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Ciclismo: il marchigiano Rocco Capasso vince la Coppa Messapica

Domenica, 20 agosto

Rocco Capasso taglia il traguardo della Coppa MessapicaE’ Rocco Capasso il vincitore della 47^ edizione della Coppa Messapica.  Successo della “Centri della Calzatura” diretta a Oscar Ferrero che è riuscita ad ottenere anche la seconda piazza con Elio Saavedra. La gara si è svolta sul tradizionale circuito delle grotte, che prevede l’ascesa finale nel centro storico di Ceglie Messapica, per un totale di 120 km.

I corridori al via sono stati 70 su un totale di 100 iscritti con il rammarico degli Organizzatori dell’Asdc “Orazio Lorusso”, che nonostante gli sforzi profusi non sono riusciti a schierare al nastro di partenza gli squadroni pluri sponsorizzati. Tutto a discapito, sia della promozione del ciclismo al Sud ed in particolare in Puglia, dove oramai si svolgono solo tre gare all’anno riservate ad Elite ed Under 23, sia delle aziende che investono per far conoscere i propri marchi al di fuori delle regioni di appartenenza.

La gara, in ogni caso, è risultata avvincente ed è stata caratterizzata fin dai primi chilometri da una fuga messa in atto da Amerigo Novembrini, Marco Cellini e Fabio Taborre. I tre hanno raggiunto un vantaggio massimo di 40 secondi, prima di essere ripresi. Dopo altri tentativi di fuga, la svolta della Gara, dopo circa 90 chilometri, quando si formava un gruppo di attaccanti composto da sei corridori. Ne facevano parte Capasso, Saavedra, il colombiano Munoz  -della Masssi Team guidata da Donato Giuliani –, dall’indomito Taborre, l’ucraino Surutkovych ed il russo Shotelev – della Aran World Cantine Tollo di patron Umberto di Giusepppe e del DS Roberto Caruso .

Nel corso del 21° giro, dei 25 previsti, all’inizio della rampa finale Capasso ha piazzato l’allungo decisivo e nulla hanno potuto gli altri componenti del drappello dei fuggitivi. L’atleta marchigiano ha accumulato un minuto di vantaggio ed ha tagliato il traguardo replicando la recente impresa del Gran Premio di Foligno. Per il secondo posto, Saavedra ha regolato in volata Munoz, dopo che i due hanno staccato il resto del gruppo degli inseguitori.  Alla gara era presente anche il commentatore televisivo Cesare Fiorio.

 

      Ordine di arrivo

1 Capasso Rocco, 2 Saavedra Elio Isaac Fausto, 3 Munoz Julian, 4 Surutkovych Alexander, 5 Taborre Fabio, 6 Shutelev Alexander, 7 Piscopiello Fabio, 8 Cellini Marco, 9 Di Paolo Francesco, 10 Novembrini Americo, 11 Poloni Davide, 12 Marioli Gianandrea, 13 Van De Velde Alain, 14 Hermandez Henao Ivan Dario, 15 Campagnaro Simone, 16 Toia Federico, 17 Hvideberg Anders, 18 Bordoni Gianluca, 19 Mazzucchelli Samuel, 20 Di Carlo Stefano, 21 Michelessi Giacomo.

 

 

 

 

 

 

 

Festa di S.Rocco col coprifuoco: proteste per le luminarie spente presto

Venerdì, 18 agosto

Festeggiamenti di San Rocco con il coprifuoco a Ceglie Messapica e subito scatta la protesta dei cittadini e di diversi turisti che avevano programmato nel loro tour serale anche una puntata nella bella cittadina. Trovata però con le luminarie spente, motivo del risentimento.

