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Il terremoto avvertito anche a Ceglie: paura, nessun danno 

Giovedì, 31 ottobre

L'epicentro del sisma del 31 ottobre 2002La terra ha tremato anche a Ceglie: l'onda ondulatoria del terremoto nel basso Molise (nella cartina a destra) è giunta nel Brindisino alle 11,34 provocando ovunque paura e angoscia. La scossa è stata chiaramente avvertita dappertutto, ai piani più alti degli edifici hanno oscillato i lampadari, per qualche minuto le lezioni in alcune scuole sono state sospese in attesa di chiarire la situazione. Numerose le telefonate di cittadini impauriti al comando dei vigili urbani e dei carabinieri. Il movimento tellurico non ha comunque provocato alcun danno nè alle persone nè alle cose in quanto l'energia sismica si è verificata ad una distanza di circa 280 chilometri. Si ritiene che il basso ipocentro, ovvero la profondità del terremoto sotto la superficie terrestre, abbia propagato a grandi distanze l'evento sismico: la scossa, infatti, è stata chiaramente avvertita da Roma, Ancona, Napoli fino alla Calabria settentrionale.

L'Istituto nazionale di geofisica, in una nota ufficiale, ha accertato di aver registrato "alle ore 11.33, una scossa sismica di magnitudo 5.4 corrispondente all'VIII grado della Scala Mercalli, interessando le località di Casacalenda, Larino, Bonefro, Montorio nei Frentani e Montelongo in provincia di Campobasso. La scossa è stata avvertita dalla popolazione. La sala operativa del Dipartimento della Protezione civile sta effettuando una serie di controlli preso i locali comandi dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco''.

 

Più preoccupante invece la situazione in alcuni centri al confine tra Puglia e Molise. Fonti dell'ospedale di Larino, in provincia di Campobasso, hanno riferito che ''molti bambini'' sono rimasti feriti nel crollo della scuola materna di San Giuliano di Puglia", comune in provincia di Campobasso. I bambini sarebbero circa 50 e secondo fonti ufficiali i morti sarebbero cinque.

 

 

 

 

 

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Basket, inaspettata sconfitta contro il San Pietro: 61 a 64 

Lunedì, 28 ottobre

OGGI SPOSI CEGLIE – SAN PIETRO V.CO  61-64

Occasione davvero sprecata per la squadra di basket, Fratelli Santoro, che in un minuto perde la testa e, soprattutto, tre importanti punti per una classifica che conta molto sulle gare interne. Il derby con il San Pietro era difficile ma non impossibile e poi c’era il fattore campo che dava una mano ai giocatori di Marzullo. La differenza di preparazione ed una difesa non sempre all’altezza del compito possono essere delle attenuanti ma, purtroppo, quello che alla fine conta e che si sono persi tre importanti punti. E la cosa non potrà non influire sulla tenuta nervosa della squadra, alla vigilia della difficile gara di giovedì pomeriggio quando a Ceglie giungerà il lanciatissimo Basket 2000 Potenza.

I parziali (14-16, 31-31, 48-50) delle prime tre frazioni di gioco, tutto sommato vedevano un Ceglie in gara e si pensava che nell’ultimo quarto, con il favore del campo, le cose non potevano che mettersi bene per Spagnolo e compagni. Ma proprio l’ultimo minuto ha pregiudicato tutto con un momento di nervosismo che è costato un tecnico a Faggiano e possesso di palla agli ospiti. E si sa nella pallacanestro quanto valgono queste occasioni. Tirato le somme sette punti che lla fine stabilizzano il risultato su 61 a 64 per il san Pietro. Ora l’appuntamento infrasettimanale con il Potenza dove un grosso supporto può venire dal tifo e dagli ultras, un po’ assenti sabato scorso.

Tabellino: OGGI SPOSI CEGLIE – Spagnolo 19, Spinelli 18, Arigliano 10, Faggiano 6, Logorio 2, pecere 6, Delli santi, Sarcinella, De Leonardis, Caputi. All. Marzulli. SAN PIETRO V.CO- Tamborrino 14, Di Vincenzo 11, De Vita 2, Epicoco 5, Di Dio 7, Barranco 8, My 17, Libraro, Cuomo, Blasi. All. Santoro

 

 

 

 

 

 

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Calcio, una distrazione punisce il Ceglie a Noci: 1-0 

Lunedì, 28 ottobre

NOCI  - ACM CEGLIE   1 A 0

Si era andati a Noci per vincere e le cose si erano messe piuttosto bene per i giocatori di Pizzonia quando, sul finire del primo tempo una grossa ingenuità della difesa a compromesso tutto quanto di buono si era fino a  quel moneto visto con Biancofiore che segna e ringrazia. Nella ripresa a nulla vale l’abbordaggio operato, spesso con poca lucidità. Pizzonia presenta la squadra dei tre risultati utili consecutivi, vale a dire Incalza, Doria, Gioia, Santoro, Lobello, Convertino, Arcadio, Pastore, Cordola, Chirulli e Lupo.

La gara iniziava con il Ceglie che presentava subito una superiorità a centrocampo che però non riusciva a finalizzare. Si andava avanti così fino a quando l’errore della difesa regalava al centravanti del Noci la rete del vantaggio. Nella ripresa Pizzonia si sgola nel tentativo di registrare la squadra e soprattutto a …calmare i nervi che spesso fanno più male dei calci negli stinchi. L’allenatore Cegliese opera tutte e tre le sostituzioni con Lenti al posto dell’acciaccato D’Oria, Nacci di pastore e Argese del centravanti Cordola. Ma alla fine è il Noci ad esultare e ringraziare. Domenica  gara di cartello. A Ceglie giungerà il Palagianello, secondo in classifica con 13 punti (la capolista è il Bitritto a quota 16), tre in più dei cegliesi. Sarà questa l’occasione per riscattarsi? (Luca Dipresa)

 

 

 

 

 

 

 

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Medici cegliesi studiano la fase critica della menopausa 

Lunedì, 28 ottobre

Studiare le fasi critiche che attraversa la donna da un punto di vista multidisciplinare, con l'obiettivo di migliorare la qualitá della vita. Questo in sintesi il contenuto del I Congresso nazionale svoltosi nei giorni scorsi a Lecce, dal titolo: «Qualitá di vita delle donna nel terzo millennio: dall'adolescenza alla senescenza», cui hanno preso parte importanti nomi della medicina italiana. Tra gli organizzatori, anche i dott. Massimo Stomati, Giuseppe Gioia ed Enrico Marseglia, della divisione di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospadaliero di Ceglie.

«E' stato un convegno molto interessante - commenta il dott. Stomati - che é servito a fare il punto sugli studi condotti negli ultimi tempi nell'ambito della ricerca ostetrico-ginecologica, volti al miglioramento della qualitá della vita della donna, consentendo di ridurre o di eliminare totalmente i rischi di sviluppare patologie ostetriche o cronico-degenerative e neoplastiche di pertinenza ginecologica. Per conseguire tali scopi, le societá scientifiche nazionali ed internazionali hanno avviato numerosi programmi di prevenzione primaria e secondaria con l'obiettivo di allungare l'aspettativa di vita della donna e di migliorarla: un discorso che si inserisce benissimo nel programma del Centro di prevenzione e cura dei disturbi della menopausa, attivo presso l'ospedale di Ceglie».

Il Centro, aperto circa un anno fa, ed inserito all'interno di un «pacchetto» di servizi ambulatoriali, sembra stia lavorando abbastanza bene, a giudicare dai numeri: 400 prestazioni da gennaio fino ad ora, con una media di 20 a settimana, piú 200 visite ginecologiche e pap test. «Abbiamo mantentuto da subito ritmi elevati - afferma Stomati - e questo ci ha sempre spronati ad andare avanti. In cosa consiste il servizio? E' semplice: in pratica, attraverso un «pacchetto di prevenzione in menopausa», dietro pagamento di un ticket, é possibile realizzare: una visita specialistica ginecologica, una densitometria ossea computerizzata ad ultrasuoni, il «fellow-up».

In base agli esiti della visita, la paziente puó essere sottoposta ad ulteriori esami quali il pap test, l'ecografia pelvica, l'isteroscopia diagnostica e operativa, la colposcopia». E sulla chiusura dell'ospedale? «Il piano di riordino andava fatto - commenta Stomati - anche se quello proposto dalla Regione penalizza Ceglie. In attesa degli eventi noi continuiamo a lavorare senza clamore».

