10 Maggio 2025

“La Regione blocchi il decreto sicurezza”

La sede della Regione Puglia. Chiesta l'impugnazione del decreto sicurezza emanato dal governo
La sede della Regione Puglia. Chiesta l'impugnazione del decreto sicurezza emanato dal governo

La norma recentemente varata dal Governo è fortemente contrastata da diversi partiti e organizzazioni sociali. Con una richiesta alla Giunta pugliese, Prc chiede di ricorrere alla Corte Costituzionale ipotizzando un'”invasione” di Roma su materie di competenze ritenute regionali. La forte preoccupazioni per il comparto agricolo e su imprese e lavoratori che hanno investito sulla produzione della canapa industriale

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Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’11.04.2025 e già in vigore il nuovo Decreto Sicurezza D.L. n. 48/2025 (clicca qui per leggere il testo), un provvedimento che interviene su vari fronti: terrorismo, tutela delle forze dell’ordine, sicurezza urbana, lotta alla criminalità organizzata e gestione dell’ordine pubblico. 

Sulla normativa si moltiplicano gli interventi e i pareri: definito di garanzia dal governo, restrittivo delle libertà da ampi strati dell’opposizione, giudicato incostituzionale da 236 giuristi, fra cui tre presidenti emeriti della Consulta, per i profili di “deriva autoritaria”, oltre che illegali, che racchiuderebbe malgrado le modifiche dopo la sua trasformazione dall’iniziale documento.

Da Angelo Leo, Dipartimento Lavoro PRC Puglia, e Sabino De Razza, Segretario PRC Puglia, riceviamo e pubblichiamo l'”appello urgente alla Regione Puglia affinché sia definito rapidamente l’iter per impugnare il decreto”.

“La Puglia, terra di Pace, diritti e antifascismo non può rimanere indifferente di fronte al DL “sicurezza“ di recente approvato, un provvedimento pericoloso e liberticida, ispirato da principi profondamente ideologici e populisti
Non solo comprime gravemente i diritti delle persone, ovvero c’è un attacco allo stato di diritto, ma si colpisce anche un intero comparto agricolo e manifatturiero concernente la filiera della Canapa industriale. Nello specifico, l’art. 18 del medesimo DL Sicurezza vieta “l’importazione, la cessione, la lavorazione, la distribuzione, il commercio, il trasporto, l’invio, la spedizione e la consegna delle inflorescenze della canapa a basso contenuto di Thc”.
In sostanza, si colpisce un intero settore, costituito da migliaia di aziende e Lavoratori, soprattutto giovani e ben formati, che nel corso di questi anni hanno investito nella Canapa industriale a basso contenuto di Thc, nella massima trasparenza e legalità ai sensi e per gli effetti della Legge 242\2016.
Infatti, la Commissione Europea ha aperto una specifica indagine per verificare la dubbia corrispondenza di tale avversato provvedimento con i trattati e il diritto dell’Unione Europea, con riferimento all’equiparazione della cannabis light alla droga.
Giova evidenziare, oltretutto, che in Puglia, quello della filiera della canapa è un comparto importante che negli ultimi anni ha visto una crescita significativa: i dati parlano di circa 200 aziende costituite soprattutto da piccoli produttori/lavoratori, con un fatturato annuo di circa duecento milioni di euro e di un numero, tra fissi e stagionali, di circa due mila lavoratori.
Anche la Puglia rischia, quindi, di perdere un settore strategico importante, con una pluralità di implicazioni altresì di carattere sociale, a causa dell’accanimento sconsiderato e del tutto ideologico del DL Sicurezza.
Pertanto, il Partito della Rifondazione Comunista chiede alla Regione Puglia di prendere una netta posizione contro il “Decreto Sicurezza” del Governo Meloni. A tal fine, la Giunta Regionale Pugliese si dovrebbe attivare con urgenza per fermare la conversione in legge del DL sicurezza e, qualora ne sussistano i presupposti, di ricorrere alla Coste Costituzionale.
Occorre soprattutto valutare se le norme dello stesso DL intervengano su materie di competenza regionale, come lo sono ad esempio le politiche agricole e/o comunque su “i principi e le disposizioni fondamentali della Costituzione”.

Sabino De Razza, Angelo Leo

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