La tradizionale festa di San Rocco si è tenuta nel rispetto della tradizione il 16 e 17 scorsi, secondo la consuetudine che vede spostati di almeno un giorno le celebrazioni, almeno quelle pagane. E’ accaduto, però, che la grande “festa dei cegliesi” è durata meno del previsto, con le pur ricche e festanti luminarie accese per il tempo strettamente necessario al clou della manifestazione: il primo giorno, quello di mercoledì 16, luci spente a mezzanotte e ieri, giovedì, interruttore staccato intorno all’una, con comprensibile disappunto delle centinaia, forse migliaia, di visitatori ancora in giro per le strade centrali e periferiche del paese, una notte magica favorita dalla calda temperatura e rovinosamente compromessa da chi ha deciso di staccare la luce.

Vivace la protesta di un gruppo di turisti lombardo appena giunto dal mare, dove aveva cenato, e venuto apposta a Ceglie per ammirare i riti dei festeggiamenti tanto declamati in spiaggia.  A loro non è restato che accontentarsi di un caffè e di uno spumone gustato in piazza per sorbire la rabbia, concedendosi una passeggiata lungo il corso spento e nonostante questo  affollatissimo di gente che proprio non ne voleva sapere di rincasare. "C'era ancora tanta gente intorno alla bancarelle delle cineserie e in quelle delle noccioline, eppure era tutto desolatamente spento, come se qualcuno abbia deciso di mandarci a casa" afferma deluso Paolo, portavoce dei vacanzieri sbarcati stanotte nella città buia.

Dal comitato della festa no comment: filtra solo l'analogia con tutte le feste degli altri anni, anch'esse terminate intorno all'una. Il problema è che la notte diventa sempre più piccola e stanotte a Ceglie c'erano migliaia di persone quando s'è decisa la conclusione dei "giochi", anticipata forse dallo spostamento dello spettacolo pirotecnico scivolato alle 22,30, orario in cui molti erano ancora a cena. Certo, è difficile accontentare tutti i palati: quando i fuochi si "sparavano" all'1,30 si diceva che era troppo tardi, ora troppo presto. Ma qualcuno per accontentare tutti si è limitato ad un semplice calcolo per rispettare la media oraria e non le mutate esigenze di una regione che d'estate vive e convive col turismo.

 

 

 

 

 

 

Ciclismo: tutto pronto per la Coppa Messapica, si corre domenica

Giovedì, 17 agosto

«Coppa Messapica» ai nastri di partenza. E' tutto pronto in città per 47ma edizione della classica del ciclismo d'élite «Under 23» organizzata dall'associazione «Gsc Orazio Lorusso». Patrocinata dalla Regione Puglia, dall'Amministrazione Provinciale, dal CONI e dalla Federciclismo, la gara si svolgerà domenica 20. Dalla centralissima piazza S.Antonio la gara, si snoderà lungo il consueto percorso denominato «grotte di Montevicoli». Un circuito di 4800 metri da ripetere 25 volte per un totale di 120 Km. «Hanno già fatto pervenire la loro iscrizione numerosi atleti appartenenti alle migliori società ciclistiche italiane» fanno sapere gli organizzatori.La «Coppa Messapica» - commenta il sindaco Pietro Federico - è un evento che dà lustro a Ceglie, un biglietto da visita importante che contribuisce in modo significativo allo sviluppo turistico locale.

E' anche una prova concreta della nostra capacità di espressione del senso dell'accoglienza e dell'ospitalità, doti storiche nell'animo del cittadino cegliese». «Non nego - commenta invece il presidente dell'associazione «Gsc Orazio Lorusso», Cosimo Gioia - che nel seguire il Giro d'Italia 2006 è stato per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione sentire i nomi di Maximiliano Richeze, vincitore dell'edizione 2004, e di Mirko Lorenzetto, Elia Rigotto, Wladimir Efinkim, tutti atleti che hanno preso parte negli anni alla «Coppa Messapica». A coordinare la gara sarà lo staff tecnico, composto dal presidente dell'associazione Cosimo Gioia, dal direttore di corsa Donato Rapito, dall'addetto giuria Cosimo Gioia. I medici di corsa saranno Pasquale Ricci, Enrico Marseglia, Giuseppe Chirulli. Il servizio infermieristico sarà curato da Antonio Ciracì e Rocco Urgesi.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Due giorni di festa e di fede per le celebrazioni di San Rocco

Lunedì, 14 agosto

Con due giornate di festa e preghiera (16 e 17) si onorerà la santità del compatrono della città di Ceglie Messapica, San Rocco. La «Festa dei cegliesi», è stata definita dal Comitato organizzatore. Una ricorrenza voluta ed attesa, soprattutto, dai numerosi emigrati e forestieri che, ogni anno, con una viva partecipazione danno prova del profondo sentimento religioso che li lega al Santo di Montpellier.