 

 

 

 

 

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Minacce ai carabinieri: il caso ai ministri Interno e Difesa 

Giovedì, 24 ottobre

Il senatore Giuseppe Specchia (An) ha rivolto una interrogazione ai ministri dell'interno e della difesa per conoscere quali iniziative intendono assumere per potenziare la presenza di forze dell'ordine a Ceglie Messapica. Specchia motiva la richiesta all' indomani di intimidazioni rivolte al sottufficiale dei carabinieri che comanda la stazione della cittadina.

 

 

 

 

 

 

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I Passionisti inaugurano la statua di S. Paolo della Croce 

Mercoledì, 23 ottobre

La statua di S. Paolo della CroceSi è conclusa domenica scorsa la grande festa organizzata in onore di San Paolo della Croce, in cui i padri passionisti hanno colto l'occasione per inaugurare il monumento marmoreo dedicato al loro Santo Fondatore e realizzato dallo scultore albanese Bujar Arapi.

Sono state numerosissime le persone giunte sul posto per l'evento.
Così, tra tanta commozione e felicità, nella serata di sabato 19, alla presenza della comunità passionista e del sindaco Mario Annese, è stato tolto il lenzuolo che copriva la statua.

L'evento è stato preceduto dalla concelebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Piergiorgio Nesti, vescovo passionista e segretario della Sacra Congregazione di vita consacrata.

Un omaggio, dunque, ai religiosi, ai benefattori e a tutti gli amici allo scopo di fare memoria insieme dei 70 anni dalla prima pietra posta per edificare il ritiro che, ancora oggi, ospita i padri . Sia pure, agli inizi del secolo, ubicati in un altro convento i passionisti sono presenti sul territorio da più di cento anni. Infatti, il monumento che è stato posto ai piedi del convento, in un'area data in concessione dal Comune, vuole non solo testimoniare un secolo di storia ma essere un segno esteriore che lancia un ponte con il passato e si proietta verso il futuro.

La storia cegliese ricorda già di una statua di San Paolo della Croce posta in una cappella agli inizi della strada a lui dedicata che purtroppo risulta scomparsa.

La strada (via San Paolo della Croce) che invece ancora vanta la presenza delle cappellette della via Crucis , fatte venire da Roma nel 1938 , risulta essere ancora un ottimo collegamento tra il paese e il convento dei padri.
Oggi, in un tempo in cui si avverte il bisogno di un vivo esempio di vita cristiana, la presenza della comunità dei passionisti sul territorio rappresenta senza dubbio una luce per Ceglie Messapica.

Così la gente, accorsa alla manifestazione, ha voluto manifestare con un applauso di gioia il suo sentito «grazie» ai padri passionisti per aver saputo unire con il loro mirabile esempio di amore e carità intere generazioni di cegliesi.

 

 

 

 

 

 

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Scatta l'allarme sulla tutela della villa Cento Pini 

Mercoledì, 23 ottobre

La Villa Cento Pini necessita di un maggiore controllo perché, andando avanti di questo passo, tra qualche tempo diventerà l’ennesimo esempio di un galoppante degrado.

Rimessa a nuovo qualche anno addietro, a causa anche di un mancato controllo, a partire dalla difficoltà di decidere sulla sua gestione, unito a quell’inciviltà che è spesso la regina dell’ignoranza, il polmone di verde, con i suoi due campi da tennis, è diventata poco sicura e in balia di atti di vero vandalismo.

Con gli interventi effettuati, la villa iniziò a riprendere la sua funzione, anche grazie al controllo che c’era (e alla pulizia) con tanti bambini portati a giocare dalle mamme. Poi, pian piano, la situazione cambia: scarsissimo controllo, atti di inciviltà continui, giovinastri che la fanno da padrone.  In più di un’occasione c’è stato pure che ha chiamato i vigili per intervenire a sedare qualche intemperanza verso la struttura. Ma è servito a ben poco se è vero che le reti di recinzione dei campi da tennis sono stati tagliati in diverse parti, o che qualche panchina è stata letteralmente sradicata. Per non parlare della scarsa pulizia causata anche da coloro che anziché servirsi dei cestini messi a dimora preferiscono buttare carte, lattine, bottiglie dove capita. Insomma, c’è poco da stare allegri ed il tutto tra l’indifferenza di chi invece dovrebbe adoperarsi a che la struttura venga salvaguardata, tutelata considerato che il  suo recente recupero è costato fior di quattrini.

Ed allora bisogna porsi in maniera definitiva il problema della sua gestione – per intanto non sarebbe male che venissero intensificati i controlli all’interno, specie in orari serali. Tenuto conto che il Comune non può farlo in prima persona, bisogna studiare forme di gestione che vedano coinvolti associazioni o – se alla fine non si trova nessuno – qualche cittadino che, magari concedendogli l’apertura per aprire un chiosco, possa presidiare l’intera area, gestendola in tutto e per tutto. Se c’è un circolo tennis meglio ancora. Basterebbe vedere come hanno fatto in comuni non lontani da Ceglie. Ma mentre si cercano le soluzioni è necessario garantire controlli a tutela di quei bambini che vi vanno ancora a giocare.

Della situazione si è fatto interprete anche il capogruppo consiliare della Margherita, Tommaso Argentiero, che ha inviato una interrogazione al sindaco al fine di sensibilizzare sul problema che pur esiste e che non può essere sottaciuto.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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La Bindi promuove l'ospedale cegliese: "Stop ai privati"

Martedì, 22 ottobre

Rosy Bindi in visita all'ospedale di Ceglie"Vedo una struttura efficiente, architettonicamente ben messa, chissà quanti soldi sono stati spesi..." L'ex ministro della Sanità Rosy Bindi ha visitato domenica l'ospedale civile di Ceglie Messapica, uno degli ospedali che il Piano riordino vuole ridimensionare e dequalificare a livello di lungodegenza, soluzione che rischia di compromettere la futura funzionalità in quanto il programma della giunta regionale è privo di un intervento globale per il territorio.  

Il parlamentare dell'Ulivo ha compiuto un'accurata "ispezione" del nosocomio cegliese, incontrando il personale medico ed infermieristico, constatando la validità e l'efficienza di una struttura sanitaria per la quale si attendeva un potenziamento e non un declassamento ed esprimendo giudizi negativi sul Piano approvato dalla Giunta Regionale.
«Chiamare "Piano" il riordino redatto dalla Giunta Regionale pugliese - ha detto l'on. Bindi - sarebbe un modo per nobilitarlo. Ci troviamo di fronte ad un saccheggio di posti-letto senza criterio che non farà risparmiare e penalizzerà fortemente la salute dei pugliesi. La cosa più grave - ha proseguito l'ex ministro della sanità - è che è un tentativo di riordinare gli ospedali sganciato da una vera programmazione sanitaria, da un rilancio dei servizi territoriali e programmazione dei distretti. E' un piano irrazionale - ha concluso il deputato della Margherita - poiché non si capisce perché si toglie da una parte dove i servizi sono efficienti e sono freschi d'investimenti e si vanno a spendere soldi in ospedali dove bisogna creare quello che altrove c'è già.»
L'ospedale è stato declassato dal Piano di riordino approvato dalla Giunta Regionale pugliese nonostante negli incontri con il governatore Raffaele Fitto sia stato dimostrato, con dati alla mano, che il locale nosocomio è una struttura molto efficiente e che le cifre su cui l'Ares ha elaborato il riassetto della rete non corrispondono alla realtà.

"La verità - ha detto Rosy Bindi - è che si vuole privatizzare la sanità italiana: il centro-destra dice di voler portare i poveri nelle cliniche private, noi affermiamo di voler portare i ricchi nelle strutture pubbliche". Ad accompagnare l'ex ministro della Sanità c'erano la senatrice dell'Ulivo Rosa Stanisci, i vertici della Margherita cegliese rappresentati da Antonio Amico, Tommaso Gioia e dal consigliere comunale Tommaso Argentiero, oltre ai consiglieri comunali di Ds e Rifondazione. Presente all'incontro e al breve scambio di opinioni l'ex sindaco Pietro Mita, di Rifondazione, e il presidente del Comitato di tutela dell'ospedale Cataldo Rodio.

