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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

 

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A vent'anni dalla morte ricordato il pittore Emilio Notte

Giovedì, 28 novembre

Nel ventennale della scomparsa di Emilio Notte, oggi il sindaco di Ceglie Messapica, Mario Annese, ha scoperto sulla facciata della casa natale del pittore futurista una lapide commemorativa.Emilio Notte Alle 10 nel teatro comunale di Ceglie si è tenuto un convegno «Emilio Notte. Un maestro del Novecento»: vi hanno preso parte Michele Ciracì, Carmelo Pasimeni, Gino Agnese, Lucio Giannone, Gloria Anichini Costa, Giuseppe Mazzarino, Enrico Crispolti. Nel pomeriggio è stata visitata la civica galleria Emilio Notte che raccoglie una importante donazione del maestro alla città di Ceglie, comprendente sue opere (tre, inestimabili, del periodo futurista) ed opere di suoi allievi.

"La Gazzetta del Mezzogiorno" ha ricordato l'appuntamento con un lungo articolo di Giuseppe Mazzarino pubblicato nella pagina della cultura. Lo riportiamo integralmente.

 

 

Emilio Notte il futurista senza velocità

 

di Giuseppe Mazzarino

 

Finalmente la terra di Puglia celebra e ricorda uno dei suoi figli, Emilio Notte, uno dei grandi maestri della pittura del XX secolo. L'occasione del centenario, nel 1991, era passata invano, ed a Ceglie Messapica languiva anche, accatastata in un deposito, la donazione che il maestro, prima di scomparire ultranovantenne, aveva voluto lasciare alla «sua» città. Sua molto fra virgolette, perché Notte, pugliese per caso (il padre, veneto, era a Ceglie come ufficiale del registro) ebbe in Toscana, tra Firenze e Prato, la sua formazione artistica ed esercitò poi per decenni a Napoli il suo magistero. Ma alla terra natìa era rimasto comunque sentimentalmente, visceralmente legato.
Il ventennale della scomparsa è diventato allora il pretesto per riparlare di Notte, rendergli onore, rendere fruibile la sua donazione. E il comune di Ceglie questa volta non si è fatto cogliere impreparato.

Emilio NotteEmilio Notte, d'altronde, è un gigante ancora semi-sconosciuto nella storia del Novecento. Se non fosse stato per la tenacia e solerzia di un suo antico allievo all'Accademia di Belle arti di Napoli, il giornalista e critico Gino Agnese, attuale presidente della Quadriennale romana, per una campagna di stampa che vide nei Novanta il figlio del maestro, Riccardo, ed i quotidiani pugliesi in prima linea nel riproporre il grande misconosciuto, e soprattutto per la paziente opera di Enrico Crispolti, uno dei maggiori studiosi europei del Futurismo e delle Avanguardie, Emilio Notte sarebbe ancora una nota in margine agli studi sul Futurismo, e magari sarebbe un po' più conosciuto come «pittore napoletano», di buona mano ma tutt'altro che avanguardista. E invece...

Nato a Ceglie ma formatosi in Toscana, allievo di Fattori e De Carolis, Notte entra subito in contatto con gli ambienti lacerbiani, anche se non lega molto con Soffici, e nel 1916 lo troviamo, sia pure in posizione minoritaria e distinta, nel gruppo de L'Italia Futurista, la cosiddetta «Pattuglia azzurra» che surrogò a Firenze la defezione di Papini, Soffici e Palazzeschi dal Futurismo e diede vita al «secondo Futurismo fiorentino» (da non confondere col Secondo Futurismo tout court, che parte dagli Anni Venti).
Leggermente più anziano degli altri pittori del gruppo e dotato di una salda tecnica, il nostro, che ha già esposto alla Biennale di Venezia del 1912, è peraltro stimato un primattore: «Notte spiccava in mezzo a noi», ammetterà molti anni più tardi Primo Conti, al quale peccati di modestia non ne ha mai potuti imputare nessuno. Conti, Lucio Venna e Mario Nannini lo eleggono a loro maestro. Non altrettanto bene vanno le cose, per contro, con gli ideologi della pittura astratto-occultistica, i fratelli Ginanni Corradini, ovvero Bruno Corra e Arnaldo Ginna, come li ribattezzerà futuristicamente Giacomo Balla.
In particolare Notte non condivide la scelta per l'astrattismo che Ginna compie decisamente già negli albori degli anni Dieci e che si sostanzia, oltre che nelle prime opere astratte dell'arte europea, in contemporanea con quelle di Kandinskij ed in leggero anticipo su quelle di Balla, anche in due importanti saggi scritti in collaborazione col fratello Bruno. Notte non ci sta. Il suo futurismo, già esplicito fin dal '15 in una delle tante piazze che dipingerà, è piuttosto, nonostante la personale antipatia, di impronta sofficiana. Notte difendeva la figurazione, Ginna postulava la scomparsa dell'oggetto. Non solo. Come tutti i futuristi «toscani», lacerbiani o no, Notte non è particolarmente attratto dalla civiltà meccanica e metropolitana: anche nelle sue piazze è più facile trovare pazienti animali da tiro che automobili, tram o locomotive. Nel 1916 Notte realizza un'opera fondamentale, il ritratto di Arnaldo Ginna, che incorpora alla maniera futurista e cubista un frammento della testata de L'Italia Futurista; ma è un omaggio ambiguo al contestato compagno di strada, effigiato con uno sguardo inquietante e con una cadaverica mano femminile bianca posata sulla spalla, quasi significazione di possessione di forze occulte.
Il segno di Notte era comunque quello di un maestro, tanto che è accaduto che un suo quadro sia stato addirittura attribuito a Boccioni (e considerato un autoritratto boccioniano!), ed un altro è stato venduto per opera di Boccioni, con apposizione di firma falsa.

Nell'immediato dopoguerra, dopo aver cercato di creare una corrente di pittori futuristi anti-astrattisti, Notte prende decisamente le distanze dal Futurismo e da Marinetti; il suo ritorno all'ordine artistico non è però accompagnato da analoga posizione politica, anzi, il socialista Notte diventa addirittura comunista.
L'avventura futurista è finita, continua una lunga e preziosa militanza artistica e di maestro di artisti, interrotta solo dalla morte, a Napoli, nel 1982.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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Dall'Udc adesione tecnica per bilancio e diritto allo studio

Giovedì, 28 novembre

Prove tecniche di riavvicinamento tra l'Udc e il sindaco Mario Annese. Al Consiglio comunale di oggi, convocato per votare l'assestamento generale di bilancio ed altri provvedimenti di natura amministrativa, il partito centrista si è presentato solo con il consigliere Salvatore Cavallo, mentre i colleghi di gruppo Francesco Locorotondo e Gaetano Saponaro hanno continuato a disertare la riunione consiliare confermando i dissapori con il primo cittadino e l'alleanza che lo sorregge. Il consigliere Cavallo ha spiegato che la sua presenza tra i banchi del consiglio e il suo voto a favore del  rendiconto di gestione non rappresentano una divergenza con il proprio gruppo, ma solo un atto resosi necessario per non far gravare ai cittadini cegliesi il clima di una situazione politica tesa e imprevedibile. Tra gli argomenti in discussione vi erano anche capitoli relativi al piano del diritto allo studio, la promozione e sviluppo nel settore enogastronomico, l'elettrosmog.

Da più parti la partecipazione di Cavallo è stata interpretata come un ramoscello di olivo offerto al sindaco Annese, un tentativo di riconciliazione formale dopo il comizio di sabato scorso, eventualità che però è allontanata dalla posizione intransigente del resto del partito. Ma il barometro della politica cegliese preannuncia una nuova tempesta in arrivo: un nuovo fronte sembra si stia formando all'interno della maggioranza, una crisi (eufemismo) che pare stia per esplodere tra il sindaco Annese e il capogruppo di Forza Italia Antonio Suma. Le avvisaglie si sono già notate a margine della seduta del consiglio attraverso battute al vetriolo scambiate tra i due.