Proprio per tale ragione il parroco don Angelo Principalli ha programmato per domani una giornata interamente dedicata agli emigrati. I solenni festeggiamenti, dunque, in onore di San Rocco rappresentano un'occasione importante che, subito dopo ferragosto, arricchisce l'estate cegliese con riti e consuetudini in cui è possibile ritrovare aspetti culturali e devozionali che diventano motivo per tanti cittadini di riscoperta delle proprie radici storiche. Numerosi sono i fedeli, infatti, che per l'occasione partecipano ai riti religiosi (iniziati il 7 agosto con la Novena) nella chiesa omonima che svetta su uno dei colli più alti del paese.

Le prime notizie certe riguardanti il culto di San Rocco risalgono al 1500 e la festa è stata addirittura documentata in una relazione del 1748 a cura dell'arciprete Donato Maria Lombardi. Così, in continuità di fede e tradizioni il programma religioso si aprirà mercoledì 16 quando, dopo la messa (alle 19) presieduta dal vescovo di Oria, mons. Michele Castoro, si darà vita al trasporto nella chiesa Madre della statua lignea, recentemente restaurata. Il ritorno della statua, accompagnata dalla banda «Antonietta Amico», nella chiesa di San Rocco avverrà nella serata di giovedì. Il programma religioso si chiuderà alle 21 con la preghiera per la città e la benedizione con l'insigne reliquia del Santo compatrono. Contestualmente, i festeggiamenti prevedono un ricco programma civile che si svolgerà in piazza Plebiscito.

Con i grandi successi della musica italiana anni '60 e '70 gli «Oro Puro» si esibiranno, mercoledì, in concerto. Mentre il 17 la città sarà in festa con la banda «Città di Francavilla Fontana», diretta dal maestro Ermir Krantja. I festeggiamenti si chiuderanno, sulle colline cegliesi (contrada Turco - Camarda) con i spettacolari fuochi pirotecnici, curati dalla ditta «Truppa»» di Latiano.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)


 

 

 

 

Allo Jazzo la voglia di storie d'altri tempi

Mercoledì, 9 agosto

Torna «Voglia di storie», la rassegna teatral-musicale-cinematografica organizzata dalla cooperativa «DannyRose» presso la masseria «Lo jazzo». Un'appuntamento ormai immancabile, quest'anno alla sua quarta edizione. «Il programma principale - affermano gli organizzatori - sarà costituito da storie d'amore, in tutte le sue forme: amori romantici, delusi, felici, traditi, tra un uomo e una donna, tra due uomini, tra due donne, amore per la propria terra, amore per la verità, per la storia che ognuno scrive con le proprie azioni, con la propria identità». Si parte questa sera, con lo spettacolo «Drag Queen Show» a cura dell'Enzo Pellegrino Staff Cover Girls, cui seguirà la proiezione del film «Priscilla, la regina del deserto di Stephan Elliot».