 

 

 

 

 

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Calcio: terza vittoria consecutiva per il Ceglie

Lunedì, 21 ottobre

Terza vittoria consecutiva del Ceglie di Enzo Pizzonia che pare abbia proprio invertito la rotta. L’avvio del campionato –  il ceglie milita in prima categoria – era stato piuttosto deludente, contro i pronostici della vigilia. E fin dall’inizio si era subito capito che la questione non era tanto nel gioco quanto in quell’immotivato nervosismo che rendeva difficile anche le cose più semplici. E qui va dato atto al presidente Armando Monaco di essere intervenuto subito e con determinazione, facendo capire a tutti che se c’era qualcuno a cui l’aria non andava bene la porta era sempre aperta. Ed è così che la musica è cambiato con la squadra che ora inizia a giocare come vuole il mister e soprattutto risalendo la china del la classifica. Ora, con la terza vittoria consecutiva, il Ceglie è a 10 punti, a soli tre dalla vetta rappresentata dal Bitritto con 13 punti.

“Domenica contro il Bitetto – a parlare è sempre Enzo Pizzonia – ho cominciato a vedere una squadra più volitiva, vogliosa di giocare al calcio e vincere”. Ma c’è ancora qualcosa da migliorare: “Effettivamente è così – prosegue l’allenatore – dobbiamo imparare a giocare meglio con la palla bassa, a terra come si dice in gergo; del resto proprio in una di queste poche occasioni siamo riusciti a finalizzare con Arcadio”. E poi il bel raddoppio di Lupo. “Il ragazzo – a parlare è sempre l’ex libero dl Brindisi – aveva bisogno di una rete per sbloccarsi e devo dire che lo ha fatto in maniera superba, con un gol che viene annoverato nei manuali del calcio”.

Insomma la musica è decisamente cambiata. Ma Pizzonia non si accontenta, vuole ancora il meglio dai suoi giocatori, specie ora che ci si inizia ad accorgere della loro presenza. Intanto buone notizie sul fronte recupero di alcuni giocatori che potranno essere fondamentali per il prosieguo. Lenti, il forte ed esperto centrocampista acquistato a campionato iniziato dal presidente, inizia ad entrare in forma. Contro il Bitetto ha giocato uno scampolo di gara e bisogna dire con buoni indizi per l’allenatore che potrebbe anche decidere di buttarlo nella mischia fin da domenica prossima, in occasione della gara esterna di Noci. La settimana che è iniziata potrà dire la parola definitiva. Ma, la cosa importante è che il giocatore c’è. E questo è quello che interessava verificare. Contro il Bietto, Pizzonia ha schierato la formazione tipo – tranne il centrale D’Oria, infortunato e ben sostituito da Urso, un altro giocatore che appare sulla via del recupero ed il portiere – vale a dire: Incalza, Gioia, Urso, Santoro, Lobello, Convertino, Pastore, Ardito, Cordola, Chirulli e Lupo.

 

 

 

 

 

 

 

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Scritte minacciose ai carabinieri: "Maresciallo vattene"

Lunedì, 21 ottobre

Le scritte minacciose contro i carabinieri«Non ci fate paura. Maresciallo Convertino, è meglio che lo lasci perdere questo paese».

Il paese è Ceglie. Il messaggio (nella foto a destra)  perchè tutti lo possano leggere, è stato scritto a caratteri cubitali sul muro di un grande porticato di una villa di campagna in contrada Genovese che s’affaccia sulla via per Cisternino e che d’inverno è disabitata, sino a riempirlo del tutto. E il destinatario è il comandante dei carabinieri di Ceglie, Sante Convertino, che è al comando della locale stazione dell’Arma dal febbraio scorso.

Poi nella stessa zona, a dare al comandante dimostrazione pratica di quelle scritte, hanno appiccato il fuoco ad un’altra villetta abitata solo d’estate.

A qualche banda del malaffare che insomma prima era abituata a fare in territorio cegliese i comodi propri, e che alla luce dei più pressanti controlli del territorio e dei tanti arresti effettuati dai carabinieri negli ultimi tempi si sente ora stretta e minacciata, il maresciallo evidentemente non sta simpatico. Ed è normale.

Però è anormale che i malavitosi, mutuando la pratica dalla politica, abbiano ritenuto di dover esprimere questo loro sentimento di avversità nel confronti del maresciallo sui muri.

Un avvertimento per mettere paura? Oppure un atto di rabbia e ritorsione per i tanti arresti degli ultimi tempi? Oppure ancora gesti solo dimostrativi, volti a far mostra dei muscoli nonostante i colpi ricevuti?

Le scritte e l’incendio della villetta nei paraggi, forse il concentrato di svariate motivazioni, e con questa chiave di lettura che è da tenere in prima considerazione: che comunque si sta colpendo giusto, e che quelle scritte dimostrano la debolezza di chi si sente sotto assedio.

Il maresciallo, delle scritte, se ne infischia. Anzi è ora ancor più motivato a non dare tregua ai malviventi. «Stiamo dando fastidio», dice solo, sorridendo, e poi si trincera nel segreto delle indagini.

Come a dire che alcuni indizi che possano portare a chi ha scritto quelle minacce e messo fuoco alla villa poco distante forse ci sono.

Le piste dovrebbero essere ristrette a due: tra quella che porta al mondo locale degli spacciatori che si sentono mancare il terreno sotto i piedi, e quella degli ambienti delle estorsioni anch’essi duramente colpiti di recente.

Non a quella della banda sanguinaria dei fratelli Franchlin che, si ritiene, nell’estate del 2000 mise a ferro e fuoco il territorio della provincia di Brindisi con una serie di rapine a istituti di credito nel corso delle quali a Francavilla Fontana perse la vita il maresciallo dei carabinieri Giovanni Di Mitri, e a Ceglie alcuni mesi dopo venne ammazzato come possibile testimone di un’altra rapina in zona l’agricoltore Donato D’Urso. Ed il cui processo, che vede ben nove imputati alla sbarra, è in corso in questi giorni a Brindisi in Corte d’Assise.

Il maresciallo Convertino è giunto a Ceglie da circa un anno, si diceva, ed è quindi estraneo a tutta l’attività investigativa di quei fatti dolorosi che a Ceglie nessuno ha dimenticato. Le minacce ricevute sono quindi da collegare esclusivamente al gran lavoro compiuto negli ultimissimi tempi per cui la malavita cegliese sembra sotto scacco. (Quotidiano)

 

La redazione dell'Idea esprime solidarietà al maresciallo Convertino e a tutti i carabinieri, convinta di esprimere il sentimento dei cegliesi impegnati nella difesa delle istituzioni e della legalità.

 

 

 

 

 

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Ospedale: Rosy Bindi a Ceglie per un confronto

Venerdì, 18 ottobre

La "battaglia" del centrosinistra pugliese sul piano di riordino della rete ospedaliera continua. Il 28 ottobre con una manifestazione regionale alla quale parteciperà il segretario dei Ds, Piero Fassino e il prossimo fine settimana con un "tour" di Rosy Bindi.

L'ex ministro della Sanità del governo "ulivista" sabato prossimo sarà nel Salento. Terrà incontri a Galatina e a Nardò. Domenica mattina, invece, sono in programma confronti a Ceglie Messapica e Mesagne, in provincia di Brindisi.

Nel pomeriggio si trasferirà in provincia di Bari. Qui, Rosy Bindi, farà dei "sopralluoghi" negli ospedali di Molfetta e di Terlizzi. Il tour si concluderà a Terlizzi con un comizio in piazza alle 19.

Il centrosinistra pugliese, intanto, ieri ha annunciato che porterà all'esame del Consiglio regionale il "contropiano" di riordino della rete ospedaliera e sulla base delle proposte degli operatori, trasformarlo in proposta di legge. Nel contempo formulerà la richiesta di una commissione di indagine sull'uso degli investimenti in edilizia sanitaria, dal 1995 ad oggi, per l'accertamento di eventuali sprechi.

 

 

 

 

 

 

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Due ristoranti cegliesi nella guida dell'Espresso

Venerdì, 18 ottobre

Il re dei cuochi italiani è ancora lui, Gianfranco Vissani da Baschi (Terni), seguito da tre paggi d'eccezione: l'Enoteca Pinchiorri di Firenze, la Pergola dell'Hilton di Roma (guidata da Heinz Beck) e Il Gambero Rosso di San Vincenzo con Fulvio Pierangelini. Nord e centronord superstar? Neanche per idea. Enzo Vizzari, curatore della Guida dei ristoranti d'Italia dell'Espresso, giunta alla 25esima edizione, dice senza mezzi termini che il sud è cresciuto rispetto al nord, in parecchi casi rimasto statico nelle sue tradizioni. Ma c'è un altro dato che emerge dalla selezione di oltre 2600 ristoranti: nella stragrande maggioranza dei casi (fatte le debite eccezioni) si mangia molto meglio in provincia che in città. "È un dato di fatto: per il gourmet dice Vizzari la provincia offre un panorama più esaltante. A volte, in città si mangia malissimo".

