7 Novembre 2024

Un “piano” per i lavori a San Rocco

I lavori di restauro alla chiesa di San Rocco di Ceglie Messapica
I lavori di restauro alla chiesa di San Rocco di Ceglie Messapica

Proseguono gli interventi per il restauro e il consolidamento della chiesa. Ma i finanziamenti non bastano: lanciato un programma per la raccolta di fondi tra i fedeli

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di Damiano Leo

Continuano i lavori di ristrutturazione della Chiesa di San Rocco a Ceglie Messapica. Dopo il rifacimento totale della facciata, che ha sbalordito tutti positivamente, per il buon esito ottenuto grazie a nuove tecniche di recupero opere di grandi dimensioni.

Ora è la volta del maiolicato cupolone e dell’imponente campanile, sul quale campeggia una splendida croce in pietra, già oggetto di restauro di qualche anno fa, quando un fulmine la fece rovinare al suolo, per fortuna senza conseguenze di rilievo. All’epoca se ne prese cura l’architetto Domenico Sasso, di Ostuni.

Ben visibili, praticamente da ovunque, le impalcature del cupolone e del campanile della nostra Chiesa di San Rocco, soggetti a interventi di recupero conservativo e di sicurezza sismica. Opere edilizie progettate e dirette dallo stesso architetto che ci regalò il ripristino della croce. I lavori in corso sono stati affidati all’impresa Nicolì S. p. A., con sedi a Roma, Lecce e Venezia, commissionati dalla diocesi di Oria, con il benestare del Ministero della Cultura e della Comunità Europea.

Come sovente succede quando un Ente o, come nel nostro caso, una Diocesi appalta lavori importanti e lunghi, lo spauracchio dell’aggiornamento dei costi è sempre in agguato. I costi lievitano e le somme già pronte o messe in conto risultano insufficienti. Allo stato attuale anche per i lavori della Chiesa di San Rocco si sta vivendo una situazione simile.

Le fasi dei lavori di restauro sulla cupola e il campanile della chiesa di San Rocco

Come fare fronte a quanto manca per poter completare l’opera di recupero e messa in sicurezza della Chiesa di San Rocco? Il parroco don Lorenzo Elia se lo chiede da tempo e, allo scopo, ha reso pubblico un dettagliato piano strategico, capace, me lo auguro, di recuperare, nel minor tempo possibile, le somme che ancora occorrono per completare l’opera.

In particolare, il parroco, ha predisposto quattro linee guida: Bonifico liberale, con il quale si può liberamente effettuare un bonifico sul Conto Corrente della Parrocchia di San Rocco, destinato ai lavori di restauro; Sottoscrizione in parrocchia, con la quale si dà la possibilità di offrire un contributo mensile per un anno, secondo tre modalità: 1) dieci euro, sostenitore; 2) venti euro, benefattore e cinquanta euro, benemerito; Offerte libere pro manibus, in qualsiasi momento si possono fare offerte al parroco o anche al suo giovane vice, don Valerio Gioia.

Un altro modo per dare una mano è rappresentato dal Lascito testamentario, proposta, questa, di contributo economico più delicata e di maggiore impegno. Don Lorenzo Elia si dice a disposizione in parrocchia per qualsiasi genere di informazione a riguardo, la stessa cosa vale anche per il Consiglio degli Affari Economici della parrocchia.

Per chi ha in animo, e io mi auguro siano in tanti, di aiutare la parrocchia a ridare giusto splendore e dignità alla chiesa, può anche rivolgersi ad uno di questi stretti collaboratori: il diacono don Cosimo Barletta, Maria Ciracì, Maria Chirico, Maria Spina e alle sorelle Gilda e Franca Pia Erario.

Come la nostra storia locale ci insegna: le risposte positive non si faranno attendere.

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