16 Luglio 2025

Doppio premio per Antonio Curri

Doppio premio al poeta cegliese Antonio Curri. Nella foto la cerimonia nella chiesa del Corpus a Gragnano
Doppio premio al poeta cegliese Antonio Curri. Nella foto la cerimonia nella chiesa del Corpus a Gragnano

Pioggia di riconoscimenti per il poeta cegliese che, dopo l’affermazione al concorso di Ceglie dell’associazione “Poesis Kailia”, ha ottenuto un altro primo premio a Gragnano (in provincia di Napoli) e un secondo nel Salernitano

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di Damiano Leo

Il poeta cegliese Antonio Curri continua a riscuotere riconoscimenti per la sua produzione poetica.

Dopo il primo premio conseguito alla seconda edizione del Premio Nazionale “Poesis Kailia”, a Ceglie Messapica, lo scorso 14 giugno, ora è la volta di altri due riconoscimenti. Venerdì scorso, 27 Giugno, a Salerno, presso il Salone Bottiglieri del Palazzo della Provincia, in Via Roma 104, al 5° Concorso Letterario Nazionale di racconto breve e di poesia “Siamo uguali nella diversità”, gli è stato conferito il secondo premio per la Sezione Adulti. Il concorso era organizzato dall’Associazione Culturale Centro Studi di Ricerche Economiche e Sociali Mondi Sostenibili, con sede nel Comune di Pellezzano (Salerno). La giuria era composta dai professori Giovanni De Feo, presidente, Francesco Basile e dalla professoressa Francesca Miceli.

Antonio Curri

Ogni componente della giuria ha valutato autonomamente gli elaborati sottoposti al concorso per le due categorie: “Racconto breve” e “Poesia”.  Finalisti per la sezione Racconto breve sono risultati: Coviello Serena, di Pellezzano (Sa), con il racconto “Un cercatore d’amore”; Lento Stefano, “Un giorno di poche parole”, di Pomigliano D’Arco (Na); Cavalchi Fabio, “Occhi diversi” di Castelnovo Di Sotto (Re); Reggio Simone, “Handicappato”, di   Aosta; De Angelis Nazarena, “Note di cuore” di Roma; Cintioli Roberto, “Le due lune)” di Manziana (Roma); Rizzo Angelo, “Il dono che ti isola” di Salerno; Felice Civitillo Cristina, “Resistenza” di Napoli; Avanzato Wilma, “Una mano tesa verso la felicità)” di Chivasso (To); e Francesco Luisa, con il racconto “Una pagina bianca” di Taranto.

Per la poesia, oltre al poeta cegliese Antonio Curri, premiato al secondo posto assoluto, con la poesia intitolata “Oltre i confini del possibile”, sono stati premiati: Sica Sandra, “La luna nera” di  Campobasso; Paladini Veronica, “Strumento di pace” di Brindisi; Argenziano Giovanni Battista, “Acqua” di Giaveno (To); Del Gaudio Enrico, “Shaban l’ultimo sogno di Gaza” di Castellamare di Stabia (Na); Lombardo Serena, “Lode alla diversità” di Fano (Pu); Rostin Roberto, “Un solo spartito” di San Giorgio delle Pertiche (Pd); Manzuoli Donatella, “Perché no?” di Lido di Camaiore (Lu); Ricciardi Nicola, “Siamo” di Genova; e Corsi Alessandro, per la poesia dal titolo “Pietra d’inciampo” di Livorno.

Di seguito ci piace riportare il testo della poesia di Antonio Curri, intitolata:

C’è un canto che risuona sotto cieli diversi/tra strade polverose e grattacieli scintillanti / nel respiro caldo del deserto / nel soffio umido della foresta. / Un canto che nasce dalle mani di donne / che ogni giorno raccontano il mondo / una parola alla volta, una goccia di sogno alla volta. / Chi nutre speranze nelle cuciture di un abito semplice / mentre il suo piccolo gioca con scampoli colorati./ Chi disegna mappe su tessuti di seta / spiegando il vento oltre i confini tracciati / perché ogni filo è un ponte verso l’altro. 