In Puglia sono centodue i ristoranti selezionati dagli esperti dell'Espresso che, come sempre, operano "in segreto": arrivano in silenzio, mangiano, pagano e se ne vanno. In proposito un'avvertenza di Vizzari: se in un locale si presenta "un inviato" della Guida, si tratta sicuramente di uno scroccone millantatore. La classifica dei migliori nella nostra regione quei ritrovi cioè che hanno ottenuto un punteggio compreso tra i 15 e i 14 ventesimi annovera diciassette ristoranti: "Il poeta contadino" di Alberobello, "Fornello da Ricci" di Ceglie Messapica, "Già sotto l'arco" di Carovigno, "Antica Cucina" di Barletta, "Bufi" di Molfetta, "Hotel Fontanina" di Ceglie Messapica, "Strega" di Palagianello, "Baccosteria" di Barletta, "La Pignata" di Bari, "Antichi Sapori" di Andria, "Torrente Antico" di Trani, "Antica Locanda" di Noci, "Lanterna" di Brindisi, "Nuova Sala del Paradiso da Peppe Zullo" a Orsara di Puglia, "Ventaglio" di Foggia, "Masseria Gattamora" di Uggiano la Chiesa e "Ritrovo degli Amici" di Martina Franca.

I curatori della Guida dell'Espresso 2003, la prima ad uscire nella rituale rassegna autunnale sui migliori chef d'Italia, sostengono che fra le varie scuole e tendenze della gastronomia, nessuna prevale sulle altre, ma si affinano il gusto e la curiosità per la buona tavola e i buoni vini fra i giovani. Da segnalare tra le novità dell'edizione 2003 (che premia solo le cucine) l'introduzione del simbolo della "rosa" che indica i locali di particolare "piacevolezza complessiva", nei quali cioè l'ambiente, il servizio, l'atmosfera rendono più gradevole la sosta oltre, naturalmente, la cucina. La "rosa" va ad affiancarsi ai simboli tradizionali: i "cappelli" che riguardano soltanto la cucina e vanno da 1 a 4 e il "bicchiere" che indica una particolare cura nella ricerca e nel servizio dei vini internazionali, nazionali o locali. Scorrendo la Guida 2003 potrà capitare anche di trovare segnalazioni di ristoranti senza voto, e anche schede brevi senza voto. Le prime segnalazioni riguardano locali che sono interessati da importanti cambiamenti di gestione o di sede. Le schede brevi sono invece riservate a ristoranti che, pur non raggiungendo i livelli degli altri meritevoli di voto, hanno tuttavia una caratteristica che li distingue e che, in mancanza di big nelle vicinanze, oppure solo per gusto personale dell'utente, possono meritare una visita.

Sono locali storici, oppure di tendenza, in certi casi solo alla moda ma che, comunque, fanno parte della non sterminata schiera dei locali consigliabili. Ultima novità: la Guida dell'Espresso 2003 sbarca su Internet. Dal 23 ottobre, ma esclusivamente per gli abbonati a pagamento, al prezzo di 10 euro l'anno, sarà possibile consultarla sul sito www.guidaespresso.espressonline.it. Qualsiasi richiesta di informazioni su un singolo ristorante, una località o una fascia di prezzo consente di consultare le schede complete dei ristoranti. Ogni scheda include recensione, voto globale assegnato, informazioni utili e la "segnaletica" adottata dalla guida. (La Repubblica)

 

 

 

 

 

 

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Al San Raffaele si "aggiusteranno" i piedi dei calciatori

Martedì, 15 ottobre

"Spinto dalla curiosità e da quanto appreso tramite la Gazzetta, ho voluto personalmente rendermi conto, decidendo di visitare personalmente al struttura per constatare se esistano o meno le possibilità di usufruire di un servizio per i giocatori”. A parlare è il dr Giuseppe Palaia che ha fatto visita al Centro di alta specializzazione San Raffaele accompagnato dal preparatore atletico Walter Viro. “Devo dire che nella nostra regione – a parlare è sempre il dr Palaia – esiste un centro che sicuramente ci consentirà di risolvere gran parte dei nostri problemi, evitando di doverci rivolgersi in centri più lontani; e questo grazie alla strumentazione oggi in possesso della struttura che è sicuramente utile per applicazioni nel campo della medicina dello sport, a partire dalle valutazioni che si rendono necessarie ad avvio attività”.

Particolarmente interessato alla Gayt Analisis, strumento di diverse centinaia di milioni, uno dei pochi in Italia, unico in Puglia per l’analisi del movimento ed in particolar modo della deambulazione. Il dottor Palaia si vorrà presto servirsi di questo sofisticato strumento biomeccanico per alcuni giocatori del Lecce che potranno certamente trovare vantaggi ed eventuali correttivi nel proprio modo di correre. Ma la struttura ben si addice – il preparatore atletico Viro è stato di questo parere – per una prosecuzione della preparazione precampionato, quando dai mille metri si deve scendere e sostare ai trecento metri della splendida collina cegliese ed in un complesso come questo cegliese è di quanto meglio ci possa essere. L’unico inconveniente potrebbe essere rappresentato dalla mancanza del campo da gioco o di uno spazio adeguato. E qui si potrebbe ovviare o utilizzando lo stadio comunale o qualche vicino terreno erboso.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

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La Margherita chiede il ripristino capillare dello scuolabus

Martedì, 15 ottobre

Con una interpellanza, il capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero, ha chiesto al sindaco Annese di prendere in considerazione la possibilità di “ripristinare un servizio più capillare del trasporto scuolabus, in maniera tale che vengano eliminati i centri di raccolta dove i bambini si devono radunare per poter essere prelevati e riaccompagnati in luoghi quanto più possibile vicini alle loro abitazioni di campagna”. Ma non solo questo chiede. “nella mia interpellanza –a parlare è  Argentiero – sollevo la questione del ticket che queste famiglie devono versare”. E spiega meglio la richiesta: “Il vivere in campagna – precisa – non deve determinare un costo aggiuntivo per le famiglie che vivendo in campagna devono pur mandare i propri figli a scuola, specie quando, come nella maggior parte dei casi, si tratta di famiglie il cui unico reddito proviene dal lavoro agricolo”. Lavoro che quest’anno – come sottolinea ancora il capogruppo della Margherita – subirà le conseguenze delle recenti calamità (l’amministrazione comunale ne ha chiesto il riconoscimento, ndr) , “prima la siccità e poi le violenti ed abbondanti piogge alluvionali che hanno inferto un duro colpo alla già misera produttività riveniente dal lavoro agricolo”. Da qui nasce la richiesta di Argentiero , tesa a “dare un segnale di sostegno ai nostri concittadini, che ancora a costo di enormi sacrifici riescono con il loro lavoro a dare vita alle nostre campagne”. Segnale che andrebbe nella direzione di “studiare la possibilità che venga rivista la decisione dell’istituzione del ticket, adottata dal commissario straordinario, Maria Rosa Simone, con atto deliberativo n. 115 lo scorso 8 agosto 2002, che stabiliva la partecipazione in Euro 15,39 (£. 30.000), abbassati a Euro 10,33 (£. 20.000) nel caso di più bambini della stessa famiglia ad usufruire del servizio.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Calcio: il Ceglie vince a Gioia e scala la classifica

Lunedì, 14 ottobre

E questo il ceglie che mister Pizzonia vuole. Dopo un avvio decisamente contro ogni aspettativa con questa seconda vittoria consecutiva riaggiusta una classifica che alla vigilia nessuno pensava. Soddisfatto anche il presidente Armando Monaco che in queste settimana è stato particolarmente vicina alla squadra cercando di capire cosa non andava, intervenendo al momento giusto e con efficacia.

Il resto è toccato a Pizzonia ed allora i conti tornano.  Purtroppo, quello che stava incrinando la situazione era all’interno dello spogliatoio dove nelle prime tre gare si era registrato un nervosismo che non aveva ragione d’essere con gravi ripercussioni nel gioco. Da qui gli opportuni interventi. Così, nella gara interna di domenica 6 ottobre (vinta per 4 a 1 contro il Pezze) ed in quella di domenica scorsa a Gioia (la seconda vittoria per 1 a 0)  si è vista un’altra squadra, tranquilla che applica gli schemi preparato in settimana e soprattutto che vince. “Sono soddisfatto di come i ragazzi hanno giocato a Gioia – afferma mister Pizzonia – dove il risultato poteva benissimo essere ancora più rotondo; ma va bene lo stesso anche perché quel che contava era vincere e convincerci delle possibilità che abbiamo”.

