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In questa pagina notizie e servizi da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

Lunedì a Ceglie la festa regionale della pallacanestro

Sabato, 28  maggio

Gran gala lunedì sera quando, presso la sala conferenze dei “Tre Trulli”, avrà luogo la “Festa Regionale del Basket”. L’occasione voluta dalla Federbasket regionale è una ricorrenza ormai consolidata in quanto rappresenta il momento in cui vengono premiate società, dirigenti, giocatori ed arbitri. Presenzierà il presidente regionale della Federazione regionale Basket, Fausto Maifredi e ci saranno anche i presidenti regionali e provinciali del Coni, rispettivamente Sannicandro e Nicola Cainazzo. Tra i premiati la Stampalst Ceglie, vincitrice dello scorso campionato di serie C2, Damiano Faggiano, giocatore cegliese che gioca ormai da anni in serie A.

A farsi promotore perché quest’anno la manifestazione avesse luogo a Ceglie è stato Enrico Marseglia, dirigente regionale della federazione, oltre che direttore sportivo della Stampalst che quest’anno, alla sua prima esperienza in serie C1 ha conseguito un orrido piazzamento in campionato (terzo posto), addormentandosi poi ai play off. Ma l’occasione vale anche per ritornare a parlare di futuro. Tutto è subordinato al palazzetto e su questo versante, pare che finalmente ci sia una svolta positiva. “Finalmente – a parlare è proprio il ds cegliese, Enrico Marseglia, abbiamo trovato una amministrazione che ha posto tra le priorità proprio la risoluzione del palazzetto dello sport”. E questo non è cosa da poco se si tiene conto che la questione va avanti da anni senza che mai si sia intervenuti in maniera risolutiva. Insomma c’è ottimismo.

A quanto pare la nuova amministrazione del sindaco Pietro Federico avrebbe deciso di chiudere con il vecchio ed attivare direttamente l’ufficio tecnico per completare la struttura e renderla accessibile quanto prima. “Siamo convinti che questa è la volta buona –afferma Marseglia – e possiamo programmare la prossima stagione con meno pessimismo. Il palazzetto verrà aperto entro l’anno? Certamente si, accorciando al massimo i tempi (a ottobre?). E su queste premesse, come si diceva, la società del presidente Mario Laneve può già pensare al futuro. Un futuro che dovrebbe ripartire dal coach Coco Romano che ha consentito alla Stampalst di competere fino alla fine con i più forti ed esperti quintetti del campionato. E non era facile per una matricola. Il tecnico mesagnese è esperto, ottimo conoscitore del basket e poi con Ceglie ha instaurato un feeling che sembra un matrimonio di quelli ben riusciti. E sul parco giocatori? La speranza dovrebbe essere quella di costruire una rosa attorno a Christian Villani, anche se per il giocatore stanno giungendo richieste anche da categorie superiori. E poi, con i palazzetto significa ricominciare con il vivaio nella certezza che ci sono ragazzini promettenti come il dodicenne Gianluca Argentiero, che ha recentemente partecipato ad uno stage per giovani e futuri campioni a Lecce. Intanto, lenedì sera la città si gusterà la festa regionale dello sport con la presenza del cegliese Damiano Faggiano, oggi indiscusso protagonista del basket nazionale.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

Si inaugura domani la mostra "Noi e il territorio"

Venerdì, 27  maggio

«Noi e il territorio»: sarà questo il tema della mostra fotografica e di lavori in ceramica che verrà inaugurata domani, alle 18, presso il Municipio. Si tratta di un'iniziativa organizzata, in collaborazione col Comune, dalla scuola media «Giovanni Pascoli», nell'ambito delle manifestazioni celebrative dell'istituzione scolastica. I lavori sono stati realizzati dagli alunni delle classi terze (sezione A B e C), col supporto del docente di educazione artistica Enzo Quaranta. Il progetto, condiviso dal dirigente scolastico Luca Dipresa, ha inteso sollecitare l'interesse per il territorio: conoscere il proprio paese focalizzando l'attenzione sul patrimonio artistico, architettonico e naturale è stato l'obiettivo perseguito dagli alunni, che hanno dimostrato, in ogni fase, un vivo interesse.

La mostra dei lavori sarà presentata dall'architetto dell'Ufficio tecnico comunale, Marina Carrozzo. Un'occasione in più per gli alunni per interagire con le istituzioni locali, intessendo proficui rapporti. Infatti, favorire un atteggiamento di sereno confronto, anche attraverso lavori didattici sugli aspetti positivi e negativi della propria città, dovrebbe educare a comportamenti che abbiano una non trascurabile risonanza sociale. All'inaugurazione interverrà il sindaco Pietro Federico, l'assessore alle Politiche culturali Isidoro Conte e il preside Luca Dipresa. La mostra sarà visitabile dalle ore 9 alle 13, dal lunedì al venerdì, e ogni martedì, dalle ore 16 alle 18,30. 

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Sala consiliare poco funzionale, già si rimpiange la vecchia

Venerdì, 27  maggio

Ah, cara vecchia sala consiliare! Sarà difficile, da oggi in poi, per giornalisti ed operatori televisivi, raccontare le sedute del Consiglio comunale. A meno che non si corra a «prendere il posto» con un po' di anticipo, come si fa nelle Università affollate per assistere alla lezione. Si, perché la struttura delle nuova sala consiliare non si può certo dire che corrisponda a canoni di funzionalità.

Qualcuno per la sua posizione, l'ha già battezzata ironicamente «la fossa dei leoni». Piccola e angusta, situata al piano terra del nuovo municipio, è concepita in maniera tale che il pubblico possa assistere solo dalla galleria. Questa, a sua volta, ha una visibilità ridotta e permette di vedere solo a quei pochi che riescono a sistemarsi in prima fila, a ridosso della balaustra. In piedi, senza sedie. Una «fossa», appunto, per di più realizzata - come fa notare più di qualcuno - con soldi pubblici. Una sala consiliare concepita in questo modo non è l'unica «anomalia» del nuovo comune. C'è una concezione dello spazio che lascia quantomeno perplessi. La hall, ad esempio, è enorme e dispersiva. Di contro, è vero che, a differenza della vecchia casa comunale ubicata nel centro storico, ogni impiegato ha un suo ufficio anche se, nella maggior parte dei casi, si tratta di stanze strette e anguste. Manca poi una sala di rappresentanza, e l'ufficio del sindaco, situato al primo piano, è isolato e nascosto rispetto agli altri uffici.