 

 

 

 

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Ospedale: opposizione e Udc sollecitano il ricorso al Tar

Mercoledì, 27 novembre

Critiche alla Giunta Annese sulla questione del Piano di riordino ospedaliero. «Le forze politiche di Rifondazione comunista, Margherita, Ds, Forza Ceglie, Udc insieme al comitato per la difesa e la salvaguardia del Presidio ospedaliero di Ceglie Messapica riunitosi presso la sede del comitato in data 22 novembre 2002 hanno espresso apprezzamento per la sensibilità e la disponibilità di diversi soggetto istituzionali in tutta la Puglia (attualmente oltre 30) ad impugnare davanti al Tar di Puglia il "Piano di riordino della rete ospedaliera".

A Ceglie - scrivono - il Consiglio comunale nella seduta del 12 novembre scorso ha approvato un ordine del giorno con cui si impegna il Sindaco e l'Amministrazione civica ad impugnare il Piano presso il Tar. A tutt'oggi - aggiungono - l'Amministrazione comunale non ha ancora prodotto alcun ricorso. Il comitato e le forze politiche di Prc, Margherita, Ds, Forza Ceglie, Udc sono impegnate a fare rispettare al Sindaco e all'Amministrazione civica la decisione del Consiglio comunale di impugnare davanti al Tar il "Piano di riordino della rete ospedaliera"».

 

 

 

 

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A 10 anni dalla morte si ricorda il maestro Ligonzo

Mercoledì, 27 novembre

Hanno preso il via ieri sera, alle 19, nella Pinacoteca del Castello di Conversano, le celebrazioni per il decennale della scomparsa del musicista Gioacchino Ligonzo, cui è intitolata la Grande Orchestra di Fiati «Città di Conversano» diretta dal maestro Angelo Schirinzi. «Ligonzo, il Maestro», sarà il tema della serata, nel corso della quale il maestro Schirinzi, allievo prediletto di Ligonzo, presenterà un compact disc interamente dedicato al compianto maestro, e lo storico locale, prof. Ubaldo Panarelli, insieme col prof. Filippo Boscia e al dott. Fernando Cagnazzo, storici delle bande, tracceranno un profilo di Ligonzo.

Nato a Bari il 2 giugno del 1910 Gioacchino Ligonzo si diploma a soli 20 anni in pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e nel 1934 a Torino in composizione e organo, che da ragazzo aveva imparato a suonare nella Basilica di san Nicola con il maestro Franco Alfano. Durante la guerra si afferma come direttore d'orchestra e pianista nei più importanti teatri d'Europa. Nel 1949 approda alla direzione della famosa banda di Conversano, prima affiancando e poi sostituendo il grande Giuseppe Piantoni, stroncato da un male incurabile. A Conversano Ligonzo raccoglie grandi consensi e, periodicamente, fino al 1992, dirige il celebre complesso bandistico. In questi anni impone il suo carisma anche alla direzione di molti altri complessi bandistici.

Memorabile il concerto, trasmesso in diretta dalla Rai nel 1971, diretto con le tre bande di Lecce, Squinzano e Ceglie Messapica, che vide la partecipazione del flautista Severino Gazzelloni. Compositore di numerose sinfonie, Ligonzo scompare a Bari il 27 novembre del 1992.

Il mondo delle bande meridionali, lo ricordano con una serie di appuntamenti che prosegue domani, alle 20.30, con l'esibizione nella Basilica di Conversano, della Schola Cantorum «Don Pietro Giannuzzi» di Castellana Grotte e il concerto della Grande Orchestra «Ligonzo» nel Grand Hotel d'Aragona. Sabato 30, alle 19,30, nell'Auditorium San Giuseppe, quartetto di clarinetti con i maestri Pirtulli, Masellis, De Filippis e Creatore. Giovedì 5 dicembre, alle 19,30, in san Giuseppe, recital lirico con Marilena Gaudio, Maria Pia L'Aabbate, Giovanni Mazzone e Giuseppe La Malfa. Si chiude mercoledì 11 dicembre (ore 19, Pinacoteca del castello) con il convegno «Direttori di banda ieri e oggi», interverranno Susanna Pescetti (direttore del Gran Concerto Città di Martina Franca), Francesco Lentini (direttore dell'Eurorchestra di Bari), Nicola Hansalik (direttore del Gran Concerto Città di Lecce.

 

 

 

 

 

 

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Donna muore in un incidente sulla Ceglie-Francavilla

Martedì, 26 novembre

Ancora un gravissimo incidente stradale lungo la strada che collega Ceglie Messapica con Francavilla Fontana. Una donna francavillese, Maria Fontana Lonoce di trentasei anni, è morta a seguito delle ferite riportate in un incidente avvenuto poco dopo la mezzanotte di domenica.

La donna, che lavorava come bracciante agricola in un opificio a Ceglie Messapica, viaggiava a bordo della sua «Y 10» che - per cause ancora in corso di accertamento - è finita fuori strada finendo la sua corsa contro un albero.
L'impatto, a detta dei carabinieri che sono intervenuti sul luogo dell'incidente, è stato violentissimo. Per Maria Fontana Lonoce, infatti, non c'è stato nulla da fare. La donna è praticamente rimasta schiacciata nell'impatto tra la sua vettura e l'albero. Per estrarla dalle lamiere sono intervenuti i vigili del fuoco.
La notizia della morte di Maria Fontana Lonoce si è subito diffusa a Francavilla Fontana e a Ceglie, dove la giovane donna era molto conosciuta e stimata.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Ippoterapia: un cavallo per amico fa correre la riabilitazione 

Martedì, 26 novembre

La prof.ssa Vannini con una sua paziente“Quando ho appreso che presso la struttura riabilitativa del San Raffaele  verrà attuata anche l’ippoterapia, per me è stato come un ritorno ad un passato non troppo lontano, quando conducendo una vita normale allietavo i miei impegni lavorativi con l’equitazione”. E’ una delle pazienti ricoverate presso la struttura dell’Asl Br 1 e gestito dalla fondazione San Raffaele  a parlare ed in un certo qual modo inaugurare questo progetto che solo qualche tempo fa poteva sembrare pura fantasia.

L’idea di attuare un simile progetto è stata della vulcanica prof.ssa Maria Antonietta Vannini, la scienziata fisiatra  che ha letteralmente trasformato questo centro oggi punto di alta specializzazione e ricerca con una utenza per oltre il cinquanta per cento extraregionale (nei giorni scorsi c’è stato pure il ricovero di un cittadino della Libia che ha scelto a proprie spese di farsi curare qui a Ceglie).

Ed è la stessa professoressa a spiegare il perché di questo progetto che entra così a pieno titolo nei protocolli riabilitativi, mentre osserva la sua paziente in groppa a Sonita Star Light, una delle due cavalle, l’altra è Sorel Doctor Chez, che verranno utilizzate per l’ippoterapia. “E’ stato riscontrato come l’equitazione – spiega la prof.ssa Vannini – venga esercitata con successo da bambini e giovani affetti dalle più diverse disabilità motorie per i positivi effetti che tale attività sportiva realizza sul benessere globale del paziente, consentendo una migliore percezione del proprio corpo, una visione assolutamente nuova e rassicurante del mondo visto dall’alto della sella di questo animale e soprattutto una ritrovata libertà di essere soli con un animale amico”.