La squadra è la stessa della vittoria contro il Pezze, vale a dire Simone, Gioia, Lobello, Santoro, D’Oria, Convertino, Argese, Lupo, Cordola, Chirulli e Arcadio. Il gol del vantaggio e del successo dopo dodici minuti di gioco, protagonista il centravanti Cordola, che si sta rivelando cecchino infallibile dopo la doppietta della settimana prima. Ora la classifica, che alla terza giornata vedeva il Ceglie lontana dalla vetta e con soli due punti, si è mossa ponendo la squadra in una posizione migliore. Dicevamo della soddisfazione del presidente Monaco: “Purtroppo – il suo pensiero – c’è stato un avvio difficile, anche se sapevamo che non era quella la squadra; tempestivamente siamo intervenuti iniziando a riportare quella  tranquillità che non c’era e le cose vanno ora decisamente meglio”.

E non cambiano nemmeno gli obiettivi della società: “Certamente – prosegue Monaco – siamo partiti per tentare di vincere il campionato e continuiamo a rimanere di quest’avviso”. Più chiaro di così. Intanto, prosegue la preparazione dei nuovi arrivati, Lenti e Greco, che forse potranno essere a disposizione del tecnico già domenica nella gara interna contro il Bitetto. Ma ci potrà essere ancora qualche novità. “Per il momento – chiarisce a tal proposito il presidente – andiamo avanti così, aspettando la riapertura di novembre e se il mister ci fa qualche ulteriore richiesta non ci tireremo indietro, anche perché il campionato è lungo, difficile e bisogna avere a disposizione una rosa adeguata”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Basket: la Fratelli Santoro batte la Virtus Molfetta 82 a 71

Lunedì, 14 ottobre

Con una prestazione dove il cuore ha sopperito ad una preparazione che non è ancora al meglio, la squadra di pallacanestro F.lli Santoro Ceglie esordisce come non meglio non poteva di fronte al ritrovato pubblico che è risultato il sesto giocatore sul parquet. La gara di avvio a Mesagne non ha lasciato segni. Si giocava contro una delle più accreditate di questo lungo campionato di serie C 2 e, pertanto, non si andava lì con grosse pretese. Anche perché c’era da mettere in conto la diversa preparazione. Vale la pena ricordare che la C 2 non era nei programmi e quando, lo scorso mese di settembre si è presentata l’occasione (La Libertas Brindisi metteva in vendita il titolo, ndr) la società ha voluto cogliere l’occasione, ricostruendo tutto, a partire dalla squadra.

Troppo poco tempo si disse. Ma Enrico Marseglia, Enzo Galetta e lo steso coach Bruno Marzulli hanno voluto buttarsi nell’avventura, con l’obiettivo di giocare per la permanenza e rinviare ogni altro discorso al prossimo anno. Ecco perché dalla gara di Mesagne c’era poco da attendersi, se non il verificare la condizione dei giocatori. E già in quell’occasione si vide una squadra che con il tempo non potrà che migliorare. Poi, sabato sera l’esordio casalingo contro la Virtus Molfetta che giungeva dalla vittoria contro il Monteroni.  Brutto cliente, si pensava. Ma tutti, a partire dal tecnico, si sono dimostrati ottimisti. E poi giocare di fronte ad un pubblico che sembra anch’esso rinato è stata un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Al fischio d’inizio Spinelli, Faggiano e compagni vogliono subito prendere le redini dell’incontro in mano. Certo, i meccanismi non sono ancora al meglio, però qualcosa di buono di fa vedere. E poi mancava Pecere che sotto canestro fa sentire tutto il suo peso.

Ma Faggiano è stato un vero lottatore, ricorrendo anche a quell’esperienza che è fondamentale. Il Molfetta non è apparso la bella squadra dell’esordio. E questo è sicuramente merito dei giocatori cegliesi che hanno saputo dettare i ritmi dell’incontro. E quando poi si ha gente con la mano calda dalla lunga distanza, come nel caso di Spinelli, Arigliano e Logorio chiunque accusa il colpo.  Il Ceglie inizia con il quintetto base composto da Spinelli, Arigliano, Delli Santi, Faggiano e Logorio. I primi minuti fondamentali, tanto che il primo quarto si chiude sul punteggio di 22 a 14. Non c’è che dire. Nel secondo si riesce a fare ancora meglio e si va al riposo sul punteggio di 37 a 28. Il tifo è alle stelle, quasi si stesse ripetendo un sogno. Si riprende ed il Molfetta tenta di reagire, anche perché il Ceglie rallenta un po’- la fatica inizia a farsi sentire, anche perché i giocatori non hanno ancora i ritmi giusti e il terzo quarto si chiude in loro favore (23 a 21). Intensa l’ultima frazione con i baresi che addirittura riescono a raggiungere e superare il Ceglie, sia pure di un solo punto. E qui c’è la reazione nervosa ( e di cuore) di Faggiano e compagni che in due minuti, dal sesto all’ottavo, riaggiustano le cose portando il vantaggio a più cinque per poi chiudere sul punteggio di 82 a 71 tra gli applausi del festoso pubblico.

 Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Tentata estorsione, arrestato imprenditore edile

Sabato, 12 ottobre

I lavori di ristrutturazione vengono bloccati e lui, un imprenditore edile di Ceglie Messapica si rivolge all’uomo che ritiene responsabile del blocco del suo lavoro chiedendogli i soldi che avrebbe perso per causa sua. «Dammi 10mila euro o ti metto una bomba». Ma adesso, Pasquale Idrontino, 47 anni, di Ceglie Messapica, è finito dietro le sbarre. La vittima, infatti, lo ha denunciato per tentata estorsione. Tutto parte qualche mese fa quando Idrontino viene chiamato da un ristoratore del posto per alcuni lavori presso il suo locale. Tutto va avanti tranquillamente ma ad un certo punto arrivano i vigili del paese per bloccare, per abusivismo, le opere avviate nel ristorante. E cominciano i problemi per il costruttore. L’uomo vuole il denaro per il lavoro che ha svolto ma visto che tutto è bloccato il proprietario del ristorante non può pagare i lavori. Ma l’uomo di ragioni non ne vuole sapere. Lui il suo lavoro l’ha fatto e quindi pretende il denaro. Decide quindi di affrontare colui che viene ritenuto il responsabile del suo problema economico. Minaccia lui e la sua famiglia di farlo saltare in aria se non paga la somma che gli spettava per il suo lavoro. Forse non si è neppure reso conto di cacciarsi ulteriormente nei guai visto che adesso è finito in carcere con l’accusa di tentata estorsione. Ieri mattina, infatti, i carabinieri di Ceglie hanno eseguito un ordine di carcerazione nei suoi confronti emesso dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta del sostituto procuratore Paola Liace. Il provvedimento è stato adottato a termine di un periodo di indagine durato alcuni mesi.

 

 

 

 

 

 

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A Casarano una stele ricorda il carabiniere Angelo Petracca

Sabato, 12 ottobre

Una stele per non dimenticare l'eroismo di un giovane valoroso servitore della patria. Sarà inaugurato domani, domenica, a Casarano il monumento alla memoria di Angelo Petracca, il carabiniere che nel 1990 nel tentativo di sventare una rapina alla Banca Popolare Pugliese di Ceglie Messapica, pagò con la propria vita quel gesto. Un atto ancor più lodevole dal momento che, quel drammatico giorno, il militare si trovava in quel luogo al di fuori del proprio turno di lavoro.

A lui è stata intitolata la nuova caserma dell'Arma nonchè piazza Petracca dove si erge il monumento. Ieri mattina, il sindaco Remigio Venuti, insieme al tenente Michele Miulli, ha presentato il programma che nei due giorni di commemorazione previsti, si aprirà domani sera, alle ore 20, presso i giardini William Ingrosso, con un concerto della prestigiosa Fanfara del 10° Battaglione Carabinieri «Campania» e culminerà nella mattinata di domenica (ore 10.30) con lo scoprimento della stele alla presenza della più alta carica dell'Arma, il generale comandante Guido Bellini, e dei generali Sabato Palazzo e Michele Franzè, rispettivamente, comandante interregionale e comandante regionale dell'Arma dei Carabinieri. «Attraverso queste manifestazioni - ha commentato il sindaco Remigio Venuti - oltre ad onorare la memoria del valoroso Angelo Petracca e testimoniare la vicinanza alla sua famiglia s'intende proporre, alla città ed in particolare alle giovani generazioni, quel sacrificio come emblema della convivenza civile ed esempio di una strenua difesa delle istituzioni democratiche».

