Mercoledì 8 ottobre il sesto appuntamento al Maac del “Classica Festival” con due appuntamenti dedicati alla cultura dei popoli. Nella prima parte della serata la presentazione del libro di Angelo Palma “Dizionario Etimologico del Dialetto di Ceglie Messapica con Grammatica”. Nella sezione musicale toccherà al “Trio Folksongs” con un viaggio sui brani popolari del Sud d’Italia e dei Balcani
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Mercoledì prossimo, 8 ottobre, il “Caelium Classica Festival 2025” torna al Maac (Museo Archeologico e di Arte Contemporanea) di Ceglie Messapica per il sesto appuntamento del ricco cartellone allestito dalla Direzione Artistica del Maestro Massimo Gianfreda, che sta ricevendo consensi di pubblico e di critica.

La serata sarà divisa in due parti. La prima parte prevede l’ultimo incontro letterario di quest’anno, e sarà dedicata alla presentazione del “Dizionario Etimologico del Dialetto di Ceglie Messapica con Grammatica” di Angelo Palma, che dialogherà di questa pubblicazione con il giornalista Mino De Masi.
La serata proseguirà con la seconda parte, dedicata al concerto del “Trio Folksongs”, che verrà introdotto dalla guida all’ascolto dal vivo curata dal musicologo Nicola Santoro. Il “Trio Folksongs” è formato dalla cantante Tiziana Portoghese, dal fisarmonicista Antonio Palazzo e dal violoncellista Adriano Palazzo, che vedremo impegnati in un programma intitolato “Radici sonore” che altro non è, se non una ricerca tra le musiche scritte su testi popolari meridionali italiani e dell’area balcanica, una sorta di viaggio musicale attraverso brani i cui arrangiamenti sono curati dagli stessi interpreti; un concerto, in definitiva, che ha l’intento di cogliere autenticità, originalità, credenze e tradizioni e proporle al pubblico anche come frutto di una instancabile ricerca, dal momento che in molti casi le musiche o gli autori dei testi sono di autori anonimi.
Si potrà così anche notare quanta influenza ci sia tra le musiche della Grecia e quelle di alcune località salentine, ma anche notare la ricchezza di alcune pagine provenienti dal Gargano, dalla Campania o dalla Calabria, o perfino dal catalogo di un musicista illustre quale Nino Rota del quale verrà eseguito “Brucia la luna ‘n cielo”, un brano di rara esecuzione a testimonianza di quanto sia vivido e attraente tale repertorio.
Il serata inizierà alle 19:30 con la presentazione del libro di Angelo Palma, ma sarà possibile accedere al Maac a partire dalle ore 19:00 per rispettare la scaletta della sesta serata. Ricordiamo, infine, lo sforzo sostenuto dall’Associazione Centro Artistico Musicale “Caelium” nell’allestimento del Festival, grazie al quale l’ingresso al concerto è gratuito.