Ma, per la fisiatra l’ippoterapia non rappresenta una novità in assoluto. “In effetti – chiarisce a tal proposito la creatrice degli stabilizzatori che consente ai paraplegici di abbandonare la carrozzella – è da molti anni che viene praticata all’estero e nel nord Italia ed era pertanto giunto il momento di diffonderla anche in queste meravigliose terre, avvalendosi non solo di esperti del settore presenti in Puglia, ma anche della provvidenziale efficienza organizzativa della Fondazione San Raffalele di Ceglie Messapica che può mettere a disposizione gli spazi, i terapisti necessari alla sicurezza del paziente ed al successo di questa nuova esperienza”. 

E sono proprio gli spazi offerti dalla struttura di contrada Montecchie a rappresentare una risorsa che, altrimenti, avrebbe compromesso l’ideazione ed ora l’attuazione dei questo progetto. Per quel che riguarda l’attuazione del progetto la prof.ssa Vannini tiene a precisare che si tratta di pura equitazione, “attività che ogni bambino, ogni giovane ama esercitare, impegnandosi in prestazioni diverse in rapporto alle sue risorse motorie ed anche alle sue diverse aspirazioni”. I corsi saranno accessibili da tutti i ricoverati e - qui la novità – anche da pazienti esterni, in orari compatibili con i programmi di cura ospedaliera.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Il sindaco in comizio lancia moniti: "Io vado avanti"

Domenica, 24 novembre

Ha deluso quanti si attendevano il "grande botto" il comizio tenuto ieri sera dal sindaco di Ceglie Messapica, Mario Annese. Le nevrotiche ore della vigilia azzardavano ipotesi spinte, come le dimissioni che il primo cittadino avrebbe simbolicamente consegnato direttamente agli elettori o la sostituzione di due assessori (i nomi più gettonati al sacrificio erano quelli del forzista Paolo Urso e dell'esterno Cesare Epifani), voci e indiscrezioni che avevano fatto alzare la "febbre del sabato sera" cegliese. E invece dal palco di Piazza Plebiscito prima Nicola Ciracì, coordinatore provinciale di Forza Italia, e poi il sindaco hanno "semplicemente" spiegato le ragioni di un freno all'azione dell'amministrazione comunale cavalcata dalla opposizione con lo scudo dell'Udc, partito di governo con tre consiglieri (su venti in tutto) nell'assise municipale. La presenza dell'assessore Santoro (in quota Udc) accanto al sindaco conferma i problemi del partito centrista, ma non risolve le questioni poste dalla rappresentanza politica del gruppo consiliare che comunque potrebbero aver disinnescato, per il momento, conseguenze irrimediabili per l'amministrazione comunale. Annese ha comunque lanciato un monito a tutti gli alleati del centro-destra avvertendoli che in caso di mancata collaborazione non esiterebbe a rimettere il proprio mandato per ricandidarsi con una lista personale alle elezioni di primavera.

In mattinata Forza Italia e An avevano diffuso un volantino in cui si esprimeva "sostegno e solidarietà" al sindaco. Nella nota, non firmata dall'Udc, i due partiti ricordavano gli impegni dell'amministrazione e le  iniziative in cantiere: "Di fronte a tutte queste realizzazioni - si legge nel documento - risultano inspiegabili le ragioni che hanno portato ad una strana allenza tra Udc, Rifondazione comunista e Centro Sinistra".

 

 

 

 

 

 

 

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Il sindaco annuncia un comizio: indiscrezioni e smentite

Giovedì, 20 novembre

Sta provocando un vero e proprio terremoto la posizione assunta dall'Udc nel consiglio comunale di Ceglie Messapica che, nell'ultima settimana, ha prima votato un  ordine del giorno del centro-sinistra contro il Piano ospedaliero e poi ha deciso di non prendere  parte alla votazione sul rendiconto di gestione 2001.

L'escalation di problematiche poste dal partito di centro avrebbe indotto Mario Annese a prendere in considerazione l'ipotesi delle dimissioni, iniziativa che circola con insistenza da stamane negli ambienti politici, ma che non ha avuto alcun riscontro: "Il sindaco è come sempre al lavoro nel suo ufficio" riferiscono dal Municipio, dove suoi collaboratori negano turbamenti e insistono invece sulla serenità del primo cittadino. Di ufficiale c'è invece la conferma di un comizio che il sindaco terrà sabato sera, alle ore 19 nella centrale Piazza Plebiscito, annuncio che in queste ore ha amplificato le indiscrezioni circa lo sviluppo della difficile situazione politico-amministrativa.

 

 

 

 

 

 

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Consiglio: Udc assente, non passa il rendiconto gestione

Mercoledì, 20 novembre

«Piuttosto che votare contro, preferiamo non partecipare ai lavori del consiglio comunale». Questo quanto dichiarano al cronista i tre consiglieri comunali dell'Udc (Francesco Locorotondo, Salvatore Cavallo e Gaetano Saponaro) che decidono di non partecipare ai lavori del consiglio comunale, convocato in prosieguo alla seduta di martedì 12, quando l'Udc votò l'ordine del giorno delle opposizioni, dissociandosi dal resto della maggioranza (Fi ed An).

Un ordine del giorno che impegna l'amministrazione comunale ad impugnare il piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia davanti al Tar che penalizzerebbe il presidio cegliese. Insomma, pare proprio che continui la fibrillazione nella maggioranza, che vede appunto l'Udc distante dai partners che sostengono il sindaco Mario Annese. Il perché della non partecipazione ai lavori, per evitare di votare contro, il mancato ritirato del punto riguardante l'approvazione della convenzione per quel che concerne la convenzione del servizio trasporto funebre in presenza - come sostengono i consiglieri centristi - di un servizio che deve ancora scadere (a maggio 2003). Così la maggioranza si presenta in consiglio monca di una sua componente. E ciò è quel che preoccupa, tenuto conto che tra i punti inseriti nell'ordine del giorno c'è la riapprovazione del rendiconto di gestione 2001.

Una questione dove occorre la maggioranza, circostanza che, conti alla mano, ora non c'è. Ed è forse per questo - magari sperando in un possibile ripensamento dei tre Udc - che dai banchi di Forza Italia c'è la proposta, passata con votazione, di posticipare la discussione del rendiconto. Inizia così la discussione della convenzione sul trasporto funebre - va detto che in apertura era stata commemorata la figura del sen. Francesco De Martino scomparso nei giorni scorsi - che alla fine viene approvata con il voto favorevole di Fi, An e di quello dei partiti di opposizione Rifondazione comunista, Margherita e Forza Ceglie. Si astengono i due consiglieri del Pds, Mita e Palmisano.

Si arriva così al rendiconto della gestione finanziaria 2001. Dopo la discussione, al momento del voto i gruppi di opposizione, al completo, decidono di abbandonare i lavori per cui vengono a mancare i numeri e di ciò si prende atto sciogliendo la seduta, non prima dell'attestato di solidarietà espressa da An e Fi al sindaco Annese.

Sulla questione e sulla situazione all'interno della maggioranza, i gruppi di opposizione - Rifondazione comunista, Margherita, Pds, Forza Ceglie - hanno diramato un comunicato nel quale si legge: «La seduta del consiglio comunale del 18 novembre scorso ha registrato la mancanza di una maggioranza a sostegno del sindaco: l'Amministrazione non ha i numeri sufficienti per approvare i provvedimenti amministrativi da essa stessa proposti: Già da tempo si avvertono le fibrillazioni, le divisioni nello schieramento che aveva vinto le elezioni solo qualche mese fa; più volte la giunta è stata costretta a ritirare diversi punti all'ordine del giorno.

Il senso di responsabilità delle forze di opposizioni, riconosciuto dallo stesso sindaco, ha garantito l'approvazione di atti amministrativi, tra cui l'ordine del giorno nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro del Lavoro e del Presidente della Regione Puglia per la totale copertura finanziaria delle attività socialmente utili a vantaggio della città e dei lavoratori impegnati.

