira dalla pistola costringendo a consegnare i 12 mila euro che aveva in tasca. Subito dopo la fuga (si fa per dire) verso un bar cittadino ancora aperto nonostante fossero quasi le due del mattino.

Qui è stato rintracciato dai carabinieri di Ceglie allertati dai due derubati: in tasca all'uomo hanno trovato 10,5 mila euro ma non la pistola che secondo gli inquirenti sarebbe stata gettata tra i campi. 

 

 

 

 

 

 

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Le notizie dell'Idea su tutti i telefonini con protocollo "wap"

Domenica, 1 dicembre

Tutte le notizie del sito dell'Idea da oggi vanno anche sul display dei telefonini. Grazie al sistema di navigazione Wap sarà possibile seguire con tutti i cellulari abilitati una sintesi delle notizie più importanti di Ceglie Messapica e della provincia, le stesse informazioni che scorrono nella barra superiore della home-page di "ideanews".

Per tenersi continuamente aggiornati con quanto accade nel territorio sarà dunque sufficiente possedere un cellulare con protocollo "wap" (ormai quasi tutti) e dopo la registrazione al servizio con il proprio gestore telefonico (Tim, Omnitel-Vodafone o Wind) basterà digitare alla voce "url" l'indirizzo www.ideanews.it per collegarsi alla pagina wap di questo sito. Il servizio di Ideanews è gratuito, mentre le compagnie telefoniche applicano una tariffa che tiene conto dei kbyte scaricati. Pochi passaggi e il gioco è fatto: i titoli di Ceglie scorreranno sul vostro telefonino anche se siete in capo al mondo.
  

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