La sera di Ferragosto, proiezione del film muto «Dracula: pages from a virgin's diary» di Guy Maddin, sonorizzato dal vivo dal pianista Gianni Lenoci. Mercoledì 16, «Le Notti Bianche» reading di Fedor Dostoevskij, con Francesca Radaelli e Nicola Zucchi: una lettura-spettacolo del racconto del grande narratore russo. Il 17 ancora due film: «Fucking Amal-il coraggio di amare» di Lukas Moodysson e, a seguire, «Happy Together» di Wong Kar-Wai. Il 18 torna il teatro: il «Teatro della Friggitoria» presenterà «Edipo in faida», tragedia di Vittorio Continelli, spettacolo finalista del «Premio Ustica per il Teatro 2005». E per finire, altri due film: il 19, «Ferro 3» di Kim Ki-Duk e il 20 «Se mi lasci ti cancello» di Michel Gondry. La rassegna prevede numerose iniziative collaterali quali le partite di scacchi giganti sull'aia, la rassegna di videoclip di Michel Gondry, il book-crossing, la dama gigante, le proiezioni di «Faust»,"Nosferatu» e «Sunrise» di Murnau, «La mafia è bianca» di Bianchi e Nerazzini, il teatro kabuki e tarazuka, «Arsenio detto Lupin». E non mancherà il punto gastronomico, dove sarà possibile degustare piatti della cucina locale e del buon vino. L'ingresso agli spettacoli è gratuito.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 


 

In un libro di Paolo Urso tutti i segreti e la magia dei fuochi d'artificio

Martedì, 1 agosto

C'è una lunga storia di uomini dietro una "sbragata" proiettata sullo sfondo di un cielo nero o improvvisamente colorato dagli "sbruffi" che s'aggiungono alle stelle del firmamento. C'è una inesauribile passione nel "lampo" che accompagna ogni spettacolo pirotecnico, l'arte della luce guidata da mani sapienti, una combinazione dove alchimisti del tuono e del sole sanno come imprigionare l'energia del fuoco e come liberarla. Sarà per questo che i fuochi d'artificio fanno parte dell'esultanza e della civiltà dei popoli, la dimostrazione più alta e allo stesso tempo obbediente delle regole arrivata dalle tradizioni, dai riti religiosi, dalle cadenze più pagane o dall'esuberanza della gioia. Del resto, cosa sarebbe una sagra o una festa patronale senza i "fuochi artificiali"?

E che dire dei migranti che girano di paese in paese per non perdersi sia di notte che di giorno una sola occasione con le stelle filanti? La segretezza e il mistero delle miscele chimiche hanno contribuito a rendere quasi mistica la liturgia delle esplosioni, appuntamento che calamita tanto i bimbi che gli adulti e gli anziani, questi ultimi i più pronti e autorevoli nei giudizi comparativi finora passati di bocca in bocca secondo una comunicazione quasi tribale: meglio quelli diurni per San Trifone ad Adelfia o quelli notturni del 15 agosto ad Alezio dove si celebra la Madonna della Lizza? E che dire di quelli di Locorotondo o dell'escalation di emozioni provocate dai fuochi di Sant'Antonio a Ceglie Messapica?

Il problema è come seguire gli eventi, come sceglierli e soprattutto come osservarli con un'accettabile conoscenza. Il buio è stato recentemente rischiarato da un appassionato divenuto un'autorevolezza in campo internazionale, Paolo Maria Urso, che ha recentemente dato alle stampe il primo almanacco italiano: "In giro per l'Italia tra fuochi e spettacoli pirotecnici", una sorta di guida Michelin dei fuochi d'artificio. L'autore di professione fa l'architetto, tuttavia nel campo della cultura pirotecnica ne sa più di un fuochista, una passione nata fin da piccolo, un po' come il piccolo Salvatore del "Nuovo cinema paradiso": "I fuochi sono entrati a far parte della mia vita fin da piccolo, quando accompagnavo stupìto un vecchio mastro del mio paese, Ceglie Messapica, a sparare i "colpi oscuri" e le "bombe a scala"" ricorda Urso. Da allora la voglia di sapere è cresciuta con una partecipazione totale, sapendo mantenere però la distanza tra il preparatore di professione e l'esperto esigente. Questa differenza ha consentito all'autore di porsi domande cui il libro vuol rispondere: come si preparano i fuochi, quante espressioni ci sono, i segreti e soprattutto il calendario degli eventi. Per non perdersi neppure un botto del "grande fuoco".

Il libro di Paolo Urso è in vendita nelle edicole e migliori librerie del Sud.

(M.D.M., Quotidiano di Puglia) 
 

 

 

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