Grazie alle forze di opposizione è stato votato l'ordine del giorno che impegna l'Amministrazione Comunale ad impugnare davanti al Tar il Piano di Riordino Ospedaliero regionale che smantella il nostro ospedale: Ceglie Messapica è priva di un governo stabile ed autorevole; le forze di opposizione esprimono forti preoccupazioni per il futuro della città».

Luca Dipresa

 

 

 

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Pullman dei no-global per la manifestazione di Cosenza

Mercoledì, 20 novembre

Si mobilitano i no-global della provinci di Brindisi che sabato prossimo prenderanno parte alla manifestazione organizzata a Cosenza, città dalla cui Procura è partito l'ordine di carcerazione di venti appartenenti ai Social forum. Nel capoluogo messapico altri 20 interpreti del movimento di disobbedienza si è autodenunciato in forma di protesta e di solidarietà. Anche da Ceglie Messapica è annunciata la partecipazione di qualche decina di giovani alla manifestazione calabrese: i pullman partiranno alle 8.15 di sabato 23 dalla stazione ferroviaria di Ostuni e alle 9 da Brindisi.

 

 

 

 

 

 

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Sala gremita e confronto serrato sul libro di Dipresa

Venerdì, 15 novembre

Il tavolo degli oratoriOltre duecento persone hanno gremito tutti i posti della sala conferenze del centro di riabilitazione "Fondazione San Raffaele" di Ceglie per partecipare alla presentazione del libro di Luca Dipresa, corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno, "Racconto Ceglie", il diario del cronista in un periodo che va dal 1986 allo scorso ottobre. Tra gli oratori sono stati 90 minuti di confronto e analisi sulla realtà cegliese, un dibattito informale condito spesso da toni provocatori che hanno messo da parte il rischio di un buonismo dettato dalla circostanza.

Nella nota introduttiva il moderatore Mino De Masi, sottolineando che "mai come negli ultimi cinque lustri il mondo abbia subito trasformazioni così rapide e radicali, mutamenti epocali che un tempo erano consegnati solo agli esiti dei conflitti bellici",  ha sostenuto che "Luca Dipresa con il suo diario ha cucito episodi di cronaca singoli e isolati, resoconti che raccontano della gente di Ceglie,  tappe oggi restituite dalla memoria e pronte per far parte della nostra recente storia".

La presentazione del volume è stata affidata ad Arnaldo Travaglini, caporedattore e responsabile dell'edizione di Brindisi della Gazzetta del Mezzogiorno: "Invito a considerare il difficile e scomodo lavoro del cronista e del corrispondente: Luca in questi anni ha svolto sempre con correttezza e competenza il difficile compito". Travaglini ha poi ricordato episodi narrati  nel libro (la solidarietà dei cegliesi durante lo sbarco degli albanesi, l'attività culturale, i problemi dell'amministrazione pubblica) accostandoli all'indole dei cegliesi e alla loro identità.

Ha poi preso la parola Antonio Amico, vicepresidente dell'associazione "l'Idea" che ha organizzato l'incontro, il quale nella veste di imprenditore ha lamentato i ritardi dell'ente locale nella progettazione e realizzazione di infrastrutture indispensabili al processo di sviluppo economico: "Già nella primavera dell'86 si parlava di bozza del Piano regolatore e dopo oltre 16 anni siamo ancora a quelle discussioni" ha accusato Amico.Luca Dipresa autografa  il libro consegnato al pubblico

Vincenzo Gasparro, scrittore e poeta, ha invece difeso il percorso dei cegliesi  e gli sforzi delle amministrazioni comunali invitando a osservare con maggior obiettività i progressi del paese: "Lo sviluppo della ristorazione, il lavoro degli artigiani sono fenomeni culturali che vanno difesi e semmai qualificati". Gasparro ha poi sottolineato il fondamentale apporto delle associazioni vicine al mondo cattolico e quelle culturali come l'Unitre e Caelium.

Enrico Turrisi, responsabile distrettuale del Crsec, ha elogiato lo sforzo di Luca Dipresa insistendo sulla necessità di recuperare i frammenti della nostra memoria proprio sull'esempio del centro regionale che in circa dieci anni ha potuto dare alle stampe decine di volumi dedicati all'"arte perduta"  del territorio pugliese.

All'incontro hanno preso parte numerosi rappresentanti istituzionali (in sala i sindaci di Ceglie, Mario Annese, e Villa Castelli, Vito Antonio Caliandro), il comandante della Compagnia dei carabinieri di Fasano, capitano Solazzo, il maresciallo della stazione di Ceglie Convertini con il maresciallo Pernice, il presidente del Consiglio comunale di Ceglie Ciro Argese, l'assessore Oronzo Ostacolo, numerosi consiglieri comunali e provinciali, rappresentanti della Chiesa, il preside della scuola media di Villa Castelli, professor Rosario Quaranta, dove Dipresa insegna dalla fine degli anni Ottanta. Nell'intervento di chiusura l'autore del libro ha tradito l'emozione salutando e ringraziando le persone che lo hanno aiutato nello sforzo editoriale avvertendo comunque "che continuerò a fare il cronista come ho sempre fatto, con obiettività, correttezza, trasparenza anche se - ha confidato - non sempre questo sforzo può essere apprezzato in forma generalistica".

 

 

 

 

 

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Consiglio, la maggioranza va giù: al Tar il Piano ospedaliero

Mercoledì, 13 novembre

Ed alla fine si è verificato quello che tutti già sapevano: passa la mozione delle opposizioni votata anche dal gruppo di maggioranza dell'Udc  con la quale verrà impugnato il piano di riordino ospedaliero davanti al Tar di Puglia. Tradotto in numeri 11 voti a favore (Margherita, Ds, Rifondazione comunista e Udc) contro i dieci della maggioranza (An, Fi e sindaco).

Non passa invece la mozione presentata da Forza Italia ed Alleanza nazionale avevano cercato anche di deviare il tiro proponendo una loro mozione con la quale si chiedeva un incontro con il direttore generale dell'Asl brindisia, per chiedere il potenziamento del necocomio cegliese il cui piano di riordino - come veniva evidenziato nella mozione delle opposizioni approvata - "la scomparsa dei reparti di Ostetricia-ginecologia e Medicina Interna, ridimensionamento del reparto di Ortopedia e con il reparto di Chirurgia che si limiterà ad eseguire piccoli interventi previsti con il Day Surgery, in definitiva il nosocomio cegliese verrebbe convertito in una divisione di Lungodegenza per malati cronici e per sequele di acuzie trattati in altri ospedali". L'intero consiglio vota, invece, la mozione presentata dal capogruppo di Forza Italia, Suma, che impegna il sindaco ad attivarsi per verificare presso gli organismi competenti se le strutture di Ceglie e soprattutto di Francavilla siano a norma ed abbiano i requisiti per essere punto di riferimento del distretto.

Ma torniamo alla "sconfitta" della maggioranza. Dall'Udc si affrettano a chiarire che questo non significa sfiducia al sindaco, anche se rimane in piedi il loro documento che, a questo punto non potrà non avere un chiarimento politico immediato per evitare che le fibrillazioni esistenti possano acuiirsi, e che la loro posizione di votare la mozione delle opposizioni è a tutela della cittadinanza contro un piano che già in occasione della seduta monotematica di agosto e quella con il governatore Fitto l'Udc, con Salvatore Cavallo, aveva messo in discussione sperando in un riconsiderazione della struttura che si vedeva penalizzata.

