2 Giugno 2025

“Restituire la storia alle nostre vie”

Piazza Plebiscito a Ceglie Messapica e la targa ormai troppo trascurata
Piazza Plebiscito a Ceglie Messapica e la targa ormai troppo trascurata

L’amministrazione comunale di Ceglie Messapica ha avviato un’operazione di sistemazione della toponomastica cittadina. Il professor Pietro Maggiore, ex direttore didattico e presidente di Unitre, propone anche una riqualificazione e una più profonda conoscenza dei nomi scelti: “Quanti sanno perché la nostra piazza si chiama Plebiscito?”

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di Pietro Maggiore

Una occasione da non perdere per mettere in atto una vera e propria operazione culturale, storica e pedagogica.

Alcuni giorni fa il Comune di Ceglie Messapica ha avviato “un nuovo e importante intervento di sistemazione e valorizzazione della rete urbana”.

Il progetto prevede la fornitura e la posa in opera di nuova cartellonistica toponomastica, con l’installazione di targhe murali indicanti i nomi e le vie del centro abitato.

Un progetto sicuramente necessario per dare uniformità alla cartellonistica stradale e migliorare “l’orientamento e l’identificazione delle strade“.

Dopo l’Unità d’Italia avvenuta il 17 marzo 1861, con la legge 20.3.1865 fu imposto ad ogni comune di dare ad ogni strada un nome ben preciso. Tale legge a Ceglie fu recepita nel 1869 e solo nel 1885 gli amministratori dell’epoca decisero di assegnare un nome ad ogni strada della città.

In alcuni casi si decise di far rimanere i nomi con cui erano state conosciute “ab immemorabili“ ( Forno del Duca, Mulino del Duca, Chianche di Scarano ecc.), in altri casi di dedicarli ad avvenimenti storici di particolare rilievo (Piazza Plebiscito), o a cittadini che avevano dato lustro alla città (G. Elia, P. Elia ecc.), a patrioti (Mazzini, Garibaldi), statisti dei primi anni del regno d’Italia (Cavour, Crispi, Sella, De Pretis), in altri casi ai proprietari dei luoghi in cui erano sorti alcuni rioni cittadini (Orto di Burla, Orto Nannavecchia, Orto del Capitolo ecc.), e negli anni venti del secolo scorso ad eroi della prima guerra mondiale.

Non sono rari i casi in cui le vie hanno cambiato più volte denominazione (Piazza S. Antonio), e casi in cui cittadini illustri della nostra città Ettore Tagliaferro, Teresa Lamarina) sono stati relegati in zone periferiche o del tutto dimenticati.

Il nome di ogni via o piazza porta appresso una sua storia, un suo vissuto, per cui si tratta di mettere in atto una vera e propria operazione culturale, storica e pedagogica.

La targa in stile liberty presente in Piazza Plebiscito apposta verso la fine dell’ottocento, fotografata da tutti i turisti di passaggio ed ignorata da molti cegliesi, va salvaguardata. Accanto potrebbe essere posta un’iscrizione per ricordare alle future generazioni l’avvenimento a cui si riferisce, il Plebiscito per l’Unità d’Italia del 21 ottobre 1860 che si tenne nell’allora Largo Croce.

Pietro Elia, Giuseppe Elia, Francesco Paolo Greco, Oronzo Ciciriello, Giovanni Mele, Domenico Principalli e così via, chi erano costoro? Quando sono nati e morti? Che cosa hanno fatto nella loro vita per essere degni di un ricordo così importante?

L’Unitre di Ceglie Messapica negli ultimi anni, nell’ambito del progetto “Conoscere Ceglie”, ha dedicato diversi seguitissimi incontri  alle “Vie della Storia“ sulla base di  ricerche fatte sulle delibere comunali dagli inizi dell’ottocento in poi.

Alla base di questa importante iniziativa dell’Amministrazione Comunale c’è stata una ricerca approfondita, affidata a persone competenti, per evitare che la nuova cartellonistica sia semplicemente la riproposizione incompleta, senza dati di riferimento delle targhe preesistenti?

Chi legge un nome di una via deve sapere di chi si parla, scrittore, poeta patriota, amministratore, eroe, quando è nato e quando è morto. Quanti cegliesi medaglie al valor militare nella prima e seconda guerra mondiale sono stati ignorati?

E infine spero che non vengano rimosse le targhe in marmo esistenti ancora in alcune vie, come per esempio, in Corso Garibaldi, via F. Argentieri, Via XX Settembre, XI Febbraio, 2 Giugno ecc). E per quanto riguarda  le date storiche ricordare a che avvenimento si riferiscono (ad esempio XX Settembre, presa di Roma).

Inoltre sarebbe il caso di eliminare i “vichi “, operazione più volte tentata e mai riuscita.

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Pietro Maggiore, di Ceglie Messapica, docente e dirigente scolastico per 46 anni, è attualmente Presidente di Unitre di Ceglie Messapica di cui è stato socio fondatore nel 2001. E’ inoltre vicepresidente nazionale di Unitre. Il 2 giugno del 2009 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. E’ anche autore di libri dedicati alla storia e alla vita sociale di Ceglie Messapica. Nel 2014 la prima parte di “Piazza Plebiscito”, cui ha fatto seguito nel 2017 il secondo lavoro “Zitta zitt’ a mienz a chiazz”.

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