Due giorni di studio e di riflessione dedicati alla vita e alle opere del sacerdote che per 31 anni, dal 1947 al 1978, ha retto le sorti della diocesi di Oria. Due anni fa è stato avviato l’iter per la sua beatificazione
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di Damiano Leo
In occasione del 25° anniversario della morte di monsignor Alberico Semeraro, vescovo della diocesi di Oria dal 1947 al 1978, la diocesi di Oria ha tenuto una “due giorni” in suo onore.
Per ricordare il Servo di Dio, il suo successore, il vescovo Vincenzo Pisanello, ha voluto dedicare due giorni di preghiere e presentazione del libro Colloqui con Dio, scritto da Alberico Semeraro.
Lo scorso sabato 24 maggio, nella cattedrale di Oria, il vescovo Vincenzo Pisanello, ha presieduto una Concelebrazione eucaristica, con la partecipazione di gran parte del clero oritano e di molti fedeli accorsi da quasi tutte le 43 parrocchie che della Diocesi di Oria fanno parte.
Domenica 25, invece, presso la parrocchia Maria SS. Della Croce, in Francavilla Fontana, retta da don Alessandro Argento, si è avuto il momento più importante della “due giorni”, fortemente voluta dal vescovo diocesano. Sei importanti relatori sono stati chiamati a presentare il Diario spirituale del Servo di Dio, Alberico Semeraro.
Dopo il saluto iniziale di monsignor Pisanello, il professor P. Vincenzo Criscuolo, relatore emerito del Dicastero delle Cause dei Santi, ha tenuto una Lectio magistralis: Le virtù del Servo di Dio Alberico Semeraro. Quindi Madre Immacolata Carrozzo, Superiore generale delle Oblate di Nazareth, ha parlato del Diario quale fonte della spiritualità delle Oblate di Nazareth. Invece l’Arcivescovo Francesco Gioia, nativo di San Vito dei Normanni, ed ora presidente emerito della peregrinatio ad Petri Sedem, dal 4 luglio 2016,ha relazionato sulle vicende inserite nel testo del Servo di Dio. A Monsignor Franco Semeraro, già Parroco della Basilica di S. Martino di Martina Franca, è toccato il compito di parlare del Servo di Dio tra Martina Franca e Oria. Il già Presidente del tribunale di Taranto, il dottor Antonio Morelli, ha improntato il suo intervento sulle Risonanze spirituali di una lettura del Diario. Ha chiuso gli interventi la dottoressa Maria Lucia Carone, già Direttore del Ministero dell’economia e già Sindaco di Oria, con i suoi “Ricordi del cuore”.
L’appuntamento ha contribuito, così, a dare nuova luce all’attività di Alberico Semeraro. Nato a Martina Franca il 19 gennaio 1903. Nel 1917 entrò nel Seminario Romano Maggiore. Conseguì la laurea in filosofia e teologia e la licenza in Diritto canonico. Fu ordinato sacerdote a Roma l’11 aprile 1925. Esercitò il ministero sacerdotale a Taranto: prima nel Seminario Arcivescovile e poi nella Chiesa del Carmine, ove coltivò in particolar modo l’Azione Cattolica, gli Scouts, gli Universitari ed i Laureati Cattolici.
Il 1° maggio 1947, nonostante la sua ferma rinuncia, fu ordinato Vescovo di Oria, ove durante i suoi 31 anni di governo realizzò molte opere. Sul piano, tra l’altro, trasformò la chiesetta di S. Cosimo alla Macchia in un imponente Santuario. Fece costruire 21 parrocchie nuove con le relative case canoniche. Sul piano spirituale curò la formazione del Clero e dei fedeli alla luce del grande rinnovamento richiesto dal Concilio Ecumenico Vaticano II, a cui prese parte attiva.
“Il fiore più umile e prezioso del suo episcopato”, come egli riteneva, fu al Fondazione dell’Istituto religioso “Oblate di Nazareth”, nel 1953.
Monsignor Alberico Semeraro, che presto potrebbe assurgere agli onori dell’altare, morì a Francavilla Fontana il 24 maggio del 2000. Ora è sepolto nella cripta della cappella delle Oblate di Martina Franca. La sua pratica per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione è stata introdotta il 4 marzo di due anni fa.