A questo punto, si era passata la mezzanotte abbondantemente, la richiesta di sospensione della seduta con l'aggiornamento a martedì 19 novembre con inizio alle ore 16,00 con il prosieguo dell'esame dei punti iscritti all'ordine del giorno, tra i quali la riapprovazione del rendiconto di gestione 2001, la convenzione per il servizio trasporto funebre, le determinazioni per la promozione e lo sviluppo del settore enogastronomico e l'approvazione del progetto "Masseria Epicoco". 

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Sequestrata un'officina abusiva: denunciati i proprietari

Mercoledì, 13 novembre

Avevano realizzato in aperta campagna un grande capannone adibito ad officina per riparare le carrozzerie degli autoveicoli. Ovviamente tutto in maniera abusiva. E non solo. I proprietari dell'officina smaltivano rifiuti speciali pericolosi senza le prescritte autorizzazioni..

I tre proprietari sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri di Ceglie Messapica. Si tratta di I. O., 61 anni, I. O., 23 anni, e O. O., 26 anni, tutti e tre di Ceglie Messapica. Sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di abusivismo edilizio ed inquinamento ambientale.

Sempre i carabinieri di Ceglie hanno denunciato F. E., 23 anni, del luogo, perché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane è stato trovato in possesso di 1 grammo di hashish e di 80 euro. T. I., 27 anni, cegliese, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. I carabinieri, intervenuti per rilevare un incidente, si sono resi conto che T. I. era alla guida completamente ubriaco.

 

 

 

 

 

 

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I paraplegici potranno procreare: presentato il progetto

Martedì, 12 novembre

Presentato ufficialmente, nel corso di una conferenza stampa presso il centro di Alta Specializzazione San Raffaele di Ceglie Messapica,  il progetto di ricerca  “Co.Se.Pa” – Continenza, Sessualità e Paternità – che consentirà ai paraplegici, la stragrande maggioranza rappresentata da giovani, di vedere realizzato quello che poteva sembrare una vera chimera nel campo della piena integrazione nella vita quotidiana, pur in presenza di una patologia delicata.

Così, dopo il progetto “Alzati e Cammina” che, grazie agli stabilizzatori della scienziata prof.ssa Maria Antonietta Vannini, consente l’abbandono della sedia a rotelle, sta per partire il progetto “Co.Se.Pa”che, in pratica, significa poter avere dei figli grazie ad un metodo assistito e che non ha nulla a che fare con le provette. Un vero discorso avveniristico che vede la struttura del San Raffale all’avanguardia ed attenta dai bisogni del paraplegico. Solo qualche anno addietro sarebbe stato impensabile immaginare che uno di questi potesse addirittura avere dei figli, oggi, per l’Italia, questo sta per concretizzarsi.

Il progetto, coordinato dalla stessa scienziata ormai in pianta stabile qui a Ceglie, si avvarrà della consulenza del prof. Antonio Ramos Sànchez, del centro nazionale per paraplegici di Toledo, in Spagna, dove analoga ricerca è in fase piuttosto avanzata. Alla conferenza stampa erano presenti coloro che saranno i protagonisti della ricerca che potrà portare nel giro di un anno ad avere in primo paraplegico vedersi concretizzare il proprio sogno di paternità. Vale a dire il prof. Sànchez e la prof.ssa Vannini.

 “L’80 per cento dei lesionati spinali – ha detto la scienziata nel corso della conferenza stampa -  è composta da pazienti giovani che aspirano a condurre una vita normale, stabilendo normali rapporti affettivi, esprimendo un forte desiderio di paternità”. Un dato piuttosto alto che a spinto la struttura a porsi il problema di come poter esaudire questo legittimo desiderio della paternità senza ricorrere a mezzi artificiosi o artificiali. Un utopia? “Probabilmente lo era all’inizio – ha proseguito la Vannini – però, pian piano ci siamo resi conto che la cosa non era poi così impossibile da attuare qui in Italia, partendo dal concetto che se siamo riusciti a mettere un paziente in piedi ora era tempo di affrontare anche le altre sue problematiche, prima fra tutte proprio quella della paternità”.

Da qui partono i primi contatti, quasi un incontro casuale con il prof. Sànchez a Bruxelles nel corso della presentazione del progetto “Alzati e Cammina”. E la cosa è iniziata ad andare avanti, si sono intensificati i contatti con il prof. Sànchez che si è prontamente dichiarato disponibile a collaborare nel progetto, forte anche di una straordinaria casistica per il numero di paternità portate a termine con successo nel centro spagnolo di Toledo.  Alla domanda se si è fatto un sondaggio tra i pazienti, la risposta della professoressa è stata perentoria: “In questi mesi abbiamo condotta una azione di informazione tra i nostri degenti, e la risposta è stata sbalorditiva, al punto che esiste già una lunga lista che non chiedono altro che poter realizzare il sogno della paternità assistita”. Adesso, una equipe del San Raffaele si recherà a Toledo per un periodo di informazione e preparazione nel centro nazionale dove opera il prof. Sanchez  dove il progetto è in fase piuttosto avanzata.

La prof.ssa Vannini ha voluto azzardare una previsione secondo la quale sul finire del prossimo anno potremmo assistere al primo evento di paternità assistita in soggetto paraplegico. Alla conferenza stampa era presenta anche il prof. Giovanni Rubino della Tosinvest, il gruppo che gestisce il centro cegliese di alta specializzazione e ricerca nelle problematiche del recupero dei para e tetraplegici e il direttore dell’Asl Br 1 che ha parlato con orgoglio di questo progetto che “è un vero investimento con positivi effetti sul territorio e sulla problematica di una patologia, quella dei paraplegi che ci presenta un elevato indice, quasi sempre giovani”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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In un libro-diario 16 anni di Ceglie raccontati da Dipresa

Lunedì, 11 novembre

La copertina del libro di Luca DipresaHa recuperato i suoi 16 anni di corrispondenze per “La Gazzetta del Mezzogiorno” raccogliendoli nel libro “Racconto Ceglie – Diario di un cronista, 1986-2002", che sarà presentato giovedì 14 novembre a Ceglie Messapica, a cura dell’associazione “l’Idea”.

L’autore è Luca Dipresa, 47 anni, docente di scuola media, giornalista pubblicista, dal febbraio del 1986 corrispondente per il quotidiano pugliese del paese in cui è nato, Ceglie Messapica. La sintesi dei suoi articoli, ordinata cronologicamente (fino all’ottobre scorso) nelle 140 pagine del "diario", promuovono ormai a storia gli episodi della cronaca cittadina: “Nessuna pretesa o, tantomeno, la sopraggiunta ambizione di voler fare lo scrittore -  scrive Dipresa nella prefazione – è stata semplicemente la voglia di non lasciar disperdere una lunga fetta della vita della nostra città”.

La presentazione del volume costituirà l’occasione per un dibattito sulla informazione e sulla trasformazione culturale ed economica del centro brindisino. Il confronto si terrà alle 18,30 del 14 novembre presso la sala conferenze del Centro di Alta Specializzazione San Raffaele di Ceglie Messapica.

Vi prenderanno parte: Arnaldo Travaglini, responsabile della redazione di Brindisi della Gazzetta del Mezzogiorno, Antonio Amico, imprenditore, membro dell’associazione “l’Idea”, Vincenzo Gasparro, scrittore, Enrico Turrisi, responsabile del Crsec brindisino. I lavori saranno moderati dal giornalista Mino De Masi.

Dopo la presentazione ufficiale il libro sarà consultabile online nel sito dell'Idea.