Del resto, lo stesso Federico ha in più occasioni dichiarato di non apprezzare l'edificio. «Faremo in modo di riempire gli spazi e di renderlo vivibile e il più possibile funzionale, in maniera tale che sia il cuore pulsante della città», ha sempre detto il primo cittadino. Come dire: questo è e ce lo dobbiamo tenere. Intanto, in vista del primo Consiglio comunale, che si terrà lunedì e richiamerà certamente un po' di curiosi, si potrebbe allestire un maxi-schermo nella hall o nell'atrio. Oppure in piazza Plebiscito.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Venerdì a Fasano meeting per "educatori di comunità"

Lunedì, 23  maggio

Venerdì prossimo, 27 maggio presso le Comunità Residenziali del “Sacro Cuore” dell’Opera Don Guanella di Fasano, con inizio alle ore 9, si svolgerà la diciassettesima edizione degli “Incontri di Sensibilizzazione e Aggiornamento per Educatori di Comunità”.

La manifestazione è patrocinata dal Comune di Fasano, dalla Provincia di Brindisi e dalla sede regionale dell’Uneba.

Quest’anno la tematica riguarderà gli sviluppi relativi alla legge regionale 17/2003 “Sistema integrato di interventi e servizi sociali in Puglia”, nonché alla sua parte applicativa legata alla attuazione dei Piani Sociali di Zona. Inoltre, saranno trattate le prospettive del Regolamento attuativo della 17/2003, attualmente sospeso dalla Presidenza della Regione Puglia.

I relatori di questa edizione sono Antonio Minna, Coordinatore dell’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale di Fasano, Ostuni e Cisternino, che parlerà della qualità dei servizi alla luce dei piani sociali di zona; Angelo Grasso, Commissario Regionale dell’Uneba, l’associazione che riunisce gli istituti e le comunità di matrice cattolica che si occupano di assistenza alla persona, si occuperà dei possibili sviluppi del Regolamento Regionale, con particolare riferimento al settore socio-assistenziale per i minori. Infine,  il Senatore della Repubblica Nicola Latorre relazionerà su “Questione minorile: le politiche possibili”.

Sono previsti anche gli interventi dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fasano, Dino Arnese e dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Brindisi, Giorgio Cofano. Non sembra escluso il fuori programma della presenza dell’Assessore Regionale alla Solidarietà Elena Gentile.

Nel pomeriggio troveranno spazio e voce le numerose associazioni, di volontariato e terzo settore, invitate ad esporre le loro problematiche a tutti questi interlocutori istituzionali.

 

 

 

 

 

 

 

Dopo 84 anni famiglia ritrova congiunti emigrati in Argentina

Sabato, 21 maggio

Dopo 84 anni di ricerca, una famiglia cegliese ritrova i propri parenti emigrati in Argentina. Una lunga storia che inizia nel 1922 quando, come accadeva in tante famiglie in quel periodo, Pietro Salamina lascia Ceglie Messapica per stabilirsi con la moglie nella città di Aycho (Argentina), dove nasceranno i suoi cinque figli. Inizialmente, furono delle missive a rappresentare l'unico mezzo di comunicazione con la propria famiglia ma, con il passare degli anni, la corrispondenza è cessata del tutto, lasciando nello sconforto le sorelle e il fratello dell'emigrato.

Per ben cinquant'anni i familiari rimasti a Ceglie hanno tentato, facendo appello alle autorità argentine ed a quelle italiane presenti in quel paese, di rintracciare il loro caro. Una ricerca costante ed assidua che però non dava alcun riscontro. Poi, qualche anno fa, la ricerca passò nelle mani di Michele Ciracì, storico cegliese ed anche parente di Pietro Salamina. Solo il caso, però, aprirì un barlume di speranza. 

nfatti, Michele Ciracì, incontrò nel 2001, in un negozio di ottica del paese, una concittadina emigrata in Argentina, Luciana Ligorio, che, a sua volta, aveva fatto ritorno a Ceglie Messapica per un breve periodo, dopo 25 anni di permanenza oltre oceano. Venuta a conoscenza della vicenda, la signora Ligorio si è assunta l'impegno di attivare le opportune ricerche una volta tornata in Argentina. Consultando semplicemente la guida telefonica e verificando i cognomi, Luciana Ligorio ha identificato alcuni nominativi tra i quali c'era anche quello di Marta Salamino, nipote del cegliese emigrato tanti anni prima. Così, dopo aver verificato i dati, sono iniziati i primi contatti telefonici e via e-mail. Proprio nei giorni scorsi (domenica 8 maggio ) Marta Salamina è arrivata a Ceglie per visitare la città dove era nato il nonno e dove ha conosciuto molti parenti, di cui aveva solo sentito parlare. Alla felicità di aver incontrato zii e cugini, si è unita la scoperta di un paese che Marta ha voluto visitare, apprezzandone le bellezze architettoniche e paesaggistiche. Una storia a lieto fine, dunque, dove il senso della famiglia ed il richiamo alle radici si è rivelato più forte di ogni distanza e di ogni difficoltà.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Scuola Pascoli, oltre 1600 richieste per l'annullo filatelico

Giovedì, 19 maggio

La scuola media "Giovanni Pascoli" di Ceglie Messapica sta celebrando il Cinquantennale di istituzione con una serie di iniziative che stanno coinvolgendo numerose persone anche fuori dai confini cittadini. La conferma è venuta sabato scorso, con il doppio appuntamento legato all'annullo filatelico e al convegno su "Informazione e scuola" in cui è stato presentato il giornale scolastico "il Messapico". Per l'annullo sono state utilizzate 1600 cartoline, tutte esaurite, con molte richieste di appassionati e filatelici che da diverse regioni d'Italia hanno "prenotato" lo speciale annullo.

