9 Maggio 2025

Raduno per ricordare Leonardo Vitale

Il madonnaro Leonardo Vitale mentre disegna un'opera. A Oria un raduno a lui dedicato
Il madonnaro Leonardo Vitale mentre disegna un'opera. A Oria un raduno a lui dedicato

Si è tenuto a Oria il primo incontro di primavera dei madonnari, pittori di strada che hanno voluto celebrare l’attività e l’impegno dell’artista cegliese morto a Lecce dopo un tentativo di rapina

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di Damiano Leo

Si è svolto sabato 3 e domenica 4, a Oria, tra piazza Donnolo e via Dragotta Bonifacio, il Primo raduno di primavera dei madonnari, intitolato a Leonardo Vitale, artista di strada di Ceglie Messapica morto a Lecce in circostanze tragiche. Patrocinato dalla regione Puglia, dalla Città di Oria, dall’Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia) e dalla Scuola napoletana dei madonnari.

In occasione dei festeggiamenti in onore di San Francesco di Paolo e del XXV Giubileo della Speranza e della Bellezza, l’Associazione oritana “Arte – Menti Creative”, ha voluto indire, per il 2025, la prima edizione del raduno dei madonnari, dedicata all’artista cegliese Leonardo Vitale, offrendo alla cittadina del brindisino, e non solo, due giorni di memoria, fede e creatività. Il tutto fortemente voluto e coordinato dal figlio del madonnaro, Giuseppe.

Al raduno hanno preso parte madonnari professionisti, artisti emergenti ed appassionati di arte su strada, discipline nelle quali il nostro concittadino è stato un vero maestro e pioniere. Molte sono state, in particolare, le presenze femminili ed anche giovani madonnari provenienti da Napoli, tutti hanno colorato le vie di Oria, animati dal ricordo di Leonardo Vitale.

Leonardo Vitale

Ma chi era Leonardo? Va subito detto che è morto tragicamente a Lecce l’11 ottobre 2021, per mano del trentatreenne Mamadou Lamin, di nazionalità senegalese ma senza fissa dimora. Condannato a sei anni, nove mesi e dieci giorni di reclusione. Dopo l’espressa richiesta della Corte di cassazione a seguito dell’impugnazione da parte della Procura generale presso la Corte d’appello di Lecce. Sei giorni prima della morte Leonardo era stato aggredito dal Lamin che, non lontano da una rivendita di kebab tra via Liborio Romano e via Oronzo Quarta a Lecce, s’impossessò del suo trolley e dei suoi 37 euro per poi fuggire in bici. Vitale, a causa della colluttazione, cadde, battendo la testa. Fu trasportato all’ospedale “Vito Fazzi”, del capoluogo salentino, dove poi trovò la morte. In primo grado, Lamin era stato condannato a nove anni di reclusione ma poi la pena gli fu ridotta in appello proprio grazie alla riqualificazione al ribasso dei reati contestatigli.

Leonardo Vitale era fratello d’arte del noto Tommoso, nato a Ceglie il 23 ottobre 1950, famoso ritrattista. Ha esposto in Germania, Spagna, Messico e Brasile, dove gli hanno dedicato un francobollo.

La pietra d’inciampo dedicata all’artista cegliese

A Leonardo, invece, la professoressa Annamaria Andriani, nel 2023, gli ha dedicato una pubblicazione intitolata Dal cielo per le vie del mondo… Leonardo Vitale e l’arte madonnara. Presentato a Lecce, a Oria e Ceglie Messapica, sempre con la partecipazione di un folto pubblico di parenti, artisti, amici, committenti ed estimatori. In tutte e tre le occasioni si è anche proceduto alla posa di una pietra d’inciampo.

A Ceglie la pietra d’inciampo, in onore di Leonardo Vitale, è stata posta nella mattinata del 15 marzo 2024, davanti alla chiesa di San Rocco. Si è così voluto ricordare il madonnaro di origine cegliese. La pietra reca la suggestiva scritta: “L’arte sia divulgativa di Bellezza, Fratellanza e Amore”. Alla cerimonia erano presenti autorità civili, famigliari e amici del madonnaro e la professoressa Anna Maria Andriani, autrice del libro dedicato al nostro madonnaro, presentato nel castello ducale di Ceglie, per volontà dell’ex assessore alla Cultura Antonello Laveneziana. Il primo a poggiare il piede sulla pietra d’inciampo è stato proprio il figlio Giuseppe. Lo stesso figlio che ora ha voluto questo primo incontro di madonnari ad Oria, città dove Leonardo ha vissuto dall’età della giovinezza, fino alla sua tragica morte.

Crediamo che ora anche la sua città natale, Ceglie Messapica, città d’arte, dovrebbe rendere il giusto omaggio ai suoi due figli, i fratelli Tommaso e Leonardo Vitale, artisti riconosciuti di alto spessore fuori dalla propria “patria”.

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