Mani che sollevano, che accolgono e costruiscono,/ voci che rompono i silenzi e aprono stanze segrete / dove il futuro è un progetto collettivo. / Una scuola che germoglia in un campo dimenticato / un’impresa che porta luce dove c’era ombra / un libro che libera pensieri imprigionati. / Eccole, le visionarie del quotidiano, / che spingono il confine del possibile oltre l’orizzonte noto / ridefinendo mappe con gesti che parlano al plurale. / Un pozzo scavato non è solo acqua / è una comunità che fiorisce. / Un giardino curato non è solo bellezza / è un rifugio per chi cerca riparo. / Un’idea condivisa non è solo pensiero / è l’inizio di una rivoluzione dolce. / Ogni azione è una finestra aperta / un ponte sospeso verso il domani. / E mentre il mondo cambia sotto i loro passi / le donne sognano non solo per sé / ma per figli e figlie che correranno liberi / per comunità che sapranno essere insieme / un coro che canta l’infinito. / Ecco che nel loro agire c’è la luce / un lume che non conosce confini / un invito a credere, a osare, / a riscrivere il possibile / su pagine mai scritte.

Degna di essere riportata è anche la motivazione redatta dalla giuria, che recita: “La poesia “Oltre i confini del possibile” è pienamente attinente e profondamente ispirata: celebra la diversità, l’inclusione e il protagonismo femminile nella costruzione di un futuro più giusto e condiviso. Le “visionarie del quotidiano” diventano simbolo universale di una trasformazione collettiva. Il titolo è molto efficace e simbolico: esprime perfettamente lo spirito della poesia – superare barriere, reinventare il possibile, immaginare un mondo nuovo. È ampio, evocativo, e coerente con l’intero svolgimento del testo. Il tema è affrontato con originalità e forza poetica: il tono è quasi epico ma allo stesso tempo intimo, con una narrazione corale che valorizza le piccole azioni quotidiane delle donne come gesti rivoluzionari. L’idea del “confine” che si trasforma in “ponte” è potentemente simbolica.”

E la motivazione continua: ”La comunicazione è eccellente e raffinata: il linguaggio è ricco, fluido, pieno di immagini vivide e metafore riuscite (“un pozzo non è solo acqua…”, “mappe su tessuti di seta”, “una goccia di sogno alla volta”). Il ritmo è armonioso e la composizione ben costruita. L’impatto emotivo è molto forte e ispirante: la poesia commuove e motiva, trasmette fiducia nel cambiamento e riconosce il valore spesso invisibile dell’azione silenziosa e generativa. Una lettura che lascia energia e consapevolezza.”

Il giorno successivo, sabato 28 giugno, Curri ha ricevuto il primo premio assoluto alla XII Edizione del Concorso Letterario “Versi sotto gli irmici. La pittura incontra la poesia”. 600 poeti e 145 pittori partecipanti. La cerimonia di premiazione si è svolta nella  chiesa del Corpus Domini a Gragnano (Napoli).

La poesia vincitrice, anche questa degna di essere interamente riportata, si intitola:

Su grigi scogli / dove il vento si spezza e si perde / un uomo suona / e il mare lo ascolta ondeggiando. / Dalla gola di bronzo di un sassofono / s’innalzano note/ come pennellate d’azzurro / dove l’orizzonte dissolve i confini/ dove la musica è colore / la pittura è respiro. / Il suono danza sulla tela del cielo / mentre l’acqua / dipinge versi sulle rocce. /Ogni melodia / è un’onda che sfuma /ogni goccia / è inchiostro che scrive un tramonto. / In questo istante / senza tempo né nome / la poesia si fa quadro / il quadro si fa canzone. / Così il musicista / pittore d’echi / lascia che il mare / firmi la sua sinfonia.”

La poesia, come da regolamento, doveva essere ispirata ad un dipinto e Antonio Curri ne aveva scelto uno della corregionale Vanna Mezzina, pittrice di Molfetta.

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