 

 

 

 

 

 

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Rapinatore solitario e armato assalta il Centro Snai di Ceglie

Domenica. 10 novembre

E' caccia al rapinatore solitario che ieri sera ha messo a segno un colpo al Centro Snai di Ceglie Messapica, in piazza Calabria. L'azione è stata fulminea, intorno alle 20 e proprio quando il gestore del centro scommesse si apprestava a chiudere le casse: col viso coperto da un passamontagna e una pistola in pugno il bandito si è fatto consegnare tutto l'incasso fuggendo poco dopo a piedi. Sono subito intervenuti i carabinieri e i vigili urbani per le prime ricerche, ma dell'uomo nessuna traccia. Si ritiene che un complice lo abbia atteso in auto poco lontano, allontanandosi velocemente dal luogo della rapina. Il bottino ammonterebbe a qualche migliaia di euro.

Nessuna indiscrezione anche sul rapinatore anche se la decisione delle sue mosse e la "prudenza" del passamontagna portano a sospettare di qualche malvivente del posto.

 

 

 

 

 

 

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Soccorso al sindaco: An respinge le critiche dell'Udc

Sabato, 9 novembre

An ha opinioni opposte sulle questioni sollevate dall'Udc che «accusava» in maniera particolare il sindaco di dare al partito di Casini poca visibilità e, soprattutto, di non venire coinvolti sulle scelte. «Dopo quattro mesi - scrive la segretaria di An in un documento - esprimiamo un giudizio positivo sull'operato del sindaco e dell'esecutivo». E poi si appresta ad elencare i problemi affrontati da questa maggioranza e dal sindaco (conferenze di servizio, nuove attività nel centro storico per la valorizzazione dei prodotti tipici, l'impiantistica sportiva, l'adeguamento alle norme di sicurezza, il piano regolatore - oggi P.U.G.- , il piano di riordino ospedaliero), «che merita un ringraziamento per le scelte operate nell'interesse della città e nel rispetto di tutte le forze politiche di maggioranza».

E la segreteria di An stigmatizza la posizione dell'Udc affermando che «su tutte le questioni rilevanti sono stati coinvolti sia gli assessori, che sono comunque espressione delle forze di maggioranza, che i consiglieri comunali di An, Fi ed Udc». Insomma quanto contenuto nel documento dei centristi dell'Udc non risponderebbe ai fatti. Anzi An precisa che «per quanto riguarda la rappresentatività di cui parlano, purtroppo pubblicamente, gli amici dell'Udc e cioè la questione del secondo assessore ne sono stati decisi, con i partiti della Casa delle libertà a livello locale e provinciale, i modi e i termini».

Da qui la raccomandazione di An che chiede «di riportare il tutto sul tavolo politico locale, consapevoli della responsabilità che abbiamo nel governare la città per cinque anni» e che «il sindaco non può e non deve sciogliere i nodi politici perché ciò è compito dei partiti» ed è per questo che An «convocherà immediatamente i rappresentanti di Fi e Udc per un confronto sereno».

Il tutto a pochi giorni dalla seduta consiliare di martedì quando ci sarà pure da discutere la mozione delle opposizioni sul ricorso al Tar per quel che concerne il riordino ospedaliero che potrebbe riservare qualche sorpresa, leggasi la posizione dell'Udc che proprio nel documento faceva riferimento a come già in precedenza avrebbe voluto votare la mozione delle opposizioni convinti come «l'attuale provvedimento arrecherà alla popolazione cegliese ulteriori disagi rispetto a quelli esistenti».

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Le metamorfosi nelle nuove poesie di Vincenzo Gasparro

Mercoledì, 6 novembre

Vincenzo Gasparro, nato a Ceglie Messapica dove vive e insegna, propone la sua ultima produzione poetica: Barchette arancio e limone (Bastogi Editrice Italiana, Foggia, 52 pagine, 7 euro). Un diario nel quale l'ispirazione nasce dall'innocenza della gioventù quando l'autore scopre ragazzi che «ornavano l'auletta coi fiori del gelo» e la mamma che «merlettava velluti al fioco rappottava calzini». E intanto vede anche bambini che «dipingono barchette d'arancio e limone». Anche se il tempo passa e non si slega da quell'innocenza «che all'oggi c'intenerisce» e si sente legato alle casalinghe che «strigavano farina gioiosa sul mattarello».

Ma il poeta ha anche valenze sociali: «partivano i contadini in cerca di pane sorpresi all'alba nei campi dell'uva e fragole e credemmo nella poesia del riscatto». Così Gasparro considera che «il Sud inventò l'agorà al centro le parole e trasferì i tiranni», mentre è incantato dal «mare, che costruisce ponti riduce differenze». E conclude consigliando che «è saggio praticare metamorfosi varcare fiumi e imparare perdersi senza parole» e sente «i poeti pagano il tributo perché a volte un verso racchiude la vita».

(Pasquale Infante, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Calcio: il Ceglie non va oltre il pari col Palagianello

Lunedì, 4 novembre

Pareggio che va un po’ stretto per l’Acm Ceglie e non certamente per il Palagianello che, pur secondo in classifica, scendeva al comunale con il chiaro intento di portare a casa almeno un punto. E l’impresa è riuscita allo scadere, rea la difesa cegliese che regala agli ospiti una punizione dal limite dell’area, di quelle che non si devono mai commettere, quasi un rigore che quando si hanno giocatori buoni può diventare un mezzo rigore.

Partita non certo bella, ma tecnicamente valida e guastata da un arbitro, tale Bellino di Bari che, più che dirigere vuol fare la prima donna (l’Aia dovrebbe selezionare meglio gli arbitri per non dare poi la colpa a tifo e giocatori quando le gare degenerano) penalizzando entrambe le squadre. Certo, al Ceglie è pesata l’uscita anticipata di Santoro, vero perno del centrocampo e, fino a questo momento, uomo indispensabile nei meccanismi di gioco della formazione di Pizzonia che adesso si trova quarta in classifica, ad otto punti di distacco dalla vetta rappresentata dal Bitritto. Intanto ci sono buone notizie sul fronte mercato. Sono arrivati il portiere (per lui un ritorno) D’Oria, l’attaccante Frassica ed il difensore Vizzini. Insomma, il presidente Armando Monaco è sempre più intenzionato a lottare per vincerlo il campionato e per farlo sta allestendo una rosa di tutto rispetto.

Tabellino: D’Oria, Gioia, Urso (Barletta), Lobello (Faggiano), D’Oria M., Convertino, Pastore, Santoro, Lupo, Chirulli (Frassica), Accardio. All. Pizzonia.

 

 

 

 

 

 

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Basket: i cegliesi traditi dalla sindrome del "last minute"

Lunedì, 4 novembre

Sta diventando la sindrome dell’ultimo minuto. Così come era successo contro il San Pietro e contro il lanciatissimo Potenza, per il quintetto cegliese sta diventando impossibile condurre a termine una gara con il bottino pieno. Stessa cosa è accaduta domenica scorsa a Senise dove, dopo un match tirato, bello da vedere per alcuni tratti, quando sembrava di poter rimediare il colpaccio, i ragazzi di Bruno Marzullo compromettono tutto e rimediano la terza sconfitta consecutiva, circostanza che rende difficile la posizione di classifica, penultimi con due punti davanti al solitario Mola.

Ma c’è tempo per rimediare, anche perché qualche miglioramento si vede, con gli schemi di gioco che iniziano a girare. I parziali (16-11, 29-25, 47-48, 72-67) sono confortanti per pensare positivamente al futuro. Quel che manca è la “cattiveria” di portare a compimento un lavoro che pur viene preparato abbastanza bene. E poi, qualche altro lungo potrebbe essere il toccasana per che ci vorrebbe per completare una rosa capace di gestire il campionato che per Oggi Sposi ha l’unici obiettivo della salvezza. Sabato sera a Ceglie giungerà la Libertas Foggia che, a questo punto potrebbe diventare la gara della svolta, considerata l’abbordabilità dell’avversario. Di certo la squadra potrà contare sul fantastico tifo che potrà essere il sesto giocatore in campo.

