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In questa pagina notizie e servizi da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

Sfida Urso-Ciracì: un'altra fumata nera. Deciderà Bondi 

Lunedì, 28 febbraio

Un’altra fumata nera per la scelta del candidato sindaco del centrodestra a Ceglie Messapica. A Ceglie Nicola Ciracì, già coordinatore provinciale di Forza Italia, da due mesi  in campagna elettorale con il consenso dell’Udc, si contende la disponibilità di Paolo Urso, ex consigliere provinciale. Oggi a Brindisi il commissario di Forza Italia, Gentile, ha discusso del  “caso Ceglie” con il presidente provinciale di An, Euprepio Curto, e con il sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali, di Forza Italia, che non hanno dato il via libera all’opzione Ciracì.  Curto e Vitali sosterrebbero la candidatura di Urso, scelta condivisa a livello locale da An ma non unitariamente da Forza Italia. Nelle prossime ore in ogni caso deciderà il commissario Gentile, dopo aver ascoltato il coordinatore nazionale Sandro Bondi.

Nel centrodestra ha provocato scompiglio la candidatura dell’ex sindaco Pietro Magno, alla guida di una lista civica composta da candidati di area non esclusivamente polista. Da ambienti vicini a Curto e Vitali si afferma l’estraneità all’iniziativa di Pietro Magno, ma ormai anche la posizione “programmatica” dell’ex presidente dell’Inail ha assunto una valenza squisitamente politica.

 

 

 

 

Candidati sindaco: ok di Federico e Magno

In Forza Italia braccio di ferro tra Ciracì e Urso 

Lunedì, 28 febbraio

Ultime battute per la scelta dei candidati a sindaco. Dopo il sì di Pietro Federico, il docente di Lettere che guiderà una coalizione coesa di tutto il centro-sinistra, arriva pure l'adesione di Pietro Magno, l'ex sindaco che ha accettato di correre per il ritorno al Comune con una lista civica che raccoglie scontenti di An e di altri gruppi del centrodestra.

Si dovrebbe invece decidere entro oggi il nodo Forza Italia, dove sono in lizza  Paolo Urso e Nicola Ciracì.  I problemi su quest'ultimo nome vengono da alcune frange di dissidenti e da alcuni dirigenti di An ma in ambienti forzisti si ritiene  improbabile che qualcuno possa sostituire Ciracì in questa candidatura visto che nel corso di un comizio gli stessi rappresentanti dell’Udc (il segretario provinciale Cosimo Mele e l’ex sindaco Mario Annese) hanno espresso il loro gradimento.

Il centrosinistra, come si diceva, ha trovato un candidato sindaco su cui tutti hanno espresso il loro gradimento. Si tratta di Pietro Federico, docente di Lettere, espressione dell’associazionismo cattolico, senza alcuna precedente esperienza politica. Il sì alla sua candidatura è venuto da Rifondazione comunista, Ds, Nuova Democrazia cristiana, e Margherita che presenteranno proprie liste e da Pdci, Laboratorio di elaborazione programmatica e “Donne per Ceglie” che sosterranno Federico senza presentare liste.

 Non ha dato sinora il proprio assenso alla candidatura di Federico e all’intesa politica raggiunta il movimento ”Ceglie che lavora”. Nell’intesa sottoscritta tra i partiti del centrosinistra si sottolinea che ogni lista che riuscirà ad avere un consigliere comunale avrà un rappresentante nell’esecutivo. La giunta verrà tenendo conto dei rapporti di forza che si definiranno in conseguenza dei risultati elettorali.

Il sindaco nominerà in modo autonomo la giunta dopo il confronto con i partiti i quali si impegnano a indicargli una rosa di almeno tre nomi al fine di garantirgli facoltà di scelta.

 

 

Il documento di sostegno al professor Pietro Federico

Il Partito della Rifondazione Comunista, i Democratici di Sinistra, la Nuova Democrazia Cristiana e la Margherita, ribadiscono l’impegno politico di dotare Ceglie Messapica di un governo stabile, plurale, partecipato ed efficace contro il fallimento politico ed amministrativo del centro-destra e si impegnano a presentare liste adeguate a questo obiettivo.

Nella riunione del 25 febbraio 2005 in un confronto ampio, profondo e sereno queste forze politiche pur sottolineando il ruolo essenziale ed insostituibile di presidio democratico riconosciuto ai partiti dalla Carta Costituzionale, hanno convenuto di cogliere l’opportunità politica e culturale, nell’attuale situazione a Ceglie Messapica, di una candidatura a Sindaco espressione della società civile.

Il documento di intenti politico-programmatico, già firmato in passato, è la base comune su cui fondare il programma e l’azione di governo della città.

Per quanto concerne i criteri dell’assetto di governo, vengono ricordati e riproposti i parametri già concordati in occasione delle elezioni comunali 2002:

  • Ogni lista che elegge almeno un consigliere in consiglio comunale ha diritto ad una rappresentanza nell’esecutivo;

  • La “giunta” viene completata seguendo il criterio dei rapporti di forza scaturiti dai risultati elettorali;

  • Il Sindaco nomina gli assessori, questo atto autonomo del primo cittadino sarà il frutto della discussione e dell’accordo con i partiti che comunque indicheranno delle rose di almeno tre elementi.

Per quanto concerne il vice-sindaco la scelta autonoma del sindaco deve tenere conto dei seguenti parametri:

  • Esperienza politico-amministrativa e rappresentanza alla forza politica più suffragata nelle elezioni comunali.

Si conviene sulla necessità-opportunità di legare strettamente la campagna elettorale comunale a quella “regionale”.

Le liste di centro-sinistra si impegnano per la elezione di Nichi Vendola a Presidente della Regione Puglia.

Convengono, altresì, sull’importanza e sulla opportunità per la città di una candidatura al consiglio regionale di un cegliese, autorevole esponente di una formazione politica della nostra coalizione.

I partiti, nel ribadire l’autonomia di ogni forza politica nella propria campagna elettorale, augurano un buon risultato al candidato cegliese al consiglio regionale.

I partiti tutti ribadiscono la centralità della questione morale.

La futura amministrazione deve essere inattaccabile sul piano della legalità e di una gestione trasparente dell’azione amministrativa.

Deve prevalere l’interesse generale su quello particolare nella “giunta” e nei consiglieri della coalizione in ogni atto amministrativo, soprattutto in questioni centrali come bilancio, Pug e destinazione di denaro pubblico.

La campagna elettorale della coalizione sarà all’insegna di un uso moderato e mirato di risorse finanziarie.

Convinti di un esito favorevole della imminente campagna elettorale, i firmatari del presente documento propongono la formale ed unitaria candidatura a Sindaco della città di Ceglie Messapica al Prof. Ppietro Federico.

Il PdCI e i due soggetti della società civile (“Laboratorio di elaborazione programmatica” e “Donne per Ceglie”), pur non presentando proprie liste, sostengono la candidatura del Prof. Pietro Federico a Sindaco di Ceglie Messapica.

Il Prof. Pietro Federico ha espresso un giudizio positivo sul testo dell’accordo ed ha accettato la candidatura, ringraziando tutte le forze proponenti.

 

 

 

 

 

Sfida Urso-Ciracì nel Polo, nel centrosinistra ok a Federico 

Domenica, 27 febbraio

«Il candidato sindaco della Cdl è Paolo Maria Urso». «No, è Nicola Ciracì». «Non è vero, non è ancora stato deciso nulla...». Situazione confusionaria e accordi lontani nel centrodestra. Mentre si dà per ufficiale la candidatura di Ciracì, arriva a sorpresa la notizia che il tutto verrà deciso lunedi a Brindisi, in un vertice con il commissario di Forza Italia, Gentile. Dunque, giochi ancora aperti.

