18 Maggio 2025

Un calore che ha commosso i ciclisti

I ciclisti del Giro d'Italia a Ceglie Messapica poco minuti dopo il via dal Palasport
I ciclisti del Giro d'Italia a Ceglie Messapica poco minuti dopo il via dal Palasport

La partenza del Giro d’Italia da Ceglie Messapica è stata una festa di sport e di partecipazione. Migliaia di persone, con moltissimi turisti, assiepati lungo le strade hanno fatto da cornice ad una giornata memorabile. Alcuni attivisti hanno protestato per richiamare le sofferenze della popolazione di Gaza: “Ignorati da Tv e media”

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Una festa di sport e di partecipazione, con la consapevolezza di vivere una giornata storica che resterà nella memoria di Ceglie Messapica e delle migliaia di persone venute anche dall’estero per ammirare le bellezze del territorio e per emozionarsi accanto ai campioni dei ciclismo.

Il colpo d’occhio delle strade, del Village allestito al Palasport, la lunga teoria di rosa con palloncini, magliette, i cappellini dei bambini e delle vetrine addobbate con i colori e i motivi della “grande corsa” hannp rappresentato uno scenario unico. Tanto da emozionare i ciclisti e persino i giornalisti e i tecnici al seguito della gara, pur abituati a manifestazioni del genere. Ma la spontaneità e il calore dei cegliesi e dei paesi del Sud finora attraversati dalle prime due tappe italiane del Giro hanno caratterizzato i commenti di queste ore, in alcuni casi lasciando pure in secondo piano le vicende agonistiche della tappa da Ceglie a Matera dove al traguardo la maglia rosa Pedersen ha vinto con una volata al cardiopalma.

La partenza del Giro data dal sindaco Angelo Palmisano e l’abbraccio dei cegliesi al passaggio dei ciclisti

Il via ufficioso della corsa alle 13,35 dinanzi il piazzale del Palasport di Ceglie, quando il sindaco Angelo Palmisano ha sventolato la bandiera rosa. Al suo fianco il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, del Questore Aurelio Montaruli, il Colonnello dei Carabinieri Leonardo Acquaro del Comando Provinciale di Brindisi ed il Colonnello della Guardia di Finanza di Brindisi Emilio Fiora.

Da qui il “treno” dei ciclisti ha percorso 7 chilometri nel centro di Ceglie, una carovana coperta dagli applausi al passaggio lungo via San Paolo della Croce, via Umberto, in Piazza Plebiscito come in via San Rocco e via lungo il rettilineo di Montevicoli prima di immettersi su viale Aldo Moro. Persino i fuochi d’artificio esplosi dalla zona di don Guanella per salutare il 108^ Giro d’Italia, partito ufficialmente da Ceglie alle 13,53 di via Martina per raggiungere il traguardo di Matera.

Le immagini della Rai e di Eurosport hanno dato un’ampia copertura dell’evento con filmati e dirette allestite anche da Corso Garibaldi, il centro storico e dal balcone della Torre dell’orologio. Gli intermezzi hanno “disturbato” ma non più di tanto, anzi vi sono stati dei recuperi con immagini registrate e non andate in onda, risolvendo le scelte contestate durante la tappa Alberobello-Lecce.

La protesta dei pacifisti contro la guerra israelo-palestinese

Ma alcune polemiche non sono comunque mancate. Dinanzi al Palasport oltre ai tifosi c’erano anche alcuni “militanti pacifisti che protestavano con le bandiere palestinesi, contro l’esclusione degli atleti palestinesi dal Giro d’Italia” ha denunciato in una nota la Federazione brindisina di Rifondazione comunista. Secondo la protesta “tv e media hanno nascosto a Ceglie Messapica la presenza dei pacifisti”, invitando i cittadini a partecipare a Brindisi il prossimo 17 maggio, alle ore 17,30, ad “un corteo pacifico che chiede la fine dei bombardamenti” di Gaza “con l’arrivo dei medicinali e del cibo per salvare i bambini e l’intera popolazione di Gaza”.

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