Dopo le iniziative di istituti scolastici di Messina e Castelfranco Veneto, la "Pascoli" di Ceglie è la terza che ha voluto celebrare una ricorrenza con lo speciale timbro: «Siamo particolarmente soddisfatti dell'iniziativa che ha visto l'intera comunità scolastica impegnata a celebrare un avvenimento piuttosto raro e che cade anche nel 150° anniversario della nascita di Giovanni Pascoli, il poeta al quale la nostra scuola è intitolata» ha commentato il preside, professor Luca Dipresa. Il quale ha poi aggiunto che «l'anno che volge al termine è stato faticoso ma pieno di soddisfazioni, un anno che ci ha visti impegnati su più fronti per organizzare al meglio l'avvenimento: a febbraio abbiamo inciso il primo Cd live della nostra Orchestra scolastica diretta dalla professoressa Maria Antonietta Epifani».

Sabato scorso, invece, il convegno su "Informazione e scuola" ha visto il confronto tra i giornalisti Mino De Masi, Piero Ricci, Mimmo Sacco e Arnaldo Travaglini sullo stato di salute dell'informazione e il ruolo formativo nell'ambito scolastico, discussione cui cui hanno preso parte il sindaco di Ceglie Messapica, Pietro Federico, e le professoresse "garanti" del giornale scolastico Antonia Macchitelli e Maria Carla Maggiore. Le manifestazioni celebrative avranno un seguito, fino al prossimo 6 giugno con il concerto conclusivo della Leonard's Band e la consegna degli attestati agli alunni.

 

 

 

 

 

 

 

Dopo il colpo alla Carime riunione straordinaria in Prefettura

Mercoledì, 18 maggio

E’ stata dedicata alle rapine con la tecnica del “buco” la riunione straordinaria del Comitato per l’ordine e la sicurezza svoltosi ieri mattina presso la Prefettura di Brindisi tra le forze dell’ordine ed i rappresentanti del Governo. Troppi, in queste settimane, i furti ai danni degli uffici postali e delle banche con la tecnica dello sfondamento delle pareti.

La rapina avvenuta l’altro pomeriggio a Ceglie Messapica ai danni della locale filiale della Banca Carime, ha fatto scattare il segnale di allarme tra le forze dell’ordine che hanno cercato, anche con questo incontro, di mettere un freno ad un fenomeno che pare inarrestabile. Una riunione che serviva a trovare soluzioni adeguate per il contrasto di questi fenomeni sia sotto il profilo operativo che delle metodiche da far adottare alle banche ed agli sportelli postali per evitare brutte sorprese. Da qualche tempo a questa parte, infatti, il lunedì mattina si è trasformato in una sorta di bollettino di guerra sul fronte delle rapine. Malviventi che riescono a lavorare per una notte intera quando non di più nel realizzare il foro che li separa dagli uffici superprotetti da porte blindate e sistemi di allarme che vengono resi inutilizzabili con questo sistema.

E proprio la rapina di Ceglie dimostra che i banditi hanno potuto operare a lungo, forse restando una giornata intera dietro quella parete a lavorare per sfondarla. Lo dimostrano i tanti mozziconi di sigaretta trovati nei pressi del foro che ora sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri della compagnia di Fasano per essere inviati ai laboratori scientifici romani del Ris per le analisi chimiche. Si cercherà di trovare tracce di Dna attraverso la saliva del rapinatore col vizio del fumo per cercare di dargli un nome ed un volto. Un compito certo non facile ma, soprattutto, lungo. Per il momento i carabinieri stanno interrogando decine di pregiudicati oltre ai testimoni che si trovavano in banca e davanti alla filiale della Carime. I rapinatori, infatti, si sono travestiti da operai per entrare in azione nella banca. E questo serviva per evitare che qualcuno si insospettisse mentre erano in corso i lavori di scavo. La rapina è avvenuta nel pomeriggio, un orario insolito visto che la stessa banca si trova nel centro di Ceglie con il rischio per i rapinatori non solo di essere scoperti ma anche di essere intercettati dalle pattuglie.

Ed il colpo è stato messo in atto a soli dieci giorni dalla duplice rapina avvenuta a Mesagne ai danni dell’ufficio postale quando anche in quella occasione il bottino fu di oltre 100mila euro ed ai danni della banca Popolare Pugliese di Cellino San Marco con un bottino di 30mila euro. Una volta preparata la via di accesso all’edificio hanno atteso l’arrivo degli impiegati per entrare in azione ed armati di pistola si sono fatti consegnare il denaro. Un bottino ingente che alla fine ha fatto registrare un colpo da 110mila euro spariti in un lampo assieme ai rapinatori. Nei pressi della parete dove è stato realizzato il foro per entrare in banca, i carabinieri hanno trovato altri oggetti che dimostrerebbero una lunga permanenza degli stessi malviventi in questo punto., Anche questo materiale verrà analizzato alla ricerca di qualche elemento utile per le indagini. La “banda del buco” entrata in azione a Ceglie Messapica ha potuto operare con una certa tranquillità grazie alla presenza, a ridosso della banca, di un’abitazione disabitata. Costruzione che gli stessi malviventi hanno utilizzato per raggiungere la parete da forare che li separava dal denaro della banca. Al momento della rapina c’erano quattro dipendenti della filiale che sono stati tenuti sotto la minaccia delle armi per tutta la durata della rapina per essere, infine, rinchiusi in un bagno quando la banda se l’è data a gambe con il denaro. Nelle indagini sono stati coinvolti anche i carabinieri del nucleo operativo di Brindisi che confronteranno le tecniche utilizzate nelle varie rapine per scoprire se si tratta della stessa banda. 

 

 

 

 

 

Medico-consigliere, nuovo allarme sull'ospedale di Francavilla 

Mercoledì, 18 maggio

Ha generato un certo allarme nell’opinione pubblica la lettera del medico Antonio Casale di Ceglie (consigliere comunale della Margherita) con la quale denuncia, a proposito dell’ospedale “Camberlingo” di Francavilla, «l’esistenza di grosse crepe sui muri, la presenza di un depuratore nelle vicinanze del nosocomio e la presenza di zanzare durante il periodo estivo e la poca staticità dell’intera struttura ospedaliera». Mesi addietro un altro medico, sempre di Ceglie, ebbe a denunciare le stesse cose. Puntuali arrivarono le «rassicurazioni circa la staticità del nosocomio» da parte del direttore generale dell’Ausl Bruno Causo.