La notizia della candidatura del consigliere provinciale di FI (sostenuto da FI e Udc) era giunta a sorpresa l'altra sera, quando già si dava per certa quella di Paolo Maria Urso, anch'egli di Forza Italia, sostenuto dalla corrente che fa capo all'onorevole Luigi Vitali e da Alleanza Nazionale. La notizia che tutto è ancora in forse, dovrebbe «tranquillizzare» An che - allo stato attuale - ribadisce il suo «no a Ciracì e a chi ha provocato il commissariamento».

Posizione delicata quella del partito di Fini, che in queste ore - nel caso in cui non passi il nome di Urso - dovrà decidere se cambiare posizione sulla candidatura di Ciracì, correre da sola o aderire al comitato cittadino che sostiene l'ex sindaco Pietro Magno. Possibilità, quest'ultima, alquanto difficile, visto che Magno ha precisato di essere disponibile alla candidatura, ma senza l'appoggio di alcun partito. Secondo quanto si apprende, l'ex sindaco starebbe accelerando i tempi per ufficializzare il suo ritorno in politica e presentare la squadra degli assessori.

Per quanto riguarda il centro sinistra, indiscrezioni delle ultime ore confermate: il candidato sindaco sarà Pietro Federico, persona non legata ad alcun partito e vicina al mondo dell'associazionismo. La candidatura è stata ufficializzata ieri mattina, con un documento firmato da tutti i partiti della coalizione (Rifondazione, Ds, Margherita, Comunisti Italiani, DC) e dai comitati cittadini «Donne per Ceglie» e «Progettare la città». Assente «Ceglie che lavora», dal quale si attende una risposta di adesione. Infine, l'ex sindaco di Rifondazione, Pietro Mita è ufficialmente candidato alle Regionali. Il suo diretto competitore sarà Mario Annese, candidato nell'Udc.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Voto: spuntano i nomi di Urso (Polo) e Federico (l'Unione)  

Sabato, 26 febbraio

Due candidati al Consiglio regionale e quattro candidati alla carica di sindaco. É questo lo scenario che si prospetta ai cegliesi in vista delle elezioni del 3 e 4 aprile. Di ufficiale, finora, ci sono solo i nomi di Mario Annese, candidato alla Regione nelle fila dell'Udc, e di Antonio Nacci, in corsa per la carica di sindaco con il Nuovo Psi. Il resto, sono indiscrezioni delle ultime ore, che attendono di essere confermate.

Per quanto riguarda il centrodestra, si starebbe profilando la candidatura non più di Nicola Ciracì (Fi) ma di Paolo Urso, anch'esso di Forza Italia. La candidatura di Paolo Urso, ex consigliere provinciale, sarebbe fortemente caldeggiata dal sottosegretario Luigi Vitali, parlamentare azzurro". Sembra infatti che da Roma, o così si vuol far credere, sarebbero arrivate «pressioni» per evitare che a Ceglie il centrodestra corra diviso.  Possibilità tutt'altro che remota, visto che Alleanza Nazionale ha sempre sostenuto con forza il suo «no» a Ciracì. Sul nome di Urso, il centrodestra dovrebbe ritrovare l'unità. Ma la situazione è molto fluida, considerato che l'Udc, in aperto appoggio a Ciracì, ne fa una questione di principio con la minaccia di «rompere» l'unità in altri comuni.

Un punto interrogativo va posto sulla ricandidatura di Pietro Magno. Dopo l'incontro di un paio di settimane fa con il comitato civico «Progetto per Ceglie», i cui promotori sono gli ex di Alleanza Nazionale Mario Allegretti e Ciro Argese, si era parlato di un suo ritorno in politica, ma la conferma ufficiale tarda ad arrivare. Dopo l'opzione Urso sembra in ripresa anche l'ipotesi di una candidatura a sindaco di Antonio Nacci, nel Nuovo Psi, negli anni Ottanta consigliere comunale socialista.

Nel centro-sinistra accordo raggiunto, a quanto pare, sul nome di Pietro Federico, persona non legata ad alcun partito a vicina al mondo dell'associazionismo. Un nome tirato fuori a sorpresa che sembrerebbe essere gradito ai partiti (Ds, Margherita, Dc, Rifondazione, Comunisti Italiani) a ai vari comitati cittadini che hanno aderito al centro sinistra. Docente di Italiano, vicepresidente della scuola media Pascoli, un lungo passato di educatore sociale (i boy-scout di Ceglie si identificano in lui), Pietro Federico scioglierebbe la riserva a condizione che il centro-sinistra si presenti compatto all'elettorato, dall'Udeur a Rifondazione comunista. Infine, l'ex sindaco Pietro Mita. La conferma ufficiale non c'è, ma è quasi certo che verrà candidato alla Regione.





Il professor Pietro Magno ridiscute le origini di Ceglie 

Sabato, 26 febbraio

L'Università delle tre età «Unitre», nell'ambito delle diverse iniziative, che ogni anno propone ai sui associati, ha dato vita, l'altra sera, ad un interessante seminario di studi dal tema «Ceglie Messapica nell'antichità». Una pagina di storia cegliese raccontata dal docente dell'Università di Lecce, Pietro Magno. Una antichissima storia, quella di Ceglie Messapica, che purtroppo non ha avuto, negli anni, la fortuna critica che meritava. Errori e confusioni etimologiche hanno spesso portato ad immancabili ripercussioni nella ricostruzione storica delle origini del paese. Nel corso dell'interessante serata, il relatore non ha mancato di porre l'accento sui dubbi geografici e errori di varia natura che hanno portato alcuni storici a confondere Ceglie Messapica talvolta con Cellino o con Ceglie del Campo. Infatti, molti ritrovamenti archeologici sono stati ad esempio ingiustamente attribuiti a Ceglie del Campo. In particolare la monetazione celina ha dato luogo a non poche controversie tra studiosi. Nella sua relazione, il professore Magno ha fatto riferimento a Plinio il Vecchio che, in un suo trattato, nella parte dedicata più specificamente alla geografia, non manca di citare Ceglie, inserendola tra le 24 città pugliesi più importanti.

Tuttavia, in particolare nell'ottocento, alcuni studiosi hanno sollevato dei dubbi in merito proprio alla stessa ubicazione di Ceglie Messapica, omettendo di tener conto del particolare stile linguistico del tempo. «Si deve molto - ha sottolineato Magno - allo storico Francesco Ribrezzo, che è riuscito a dare a Ceglie quello che gli appartiene». Inoltre, il docente universitario ha fatto riferimento ai numerosi cenni della letteratura antica in cui in modo diretto o nel discorso più ampio dei «messapi» si attesta l'antica origine della città. Un'importanza, quella di Ceglie Messapica, che per la sua storia del tutto particolare lascia ancora la porta aperta ad approfondimenti e disquisizioni filologiche. Un'attenzione, d'altronde, che l'Unitre, presieduta da Pietro Maggiore, riserva spesso al proprio paese dando vita, con il supporto di illustri relatori, a svariati momenti di approfondimento.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Alberi sui binari, bloccato locomotore vicino Francavilla 

Mrecoledì, 23 febbraio

Un paio di alberi sono caduti sui binari delle Ferrovie in concessione del Sud Est nel tratto tra Francavilla Fontana e Manduria e nonostante il macchinista sia riuscito ad azionare i freni, il locomotore è finito sopra i tronchi: nessun passeggero ha riportato ferite. Il transito ferroviario è bloccato in attesa che un'autogru dei vigili del fuoco intervenga a liberare i binari dal treno e dai rami. E' accaduto stamattina.

A quanto si è saputo la brusca frenata ha causato nei numerosi passeggeri che affollavano i due vagoni - pendolari che si spostano per motivi di lavoro - molto spavento, ma non vi sono stati feriti. I passeggeri sono stati trasbordati su altri mezzi con cui hanno raggiunto i centri vicini. Gli alberi avevano ceduto per il forte vento che ha colpito ieri sera la provincia di Brindisi. Raffiche di vento molto forti hanno colpito, per un breve lasso di tempo, anche altre zone del sud della Puglia.