 

 

 

 

 

 

 

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Storia di Chicca, cagnetta fedele sulla tomba del padrone

Venerdì, 11 ottobre

È triste la vita quando si rimane soli. Il tempo, infatti, difficilmente cancella il ricordo di una persona cara quando ormai non c'è più.
Ne sa qualcosa Chicca: una splendida cagnetta che con la sensibilità e l'affetto naturale di chi non ha pedigree, non si è mai rassegnata alla morte del suo padrone, l'unico che per lei aveva sempre attenzioni e una carezza.
Così, da ben quattro anni, ha fatto del cimitero di Ceglie Messapica la sua nuova casa.

A nulla è valso il tentativo di più di un cittadino di portarla con sè e tenerla magari in campagna, dove certamente avrebbe vissuto in un ambiente più confortevole.
Lei da lì, ossia da quel posticino situato accanto alla tomba del suo padrone, non intende proprio muoversi: tanto da aver addirittura partorito in un loculo quattro cuccioli, che sono andati a ruba tra la gente che frequenta il camposanto e che - come si diceva - aveva anche fatto un pensierino sulla bella Chicca.

Nulla da fare. I cuccioli hanno preso strade diverse ma la cagnetta, da lì, non intende proprio muoversi, fedele com'è al caro - padrone - estinto.
Una signora che frequenta il cimitero, al pari dei custodi che ormai l'hanno adottata, ha capito tutto e non fa mancare alla cagnetta il necessario per sopravvivere: pezzi di carne e due scatolette al giorno di quelle buone, che Chicca consuma con lo sguardo triste, rivolto alla foto del suo padrone che sembra sorriderle.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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S'inaugura a Firenze la personale del pittore Uccio Biondi

Giovedì, 10 ottobre

Uccio BiondiSi è inaugurata oggi a Firenze, presso il centro d’arte Spaziotempo, la mostra dell’artista pugliese Uccio Biondi (nella foto) intitolata “La stanza del cuore”. Domenico Uccio Biondi è nato a Ceglie Messapica  nel 1946. In arte dal 1972, ha sviluppato un percorso pittorico e artistico personalissimo passando dalla tradizione figurativa espressionista, legata a problematiche esistenziali e alla questione meridionale, ai frutti di una ricerca estetica rivolta “ai nuovi linguaggi della medialità risolta attraverso lo zapping pittorico incentrato sul recupero figurale”. Di rilievo, alcune progettazioni di opere in vetro di grande formato anche di soggetto sacro. Negli ultimi lavori Biondi ha posto attenzione a soluzioni plastiche di sapore “neopop” e concettuale.

Come ha scritto Luca Beatrice, curatore della mostra fiorentina, «La produzione recente di Uccio Biondi a Firenze è nel segno di Leo Ferré, indimenticabile cantore dell’anarchia, punto di riferimento per le coscienze critiche e non allineate che quotidianamente si interrogano, ma non si perdono, di fronte al disastro politico e istituzionale nell'Italia di oggi». «Non a caso -conclude Beatrice - i quadri recenti di Biondi risultano dominati dal rosso e dal nero e, nei titoli come nelle parole sparse all’interno della superficie dipinta, richiamano un mondo che solo gli ingenui e gli sprovveduti ritengono finito».

 

 

 

 

 

 

 

 

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Camionista arrestato per favoreggiamento all'immigrazione

Mercoledì, 9 ottobre

Un uomo di 55 anni di Ceglie Messapica è stato arrestato dai carabinieri a Santeramo in Colle   per  aver introdotto in Italia un immigrato clandestino.  Si tratta di Cosimo Cecere, con precedenti.

Era sbarcato nel porto di Bari, proveniente dalla Grecia,  con un autocarro Mercedes Benz. Il mezzo, che trasportava pedane in legno, aveva superato  i controlli al porto.  E’ stato invece fermato  dai carabinieri a Santeramo. 

Apparentemente sembrava tutto in regola, sul mezzo erano caricate le pedane in legno. I militari hanno però voluto controllare meglio quel carico e hanno scoperto, per sua fortuna, che sotto una di queste vi era nascosto un iracheno di 21 anni. Il giovane era cianotico,   strapazzato dal viaggio ed    aveva aspirato molti gas di scarico.La sua scoperta, probabilmente gli ha salvato  la vita. 

Ha detto ai carabinieri di aver pagato al camionista circa ottomila euro per essere trasportato sull’autocarro in una stazione tranquilla. L’iracheno  ha ripreso in fretta colore ed è stato condotto nel centro di accoglienza San Foca, a Lecce. Il Cecere è stato invece arrestato per introduzione sul territorio italiano di immigrato clandestino.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Colpisce al volto carabiniere che lo controllava in un pub

Lunedì, 7 ottobre

"Contrariato" da un carabiniere che stava controllando in un pub i documenti suoi e dei suoi amici, ha colpito il militare al volto con un pugno procurandogli una contusione ad un occhio giudicata guaribile in una settimana circa.

E' accaduto a Ceglie Messapica, dove con l'accusa di resistenza, violenza e lesione a pubblico ufficiale è stato arrestato Mario Bufano, di 25 anni. A quanto si è appreso Bufano è anche accusato di favoreggiamento personale, perchè la zuffa ha avuto inizio quando il giovane è intervenuto per evitare che i carabinieri controllassero i documenti di due suoi amici. Questi ultimi, che hanno 33 e 28 anni, sono stati denunciati per spaccio e per uso di sostanze stupefacenti. Alcuni giorni fa un altro malfattore aggredì il comandante del Nucleo Radiomobile della compagnia di Fasano.

 

 

 

 

 

 

 

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Calcio, il Ceglie in crisi. Il presidente: "Più sacrificio"

Giovedì, 3 ottobre

Certo nessuno si attendeva alla vigilia di vedere la squadra del Ceglie ultima in classifica. Non fosse altro per i presupposti con i quali si partiva e vedere la squadra con un solo punto dopo tre giornate fa  discutere e pone sicuramente qualche interrogativo. Certo, la fortuna non ha dato una mano ai giocatori di Pizzonia, che hanno sicuramente da recriminare, soprattutto di come sono andate le cose a Carosino e in casa con il Latiano. Ma il calcio è anche questo. Ed allora? Probabilmente quello che è mancata è la tranquillità, con troppi episodi di immotivato nervosismo. La qual cosa, probabilmente avrà anche avuto ripercussioni sull’intera squadra. E’ in questo settore che il presidente Armando Monaco è intervenuto in queste ore, alla vigilia del ritorno della gara di Coppa Puglia, a Montalbano. Squadra jonica che ha incontrato anche domenica, tornandosene con la seconda sconfitta in tre gare disputate. “Ho chiesto ai giocatori – a parlare è il presidente Monaco – maggiore responsabilità e se ci saranno ulteriori episodi che tendono a minare la tranquillità della squadra interverrò energicamente”. Come dire, “patti chiari, amicizia lunga e chi sgarra…”.

E più che nella gara di Coppa, il presidente attende al varco i suoi giocatori domenica nella gara interna contro il Pezze di Greco. “Fortunatamente – prosegue il presidente Monaco – nulla è compromesso anche perché le squadre stanno tutte lì, nel giro di sei punti e questo ci fa essere relativamente fiduciosi che nulla è compromesso”. In settimana.- come già anticipato dalla Gazzetta – si sono uniti alla squadra gli ultimi tre colpi messi a segno dal presidente.  Si tratta del centrocampista Gianpiero Lenti, con un trascorso in serie C 2, dell’attaccante Giuseppe Greco ed del portiere (questo è un ritorno), Gianpiero Incalza. Probabilmente arrivo anche di un terzino sinistro (Maiorana?). Tutti e tre, da martedì, si sono messi agli ordini di Enzo Pizzonia che, diciamolo francamente, tra le mani si trova a gestire una situazione non certo facile, ma che è sicuro di far evolvere al meglio. Allora, l’appuntamento della “resa dei conti” è per domenica, con il passaggio di questo pomeriggio da Montalbano.   