Tabellino: Spagnolo 20, Spinelli 14, Delli Santi 13, Ligorio 11, Pecere 6, Barletta 3, Tanzarella, Sarcinella n.e. Allenatore Marzulli.

 

 

 

 

 

 

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4 novembre: Ceglie ricorda i Caduti in guerra

Lunedì, 4 novembre

In occasione della ricorrenza della festa delle Forze Armate, oggi,  il Comune di Ceglie Messapica, in collaborazione con l'Istituto Superiore «Cataldo Agostinelli», ha organizzato una serie di iniziative cerimoniali che vedrà impegnati autorità, associazioni, scolaresche e cittadini per l'intera mattinata.
E' prevista per le 8,30 l'apertura della cerimonia con la Santa messa celebrata dal parroco don Giuseppe Desantis ed al termine della quale, sul piazzale della Chiesa Madre, avverrà il raduno.
Accompagnati dalle note della «Leonard's Band» della Scuola Media Pascoli, si raggiungerà il Monumento dei Caduti, sito in via San Rocco. Dopo aver deposto, come per tradizione, una corona d'alloro, il sindaco Mario Annese, «per non dimenticare», effettuerà il suo discorso ufficiale.

Ed è proprio per fare memoria degli eroi della città che, presso il Liceo Classico di Ceglie Messapica, sarà presentato, dopo i saluti del dirigente scolastico Francesco Caramia, il libro «Il Monumento ai Caduti di Ceglie Messapica - gli eroi della città». Per questa occasione saranno presenti gli autori del libro, Michele Ciracì, Antonio Ciracì, Nicola Santoro, e relazionerà lo storico cegliese prof. Gaetano Scatigna Minghetti.

 

 

 

 

 

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Elettrosmog: petizione popolare per bloccare ponte-radio

Domenica, 3 novembre

Una petizione sottoscritta da diverse decine di cittadini è stata inviata al sindaco, ai comandanti della stazione carabinieri e del corpo dei vigili urbani e all’Asl Br 1 per chiedere di bloccare i lavori di installazione di  un traliccio con un’antenna in contrada “Moretto”.

La società che sta installando l’antenna è l’Alcatel. “Attivazione – scrivono i firmatari della petizione – oltre che illegittima, in quanto collocata in zona a destinazione abitativa, determina potenti onde elettro-magnetiche con grave danno alla salute degli istanti”. Da qui la richiesta ai nominativi in indirizzo, di “un intervento immediato onde impedire alla predetta società l’installazione di detta antenna”.

Insomma, si ripresenta una questione che allerta la popolazione e che già qualche mese addietro vide l’allora sindaco Pietro Magno non concedere alla Wind, alla stessa Alcatel e all’Omnitel il l’autorizzazione ad installare antenne, facendo di Ceglie un vero e proprio centro di smistamento di onde elettromagnetiche di un’area compresa tra le province di Brindisi e di Taranto con tutti i danni che queste potessero creare nella gente. Contro la mancata concessione edilizia le tre ditte proposero riscorso al Tar che, però, diede sostanzialmente ragione al primo cittadino, accogliendo la tesi in base alla quale, anche se non dimostrato, quegli impianti potrebbero essere dannosi per i cegliesi. Una sorta di via precauzionale che fece tirare un sospiro di sollievo un po’ a tutti gli abitanti. Ora la questione si ripropone ed ecco nuovamente, non solo gli abitanti della zona Moretto, ma moltissima altra gente sottoscrivere una petizione che ora si trova sul tavolo del sindaco e degli altri destinatari.

Non siamo certamente di fronte alla prima richiesta “bocciata” anche dal Tar. Però, qui il nocciolo della questione, se si ritenne allora che potrebbero provocare danni alla salute delle persone, il discorso non può non valere anche in questa occasione.  Si attendono ora le determinazioni del sindaco e della Asl in primo luogo.

 Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Nuovo successo dei carabinieri: arrestato uno spacciatore

Domenica, 3 novembre

Detenzione di sostanze stupefacenti al fine di spaccio. Con questo capo di imputazione i carabinieri della stazione di Ceglie Messapica, comandanta dal maresciallo Sante Convertini, hanno arrestato D.G., di Ceglie Messapica.

Il giovane, difeso dall'avvocato Carlo Annese, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di eroina e di circa settecento euro, denaro ritenuto provento dell'attività di spaccio.

I carabinieri, che stanno effettuando un controllo capillare del territorio di Ceglie Messapica, lo seguivano da tempo. Si dice che non lo abbiano perso di vista un solo istante, sino a quando non hanno deciso di bloccarlo, convinti che avesse con sé della sostanza stupefacente. E, in effetti, la loro convinzione si è rivelata esatta. Il giovane è stato condotto in caserma e quindi arrestato. Si tratta dell'ennesimo arresto che viene operato da questa stazione a partire da gennaio. Stando ad un conto approssimativo dovrebbero essere non meno di 40. Questo vuol dire che il lavoro effettuato è incisivo. Tanto da spingere la malavita a scrivere frasi minacciose nei confronti del maresciallo Convertini.

 

 

 

 

 

 

 

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Gli studenti dell'Ipsia "gemellati" con i coetanei africani

Domenica, 3 novembre

Attraverso la testimonianza di un ragazzo africano, gli studenti dell'Ipsia di Ceglie Messapica, sono venuti direttamente a contatto, nei giorni scorsi, con la triste realtà in cui sono costretti a vivere dei coetanei di terre lontane. E' stata una occasione - dice la prof. Grazia Forina - formativa e nel contempo educativa per gli alunni. Hanno, infatti, toccato con mano e potuto riflettere su situazioni di sofferenze, ingiustizie, povertà e purtroppo anche di maltrattamenti. Giustizia, solidarietà e crescita umana sono stati la colonna portante dell'iniziativa che ha avuto come effetto di convivere, e non semplicemente studiare, culture e contesti diversi.

La storia del ragazzo di colore, proveniente dall'Africa, era già nota agli alunni dell'Istituto «Cataldo Agostinelli», infatti già l'anno scorso si ebbe modo di parlare di lui e delle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere numerosi bambini.

Il raggiungimento, dunque, di un obiettivo trasversale che, grazie al progetto della «settimana dei bambini del mediterraneo», ha consentito di uscire fuori dagli schemi tradizionali della scuola. Un'occasione in cui le differenze culturali, razziali, economiche e religiose non si pongono con caratteri di una identità chiusa e separata ma si ripropongono come richiamo costante al riconoscimento dell'alterità. Inoltre, con un secondo incontro tenutosi con il prof. Silvio Sossi, docente dell'università di Udine, ci si è proposto obiettivo di stimolare nei ragazzi il piacere della lettura.

L'insegnante di lettere Grazia Forina, che si è prodigata in prima persona per la realizzazione dell'iniziativa, si dice soddisfatta.

Gli alunni (in prevalenza maschi) dell'Ipsia di Ceglie Messapica hanno mostrato sensibilità e nel contempo hanno dato prova di come la scuola abbia bisogno di aprire non solo i libri ma le proprie porte alla vita per motivare sempre più alla trasformazione e costruzione di un mondo migliore. (La Gazzetta del Mezzogiorno) 

 

 

 

 

 

 

 

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Scricchiolii nella maggioranza: l'Udc bacchetta il sindaco

Sabato, 2 novembre

Il consiglio comunale convocato per il prossimo 12 novembre si preannuncia importante per verificare la tenuta della maggioranza. A quanto pare ci sarebbe qualche fibrillazione tra le forze che compongono la maggioranza di centrodestra, ed in modo particolare l’Udc che, dopo il mancato riconoscimento del secondo assessore, in segno di pari dignità con Fi e An, si vede costretta ad evidenziare l’insorgenza di alcuni problemi che avrebbero compromesso i rapporti sia tra i partner della coalizione che quelli con lo stesso sindaco.