A Taranto dove i vigili del fuoco sono intervenuti per cornicioni pericolanti di vecchie abitazioni, cartelloni pubblicitari e alberi divelti. Nella zona settentrionale della provincia di Lecce e' caduta una forte grandinata e, per il vento, sono caduti anche alcuni alberi. Nella Murgia settentrionale barese, nella zona di Spinazzola, molte strade provinciale sono coperte da lastre di ghiaccio e i mezzi della Provincia sono al lavoro per consentire la transitabilità.

 

 

 

 

 

"Due ore in attesa del tecnico radiologo": denuncia all'Asl 

Lunedì, 21 febbraio

Un caso di presunta malasanità è stato segnalato da Pasquale Elia, cegliese particolarmente attento ai diritti del cittadino e ai doveri delle istituzioni. Di oggi una sua lettera di denuncia relativa ad un episodio accaduto all'ospedale di Ceglie, anzi allo "stabilimento", secondo la riforma lessicale varato insieme al Piano di riordino ospedaliero. Pubblichiamo la lettera integrale inviata da Pasquale Elia al direttore della As di Brindisi, Bruno Causo, al direttore medico del presidio ospedaliero unico di Francavilla, Antonio Montanile, e al direttore medico dello Stabilimento di Ceglie, Di Castri.

"Un giorno di alcune settimane fa un ragazzo, di venticinque anni all’incirca,

certo D.L. di Ceglie, si precipitò al locale “Pronto soccorso”, per forti dolori al petto e al braccio destro, oltre che a gravi difficoltà di respirazione.

Il medico di turno dopo averlo accuratamente visitato, avrebbe voluto sottoporlo ad accertamenti radiografici, ma non fu possibile perché, al momento, il tecnico della radiologia era assente, a dire dello stesso medico.

Così si fece rilasciare dal paziente il numero telefonico dove poteva essere rintracciato con l’intento che, all’arrivo del tecnico, lo avrebbe convocato per gli accertamenti radiografici del caso. Così fu. Circa due ore dopo, infatti, D.L. fu invitato a presentarsi in ospedale.

Gli accertamenti diagnostici effettuati, purtroppo, non dettero buoni risultati tanto che a mezzo ambulanza del 118 fu accompagnato d’urgenza a Brindisi dove i sanitari decisero di inviarlo con immediatezza al “Vito Fazzi” di Lecce. 

Quivi giunto fu, seduta stante, sottoposto ad intervento chirurgico per “embolia polmonare”.

Il commento dello scrivente è certamente superfluo".

Pasquale Elia

 

 

 

 

 

 

Centinaia di programmi nelle "damigiane democratiche" 

Sabato, 19 febbraio

E' quasi completato lo " spoglio " delle centinaia di schede depositate dai cegliesi nelle " Damigiane Democratiche " idea dei movimenti "Ceglie che Lavora" , "ImpegnoDonna" e "ForumGiovani" con lo scopo di proporre un programma di governo della città alternativo, innovativo e soprattutto partecipato, dando la possibilità ai cittadini di dire la propria opinione su idee e programmi e anche di proporne di nuove.

Francesco Nacci, tra i promotori dell'iniziativa, osserva : "Siamo estremamente soddisfatti, sono centinaia le persone che hanno aderito al comitato e sono peraltro molte le idee e le proposte dei cegliesi circa il governo della loro città. In particolare i cittadini hanno sottolineato l'esigenza del cambiamento, di aria nuova alla guida di una città allo stremo delle forze. Molte le richieste circa i temi della sicurezza, della legalità, del potenziamento dei settori del turismo rurale, dei prodotti agroalimentari, della nettezza urbana, del recupero vero del centro storico. Di tutte queste istanze faremo tesoro e nei prossimi giorni convocheremo un incontro pubblico per coinvolgere tutti i sostenitori ed esporre i risultati delle Damigiane Democratiche, I movimenti organizzeranno contestualmente un grosso evento con tutte le associazioni presenti in città per discutere del ruolo delle associazioni nello sviluppo culturale sociale ed economico di Ceglie Messapica, che vedrà coinvolte associazioni culturali, musicali, teatrali".

Commenta Pasquale Suma, un altro degli animatori del progetto : " In particolare ci ha colpito il fatto che non vi sono state né critiche né segnali di intolleranza, indice di una accresciuta cultura civile e politica dei cegliesi. Semmai ci preoccupa seriamente l'incapacità dei poli di prendere posizione sui candidati sindaci, nonché sui programmi ...tutti in alto mare. Riteniamo che questi siano segnali preoccupanti che denotano forti lacerazioni all'interno delle forze politiche che si candidano a governare la città. Noi ribadiamo l'urgenza di stabilire punti fermi e dare risposte chiare e convincenti a cittadini ed elettori, che come noi tutti sono veramente stufi dei balletti della politica a favore di questo o quel personalismo. L'invito è non più alle forze politiche alle quali abbiamo chiaramente indicato le esigenze della società civile, ma proprio ai tanti cittadini stufi dell'incapacità di questi personaggi di trovare soluzioni credibili per i tanti problemi della città e dei cittadini.

Rinnoviamo l'appello - conclude Suma - a sostenere i nostri movimenti affinché il popolo possa veramente veder accolte le proprie esigenze e proposte."

 

 

 

Il "Fornello" di Ricci invitato ad una cena d'autore 

Venerdì, 18 febbraio

ERBA (Como) - Cucina d’autore, cucina firmata, cucina colta. Grandi nomi e atmosfere sofisticate in questa fiera per addetti ai lavori e per appassionati che assomiglia più a un enorme (12 mila metri quadrati) locale alla moda. Di quella moda però che sfugge ai lustrini e insegue la qualità del cibo, l’eccellenza dei prodotti e della preparazione. Che riscopre le osterie, come luogo dove si respira cultura, oltre che tradizioni e sapere in forma di piatti. Ecco allora che accanto alle firme della ristorazione, ci sono le firme degli artisti che personalizzano gli spazi della fiera con sculture, fotografie, quadri e video digitali. E ci sono anche le firme degli autori noir che parlano della cucina che entra nei libri tra un omicidio e un interrogatorio: chi non conosce i piatti di pesce del commissario Montalbano, o la devozione al buon cibo di Pepe Carvalho, o le cene di Maigret?

Ne parleranno domani alle 18 Loriano Macchiavelli e Sandro Toni assaggiando la torta di riso e i vini preferiti dal loro ispettore Sarti Antonio; domenica alla stessa ora sarà la volta di Piero Colaprico e della torta di latte che appare nei suoi romanzi. Ma non solo i commissari amano la buona tavola: domani alle 20.30 spazio al risotto con «ossobuchero» e agli altri funambolici piatti citati da Carlo Emilio Gadda. Anche questo è Ristorexpo, rassegna allestita da domani a mercoledì 23 febbraio al centro Lariofiere di Erba (ingresso 6 euro, per gli stage tecnici tel. 031.2441, per le prenotazioni di cene e laboratori tel. 031.637.465, www.ristorexpo.com): oltre all’esposizione di attrezzature, prodotti e servizi per la ristorazione, a richiamare il pubblico saranno in particolare gli eventi realizzati con la collaborazione di Slow Food e di Jeunes Restaurateurs d’Europe pronti ad accontentare tutti i palati.

Ogni giorno sarà protagonista un cibo diverso che caratterizzerà tutte le iniziative: sabato di scena latte e dolci, domenica carne, lunedì pesce, martedì verdure e mercoledì chiusura con i cereali.

