6 Dicembre 2024

Da Caroli e Perrini nuova diagnosi sull’ospedale

Il sopralluogo dei consiglieri regionali Caroli e Perrini all'ospedale di Ceglie
Il sopralluogo dei consiglieri regionali Caroli e Perrini all'ospedale di Ceglie

Avevano stupìto i giudizi piuttosto benevoli dei due consiglieri di FdI dopo il sopralluogo nella struttura di Ceglie. E infatti poche ore dopo viene corretto il tiro e richiamata l’attenzione sul Punto di primo intervento. Ce n’è anche per Francavilla e il reparto di Rianimazione: più volte inaugurato e ancora chiuso

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Una cosa è la cortesia istituzionale, altro il protocollo di partito. Cos’è accaduto? Ieri il consigliere regionale Luigi Caroli e il capogruppo di Fratelli d’Italia Renato Perrini hanno visitato l’ospedale di comunità di Ceglie Messapica e l’ospedale di primo livello di Francavilla Fontana. Erano accompagnati dal direttore generale dell’Asl di Brindisi Maurizio De Nuccio, dai direttori sanitari dei due presidi e da alcuni operatori sanitari, i quali hanno illustrato l’attività ospedaliera e i progetti in campo.

Si conosce e si subisce lo stato dell’assistenza sanitaria in Italia e in modo particolare nei paesi del Sud: vent’anni di smembramento dei servizi ospedalieri senza alcun intervento verso la cosiddetta medicina del territorio hanno provocato guasti che ricadono sui cittadini.

Quindi erano apparse “irrituali” le dichiarazioni rilasciate a fine sopralluogo da Caroli e Perrini, osservazioni tutto sommato positive del nuovo corso che lentamente e faticosamente l’ospedale di Ceglie ha avviato, una struttura che tuttavia offre prevalentemente servizi ambulatoriali, di diagnostica, salvo alcune branche interventistiche come nell’Oculistica, trattamenti di cataratta in modo particolare. Avevano meravigliato, o forse non erano state percepite, le attese osservazioni sulla mancanza del Pronto soccorso trasformato in Punto di primo intervento. Qui l’articolo di ieri.

Questione subito risolta perché Caroli e Perrini hanno subito preso computer e tastiera (una volta avremmo detto carta e penna) per scrivere insieme una nota di forte critica alla situazione degli ospedali di Ceglie e Francavilla, contestando peraltro la mancanza di un medico nel Punto di primo intervento a Ceglie.

“Gli ospedali di comunità di Ceglie Messapica e quello di primo livello di Francavilla Fontana sono la dimostrazione di come la sanità brindisina è davvero allo sbando – il corretto giudizio dei due consiglieri di Fratelli d’Italia – e le nostre preoccupazioni non solo non sono infondate, ma anche sottovalutate rispetto alla realtà, quella che stamattina (ovvero, nella visita di ieri –ndr.) è stata sotto i nostri occhi”.

CEGLIE MESSAPICA – La giunta regionale ha deciso che i Punti di Primo Intervento di Ceglie, San Pietro Vernotico e Cisternino possono restare operativi senza la presenza di un medico, ma con un infermiere. È evidente che è stato deciso che a lungo andare saranno chiusi, lasciando aperti solo quello di Mesagne e Fasano, lì dove il presidente Michele Emiliano ha deciso che ci deve essere un medico. Pensare che il presidente della Commissione Sanità, Mauro Vizzino, è di Mesagne, mentre il neo assessore all’Ambiente, Fabiano Amati, è di Fasano, può essere un buon indizio per capire come sono stati scelti i PPI con i medici in provincia di Brindisi? Ma si può decidere della salute delle persone a seconda dei concittadini se sono o meno consiglieri o assessori maggioranza?  Di questo chiederemo conto al neo assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, che chiameremo in audizione.

“Chiaramente queste sono domande politiche alle quali certo, stamattina non poteva rispondere, il direttore generale della ASL BR, Maurizio De Nuccio, che ci ha accompagnato nella visita nei Poliambulatori e ha preso l’impegno di potenziare l’offerta non solo con altre patologie, ma anche potenziando quello di oculistica che è diventato un punto di riferimento per i piccoli interventi (specie quelli di cataratta, che hanno lunghe liste di attesa).

“FRANCAVILLA FONTANA – Dopo il sopralluogo si stenta a credere che davvero l’ospedale Camberlingo sia di primo livello: il reparto di Rianimazione, con i suoi nuovissimi otto posti, rimane da quasi due anni desolatamente non utilizzato nonostante i milioni di euro spesi per realizzarlo. Annunci e spot che non trovano aderenza alla realtà, come la menzogna che a Francavilla si sarebbe tornati a nascere, nulla di più falso visto che non c’è una sala parto! Mentre la sala operatoria che doveva essere già operativa è bloccata per motivi tecnici e non potrà essere consegnata prima della prossima primavera. Versa in uno stato di fatiscenza, infine, il plesso che ospita la farmacia e il deposito di farmaci dell’ospedale, per il quale è necessario un intervento strutturale urgente.”

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