La Cisl provinciale settore Sanità, attraverso il segretario generale aggiunto Camillo Camassa, ha invitato il presidente della giunta regionale pugliese Nicki Vendola a interessarsi della questione.
«Se quanto denunciato dai due professionisti di Ceglie Messapica - scrive Camassa nella lettera indirizzata al presidente Vendola - dovesse risultare attendibile, questa organizzazione sindacale, preoccupata per ciò che potrebbe accadere, chiede l’immediata evacuazione di utenti e personale dipendente del presidio ospedaliero di Francavilla in altra struttura. Non si potrebbe fare diversamente».

«Se, invece, - aggiunge sempre il segretario aggiunto della Cisl - tale allarmismo dovesse essere finalizzato a richiamare l’attenzione del governo regionale, sicuramente penalizzato dal Piano regionale di riordino della rete ospedaliera, questa organizzazione sindacale con la stessa fermezza chiede un autorevole e doveroso intervento da parte del presidente Vendola teso a rasserenare definitivamente i cittadini-utenti di tutta la provincia di Brindisi e non solo di Ceglie Messapica, sulla staticità e sull'efficienza del presidio ospedaliero francavillese».

Quanto al complesso ospedaliero «edificato su terreno di strato non compatto, argilloso, sabbioso e con sottostante falda acquifera a circa due metri di profondità» (circostanza questa denunciata dai due medici cegliesi), Camassa pone due domande: «Ma è mai possibile che i tanti bravi tecnici francavillesi non siano mai intervenuti per sollevare un problema che potrebbe rilevarsi, a dire dei professionisti cegliesi, addirittura catastrofico? E’ mai possibile che le forze politiche di Francavilla siano insensibili di fronte a denunce così marcatamente circostanziate?». 

 

 

 

 

 

 

 

 

La banda del buco in azione in banca: via con 100mila €  

Martedì, 17 maggio

Ancora una rapina andata a segno. Ancora una volta una tecnica consolidata, quella della breccia nelle pareti. Autori, due misteriosi individui travestiti da operai che, secondo una prassi sempre più in voga, hanno agito assolutamente indisturbati, preparando i dettagli del colpo nel corso del fine settimana. Il nuovo episodio criminoso è avvenuto intorno alle 16,15 di ieri. 

Teatro della vicenda, questa volta, la filiale della Carime di Ceglie Messapica, in via Argentieri. Praticamente, una strada di scorrimento nel pieno centro della cittadina, a circa 300 metri dalla piazza principale. Secondo le prime ricostruzioni, i due rapinatori hanno avuto accesso all’interno dell’istituto di credito tramite un varco creato nel muro di uno stabile disabitato attiguo alla Carime.

E’ quindi lecito immaginare che le principali operazioni di scavo siano potute avvenire sostanzialmente fra sabato e domenica. Poco dopo le 16 di ieri, quindi, i due rapinatori, con volto coperto e camuffati con abiti da lavoro, usati per apparire semplici manovali durante gli ultimi preparativi del primo pomeriggio e non attirare così l’attenzione di qualche curioso, hanno fatto irruzione nella banca, entrambi armati di pistola e minacciando l’attonito personale che si trovava all’interno in quel momento, senza però usare alcuna forma di violenza. I malfattori si sono quindi fatti consegnare la somma presente nelle casse, per un valore di circa 100mila euro, dandosi immediatamente alla fuga. Il tutto, nel giro di pochi, convulsi minuti. Sul posto, poco dopo il fatto, sono intervenuti i carabinieri della locale stazione che hanno avviato le prime indagini, interrogando i presenti per cercare di risalire a qualche particolare riguardante la coppia di rapinatori.

Episodi di questo tipo si stanno ormai verificando con cadenza quasi settimanale, in tutta la provincia. Prima della Carime di Ceglie, in ordine di tempo, l’ultimo colpo era stato quello effettuato lunedì 3 maggio presso la sede centrale delle Poste italiane di Mesagne, in via Gualtiero D’Ocra. Anche nell’occasione i banditi ad entrare in azione furono due, con modalità analoghe a quelle di ieri, ovvero scavando un foro nelle pareti dell’ufficio postale e da lì facendo irruzione, armi in pugno, per poi scappare via con sacchi colmi di banconote, per un totale di ben 180mila euro.

 

 

 

 

 

 

Latitante di Ostuni tradito dal vizio del fumo: arrestato 

Lunedì, 16 maggio

Per sfuggire alla cattura ''il professore'' le aveva escogitate proprio tutte, aveva persino costruito un locale con tutti i comfort ricavato artigianalmente nel sottoscala di una palazzina, di cui nessuno conosceva l'esistenza: ma è stato tradito dal vizio del fumo e catturato dai carabinieri della compagnia di Fasano che si sono insospettiti per il forte odore di fumo di sigaretta proveniente dalle scale.

Così è stato arrestato Angelo Pietro Faggiano, di 52 anni, pregiudicato di Ostuni. Faggiano era tornato in libertà nei mesi scorsi per effetto dell' 'indultino', ma 15 giorni fa la magistratura leccese gli aveva revocato i benefici concessi e aveva disposto nei suoi confronti un provvedimento restrittivo in carcere. Nel corso di controlli, l'uomo, infatti, era stato spesso sorpreso in compagnia di altri pregiudicati oppure era stato trovato in strada in orari non consentiti. E così era scattata la revoca da parte della magistratura.