Al top degli eventi ci sono le «Cene d’autore», pensate per i più esigenti: si parte domani con i maestri della federazione italiana cuochi della provincia di Como che presentano i piatti del territorio, si prosegue domenica con Herbert Hintner, chef patron del ristorante Zur Rose di San Michele Appiano (Bz), lunedì con Alfredo Russo, del ristorante Dolce Stil Novo di Cirié (To), martedì con i profumi mediterranei di Antonella Ricci del ristorante Al fornello di Ricci di Ceglie Messapica (Br) e si finisce mercoledì con l’associazione valtellinese Slow Cooking (la cena è preceduta dalla degustazione di vini della zona e dalla presentazione della Guida Vini d’Italia di Slow Food).

Chi preferisce atmosfere più conviviali può invece scegliere le osterie della provincia di Como che si alternano in fiera (sono aperte dalle 10 alle 23). Ma visto che questa è una rassegna colta c’è spazio anche per qualche curioso dibattito sulle tradizioni culinarie: domenica, a cura di Alessandro Pierangeli, si tiene un laboratorio di cucina ebraico-romana, con tanto di introduzione culturale e religiosa, spiegazione della differenza tra la cucina ebraica askenazita e quella sefardita, il significato della parola «kasher» (in ebraico valido, adatto, buono, significa che il cibo è idoneo alle prescrizioni bibliche) e finale degustazione di menu tipico ebraico.

Poi ci sono i laboratori del gusto curati da Slow Food, gli stage (i maestri Alfredo Russo, Pietro Lemann e Claudio Saddler insegnano ai cuochi), i convegni su cibo e territorio: «Tutte iniziative di alta qualità, perché questa è la caratteristica della nostra fiera - spiega Giovanni Ciceri, avvocato e consigliere delegato di Ristorexpo -, che abbiamo deciso di dedicare al mondo dell’alta cucina. Chi si occupa di enogastronomia è considerato come un gaudente che si dedica a cene luculliane; in realtà, accanto all’aspetto conviviale del cibo, c’è un movimento economico e culturale importante a cui abbiamo cercato di dare spazio».

(Arianna Ravelli, Il Corriere della Sera)

 

 

 

 

Sosta selvaggia, richiamato il compito dei vigili urbani 

Mercoledì, 16 febbraio

Sui lavori stradale e sulla sistemazione della nuova segnaletica interviene Pasquale Elia con una lettera aperta inviata al Corpo della Polizia municipale di Ceglie Messapica.

 

"Da alcuni giorni, nel centro cittadino, fervono i lavori per il ripristino della segnaletica stradale orizzontale, particolarmente quella per la sosta oraria a pagamento.

Questi lavori che stanno impegnando un bel po’ di risorse della Comunità cegliese, trovano il mio incondizionato appoggio a condizioni che, in seguito, facciate rispettare le regole, ovvero, incominciate a scrivere, finalmente, qualche contravvenzione a chi non si attiene alle norme del Codice della Strada.

Nelle altre città, gli Agenti addetti al traffico, nonostante le difficili condizioni meteo ed ambientali in cui operano, svolgono un servizio di vigilanza capillare davvero encomiabile.

Essi sono presenti in tutti gli angoli della città, impeccabili nel vestire, sempre disponibili, educati e rispettosi, precisi nelle informazioni, severi ed inflessibili verso coloro i quali non rispettano le regole.

Quelle città  (Martina Franca, Brindisi, Grottaglie, Ostuni ) sembrano più vive, più ordinate, più pulite, più ospitali.

Cosa manca al nostro Corpo di Polizia Municipale per essere, non dico migliore, sarebbe auspicabile, ma almeno uguale a quelli delle città vicine?

Fate una capatina in Piazza Sant’Antonio, in Corso Garibaldi, in Piazza Plebiscito, in Via F. Argentieri, in Via Orto Nannavecchia  e potete rendervi conto della vostra assenza.

Autovetture in sosta ove vige divieto e dove esiste area di parcheggio, sosta selvaggia.

Una domanda che mi sono posto:  ma i cosiddetti “grattini” esistono a Ceglie?"

 

 

 

 

 

Voto: occhi puntati sulle grandi manovre nel centrodestra 

Martedì, 15 febbraio

Sono le vicende del centrodestra a Ceglie Messapica ad attirare, in questo momento, l'attenzione dell'opinione pubblica in attesa che, a breve, inizi ufficialmente la campagna elettorale. «Le odierne notizie di stampa che riportano il tentativo di due autorevoli parlamentari del centro-destra di individuare e coinvolgere un altrettanto autorevole cittadino di Ceglie Messapica nella campagna elettorale che ci apprestiamo a svolgere, riapre un tema assai caro al nostro partito che, purtroppo, si riaffaccia, da qualche tempo, ad ogni campagna elettorale». esordisce in una nota la segreteria provinciale Udc che con il suo segretario continua affermando di avere «profondo rispetto per il ruolo istituzionale dei parlamentari che rappresentano la Casa della Libertà, ma non può non sottolineare il modo di fare irrituale e assolutamente criticabile poiché non vede il protagonismo delle realtà locali e che lascia intendere una concezione feudale della politica che non ci appartiene in alcun modo». «Abbiamo avuto più volte occasione in passato - si legge ancora nella nota - di chiedere con forza l'apertura di un tavolo provinciale per mettere ordine e ripristinare le regole della politica che la gente invoca a ragion veduta a schieramenti consolidati come quello del centro-destra. Noi - si legge ancora - crediamo che non si possa prescindere da una valutazione corale delle opportunità e delle criticità, partendo dal coinvolgimento dei partiti e dei loro aggregati a livello locale, nella scelta degli uomini per non incappare in risultati disastrosi come nelle ultime elezioni provinciali».

E ancora: «Siamo consapevoli del ritardo temporale che abbiamo accumulato, ma siamo altrettanto convinti della necessità di questo passaggio per giungere nel migliore dei modi ad un appuntamento elettorale che per questa provincia non è caratterizzato solo dalle elezioni regionali, ma che vede importanti confronti a Ceglie Messapica, a San Vito dei Normanni, e San Pietro Vernotico, Torre Santa Susanna e Cellino S.Marco. Auspichiamo - conclude la nota - un immediato confronto intorno ad un tavolo provinciale, ed In questo senso accogliamo sotto i migliori auspici l'occasione della nomina del nuovo Commissario di Forza Italia, cui facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro, affinché si possa giungere ad una intesa che ci veda protagonisti propositivi della prossima tornata elettorale, scongiurando un ulteriore allontanamento della gente dalla politica con la ricomparsa di paladini dell'ultima ora pronti a riempire un vuoto che solo noi possiamo lasciare. Se così non dovesse essere l'Udc si riterrà libera di trarre le sue conclusioni».

Ed intanto si continua a commentare il possibile ritorno del prof. Paolo Magno, che avrebbe accettato a ricandidarsi a sindaco di Ceglie a capo di una lista civica «Per Ceglie con Magno», la cui composizione è stata affidata a Ciro Argese e Mario Allegretti. Secondo i bene informati la lista civica che appoggerà Magno sarà composta, come da lui stesso espressamente chiesto, da gente estranea alla politica di mestiere, aperta alla società civile ed a gente di buona volontà, «in assoluta lontananza dagli uomini e dai partiti». «Il prof. Magno - dicono nel suo entourage - ha ribadito a chi sta componendo la lista il suo assoluto diniego a circondarsi di quei personaggi che determinarono la sua caduta e precisamente Francesco Locorotondo, Donato Gianfreda, Rocco Argentiero e tutti gli altri che firmarono la mozione di sfiducia contro di lui». E non è l'unica novità, che viene fuori dall'entourage di Magno: ultimata la lista - si è sentito dire -, nel comizio in cui annuncerà la propria candidatura, il prof. Magno provvederà pubblicamente a dare alla città, quindi già dal primo turno, comunicazione degli assessori che faranno parte della sua squadra qualora vinca, insieme al programma della città».

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Il sindacato avverte Fitto: "Questa sanità sta uccidendo" 

Lunedì, 14 febbraio

Alla riduzione dei posti letto prevista dal piano di riordino degli ospedali ''non ha fatto seguito la contestuale attivazione di altri servizi'' ed una conferma di tutto questo ''arriva dal direttore generale dell' azienda regionale alla sanità, in diretta Tv''.

