10 Luglio 2025

Il pianto della Madonna della Grotta

L'impalcatura innalzata sul prospetto dell'antica chiesa Madonna della Grotta
L'impalcatura innalzata sul prospetto dell'antica chiesa Madonna della Grotta

Da qualche giorno è stata montata un’impalcatura per la realizzazione di lavori di conservazione dell’antica chiesa costruita nel XIV secolo su una cripta basiliana. La disputa mai risolta con i proprietari del bene artistico e la necessità di un’intesa per rendere accessibile il monumento

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di Domenico Strada

Da alcuni giorni si intravedono delle impalcature intorno al campanile della Chiesa della Madonna della Grotta, segno evidente che sono in corso dei lavori. E’ certamente interesse di tutta la comunità cegliese, avere ulteriori informazioni su tale attività, per cui è auspicabile che il neo assessore alla Cultura si faccia promotore di ogni iniziativa in tal senso, presso la Sovrintendenza ai Beni culturali e artistici di Lecce o i privati proprietari della struttura chiesastica.

Il complesso della Madonna della Grotta sulla vecchia strada tra Ceglie Messapica e Francavilla Fontana

E’ opportuno richiamare che il Santuario rupestre noto come Madonna della Grotta con annessa cripta basiliana già  sottoposti a tutela ai sensi della L. 1839/39, ora di proprietà privata, sono da anni oggetto di attenzione da parte dei cittadini cegliesi e della Sovrintendenza, a causa dell’accertato stato di degrado. Tali beni monumentali rappresentano una singolarità storico-architettonica nonché religiosa, in quanto riassumono profili artistici e di culto  ricompresi tra il VIII e il XIV secolo dC. La Sovrintendenza con note del 23.12.1998 e del 30.5.2000 ha già interessato l’amministrazione comunale circa l’importanza di tale complesso.

In data 25 febbraio 2015, primo firmatario il cegliese on. Nicola Ciracì, alla Camera dei Deputati è stata presentata una interrogazione a risposta scritta, con cui è stato richiesto, in sintesi, se vi fossero “…i presupposti per l’esproprio del bene al fine di garantire il restauro e la conservazione dell’intero corpi di fabbrica per salvaguardare uno dei simboli religiosi ed artistici più significativi del sud Italia.”

Nell’interrogazione viene sostenuto che la …”trecentesca chiesa della Madonna della Grotta, che insiste nel territorio della città di Ceglie Messapica, costruita nel XIV secolo, su una cripta basiliana dell’VIII secolo dall’arch. Domenico de Juliano, in principio di proprietà del Capitolo della Collegiata cegliese, poi venduta dal demanio a privati nel 1871 …(…) … attualmente versa in uno stato di pietoso abbandono per l’incuria e il disinteresse degli organi preposti alla sua tutela, rischiando pertanto di essere cancellata dal panorama storico e artistico della Nazione; da anni il grido di allarme lanciato da studiosi italiani e stranieri, da studenti che intendono svolgere tesi di laurea e da semplici cittadini che, a piu’ riprese, hanno raccolto migliaia di firme, per salvare almeno quello che resta di questa splendida chiesa del Trecento pugliese,  non è stato ascoltato.”.

Il 14 settembre 2015, è giunta la risposta ministeriale all’interrogazione, in cui, tra l’altro, è riportato: “…già con una nota del marzo 1994, l’allora Sovrintendenza Belle Arti della Puglia, in ragione delle condizioni di degrado della chiesa della Madonna della Grotta, ordinava ai privati proprietari del bene, l’esecuzione di opere di presidio e consolidamento per scongiurarne la perdita anche parziale, interessando a riguardo anche la Procura della Repubblica di Bari. Da quella data non si evincono dagli atti della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della province di Lecce, Brindisi e Taranto, sviluppi sulla questione …”.

Parrebbe quindi che alla fine del lungo iter burocratico, qualcosa di concreto sia avvenuto ma, a maggior ragione, l’attenzione e la vigilanza non devono venir meno; anzi non sarebbe male se, di intesa con la proprietà, l’amministrazione comunale, riuscisse a stabilire della modalità di fruizione turistica, così come avviene per la vicina cripta di San Michele.

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