Ma Faggiano non aveva proprio intenzione di tornare in carcere e continuava a sfuggire alle forze di polizia. Gli investigatori avevano invano pedinato la moglie e a nulla erano servite le intercettazioni telefoniche. I carabinieri erano però certi che l' uomo si nascondesse a Cisternino, nella abitazione dove era la moglie, anche se a nulla avevano portato i ripetuti controlli. Ieri sera, finalmente, la svolta: Faggiano è stato trovato in un vano ricavato e organizzato artigianalmente nel sottoscala della palazzina dove si trova l'appartamento della moglie. Ad insospettire i carabinieri, un forte odore di sigarette proveniente dal sottoscala, tra l'altro segnalato anche da alcuni inquilini della palazzina che temevano una perdita di gas. 

''Il professore'', soprannominato così perchè nel '95 era il contabile di una organizzazione criminale legata alla Sacra Corona Unita, si era sistemato in quell' unico vano, arredato in modo confortevole, dove aveva deciso di non farsi mancare nulla: letto, televisore, e, soprattutto, le sigarette alle quali non poteva assolutamente rinunciare. Ci pensava la moglie a rifornirlo dei pacchetti di sigarette, quando portava il cibo. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nel nascondiglio Angelo Pietro Faggiano non ha opposto resistenza: anzi, si è complimentato con i carabinieri che erano riusciti a trovarlo.

 

 

 

 

 

Mons. Michele Castoro nominato nuovo vescovo di Oria

Sabato, 14 maggio

Il Papa ha nominato nuovo Vescovo di Oria mons.Michele Castoro, del clero della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, sinora capo Ufficio della Congregazione per i Vescovi.

 Mons. Castoro, 53 anni compiuti a gennaio, proviene da una famiglia di agricoltori: terzogenito di sei figli, ha fatto le medie e il ginnasio nel Seminario Arcivescovile di Bari, il liceo nel Pontificio Seminario Romano Minore e poi è passato al Seminario Romano Maggiore per seguire i corsi di filosofia e teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Gregoriana, dove ha preso la licenza in Teologia fondamentale.  Ha conseguito la Laurea in Storia e Filosofia nell'Università degli studi di Bari. È sacerdote dal 6 agosto 1977.

 In diocesi è stato segretario del Vescovo, insegnante di religione nel liceo pubblico di Altamura, assistente della Fuci, collaboratore parrocchiale della Cattedrale e direttore spirituale del Seminario minore diocesano. Dal 1985 è stato chiamato al servizio della Santa Sede nella Congregazione per i Vescovi. Dal 1996 è capo Ufficio. Dal 2001 è stato nominato anche sostituto della Segreteria del Collegio Cardinalizio, di cui il Papa Benedetto XVI, da cardinale, era Decano. A Roma è stato impegnato all'Università Cattolica del Sacro Cuore come assistente spirituale degli studenti universitari; ha collaborato con la parrocchia di Santa Maria delle Grazie e al Trionfale nella pastorale della famiglia e particolarmente dei fidanzati. È stato cappellano delle Suore Discepole del Sacro Cuore e del loro Collegio universitario.

 Mons. Castoro succede a mons. Marcello Semeraro, trasferito dallo scorso mese di ottobre alla diocesi suburbicaria di Albano. Il nuovo presule oritano guiderà una diocesi dì 42 parrocchie, con una presenza considerevole di religiosi e religiose ed un laicato impegnato in varie associazioni e movimenti. Nel primo messaggio indirizzato alla Diocesi e consegnato da mons.Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Castellaneta ed amministratore apostolico di Oria, ai sacerdoti convocati nel Santuario di San Cosimo, perchè sia fatto conoscere domani in ogni comunità parrocchiale, mons. Castoro tra l'altro dice: «Carissimi vengo a voi nel nome del Signore. È il Signore la sorgente della nostra forza, sarà lui l'oggetto del mio annuncio, lui la via e la meta del nostro comune cammina. Non vi chiedo onori e glorie, ma vi chiedo soltanto di accogliermi con fede e con amore, di mostrarmi docilità, e collaborazione e aiutarmi con la vostra preghiera. Siete nella mia mente e nel mio cuore. Siete già nelle mie preghiere».

Nel darne l'annuncio al Clero ed alla Diocesi, mons.Fragnelli ha detto: «Ringraziamo lo Spirito Santo, in questa vigilia della feste, di Pentecoste, per questo dono grande del Risorto alla Chiesa di Oria. E ringraziamo vivamente il Santo Padre Benedetto XVI per la sua sollecitudine nel donarci un Pastore a Lui ben noto ed a noi già molto cara». Mons. Castoro - ha continuato l'amministratore apostolico - «è un pugliese rimasto sempre intelligentemente legato alla sua Puglia, è un ottimo conoscitore delle risorse umane e spirituali, culturali e morali della nostra tradizione. Capace di rapporti umani sereni e costruttivi con tutti, mons. Castoro è sempre stato sinceramente vicino alla gente, specie la più umile e povera, mentre il servizio chiestogli dalla Chiesa lo arricchiva di una formazione ed una esperienza istituzionali molto preziose. Il primo messaggio rivela già lo sguardo a tutto tondo del suo cuore e della sua mente, dal momento che si rivolge praticamente a tutti, nella Chiesa e nella società. Il suo "Eccomi!, contagerà ogni battezzato, incoraggiando tutti nel sì al Signore".

 

 

 

 

 

 

 

Nasce la giunta-Federico, ma nella Margherita è polemica

Venerdì, 13 maggio

Prima uscita pubblica, ieri mattina, per la neonata giunta di centrosinistra nominata e presieduta dal sindaco di Ceglie Messapica Pietro Federico. Una presentazione ufficiale alla città ed al personale del Comune, quella voluta dal professor Federico e tenutasi in municipio, che precede di qualche giorno la seduta di insediamento del nuovo Consiglio comunale.

"Lo avevo promesso e sono stato di parola: sarebbero state sufficienti tre settimane per formare la squadra di governo. Abbiamo mantenuto fede al primo impegno. Ma da oggi ce ne attendono di più gravosi". Si è presentato così ieri il sindaco Federico.

Un discorso mirato innanzitutto a ringraziare, oltre alle forze politiche che lo hanno accompagnato e sostenuto nel corso della campagna elettorale (Rifondazione comunista, Democratici di sinistra, Margherita e Dc), anche e soprattutto coloro i quali lo affiancheranno nel governo della città: la sua squadra, appunto.