Lo sostengono in una nota i responsabili della segreteria regionale Cgil funzione pubblica secondo i quali ''stamani il direttore generale dell' Ares, Morlacco, ha dichiarato che dei 10 reparti di rianimazione di nuova istituzione previsti, solo tre, a distanza di due anni e mezzo dall' approvazione del piano, hanno visto il taglio del nastro. Gli altri sette, forse, saranno aperti tra un anno e mezzo''. ''Ora si capisce - si sostiene nella nota - il vero motivo per il quale la giunta Fitto ha continuato a tenere nascosti i dati relativi allo stato di attuazione del piano ospedaliero regionale, sottraendosi anche ad un preciso impegno assunto nei confronti del consiglio regionale''. ''La realtà, purtroppo, - si legge ancora - è più forte dei silenzi e della propaganda''. ''Alla luce dei recenti tragici fatti di malasanità pugliese è lecito chiedersi - si legge ancora - quante vite rischiano di andare ancora perdute prima di vedere i 'benefici' del piano, se mai li vedremo''. Secondo l'organizzazione sindacale, la realtà è quella ''della chiusura di interi reparti ospedalieri, la dismissione di servizi e la mancata realizzazione di servizi sanitari territoriali''. Sono stati ridotti - si denuncia - ''sia i servizi sanitari sia le prestazioni, con la conseguenza che nelle strutture ancora aperte i tempi di attesa si sono allungati in una misura indegna di un paese civile''.

Tutto ciò, secondo la Cgil, ha un solo fine: ''Smantellare il servizio pubblico per sviluppare una sanità privata il cui costo lo pagheranno direttamente i cittadini''. Nella nota, infine, si fa anche riferimento alla diretta telefonica fatta da Fitto stamani alla trasmissione di Maurizio Costanzo: ''Parlando del tragico caso della donna di Polignano morta per la mancanza di un posto letto in rianimazione, ha affermato - si sottolinea nel comunicato della Cgil - che nessuna colpa può essere addebitata al 118 e al piano di riordino e che siamo in presenza solo di strumentalizzazioni politiche''. ''Di fronte a simili affermazioni - conclude la nota - si resta senza parole''.

Di un'altra polemica sono stati protagonisti il sen. Antonio Gaglione e il direttore dell'Asl di Brindisi Bruno Causo. Il parlamentare aveva richiesto l'intervento della Prefettura di Brindisi dopo che un uomo di Ostuni, un pensionato di 68 anni, ha atteso per ore al Pronto soccorso di Ostuni il trasferimento in un reparto di Rianimazione. Il direttore dell'Asl ha apostrofato Gaglione di "squallida strumentalizzazione" affermando che il paziente era intubato e assistito presso l'ospedale Perrino di Brindisi. Infatti il paziente ha atteso 15 ore prima di poter essere trasferito al Perrino dopo le insistenze di Prefettura e carabinieri. La gente ora auspica che vi siano altre "squallide strumentalizzazioni" per aver diritto alla salute.

 

 

 

 

 

Basket: il Ceglie dà spettacolo, il derby va all'Ostuni 

Lunedì, 14 febbraio

TELCOM OSTUNI-STAMPLAST CEGLIE: 85-74
[]Telcom Ostuni:  Motta 22, Parisi 10, Sarli 4, Di Santo 24, Vozza 10, Ungaro 6, Crovace, Bagnardi, Della Corte 9, Pecere. All. Putignano.

Stamplast Ceglie: Marchionna 7, Farnetani 5, Cipulli 4, Sarcinella n.e., Villani 16, Bosco 15, Passante 20, D´Amicis 7, Curri n.e., German. All. Romano.

Arbitri: Lanzone e Tondat di Torino.

Progressione: 21-18, 38-30, 58-41.

Va alla Telcom Ostuni il big match del campionato di C/1. La formazione ostunese ha battuto la vice-capolista Stamplast Cegli al termine di un match di straordinaria intensità e vissuto in un'atmosfera da categoria superiore.

Circa duemila spettatori hanno seguito la gara con una buona rappresentanza di tifosi provenienti da Ceglie. Uno spettacolo in campo e sugli spalti che ha dato lustro ad una gara vinto con merito dalla squadra guidata da Giovanni Putignano. La Telcom deve rinunciare al pivot Valentini colpito dall'influenza poche ore prima della gara. Al suo posto scende in campo Domenico Pecere, un veterano che ha fatto sentire il suo peso sotto canestro nei momenti topici della gara. Primi due quarti sul filo dell'equilibrio. Nessuna delle due squadre riesce a prendere il largo ed il punteggio resta incollato.

La svolta arriva nel terzo quarto quando la Telcom mette a segno un break che porta la squadra ostunese a +23. Inutile il tentativo di rimonta della squadra cegliese che deve raccogliere una sconfitta che non pregiudica la corsa ad un campionato di vertice.

Per quanto riguarda il tabellino, nella Telcom su tutti la prestazione di Motta e Di Santo. Nel Ceglie i migliori sono stati Passante e Villani. Ora la Telcom aspetta di conoscere la data del recupero della gara contro il Campobasso che potrebbe aumentare il divario dalle inseguitrici.

 

 

 

 

 

 

Il sen. Antonio Gentile commissario di Forza Italia 

Sabato, 12 febbraio

Antonio GentileAntonio Gentile è stato nominato commissario provinciale di Forza Italia a Brindisi. A renderlo noto è stato lo stesso senatore del partito azzurro, componente della Commissione antimafia e della Commissione Finanze di Palazzo Madama. ''Sono onorato della nomina - ha detto Gentile - voluta da Sandro Bondi in una città come Brindisi, guidata da un sindaco come Domenico Mennitti e che ha parlamentari come Vitali e Sardella. Insieme a loro ed al coordinatore regionale, Mazzaracchio, sarò in Puglia nella prossima settimana''. ''Brindisi - ha aggiunto Gentile - è una delle città piu' importanti e strategiche del meridione ed è per me un onore poter reggere il partito in questo momento: un partito che ha al suo interno grandi personalità ed un sindaco di raffinato spessore intellettuale".

Calabrese, 55 anni, geologo, residente a Cosenza, è giornalista pubblicista e capo ufficio stampa dell'azienda ospedaliera di Cosenza. E' stato eletto nel Collegio 3 della Calabria il 13 maggio del 2001. 

 

 

 

 

Elezioni in cinque comuni del Brindisino il 3 e 4 aprile 

Sabato, 12 febbraio

Il prefetto di Brindisi, Cesare Ferri ha convocato, con proprio decreto, i comizi elettorali per il rinnovo dei consigli comunali di Ceglie Messapica, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni e Torre Santa Susanna. Nei cinque comuni si voterà il 3 e 4 aprile prossimi insieme al rinnovo del consiglio regionale, con eventuale turno di ballottaggio il 17 e 18 aprile.

I consigli comunali di Ceglie Messapica, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico e San Vito dei Normanni erano stati sciolti con decreto del presidente della Repubblica in seguito alle dimissioni del sindaco o della maggioranza dei consiglieri. I cittadini di Torre Santa Susanna tornano alle urne per naturale scadenza elettorale.

 

 

 

 

 

 

Pietro Magno ritorna sulla scena e bacchetta i partiti

Sabato, 12 febbraio

Un lungo e fragoroso applauso ha accolto l'ex sindaco Pietro Magno, invitato da «Progetto per Ceglie» - un comitato cittadino che fa capo ai dissidenti di Alleanza Nazionale, Mario Allegretti e Ciro Argese - ad un pubblico incontro presso la sala conferenze dell'Istituto Musicale. Un incontro - pensavano in molti - in cui Magno avrebbe ufficializzato il suo ritorno in politica come candidato alle amministrative.

