7 Novembre 2024

Due bandi per i dipendenti di Angelucci

Il Centro di riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica
Il Centro di riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica

L’Asl di Brindisi ha pubblicato gli avvisi per l’assunzione dei licenziati dalla Fondazione San Raffaele. Oggi riunione con i sindacati per chiarire gli aspetti sulla “continuità aziendale”. Ed Emiliano ammonisce il centrodestra: “Sul Centro di riabilitazione di Ceglie è meglio che taccia”

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Nuovo passo verso la internalizzazione del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica da 24 anni gestito dalla Fondazione San Raffaele della famiglia Angelucci. Al licenziamento collettivo dei 157 dipendenti avviato dall’azienda privata l’Asl di Brindisi ha risposto con la pubblicazione di due delibere di avvisi di reclutamento del personale.

I due avvisi pubblicati dall’Asl di Brindisi.

“Finalmente. Dopo mille traversie, durissime controversie e il licenziamento collettivo, deciso dalla Fondazione San Raffaele, del personale sanitario e non sanitario del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, la ASL di Brindisi ha messo  in pubblicazione gli avvisi per il reclutamento, prima a tempo determinato e poi a tempo indeterminato, del personale necessario a garantire la gestione pubblica del Centro” ha commentato il consigliere regionale Fabiano Amati.

“Comincia così una nuova era e ringrazio con riconoscenza la gran parte del personale del Centro di riabilitazione, che senza alcun timore si è messo a fianco dell’amministrazione pubblica per raggiungere questo importantissimo risultato, sostenendomi anche nei momenti più bui”.

“Ringrazio – ha sottolineato Amati – il Presidente della Regione Michele Emiliano che in questi mesi non ha mai abbandonato la volontà di raggiungere il risultato e mi ha incoraggiato in tutta la battaglia”.

Ma se i due bandi dell’Asl brindisina tranquillizzano sul futuro dei lavoratori, non chiariscono – e forse non potrebbero – gli aspetti relativi alla continuità lavorativa, ai diritti maturati dai dipendenti della Fondazione San Raffaele e soprattutto non danno certezze sul profilo di tutto il personale, soprattutto quello tecnico e amministrativo. E proprio oggi, 16 ottobre, il sindacato incontrerà i lavoratori per chiarire gli aspetti e le prospettive.

Il braccio di ferro sul Neurolesi ha, però, uno sfondo politico che proprio il governatore Emiliano ha rilanciato nelle ultime ore a Mesagne in occasione dell’inaugurazione del Centro residenziale per cure palliative e terapia del dolore, un Hospice di dodici posti letto dato in gestione alla cooperativa “La Rondine”. Proprio questa scelta ha provocato la reazione di “Fratelli d’Italia” che ha rimarcato come a Mesagne si concede in gestione un servizio sanitario e a Ceglie lo si toglie per restituirlo al servizio pubblico.  Peraltro il consigliere regionale Luigi Caroli con due note ufficiali aveva richiamato l’attenzione su un’inchiesta della magistratura di Chieti, sia pur in forma dubitativa e interrogante, su alcune persone ai vertici della cooperativa abruzzese.

“Sul San Raffaele la destra farebbe bene stare zitta per non costringermi a ricordare cosa hanno combinato” la secca replica di Emiliano che ha inoltre rivendicato la sovranità delle scelte votate dal consiglio regionale: “Ha ritenuto che è meglio la gestione diretta di quella struttura e io obbedisco al consiglio regionale, come deve obbedire l’Asl” il monito del presidente della Regione.

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