"Aver impostato sulla forza del dialogo il rapporto con i partiti", spiega subito Federico, "ha favorito la costituzione di un'Amministrazione comunale qualificata e competente, che da oggi è pronta a programmare, a lavorare ed al tempo stesso ad ascoltare, raccogliendo tutti i suggerimenti utili e le proposte che proverranno dalla città. Vogliamo confrontarci quotidianamente con il mondo del lavoro, della produzione, del volontariato, affinché la società civile sia protagonista insieme a noi di questa esaltante esperienza politica ed amministrativa".

Quindi la presentazione, uno per uno, dei nuovi assessori: tre sono espressione di Rifondazione comunista (Nicola Trinchera, Isidoro Conte e Patrizio Suma), due dei Democratici di sinistra (Domenico Lacala e Rocco Argentiero), uno della Margherita (Tommaso Argentiero). 

Per tutti ha parole di stima e di gratitudine. A partire dal professor Isidoro Conte, direttore scolastico e già vice sindaco nelle passate Giunte guidate dall'attuale consigliere regionale Pietro Mita: "Sono felice ed onorato di poter contare sulla sua presenza all'interno dell'esecutivo". A lui, il primo cittadino, ha affidato due deleghe: "Politiche scolastiche" e "Politiche culturali".

Altro ritorno in giunta è quello di Nicola Trinchera, al quale Federico ha assegnato la "fascia" di vice sindaco, con delega alle "Politiche Finanziarie e di Bilancio". Prima esperienza amministrativa, invece, per Patrizio Suma: gestirà le "Politiche sociali" e le "Politiche ricreative e giovanili".

"Polizia municipale, "Politiche territoriali" e "Politiche comunitarie" sono invece i settori di competenza assegnati con delega a Domenico Lacala. Al secondo "diessino" in Giunta, Rocco Argentiero, il sindaco ha affidato la delega alle "Politiche ambientali, Igienico Sanitarie, per la legalità e la sicurezza", oltre al Contenzioso.
Tommaso Argentiero, infine, ha ricevuto la delega alle "Politiche agricole, turistiche e sportive".

Con l'ingresso in Giunta di cinque consiglieri comunali, si aprono le porte dell'assemblea consiliare per altrettanti primi dei non eletti: Mariano Gatti e Cosimo Gioia (Rifondazione comunista), Cosimo Palmisano e Martino Santoro (Democratici di Sinistra), Antonio Amico (Margherita). Il sindaco ha mantenuto per sé due deleghe: "Urbanistica e Personale".

Dalla prima cerimonia, alle prime grane spicciole. Divampa la polemica, infatti, nella Margherita, dove si è aperta una durissima querelle sulla scelta del presidente del Consiglio comunale. Ad aspirare allo scranno più alto sarebbero entrambi i consiglieri eletti nella lista della "Margherita": Antonio Casale e Donato Gianfreda. L'annunciata indicazione di quest'ultimo avrebbe spinto nei giorni scorsi Casale a preannunciare sulla stampa la possibile costituzione da parte sua di un gruppo indipendente.

(Nicola Quaranta, Quotidiano)

 

 

 

 

 

 

 

Cartolina postale e annullo filatelico per la "Pascoli"

Mercoledì, 11 maggio

La cartolina postaleNell’ambito delle manifestazioni celebrative del I° Cinquantennale della scuola, sabato 14 maggio, nella sala conferenze del comune avrà luogo il convegno sul tema “Scuola ed Informazione”. Partecipano i giornalisti Arnaldo Travaglini, capo redattore de La Gazzetta del Mezzogiorno, Piero Ricci di Repubblica, Mino De Masi, di Quotidiano, e Mimmo Sacco della Rai.. Sarà presente anche Pietro Federico, sindaco di Ceglie Messapica.

 “Nel corso della giornata – spiega il Dirigente Scolastico – prof. Luca Dipresa – avrà luogo lo speciale annullo postale appositamente organizzato, in collaborazione con le Poste Italiane,  per celebrare al meglio l’avvenimento del cinquantennale. Logo che raffigura la città, gli indirizzi musicale ed artistico della scuola”. Il logo, è stato anche realizzato in ceramica dal laboratorio artistico diretto dal prof. Enzo Quaranta nel formato di mt 120x120 che nella manifestazione conclusiva dell’anno scolastico in programma il 6 giugno verrà incastonato sulla parete dell’ingresso principale della scuola.

Ad allietare la serata l’Orchestra Scolastica della Leonard’s Band, diretta dai proff. M.Antonietta Epifani ed Antonio Bagnato che recentemente ha vinto il premio nazionale Musicas e Arte di Ruvo.

 

 

 

 

 

 

Tentano di estorcere 15mila euro a imprenditore, arrestati

Mercoledì, 11 maggio

Avevano tentato di estorcere 15.000 euro a un noto imprenditore di Ceglie Messapica, ma sono stati arrestati nel giro di poche ore dai carabinieri della Compagnia di Fasano, cui era giunta una telefonata sul servizio di emergenza, il 112, da un cittadino che aveva assistito all'intimidazione.

Gli arrestati sono Bruno Macrì, di 24 anni, e Marcello Dellomonaco, di 35, di Mesagne, con precedenti penali. Secondo la ricostruzione dell'accaduto resa nota dagli investigatori, i due da qualche tempo avevano chiesto a dirigenti dell'azienda Taf, affermata nell'import-export di pneumatici, il pagamento di 15.000 euro minacciando, in caso di risposta negativa, di incendiare la struttura che ha stabilimenti sia a Ceglie Messapica sia a Brindisi.

All'ennesima intimidazione fatta dai due a un dirigente della Taf avrebbe assistito un uomo, che ha subito avvertito i militari. Questi hanno avviato immediatamente le indagini e fermato dieci persone sospette, fra cui i due arrestati con l'accusa di concorso in tentata estorsione aggravata.