Invece, l'ex sindaco è stato chiaro sin dall'inizio: «Non sono qui come candidato - ha detto - ma per raccontare la mia esperienza di ex amministratore, finita in anticipo per colpa di alcuni personaggi della politica cegliese. Anche se - ha aggiunto - l'affetto dimostratomi in queste ore mi porterà seriamente a valutare la proposta». Magno ha quindi illustrato il percorso della sua giunta, dal settembre 1999 al marzo 2001, partendo «dalle piccole cose (il completamento della casa comunale, la rete fognaria, l'informatizzazione del Comune)» ai «progetti più ambiziosi già partiti e poi bloccati per le vicissitudini politiche come il progetto Isbem, un polo tecnologico scientifico che sarebbe stata la soluzione ideale per l'ospedale di Ceglie, la Cittadella dello Sport, con le sua finalità sportive e sociali, il Pug, bloccato per evidenti interessi personali di qualche consigliere. In ogni caso - ha ammonito - non tornerei mai come sindaco per ritrovarmi vittima di giochi politici di questo o quel partito».

Dunque, l'idea sarebbe quella di sostenere Magno senza alcun simbolo di partito. «Non per la storia che essi rappresentano - ha sottolineato Ciro Argese - ma per alcuni uomini della città che li rappresentano». Posizione sostenuta anche da Mario Allegretti, secondo cui «i partiti hanno perso visibilità ed è arrivato il momento di avere il coraggio di prendere una decisione non politica». E già molti cominciano a chiedersi quale posizione potrebbe assumere Alleanza Nazionale, storicamente vicina all'ex sindaco Magno.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Partiti e movimenti al lavoro per trovare il candidato sindaco

Mercoledì, 9 febbraio

Con molta probabilità  tre movimenti di imprenditori, di giovani e di donne potrebbero partecipare con liste autonome alle prossime elezioni amministrative. Nei giorni scorsi ci sono stati contatti con le forze del centrosinistra al fine di verificare la possibilità di un percorso cmune, ma i tre movimenti chiedono che sia proposto un candidato sindaco che dia il segno del rinnovamento. Sono in attesa di risposte. Nel centrosinistra vi è una intesa per un candidato unitario tra Rifondazione comunista, Ds, Margherita, Comunisti italiani e Nuova Dc.

Qualche contatto i tre movimenti lo hanno avuto anche con il fronte della Casa delle Libertà dove da tempo è stata definita una intesa tra Udc, An e Forza Italia. Per quando riguarda la scelta del candidato sindaco, il nome più accreditato resta quello di Nicola Ciracì, capogruppo di Forza Italia in Consiglio provinciale. Alla Casa delle Libertà potrebbe aggregarsi la lista civica di Forza Ceglie guidata da Rocco Cavallo.

La Casa delle Libertà in ogni caso non sarà unita. L’ex sindaco Pietro Magno in carica per quasi due anni, tra il giugno del 1999 e il marzo del 2001, starebbe lavorando alla costituzione di una lista civica con alcuni dissidenti della Casa delle Libertà. La lista dovrebbe essere presentata domani.

Aveva anche annunciato l’intenzione di proporre un proprio candidato sindaco il Nuovo Psi. Si era fatto il nome di Antonio Nacci, già segretario provinciale del Psdi e dirigente del Psi, oltre che vicesindaco di Ceglie alla fine degli anni Ottanta.

 

 

 

 

 

Prosegue l'iniziativa "Damigiane democratiche"

Martedì, 8 febbraio

Prosegue con grande successo l'iniziativa delle "Damigiane Democratiche" organizzata a Ceglie Messapica dal comitato " Ceglie che Lavora " espressione della società civile e imprenditori, affiancati in questi giorni dai neocostituiti  comitati "ImpegnoDonna" e "ForumGiovani". Il primo  formato interamente da Donne è espressione di diversi pezzi della società  e dalle casalinghe alle imprenditrici, da medici a studentesse, ha tra gli obiettivi quello di portare all'attenzione del dibattito politico i grossi problemi delle famiglie, delle donne in quanto madri e lavoratrici.

Il secondo è formato prevalentemente da giovani cegliesi, disoccupati,
professionisti e studenti, i quali vogliono far pesare la totale mancanza di politche a  sostegno delle associazioni giovanili in particolare l'inaccessibilità al teatro comunale che dovrebbe essere luogo deputato alle associazioni giovanili, l'attuale situazione di disagio vissuto dai giovani cegliesi i quali sono costretti a  uscire fuori per trovare lavoro nonchè per studiare, inoltre mancano i luoghi di aggregazione. Anche questi 2 nuovi comitati si riconoscono nella base programmatica proposta da " Ceglie che Lavora " e pertanto stanno collaborando per raccogliere nuove idee per il cambiamento della città. I cittadini cegliesi avranno pertanto tempo fino a giovedi per poter lasciare nelle damigiane sparse nella città le loro idee opinioni e proposte.

 

 

 

 

 

L'intervento. Lavori pubblici: "Se i responsabili pagassero"

Lunedì, 7 febbraio

Ciao a tutti da Torino, vedo con piacere che c'è qualcuno a Ceglie che prende molto a cuore gli avvenimenti, ovviamente oltre ai redattori dell'Idea, sinceramente mi farebbe piacere conoscere Pasquale Elia che oltre ad essere un grande esperto della storia di Ceglie è molto addentrato nella vita sociale segnalando con i suoi oculati interventi i vari avvenimenti della vita quotidiana cegliese: il rifacimento della via Argentieri nè è l'ultima testimonianza, dettagliata al punto tale che mi sembra di stare a passare in quella via immaginando il disagio provocato dai lavori fatti alla carlona tanto per incassare quei soldi stanziati. Si, è vero a volte anche qui a Torino viene voglia di gridare allo scandalo per qualche lavoro fatto tanto per essere fatto, il problema è che quando si cerca il diretto responsabile degli appalti c'è un fuggi-fuggi generale!

Se invece ci fosse qualcuno che pagasse in prima persona per le inadempienze incaricandolo di seguire i lavori non dalla scrivania ma in loco direttamente sul posto, sapendo che se non vengono rispettati i parametri di esecuzione dei vari interventi, il primo a pagarne le conseguenze sarebbe proprio lui.... Beh allora la musica cambierebbe e magari si vedrebbe anche qualche miglioria nell'esecuzione dei vari appalti.

Rinnovo il mio saluto a tutti voi ed in particolare all'egregio Pasquale Elia con l'augurio di buon proseguimento, a volte anche i muri di gomma si stancano di provocare rimbalzi e a forza di sbatterci contro magari si rompono anche loro....

Ciao a tutti da Vito Antonio Nisi (Torino)

 

 

 

 

 

 

I ristoratori di Ceglie "ambasciatori" della cucina alla Bit

Lunedì, 7 febbraio

" Ceglie è… ", l’Associazione dei ristoratori e degli albergatori di Ceglie Messapica rappresenterà l' enogastronomia della Provincia di Brindisi alla prossima Bit (Borsa internazionale del turismo) di Milano dal 12 al 15 febbraio prossimi.

«La scelta ancora una volta è un significativo riconoscimento per la nostra professionalità e l'impegno che abbiamo profuso nel rappresentare la qualità dei prodotti e della cucina di questo territorio», sottolinea il presidente del sodalizio, Angelo Ricci.

Continua Francesco Nacci segretario dell'associazione. «Effettueremo nei 4 giorni di fiera 4 "incontri tra Gusto e Cultura" ospitando giornalisti e buyer internazionali nello stand della provincia di Brindisi e della Regione Puglia. Utilizzando le degustazioni di pietanze tipiche, dei vini Brinisini e del nostro olio extravergine di oliva Dop Collina di Brindisi, parleremo dell' intero territorio provinciale, collegando i vari piatti e vini ai diversi tempi storici. Intendiamo coinvolgere nell’iniziativa alcuni ragazzi dell'Alberghiero di Ceglie Messapica per far fare loro una interessante esperienza".