 

 

 

 

 

 

 

 

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Un consiglio comunale sul Prg alla presenza del progettista

Mercoledì, 2 ottobre

Alla fine è emersa la volontà unanime di convocare un Consiglio comunale con all’ordine del giorno il piano regolatore e, questa volta con la presenza del progettista, ing. Dino Borri. La due giorni dell’assise cittadina, con due distinte convocazioni, la prima con 10 punti all’ordine del giorno e, la seconda, monotematica con la relazione prodotta dall’ing. Borri sullo stato del piano.

L’opposizione aveva subito sottolineata la quasi inutilità della seduta monotematica senza la presenza del progettista, l’unico al quale chiedere delucidazioni su quanto scritto nella relazione, scaturita dall’incontro che l’esecutivo ebbe con il prof. Borri poche settimane dopo il suo insediamento.  Relazione che puntualmente giunse in comune lo scorso 12 agosto e che il sindaco prontamente fece avere a tutti i consiglieri comunali. Un Piano che sostanzialmente va rivisitato, alla luce della nuova normativa entrata in vigore con la legge regionale n. 20 del luglio 2001 che – come scrive il tecnico a tal proposito – innova significativamente, ben oltre la nuova etichetta datagli di Piano Urbanistico Generale (PUG), il Prg, per esempio in termini di contenuti, di procedure (riduzione a due soli fasi) e di principi”. Non ultimo, un aggiornamento aerofotogrammetrico recente ((l’ultimo risale al 1997). Tutti, comunque, si sono detti disponibili a partecipare alla realizzazione del Pug. L’appuntamento, quindi, a breve con la presenza del progettista.

Il giorno precedente, lunedì, la prima delle due sedute con un ordine del giorno che ha visto, su alcuni punti la differenziazione all’interno dei gruppi della maggioranza e della stessa opposizione. Posizioni – hanno tenuto subito a precisare i diretti interessati, specie della maggioranza di centrodestra - che non ha alcun significato di disimpegno dalla maggioranza.   I punti del dissenso o differenziazione sono stati il quarto ed il quinto, tra loro collegati, vale a dire la  variazione di bilancio per il reperimento di fondi per l’adesione alla Brun Service Holding. In queste circostanze il Ccd si è differenziato dal resto della maggioranza (Fi e An) e, sull’altra sponda, Margherita e Ds che votavano a favore dell’adesione alla B.S.H. mentre contraria si esprimevano i componenti di Rifondazione.

Poi Alleanza Nazionale ha chiesto il ritiro  dell’ottavo punto all’ordine del giorno, quello relativo all’approvazione del progetto “Masseria Picoco”, motivato dal fatto, non che non sì è d’accordo sull’approvazione del progetto in questione, quanto quasi per un rispetto verso coloro che hanno pratiche giacenti negli uffici da molto tempo prima di questa. E soprattutto per poter finalmente avviare le tanto attese conferenze di servizio.   Ritirato “perché il carteggio non era stato messo in tempi sufficienti a disposizione dei consiglieri”, lo schema di convenzione per il servizio trasporto funebre. Approvato, invece, lo schema di convenzione per la tesoreria comunale.  C’è stata, infine, la modifica delle delibera di giunta sulla composizione della commissione speciale dello statuto, eliminando la dicitura dove si affermava che detto organismo operava su indicazioni dell’esecutivo.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ospedali, si cambia:  Ceglie paga l'immobilismo del sindaco

Mercoledì, 2 ottobre

Varato definitivamente dalla Giunta regionale pugliese il Piano di riordino ospedaliero. Ora toccherà ai direttori generali delle Asl dare attuazione alla nuova mappa dei reparti, scelte contestate da cittadini, associazioni e dai partiti  dell'opposizione. L'impianto originario ha subito diverse importanti modifiche, alcuni reparti dati per spacciati dalla prima lettura del riordino sono improvvisamente risorti mentre altri ospedali hanno ricevuto contentini che lasciano l'amaro in bocca. Tra le strutture più penalizzate - e non è certamente una conclusione dettata da questioni di campanile - vi è quella di Ceglie Messapica che oltre al pesante ridimensionamento previsto dal piano regionale è stata vittima dell'accondiscedenza dell'amministrazione comunale, silenziosa e remissiva nei confronti del governo pugliese. Facile sospettare una gratitudine di Fitto e dei quartieri generali di Forza Italia nei confronti dei vertici del Comune cegliese: vedremo quando si tratterà di scegliere i candidati per  le elezioni poltiche, regionali e provinciali.

Nel frattempo ecco la mappa corretta di tutti gli ospedali pugliesi, con i reparti ripescati o aggiunti dopo le proteste e le riformulazioni della scorsa estate: per Ceglie l'unica novità è che la struttura anzichè essere accorpata all'ospedale di Ostuni lo sarà con quello di Francavilla Fontana, decisione che qualcuno si "venderà" come successo della mediazione politico-amministrativa.: 

 

Ecco l'elenco completo delle modifiche apportate dalla Giunta regionale al piano ospedaliero.

San Severo: day hospital oculistica; e urologia a chirurgia generale;
Torremaggiore: pronto soccorso
Lucera: day hospital oculistica;
Fasano: 10 posti di chirurgia; sdoppiamento dei 40 posti di pediatria tra Fasano e Ostuni. Articolazione di oncologia, cardiologia, 5 posti di day surgery di ortopedia e traumatologia.
Cisternino: lungodegenza e ospedale di comunità
Ceglie Messapica: Accorpato a Francavilla Fontana e scorporato da quello di Ostuni. Sede di pronto soccorso.
Ostuni: urologia
San Pietro Vernotico: 6 posti di cardiologia e oncologia; day surgery ortopedico.
Mesagne: 5 posti di chirurgia generale e 5 di ortopedia e traumatologia; consulenza cardiologica; 4 posti di day hospital pediatrico
Terlizzi: assegnati i posti di day surgery: 4 per chirurgia generale, 6 di ginecologia, 4 di day hospital di pediatria. Pronto soccorso.
Corato: day hospital.
Presidio Barletta-Trani: terapia intensiva a Trani, sede anche di pronto soccorso. A Barletta cardiologia con i posti da 10 a 15 e riduzione di 5 posti di cardiologia dell'ospedale di Barletta. Previsti 4 posti di day hospital pediatrico.
Molfetta: articolazione con 10 posti di ortopedia e 10 di chirurgia; day surgery di urologia e ginecologia. 40 posti di Rsa
Altamura-Gravina: rianimazione con 8 posti. A Grumo, lungodegenza. Santeramo: ospedale di comunità, presidio polispecialistico ambulatoriale, con attività riabilitativa.
Gioia: day hospital di medicina interna;
Putignano: day surgery di oftalmologia
Bitonto-San Paolo Bari: posto di pronto soccorso, 9 posti di medicina e day surgery di chirurgia. Day hospital pediatrico, i posti di lungodegenza calano da 100 a 64.
Triggiano: 6 posti di cardiologia nell'ambito.
Rutigliano: ospedale di comunità, e riabilitazione estensiva territoriale.
Di Venere-Giovanni XIII Bari: malattie infettive dello stabilimento è integrata di 10 posti per l'attivazione di una unità operativa con specializzazione pediatrica nel Giovanni XXIII. Riduzione di 5 posti di chirurgia al Di Venere.
Conversano: 4 posti di day hospital pediatrico, 4 di day surgery di oftalmologia 3 di Orl, le articolazioni di area chirurgica opereranno in modo integrato, a medicina interna è prevista attività cardiologica.
Campi salentina: 5 posti di chirurgia generale e 5 di ortopedia e traumatologia; day hospital pediatrico; si prevede cardiologia nell'ambito di medicina interna
Gallipoli: day hospital oculistica;
Copertino: discipline di base, tranne ostretricia e ginecologia, oltre a geriatria, lungodegenza, pronto soccorso
Galatina: sezione di chirurgia e medicina specialistica. Si prevede struttura di genetica medica
Casarano: malattie metaboliche e diabetologia:
Tricase: 4 posti di neurologia
Massafra: 6 posti di day hospital chirurgico, 4 pediatrico e 5 ortopedico, pronto soccorso, sezione di cardiologia e oncologia;
Mottola: assistenza territoriale riabilitativa
Martina Franca: continua l'attività di urologia e fino all'attivazione di posti di urologia al SS. Annunziata.
SS. Annunziata-Taranto: 20 posti di medicina e riabilitazione

 

 

 

 

 

 

 

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Trovato dai carabinieri con un fucile e arrestato

Mercoledì, 2 ottobre

Deve rispondere di detenzione di arma da fuoco oltre che della ricettazione di un erpice (un attrezzo agricolo usato per la semina) risultato di provenienza furtiva. L’arma è un fucile: una doppietta calibro 16. I carabinieri l’hanno trovata in possesso a Francesco Valente, 28 anni di Ceglie Messapica che per questo è finito in carcere.