 

 

 

 

 

 

L'ex presidente della Provincia lascia Forza Italia

Sabato, 7 maggio

L'ex presidente della Provincia di Brindisi Nicola Frugis ha deciso di uscire da Forza Italia, il partito che aveva contribuito a fondare negli anni novanta e di cui è stato dirigente a vari livelli. Lo annuncia in una nota nella quale fa riferimento alla ''incapacità di dialogo e di confronto, alla perdita di valori fondamentali, all'incomprensione dei problemi vitali per i giovani, per i senza lavoro, per i diversamente abili, ad una economia che stenta a decollare senza soluzioni credibili nel breve periodo''.

 ''Un malessere irreversibile'' che ha portato l' ex presidente della Provincia a ''non condividere più i percorsi ed i metodi di Forza Italia''. Frugis dichiara infine di volere proseguire il suo impegno politico ''nell'area socialista e fuori dalla logica stringente del bipolarismo''

 

 

 

 

 

 

 

Regione: nasce la giunta Vendola, ci sono anche 4 donne

Venerdì, 6 maggio

Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha ufficializzato a conclusione di un vertice con i partiti della maggioranza la composizione della nuova giunta regionale. Sono 14 gli assessori, quattro dei quali donne. La giunta nasce però tra polemiche durissime con il Partito dei Comunisti Italiani che nel pomeriggio riunirà la segreteria regionale per decidere che posizione prendere rispetto alla maggioranza. Vendola non ha infatti scelto tra gli assessori quello indicato dal partito e ha indicato un tecnico di area che il Pdci non riconosce come proprio esponente. Complessivamente sono quattro gli assessori indicati da Vendola, tre quelli dei Ds, due della Margherita e uno ciascuno per Verdi, Sdi, Udeur, Prc e Socialisti Autonomisti

La prima riunione di giunta si terrà lunedì prossimo, mentre oggi pomeriggio Vendola firmerà i decreti di nomina degli assessori. 

Questi gli assessori e le deleghe. Nichi Vendola (Prc), presidente con delega al coordinamento della politica estera, rapporti istituzionali, enti locali e decentramento, legale, protezione civile e legislativo. Vicepresidente della giunta sarà Sandro Frisullo (Ds) con delega a sviluppo economico, attività produttive, industria, industria energetica, artigianato, commercio, innovazione tecnologica, fiere e mercati. 

Questi gli assessori indicati da Vendola: Francesco Saponaro (Bilancio e programmazione), Silvia Godelli (Mediterraneo, cooperazione economica sociale e culturale con le Regioni del bacino del mediterraneo, attività culturali e Pace), Angela Barbanente (assetto del territorio, urbanistica, edilizia residenziale pubblica), Marco Barbieri (Lavoro, cooperazione e formazione professionale). I Ds in giunta, oltre a Frisullo, sono: Mario Loizzo (trasporti e vie di comunicazione) ed Elena Gentile (politiche sociali e flussi migratori). Due gli assessori della Margherita: Enzo Russo (Risorse agroalimentari) e Guglielmo Minervini (trasparenza e cittadinanza attiva, gestione risorse umane, affari generali, contratti e appalti, contenzioso, demanio marittimo, sport e politiche giovanili). Per i Verdi, Paola Balducci (diritto allo studio, pubblica istruzione e università, beni culturali, musei, archivi, biblioteche e ricerca scientifica); per lo Sdi Onofrio Introna (opere pubbliche: lavori pubblici, difesa del suolo e risorse naturali); per l'Udeur Massimo Ostilio (turismo e industria alberghiera); per il Prc Michele Losappio (Ecologia: tutela dell'ambiente, politiche energetiche, attività  estrattive, smaltimento dei rifiuti, aree protette); infine, per i socialisti autonomisti Alberto Tedesco (politiche della salute).

 Vendola ha poi annunciato che il presidente del consiglio regionale sarà Piero Pepe, della Margherita.

 

 

 

 

 

 

Nel vivo il Cinquantennale della "Pascoli", agenda fittissima

Venerdì, 6 maggio

Cinquantennale della scuola media «Giovanni Pascoli», si entra nel vivo. Dopo un prologo avvenuto il 10 febbraio scorso, con la presentazione del Cd «Live» della «Leonard's Band», il calendario prevede, da maggio a giugno, una ricca serie di manifestazioni. Si parte il 14, con l'annullo postale celebrativo del Cinquantennale; seguiranno, un convegno su «Scuola e Informazione» al quale prenderanno parte il dirigente scolastico Luca Dipresa, il responsabile della redazione brindisina de «La Gazzetta», Arnaldo Travaglini, i giornalisti di  «Quotidiano», Mino De Masi, e «La Repubblica», Piero Ricci.

Prevista la presentazione del giornale scolastico «Il Messapico» e un concerto della «Leonard's Band». Poi, ancora musica e teatro: il 20, concerto degli alunni della III F nell'atrio della scuola di via Salerno; il 26, mostra fotografica «Noi e il territorio, a cura del prof. Enzo Quaranta; il 28 rappresentazione teatrale «Una corolla scialba», a cura dei proff. Cisaria, Lerna, Macchitelli e Maggiore; il 29, azione scenica «Mito e fiaba, due modi di raccontare», un progetto del II Circolo Didattico, a cura dei prof. Epifani e Zecchino. Giugno si aprirà con lo spettacolo musicale «Musical Fame» a cura dei prof. Milani, Pallotta, Sternativo, Urselli (l'1, presso il teatro comunale); seguirà, il 3, una performance-laboratorio a cura del maestro Biondi e della prof.ssa Epifani. Gran finale il 6, con il concerto conclusivo della «Leonard's Band» e la consegna degli attestati, alla presenza di mons. Domenico Caliandro, vescovo di Nardò-Gallipoli.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

E' di Veglie il poliziotto morto, l'errore sulla carta d'identità

Venerdì, 6 maggio

E' di Veglie, in provincia di Lecce, e non Ceglie il poliziotto morto in iun incidente stradale lungo la strada che collega Laterza a Castellaneta. Giovanni Tarantino, di 45 anni, in servizio alla questura di Brindisi, stava rientrando da Matera, dove avevano partecipato ad un matrimonio, insieme alla moglie Maria Carrozzo, di 42, rimasta gravemente ferita da Matera.