 

 

 

 

 

Via Argentieri, riasfaltata e già da rifare: "E' impercorribile"

Lunedì, 7 febbraio

Alcune settimane addietro furono effettuati lavori di manutenzione straordinaria alla centralissima Via Francesco Argentieri.

La strada fu asfaltata per circa metà della sua lunghezza e fin dal primo momento si capì che sarebbe durata poco, molto poco.  Come, infatti, poi si è verificato.

Non sono ancora passati sessanta giorni e quella via è assolutamente impercorribile.

Un automobilista, nel percorrere quella strada, deve scegliere, su due piedi, se scansare le autovetture in sosta ove vige divieto, o le tante buche ricomparse sul manto stradale oppure i poveri pedoni, con il risultato a tutti comprensibile.

Non so se i lavori furono fatti da una ditta appaltatrice o direttamente da operai del Comune.  Allo stato delle cose poco importa.

La mia domanda, molto semplice, è : il Direttore incaricato dei lavori che provvedimento ha adottato?

Pasquale Elia

 

 

 

 

 

La scuola media "Pascoli" festeggia i 50 anni di attività

Domenica, 6 febbraio

La scuola media «Giovanni Pascoli», diretta dal preside Luca Dipresa, festeggerà i suoi 50 anni di presenza sul territorio con una manifestazione che avrà luogo giovedì 10, presso il Teatro comunale di Ceglie Messapica.

Per l'importante occasione è prevista la presenza del vescovo di Nardò e Gallipoli, mons. Domenico Caliandro, del dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Fiori, del dirigente del Centro servizi amministrativi (Csa) di Brindisi, Aldo Faienza, e del commissario prefettizio, Clara Minerva. Si tratta di una iniziativa, patrocinata dall'Amministrazione comunale, alla quale parteciperanno ex alunni, docenti e presidi che si sono succeduti nel tempo costruendo, anno dopo anno, la storia di un istituto scolastico che ha consentito a numerosi alunni di formarsi e continuare gli studi.

Una scuola che trova la sua genesi nella operosità e generosità di un'insegnante di lettere, Lucia Palazzo, in seguito divenuta preside dello stesso istituto. Infatti, fin dal 1942, la preside Palazzo, cogliendo un legittimo bisogno di istruzione dei ragazzi cegliesi avviò un vero e proprio corso di scuola media, sia pure privato, presso la sua abitazione. Ben 17 alunni frequentarono questa prima classe. Nel 1945, con decreto n. 6033, la scuola ottenne il primo riconoscimento legale per cui non fu più necessario condurre gli alunni a sostenere gli esami da esterni a Francavilla Fontana. Il che segnò un enorme passo in avanti perché solo con tale provvedimento i ragazzi furono sottratti alla condizione di studenti privatisti. Per la sospirata autonomia si dovette aspettare, dopo varie vicissitudini, non sempre positive, il 1953, quando la scuola poteva contare su 5 classi per un totale di 121 alunni. L'intitolazione a Giovanni Pascoli avvenne nel 1959. Tuttavia, solo nel 1963 fu istituita a Ceglie la prima classe di scuola media obbligatoria e gratuita per tutti, secondo quanto previsto dalla legge n.1859 del 1962. Ora, dopo più di 50 anni, si profila l'occasione per ricordare e festeggiare una scuola che rappresenta uno spaccato culturale di notevole importanza per la città.

«Una coincidenza felice - afferma il dirigente Dipresa - con il mio primo anno di preside incaricato proprio a Ceglie e presso la scuola che ho frequentato da ragazzo». Nel corso dell'inaugurazione sarà ufficialmente presentato il Cd «Live» realizzato dalla Leonard's Band, composta da alunni ed ex alunni. La Leonard's Band, nel mese di aprile, sarà accolta in Vaticano dove suonerà un brano inedito, in onore del papa. Sempre nel corso della serata, sarà presentato il logo della scuola, che rappresenta uno scorcio della città e l'indirizzo musicale della scuola. Inoltre, non mancherà un omaggio al poeta Pietro Gatti curato dal noto artista Uccio Biondi.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Scontro frontale sulla Ceglie-Villa Castelli: ragazzo in coma

Domenica, 6 febbraio

Lotta contro la morte, in coma, nel Reparto di Rianimazione dell’Ospedale “Perrino” di Brindisi un giovane automobilista cegliese, Rocco Semerano di 21 anni, vittima ieri mattina sulla provinciale Ceglie-Villa Castelli di un terribile scontro frontale.

I vigili del fuoco del distaccamento di Ostuni, intervenuti dopo l’incidente, hanno dovuto lavorare duro di cesoie, per molto tempo, per estrarlo dal groviglio di lamiere cui la sua Lancia Y s’era ridotta in un impatto frontale con una Renaul Laguna. E si era capito immediatamente che versava in gravissime condizioni.

Lo scontro tra le due auto, Rocco Semerano alla guida della Lancia Y e il 44enne Ciro Cavaglia di Grottaglie alla guida di una Renault Laguna, è avvenuto in un tratto della provinciale a rettilineo lontano da curve o strettoie e, dicono i testimoni, in assenza di fondo stradale ghiacciato. Le cause sono al vaglio dei vigili urbani di Ceglie intervenuti per i rilievi.

Si sa solo, per il momento, che una delle due vetture ha invaso l’altra corsia. Un elemento potrebbe essere stato la velocità, visto lo stato in cui si sono ridotte le due auto. E forse, chissà, anche un malore o un attimo di distrazione di uno dei due conducenti. 

Insieme al Cavaglia che non ha riportato gravi conseguenze ed è stato ricoverato ma solo per accertamenti, anche Rocco Semerano era stato inizialmente trasportato dal “118” all’ospedale di Ceglie. Ma qui i sanitari si sono immediatamente resi conto della gravità del trauma cranico e delle altre ferite da lui riportate ed hanno disposto per il suo urgente trasferimento in Rianimazione a Brindisi.

Ieri sera le condizioni del giovane cegliese apparivano stazionarie, ma sempre critiche. Cioè sempre in coma, ancorchè sedato. Difficile ipotizzare se e quando potrà risvegliarsi. Il coma potrebbe durare molti giorni. ed i medici mantegono rifuggono assolutamente da ogni previsione di salvezza.

 

 

 

 

 

Denunciato falso medico, prescriveva pure terapie

Sabato, 5 febbraio

Esercitava abusivamente la professione di medico: per questa ragione un tecnico radiologo in servizio nell' ospedale di Ceglie Messapica  è stato denunciato dai carabinieri del Nas di Taranto e il suo studio medico, che aveva aperto nel Comune di San Michele Salentino, è stato sottoposto a sequestro. L'uomo, un cinquantacinquenne, effettuava diagnosi e prescriveva terapie omeopatiche. Dalla sua attività di falso medico, il tecnico radiologo avrebbe ottenuto un consistente profitto, diagnosticando ai pazienti - secondo l'accusa -  patologie inesistenti.

Lo studio del falso medico è stato sottoposto a sequestro su disposizione del sostituto procuratore Milto De Nozza. Sono state sequestrate anche le apparecchiature e le sostanze medicinali trovate nello studio e documentazione ritenuta dagli investigatori utile alle indagini.

Il tecnico, Rocco Palmisano, ha affermato di essersi laureato due anni fa all'Università di Honolulu, negli Stati Uniti, confermando di essere "un dottore ma non un medicè nè un chirurgo". Il titolo di studio, che il dipendente dell'ospedale di Ceglie ha detto di poter produrre alle autorità competenti, sarebbe stato preso grazie ad una convenzione con l'Università di San Marino.

