L’amministrazione comunale di Ceglie Messapica ha avviato nella campagna un programma di pulizia e igienizzazione delle isole per il conferimento dell’immondizia. Una risposta decisa agli incivili che lasciano i rifiuti a ridosso dei contenitori, un’attività che andrebbe “normalizzata” perché ordinaria in mancanza di soluzioni alternative
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Maquillage in campagna nelle isole riservate al conferimento dei rifiuti. Con l’arrivo dell’estate l’amministrazione comunale di Ceglie Messapica sta provvedendo alla bonifica di alcune aree dell’agro cegliese che, come si sottolinea in una nota del Comune, è “purtroppo oggetto dell’incivile abbandono di rifiuti. Gli interventi, realizzati in collaborazione con gli operatori preposti, rientrano – si afferma ancora – in un’azione più ampia di tutela del territorio e di contrasto ai comportamenti irrispettosi dell’ambiente”.
Purtroppo la “bella Ceglie” ha una campagna sempre più sporca e meno curata. Colpa degli incivili e degli sbagliati comportamenti abituali che si ritengono persino giusti, ma è anche responsabilità di un servizio di raccolta che ancora una volta si rivela carente e insufficiente per le esigenze del paese, con cassonetti vecchi, arrugginiti, danneggiati e nell’insieme indecorosi. Al punto che fa “notizia” la normale pulizia delle aree di raccolta.
In ogni caso dal Comune si fa sapere che “le operazioni dell’Amministrazione comunale di Ceglie e della Polizia Locale, intensificate grazie all’utilizzo di telecamere mobili per il monitoraggio ambientale, hanno già portato nei mesi scorsi all’elevazione di numerose sanzioni. Le attività proseguiranno anche nei prossimi mesi”. Affermazioni generiche e fumose. Cosa si intende per “telecamere mobili”? Sono le fototrappola nascoste dalle parti dei cassonetti per filmare comportamenti incivili o sono telecamere “occasionali” installate nelle auto di servizio della Polizia locale? Se così fosse non ce ne sarebbe neppure bisogno, se non per esigenze documentali; sarebbe sufficiente l’osservazione tradizionale di una volta.
Certamente una soluzione contro il degrado delle campagne (ma anche di ampie zone del centro abitato) va trovata. Il problema non è di facile soluzione e probabilmente non si risolve con la eliminazione dei cassonetti nell’agro come qualche buontempone propone. Vorrebbe dire estendere la raccolta “porta a porta” a tutte le residenze di campagna, un’area vasta e densamente popolata soprattutto d’estate, un servizio che richiederebbe costi improponibili per le casse pubbliche. Più percorribile la strada indicata da alcuni cegliesi che vorrebbero estendere l’orario di apertura del centro di raccolta di via Francavilla, oggi decisamente poco “attrattivo” e a quanto sembra lontano dalle esigenze dei cittadini, soprattutto da quanti illecitamente preferiscono scaricare i materiali lavorati nel corso della giornata a ridosso delle “isole rupestri”. Anche a costo di essere multati, una eventualità che si è rivelata piuttosto remota e forse persino messa nel conto.
Tuttavia il sindaco Angelo Palmisano ha voluto ricordare che “dal 10 ottobre 2023 è entrata in vigore la legge 137/2023, che stabilisce l’applicazione di una ammenda penale, e non più amministrativa, nel caso di abbandono di rifiuti compiuto da semplici cittadini. In base a quanto stabilito, chiunque compia abbandono di rifiuti è punito con una ammenda da mille a 10 mila euro. La pena – ha ricordato il primo cittadino – è aumentata sino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi”.
Inoltre, l’Amministrazione ricorda che il servizio gratuito di “raccolta ingombranti” con modalità “porta a porta” può essere richiesto al numero verde della ditta Cogeir 800405633. Il conferimento presso il centro comunale di raccolta, in viale del Lavoro – Zona Industriale, è attivo dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle 11.30; martedì e giovedì anche in orario pomeridiano dalle ore 15 alle ore 18, dove è possibile conferire riciclabili e ingombranti.