I primi soccorritori hanno prelevato il documento della vittima leggendo in un primo momento l'origine dell'uomo: Ceglie. In realtà dal documento sbiadito si è potuto leggere successivamente il luogo di nascita, che è Veglie. Nel paese brindisino, infatti, nessuno ricordava l'uomo e soprattutto non è stata trovata traccia di presenti. In poche ore comunque l'equivoco è stato chiarito.

 

 

 

 

 

 

Poliziotto muore in un incidente stradale, ferita la moglie

Venerdì, 6 maggio

Un poliziotto in servizio nella questura di Brindisi, Giovanni Tarantino, di 45 anni, di Ceglie Messapica, è morto in un incidente stradale sulla provinciale tra Castellaneta e Laterza. Nell' incidente sono rimaste ferite altre cinque persone, due delle quali in modo grave.

 Secondo una prima ricostruzione dell' accaduto fatta dai carabinieri, Tarantino viaggiava su una Fiat Croma guidata da un collega e su cui erano anche le mogli dei due poliziotti: tornavano da Matera dove avevano partecipato ad un matrimonio.

Per cause non ancora accertate il conducente della Fiat Croma ha perso il controllo della vettura che si è scontrata con una Volkswagen Golf guidata da Leonardo Gallitelli, di 29 anni, di Laterza che era insieme alla moglie. Sul luogo dell' incidente sono intervenuti i carabinieri che hanno soccorso i feriti: sono ricoverati in riserva di prognosi Gallitelli e la moglie di Tarantino, Maria Carrozzo, di 42 anni, di Ceglie Messapica. Le altre tre persone hanno riportato ferite guaribili tra i 10 ed i 30 giorni

 

 

 

 

 

Passionisti e Ceglie in festa, si celebra Sant'Aurelia

Giovedì, 5 maggio

Ceglie si appresta a rendere omaggio a Sant'Aurelia, Vergine e Martire. Con un solenne novenario di preghiere iniziato l'altro giorno, a cura di padre Giacinto Curcio, sono entrati nel vivo i festeggiamenti in onore della giovane Santa, il cui corpo è custodito nella chiesa del convento dei Padri Passionisti. Ricco il calendario della festa. Concluso il novenario, da mercoledì fino al 6 maggio, presso la chiesa, padre Curcio presiederà la recita del S. rosario e la concelebrazione; seguirà, il 7, la celebrazione eucaristica con panegirico di mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo della diocesi di Castellaneta e amministratore apostolico della diocesi di Oria. Alle 19, la lunga processione con le spoglie della martire, che attraverserà tutta la città. Questo nel dettaglio il percorso: via S. Aurelia, Villa Centopini, via XX settembre, via madre Antonia Lalìa, via F. Argentieri, via Risorgimento, via Moretto, via Martina, via S. Rocco, piazza S. Antonio, corso Garibaldi, piazza Plebiscito, via Dante, via Umberto I, piazza della Repubblica, via S. Paolo della Croce. Allieterà la festa, il concerto bandistico «Antonietta Amico», diretto dal maestro Giuseppe Vitale.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast butta al vento la qualificazione per la B

Lunedì, 2 maggio

 Incredibile ma vero, la Stampalst Ceglie butta al vento la grossa occasione di approdare alle semifinali dei play off per l’accesso alla serie B2, giocando una “gara-tre” che è stata la fotocopia della prima gara persa ingiustificatamente sul proprio parquet a vantaggio del Molfetta.

Una prestazione che non salva nessuno e che lascia l’amaro in bocca allo straordinario tifo che aveva creduto nel riscatto dei propri giocatori, specie dopo la esaltante prestazione della “gara-due”, vinta meritatamente a Molfetta. Quasi che si fosse stati di fronte a due squadre, l’una diversa dall’altra. Ma è mai possibile questo? Purtroppo si, i giocatori diretti dal coach Cosimo Romano hanno mostrato di avere quasi una  doppia personalità, di essere giocatori alle prime armi che si fanno prendere dal panico e che non hanno carattere. Peccato davvero perché gli sforzi della dirigenza vengono quasi stroncati da un incidente di percorso che propri non ci voleva.

“E’ inspiegabile quello che è successo domenica sera – a parlare è il ds, Enrico Marseglia -, una vera e propria debacle che non ha scusanti e che purtroppo ha riproposto quello che è sempre stato il problema di questa squadra, il temperamento, quel carattere che spesso diventa l’arma in più di un gruppo composto per fare grandi cose”. Va comunque detto che la stagione,tutto sommato, è stata positiva. Presentarsi ai nastri di partenze del campionato di serie C1 da matricola ed arrivare terzi, prima di altri importanti quintetti non è cosa di poco conto. Ma è pur vero che la dirigenza aveva sempre detto che l’obiettivo era la B2. Almeno giocarsi questa possibilità fino in fondo. Ed in questo la rosa costruita era di tutto rispetto. Giocatori importanti, di esperienza che hanno fatto il proprio dovere fino alle soglie di giungere in vetta alla montagna. Un vero peccato. Certo, avere dovuto fare quasi da subito a meno di Horacio Bosco alle prese con un infortunio alla mano è stato troppo: si è sentita l’assenza delle sue micidiali bombe da tre.

Però il gruppo era tale da poter sopperire a questa situazione. Invece no, ha dovuto fin da subito rincorre gli avversari e quando è passata in vantaggio, anche di dieci lunghezze non ha saputo mantenere questo vantaggio. Può darsi che la prestazione positiva della “gara-due” abbia fatto credere che  la pratica Molfetta iniziava senza storia? Peccato di presunzione pagato caramente. Ora bisognerà guardare al futuro. “Un futuro che per noi inizia subito – ribatte Marseglia – garantendo al nostro meraviglioso pubblico di allestire una squadra ancora più competitiva e capace di lottare per quel traguardo che, purtroppo, quest’anno è venuto meno”. Il tutto vincolato al palazzetto, problema per il quale il sindaco Pietro Federico ha garantito tutta la sua attenzione. Infine,un pensiero ai tifosi: loro si che hanno vinto il campionato, quello della maturità e competenza che, di questi tempi, è un risultato di non poco conto.

 Luca Dipresa

 

 

 

 

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