Tutte questioni messe nero su bianco con l’obiettivo di invertire la rotta e rafforzare la coalizione stessa. Ma il tutto dovrebbe partire da un necessario chiarimento.  Quasi quattro cartelle che in buona sostanza mettono in evidenza quei problemi che appunto vedono una coalizione non più amalgamata.

L’Udc si sentirebbe isolata, in modo particolare il gruppo dirigente che non verrebbe coinvolto nelle decisioni riguardanti problematiche e provvedimenti importanti della città. Consultazione per tempo (e accordo) che non ci sarebbe  nemmeno nella individuazione dei punti da inserire nell’ordine del giorno delle sedute consiliari. E tutto questo – viene sottolineato nel documento – nonostante che l’Udc abbia fatto sempre il proprio dovere di alleato corretto, anche quando c’era da prendere decisioni sul piano di riordino ospedaliero. “Sul piano di riordino ospedaliero – è scritto nel documento a tal proposito – non si ha timore di dire che la posizione dell’Udc doveva essere più rigida (e le altre amministrazioni comunali che hanno criticato il Piano Fitto, alla fine sono state ricevute dal Governatore ottenendo risultati più che soddisfacenti), per spirito istituzionale e per non venir meno a quel rapporto di fiducia con la Sua persona (il sindaco, ndr), a pochi giorni dal varo della nuova amministrazione, è stato costretto a non votare, come invece andava votata, la mozione delle opposizioni, pur avendo la consapevolezza che l’attuazione di tale provvedimento regionale arrecherà alla popolazione di Ceglie ulteriori disagi rispetto a quelli esistenti”. 

L’Udc – è detto a chiare lettere – “non vuole essere relegato a ricoprire il ruolo di utile idiota, ma essere protagonista, insieme alle altre forze di maggioranza nell’attuazione di un progetto di rilancio e di sviluppo economico e culturale della città, che al momento stenta a decollare”. Insomma, partendo da quel rapporto di fiducia con il sindaco e con le altre due forze di maggioranza. Da qui l’esigenza di un incontro di maggioranza “per fare il punto della situazione e sulle non più celabili difficoltà politiche insorte nei rapporti tra le forze di maggioranza e in quelli con lo stesso capo dell’esecutivo”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Piano ospedale: l'opposizione chiede il ricorso al Tar

Sabato, 2 novembre

I capigruppo consiliari della Margherita (Tommaso Argentiero), del Pds (Pietro Mita) e di Rifondazione Comunista (Nicola Trinchera) hanno inviato al sindaco Mario Annese e al presidente del consiglio comunale, Ciro Argese una mozione perché “riteniamo urgente che il  consiglio comunale impegni il sindaco e l’amministrazione comunale a impugnare davanti al Tar di Puglia l’atto deliberativo della regione Puglia ad oggetto Piano di Riordino della rete ospedaliera”. Il tutto dopo che lo scorso 30 settembre la giunta regionale ha approvato il piano “che prevede per l’ospedale civile di Ceglie Messapica la scomparsa dei reparti di Ostetricia-ginecologia e Medicina Interna, ridimensionamento del reparto di Ortopedia e con il reparto di Chirurgia che si limiterà ad eseguire piccoli interventi previsti con il Day Surgery, in definitiva il nosocomio cegliese verrebbe convertito in una divisione di Lungodegenza per malati cronici e per sequele di acuzie trattati in altri ospedali”.

Un piano di riordino che per i firmatari della mozione ha una sua filosofia ben precisa: “la decisione del governo regionale di centro-destra – asseriscono i capigruppo d’opposizione - incide in modo negativo sulla qualità dei servizi erogati nelle strutture pubbliche  favorendo, invece, il potenziamento delle strutture pubbliche”.

Una linea che non viene condivisa specie “se a questa situazione si aggiungono l’aumento dell’addizionale Irpef, l’introduzione del ticket sanitario ed altre decisioni creando una situazione che per tantissime famiglie diventa drammatica”. E il giudizio negativo sul piano varato dal governatore Fitto nasce anche dal disappunto di averlo “costruito  a tavolino senza il coinvolgimento dei tecnici, degli operatori sanitari, degli utenti, dei sindacati e delle autonomia locali”.

Tutte motivazioni che inducono le forze d’opposizione a chiedere l’impugnazione dell’atto oltre che per queste motivazioni anche perché “la politica sanitaria del governo regionale di centro-destra non garantisce il diritto alla salute delle popolazioni pugliesi, non risolve nemmeno la questione finanziaria e mortifica il patrimonio di competenze maturato nelle singole realtà locali”.

 

 

 

 

 

 

 

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Aggressioni e duelli tra bande di giovani in pieno centro

Venerdì, 1 novembre

Preoccupata la gente per gli episodi che con una certa frequenza si stanno verificando, in modo particolare il sabato e la domenica sera nel centralissimo Corso Garibaldi. Purtroppo si verifica che delle vere bande di giovani senza nessuna motivazione aggrediscono qualche loro coetaneo attuando dei veri e propri pestaggi. Il tutto tra la spavento e la paura della gente che proprio nelle serate del sabato e della domenica a sera affollano quello che da sempre è stato definito il salotto della città ma che, a quanto pare sta trasformandosi in un vero e proprio “Bronks”.

Emblematici gli episodi che si sarebbero verificati sabato e domenica sera. Sono intervenuti anche i carabinieri che, a quanto pare starebbero a buon punto per l’identificazione del gruppo di giovani (pare una ventina) che si sarebbero scagliati contro un loro coetaneo. La cosa più raccapricciante che lo farebbero senza motivo, per puro divertimento o dimostrare chi è che in quel luogo comanda. “Siamo un gruppo di giovani ai quali piace passeggiare per il corso, uno dei pochi luoghi di ritrovo del sabato e della domenica sera, ma siamo seriamente impauriti per quel che accade – confidano un gruppo di giovani che si rivolge al cronista e che vogliono rimanere anonimi perché hanno paura -, specie perché potrebbe capitare anche ad uno di  noi di essere preso senza motivo di mira da queste che sono dei veri branchi scatenati”. E qui fanno presente che occorrerebbe un più assiduo e costante controllo, abituati alla passeggiata serale della domenica o del sabato, hanno cambiato programma preferendo rimanersene a casa. Quello che viene attuato, evidentemente, è un servizio insufficiente per far fronte alla situazione ed ai malintenzionati che hanno si divertono infastidendo (e picchiando) la gente. Allora è necessario intervenire prima che la situazione degeneri con conseguenze ben oltre il semplice pestaggio. Ciascuno deve fare la propria parte, ad iniziare dai vigili che, a quanto pare chiudono il servizio alle ore 21,00.

Troppo presto se si tiene conto che è proprio da quell’ora in poi che il corso principale si affolla di giovani. Prolungare il servizio ed intensificandolo è la prima cosa che serve per queste serate particolari. La presenza della divisa e quant’altro potrà essere ritenuto utile per salvaguardare la gente e riportare la tranquillità in chi in questo posto ci vuol stare per passeggiare e divertirsi è la prima cosa da fare. “A noi – parlare sempre questi giovani che si rivolgono al cronista -  la presenza delle forze dell’ordine non da fastidio, anzi è un modo per sentirsi veramente tranquilli; sono gli altri che si devono preoccupare”. Insomma un grido di aiuto che non potrà trovare sordi perché la vivibilità della città è l’obiettivo  degli obiettivi.

Luca Dipresa


  

 

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