Questa operazione è comunque una delle attività messe a segno dai carabinieri sul territorio brindisino. A San Pancrazio Salentino, infatti, i militari hanno effettuato una serie di controlli per il contrasto del gioco d’azzardo. Il servizio è servito a sequestrare nove macchinette “mangiasoldi” ed a denunciare due gestori di altrettanti bar sale-gioco del paese oltre a sequestrare la somma di 600 euro trovata nelle macchinette sequestrate. Anche alcuni giocatori sono stati denunciati perché sorpresi a giocare d’azzardo con i videopoker truccati. 

I carabinieri, soprattutto negli ultimi due giorni, hanno portato a termine anche una serie di controlli antidroga. Ad Oria e San Michele Salentino, ad esempio, sono stati individuati alcuni minorenni dediti al consumo di queste sostanze. I giovani sono stati segnalati alla prefettura e del fatto sono stati informati i loro genitori per un maggior controllo delle attività svolte dai figli.

Sempre ad Oria, i carabinieri hanno effettuato degli accertamenti nei confronti di alcuni pregiudicati sottoposti al regime di sorvegliati speciali di pubblica sicurezza. Direttamente di evasione, invece, deve rispondere Pietro La Viola, 35 anni, di Francavilla Fontana perché, nonostante si tratti di un soggetto già sottoposto agli arresti domiciliari, quando i carabinieri hanno bussato alla sua abitazione non si è fatto trovare in casa. Per questo si è disposto la revoca del beneficio dei domiciliari trasferendolo in carcere con l’accusa di evasione.

 

 

 

 

 

 

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Elettrosmog: guerra di carte bollate per un ripetitore Tv

Mercoledì, 2 ottobre

Sul ripetitore in contrada “Pisciacalze”, a Ceglie Messapica, di proprietà dell’emittente televisiva “Telecapri”, indaga la Procura della Repubblica dopo la denuncia di una famiglia che ritiene essere vittima dall’esposizione a campi elettromagnetici.

E come si evince dalla stessa denuncia è una donna, che abita nei pressi del traliccio, posto a poche centinaia di metri dall’abitazione, ad accusare disturbi nervosi di origine sospetta: tanto, tramite un proprio legale di fiducia, da denunciare alla Procura che le possibili cause di questa malattia potrebbero essere effetto dalla frequenza di ben sette emittenti (tre televisive e quattro radiofoniche) che si raccolgono sul ripetitore.

Per questo, lunedì scorso, dietro la richiesta di un consulente del tribunale di Brindisi, in contrada “Pisciacalze” è intervenuta un'équipe di tecnici del Pmp, Presidio multizonale di prevenzione dell’Asl di Brindisi, per la dovuta rilevazione dei campi elettromagnetici sul traliccio imputato, ma che, per un cavillo burocratico, ha dovuto sospendere la rilevazione per una data da destinarsi.

Nelle stessa contrada messapica, il Pmp di Brindisi, nel novembre del 2001, aveva comunque eseguito un programma di monitoraggio nelle vicinanze del traliccio senza riscontrare alcun superamento dei valori di rischio per la popolazione abitante.

E questo dopo che altri abitanti, della stessa zona, avevano denunciato che in alcuni apparecchi, come telefonini e televisori, si verificavano anomalie di ripetizione: all’interno degli apparecchi, sostenevano che entrassero i programmi radio e teletrasmessi dal ripetitore. Ora, se la stazione inquina o meno l’area messapica, resta comunque importante l’indagine che il Pmp svolgerà nei prossimi giorni.

 

 

 

 

 

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Ospedali: parte il piano, la Regione ha definito il riordino

Martedì, 1° ottobre

La giunta regionale pugliese ha definito nella seduta di ieri il riordino della rete ospedaliera. Dal 2 agosto scorso, quando fu approvato il piano, ad oggi - è detto in un comunicato della Regione Puglia - sono stati tenuti confronti nei consigli comunali aperti, verifiche di dati di attività, fabbisogno assistenziale e modalità organizzative mediante incontri presso la Regione e l' Ares, consultazioni e valutazioni di ampia documentazione. Sono state attentamente valutate - prosegue la nota - le linee guida per le attività in Day Surgery, che prevedono la possibilità di effettuare attività ospedaliera chirurgica di giorno garantendo oltre 700 tipologie di interventi chirurgici. Ciò ha consentito di procedere ad integrazioni e modifiche della rete rendendo definita la prima rimodulazione, garantendo in molti ospedali l'attività di giorno che rappresenta il futuro delle attività ospedaliere per molte patologie. Non è escluso - è detto ancora nel comunicato - che nel prossimo futuro, dopo una prima sperimentazione dell' attuale organizzazione del Day Surgery, si possa valutare la possibilità di individuare intere strutture quali ospedali di giorno, possibilità prevista nelle linee guida.

Le famiglie, ad esempio, potranno ottenere assistenza in day hospital pediatrico, evitando a mamme e bambini di dover soggiornare in ospedale, o effettuare interventi in una giornata e rientrare la sera nella propria abitazione. Le modifiche e integrazioni apportate al provvedimento del 2 agosto scorse ''puntano prevalentemente all' obiettivo di dotare una serie di stabilimenti di posti letto di day hospital pediatrico che eviteranno viaggi e pernottamenti, di posti letto in day surgery (chirurgia di giorno) nelle discipline di chirurgia generale, ortopedia, oftalmologia e ginecologia. Sono state assicurate sezioni specialistiche nell' ambito della chirurgia generale per discipline chirurgiche affini, quali l' urologia.

I day surgery e le sezioni specialistiche - secondo la nota della Regione Puglia - garantiranno un filtro rispetto ai centri di alta specializzazione dove le stesse discipline sono previste quali unità operative autonome. Particolare attenzione è stata prestata ai settori dell'emergenza con l' individuazione di un congruo numero di stabilimenti il cui punto di primo intervento è qualificato come "pronto soccorso assistito" con la presenza di medici di medicina e chirurgia d' urgenza 24 ore, a cui si aggiunge l' ambulanza medicalizzata per l' emergenza territoriale. ''Attraverso un ampio percorso di confronti e consultazioni durato oltre 2 mesi - prosegue la nota - è stato possibile pervenire ad una riorganizzazione della rete ospedaliera che risponde a criteri scientifici sul piano assistenziale, a modelli organizzativi funzionali e razionali capaci di liberare risorse per garantire le attività territoriali che rappresentano l' obiettivo primario del piano sanitario regionale 2002-2004''.

Da domani il piano di riordino ospedaliero, ormai definitivo, entra nella fase di attuazione, insieme con il potenziamento delle attività territoriali, consentendo - conclude il comunicato - l' avvio delle operazioni per l' utilizzo degli oltre 750 milioni di euro disponibili per l'edilizia e le tecnologie sanitarie.

 

 

 

 

 

 

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Calcio: il Ceglie battuto di misura a Montalbano

Martedì, 1° ottobre

MONTALBANO-CEGLIE 1-0

MONTALBANO: Tedesco, Tasso, Zongolo, De Carolis, Loparco, Margherita, Gianniello, Forleo, Camerlengo (88' Amante), Siliberto (73' Di Bari), Mitrano (46' Latartara). All. Sabatelli.

CEGLIE: Simone, Moro, Lobello, Gioia, Maggiore (58' Britannico), Convertino, Argese, Piliego (68' Faggiano), Greco (46' Pastore), Chirulli, Arcadio. All. Pizzonia.
ARBITRO: Gadaleta di Molfetta.
MARCATORE: 51' Latartara.

FASANO - Prima vittoria stagionale per il Montalbano del tecnico Sabatelli. La formazione montalbanese si è imposta nel derby contro il Ceglie per 1-0, grazie alla bellissima rete segnata da Stefano Latartara, entrato da appena sei minuti al posto di Mitrano. Già nel primo tempo la formazione gialloblù aveva sbagliato un calcio di rigore con Siliberto, per fallo sullo stesso numero 10 montalbanese, deviato in angolo dal portiere Simone. Ad inizio ripresa la bella rete di Latartara, di controbalzo al volo. Poi ancora monologo montalbanese, con diverse occasioni sbagliate dai giocatori di Sabatelli.
  

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