23 Maggio 2025

Neurolesi, le attrezzature alla Fondazione

L'accettazione del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica
L'accettazione del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica

Il tribunale di Brindisi ha ingiunto all’Asl di restituire entro 40 giorni tutti i beni del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica alla “San Raffaele”, istituzione che ha gestito l’ospedale fino al 30 novembre scorso

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Con un provvedimento il Tribunale di Brindisi ha ingiunto all’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi di restituire entro 40 giorni dalla notifica del decreto tutti i beni e le attrezzature del Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica, gestito fino al 1° dicembre 2024 dalla Fondazione San Raffaele, così come elencati nel verbale redatto nella stessa data tra i Direttori Generali delle due istituzioni, Maurizio De Nuccio per l’Asl e Daniele Cipriani per la Fondazione.

“La decisione del Tribunale – come ha informato la Fondazione San Raffaele – rappresenta una clamorosa sconfessione dell’operato della ASL di Brindisi, che non solo non ha mai perfezionato l’acquisizione dei beni, come concordato, ma ha addirittura impedito alla Fondazione il loro legittimo ritiro, in una condotta che sconfina nel trattenimento arbitrario e privo di fondamento giuridico”.

“Non possiamo che esprimere profonda indignazione per quanto accaduto. È inaccettabile che un ente pubblico agisca in aperta violazione degli accordi sottoscritti e, ancor più grave, in spregio del diritto di proprietà e delle regole basilari di correttezza amministrativa”, afferma il Presidente della Fondazione San Raffaele, Sergio Pasquantonio,

La Fondazione sottolinea che ha sempre operato nel rispetto della normativa regionale, adempiendo con responsabilità al passaggio di gestione previsto dalla Legge Regionale 21/2024. Tuttavia, il comportamento della ASL – culminato nell’occupazione di beni privati e nel mancato rispetto degli impegni condivisi – ha costretto la Fondazione a ricorrere alle vie legali per tutelare i propri diritti.

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