Il rettore dell'Università della Repubblica di San Marino, Giorgio Petroni, sottolinea in una nota però che il proprio Ateneo ''non ha mai avuto rapporti con Università straniere (tranne che con quelle della Repubblica italiana) per il riconoscimento e quindi per il rilascio di titoli accademici''. La sottolineatura del prof.Petroni è riferita proprio a servizi andati in onda oggi durante telegiornali Rai su ''un sedicente medico operante in Brindisi che avrebbe  effettuato diagnosi e prescritto farmaci a diversi pazienti''. ''Il summenzionato Signor Palmisano - aggiunge Petroni - avrebbe, a sua difesa, affermato di avere conseguito un titolo di Dottore in Scienze della salute dell'Università di Honolulu e rilasciato tramite l'Ateneo di S.Marino''.

 

 

 

 

 

La Sinistra giovanile raccoglie firme per il diritto alla scuola

Sabato, 5 febbraio

La Sinistra giovanile(DS) di Ceglie Messapica organizza dei banchetti per la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare (iniziativa annunciata nella “Gazzetta ufficiale” del 3 dicembre 2004) a favore del diritto delle bambine e dei bambini all’educazione e all’istruzione dalla nascita fino ai sei anni.

Sarà possibile firmare sabato 5 dicembre dalle ore 9 alle ore 12 in piazza della Resistenza e domenica 6 dicembre dalle ore 9 alle 13 e dalle 17 alle 20 in piazza Plebiscito.

 

 

 

 

 

Dibattito. "I cegliesi non hanno motivo di vergognarsi"

Giovedì, 3 febbraio

In merito alla querelle sulla partecipazione alla commemorazione del carabiniere Angelo Petracca, ucciso da una banda di rapinatori nel gennaio del 1990, riportiamo la replica di Francesco Nacci a Pasquale Elia.

 

"Capisco la Sua rabbia e la Sua indignazione, ripeto la rispetto e comprendo. Lei ha ragione, mi preme solo sottolinerLe nuovamente, che se Lei si vergogna di essere Cegliese fa male.

I Cegliesi sono orgogliosi di essere Cegliesi, e sono orgogliosi insieme a me di avere Cegliesi come Lei che dimostrano sensibilità e voglia di ricordare i veri Eroi della nostra società, di riconoscersi in valori veri.

 Sui politici le assicuro che il giudizio è il medesimo. Il mio intervento era mosso dal suo stesso Orgoglio Cegliese, ferito in questi anni, e Lei ha perfettamente ragione in questo, dall’attuale classe politica cegliese.

 Ha ragione, ho confuso Lei con  Mar. Fedele  Barletta, Presidente dell’Associazione Carabinieri di Ceglie, ma l’aiuto che ho offerto a Barletta è lo stesso che avrei offerto a Lei....forse noi Cegliesi non siamo poi così malvagi. 

Con stima"

 Francesco Nacci.

 

 

 

 

 

Ospedale: l'Asl ignora l'incontro sul reparto di Ortopedia

Mercoledì, 2 febbraio

Malgrado l'inoltro di un formale invito a partecipare ad un incontro chiarificatore sul reparto di Ortopedia, organizzato per la serata di venerdì 28, dal Comitato di salvaguardia dell'ospedale di Ceglie, nessuno dei dirigenti sanitari convocati si è presentato. Il Comitato cittadino, presieduto da Cataldo Rodio, al fine di dare seguito a quanto concordato con la stessa Direzione, nella riunione tenutasi il 17 gennaio scorso, aveva richiesto la presenza del direttore generale, Bruno Causo, del direttore sanitario del Presidio Francavilla-Ceglie, Antonio Montanile, del direttore sanitario dello stabilimento di Ceglie Messapica, Massimo Dicastri, e di tutto l'organico medico di Ortopedia, per discutere su alcuni punti oscuri che purtroppo continuano ad aleggiare sul reparto (dotato, come previsto dal Piano di riordino, di 18 posti letto ordinari).

Sono intervenuti all'incontro solo il dottore Alfredo Ferrai, che ha formalmente chiesto il trasferimento in altra sede proprio a causa delle condizioni di operatività del reparto, e il dottore Massimo Scialpi, che continua a prestare servizio presso la struttura cegliese. Ancor più dopo l'intervento sulla stampa del direttore generale Bruno Causo  in cui si precisa che nel reparto ortopedico cegliese «non può effettuarsi attività ortopedica e traumatologica in regime di emergenza urgenza» ma che nella stessa «può essere effettuata tutta la restante attività chirurgica che non abbia i caratteri dell'urgenza», le richieste di garanzia di continuità si sono fatte sempre più pressanti. Infatti, quanto dichiarato dal dirigente Causo sembra non escludere gli interventi programmati come le protesi ad anche, spalla, e ginocchio a cui il primario del reparto di Ortopedia, che fa capo al Presidio Francavilla-Ceglie, professore Sandro Pennetta, non vorrebbe dar seguito. Il professore Pennetta, infatti, nell'incontro del 17 gennaio, aveva dichiarato che, avendo in primis la responsabilità del reparto, riteneva che, presso la struttura cegliese, non ci fossero più le condizioni, a causa della mancanza delle figure specialistiche del cardiologo e del rianimatore, per garantire al paziente l'assistenza medico-specialistica richiesta per gli interventi di una certa entità tra cui sono annoverate anche le protesi. Ora, a seguito di tutto ciò, e con l'intento di garantire in futuro la continuità operativa di un reparto, che si è distinto per efficienza e professionalità, il Comitato e tutti i cittadini cegliesi, già mobilitatisi in una raccolta di firme, chiedono che sia una volta per tutte fatta chiarezza in un incontro pubblico in cui dirigenti e organico medico possano confrontarsi chiarendo tutti gli interrogativi legati ad una questione che sembra ancora tutta sul tappeto.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Assalto al furgone: si segue anche una pista cegliese

Mercoledì, 2 febbraio

Tribunale del riesame ha convalidato il sequestro della maxi-moto sequestrata nel corso delle indagini per la rapina al furgone postale avvenuta nei mesi scorsi sulla strada che collega Mesagne con San Donaci. La moto di grossa cilindrata, indicata da più testimoni sulla scena della rapina, era stata rintracciata nel Leccese, esattamente tra Trepuzzi e Squinzano, e sottoposta a sequestro. Contro tale provvedimento il proprietario, che a quanto pare non ha saputo dare spiegazioni convincenti, aveva proposto ricorso al Riesame.

Ma il Tribunale non ha avuto dubbi: il sequestro andava convalidato in quanto troppi elementi indicano quella moto come presente nel corso della rapina. Ovviamente questa convalida rende più delicata la situazione processuale del proprietario (nei suoi confronti il magistrato inquirente non ha emesso alcun provvedimento) in quanto, se non era lui a guidarla, come ritengono gli investigatori, a chi l'aveva prestata. La rapina fu messa a segno l'1 ottobre. Il furgone della Velialpol fu bloccato da un commando composto da una decina di persone. Avevano il volto coperto da passamontagna ed erano armati di mitragliette. Due del commando, a bordo di una maxi-moto, poco prima del transito del furgone blindato, avevano cosparso l'asfalto di chiodi a tre punte. Un camion, sbucato all'inprovviso, speronò il furgone che si ribaltò. Uno dei banditi esplose alcuni colpi contro le ruote di un fuoristrada che stava transitando ferendo il conducente. I banditi bucarono con la lancia termica la lamiera e portarono via 450mila euro. I banditi si allontanarono su alcune vetture. Compresa una Mercedes che viene trovata bruciata qualche giorno dopo nella zona. Le indagini battono diverse piste. Una è quella leccese che ha portato alla individuazione della maximoto. Un'altra è quella mesagnese e ultimamente si è aggiunta quella cegliese. Stando alle scarne indiscrezioni trapelate, il commando potrebbe essere stato composta da rapinatori di provata esperienza provenienti dal Leccese, da Mesagne e da Ceglie Messapica.

(pi. arg., La Gazzetta del Mezzogiorno)
 

 

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