Aggiornamento/ Scarsissima affluenza: a Ceglie ha votato solo il 19,5%, in provincia di Brindisi è andata peggio solo a Carovigno con il 18,87%. La prima “onda africana” ha invitato moltissima gente al mare, con polemiche social tra chi ha postato selfie politico-balneari dalla spiaggia e quanti hanno richiamato l’importanza del voto, qualunque sia. E una donna di 104 anni zittisce tutti recandosi nella cabina elettorale
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Una tornata elettorale dove non conta l’esito del voto ma il dato di affluenza. E’ quello dell’ultimo referendum abrogativo di quattro norme relative il lavoro e una sulla cittadinanza: domenica e lunedì ha votato in Italia solo il 30,58% degli aventi diritto, confermando la disaffezione dalla “chiamata” democratica, un fenomeno che pone interrogativi sul piano politico e soprattutto su quello sociale.
Peggio è andata al Sud, anche se la Puglia tutto sommato ha mantenuto il trend nazionale con il 28,62 dei cittadini ai seggi. Decisamente male a Ceglie Messapica dove in due giorni ha votato solo un cittadino su cinque: le statistiche fotografano un 19,50% alla chiusura dei seggi, in provincia di Brindisi (la media territoriale è del 24,99%) la peggior perfomance dopo quella di Carovigno con il 18,87%.
Tutti al mare, o quasi, dunque. A Ceglie Messapica già dalla giornata di domenica si era preso alla lettera l’invito a scegliere la prima tintarella di stagione. Era stata molto scarsa l’adesione durante la prima giornata di voto.
Alle chiusura delle urne alle ore 23 di domenica aveva votato a Ceglie il 13,2%, affluenza più bassa della provincia di Brindisi solo dopo il comune di Carovigno fermo al 12,6%. La media provinciale della prima giornata di voto è stata del 17,45%, mentre quella italiana è stata di quasi il 22 per cento.
Poco lavoro nelle sezioni di Ceglie dove però non sono mancati alcune aspetti di attaccamento e adesione all’esercizio del diritto-dovere del voto. Nonostante il caldo che un po’ ovunque in Italia ha sfiorato i 38 gradi, si è recata alle urne anche una donna di 104 anni che con energia e determinazione si è fatta consegnare le cinque schede. Persino una bimba ha voluto essere presente al seggio che, autorizzata dal buonsenso del presidente, è entrata con la mamma nella cabina elettorale per “vedere come si vota”.
Altro discorso sui social, dove lo sfottò, l’argomentazione “sapiente” e i selfie di chi ha scelto di starsene in spiaggia ha incontrato le proteste e le reazioni negative a difesa di un diritto democratico che si può contestare e criticare nei contenuti ma non nell’alto valore che rappresenta e che si vorrebbe conservare nonostante il progressivo e perdurante disinteresse degli elettori verso la politica.
Sull’esito del voto hanno prevalso i Sì: i quattro quesiti sul lavoro hanno ottenuto tra l’89,67% e il 91,92%, quello sulla cittadinanza 71,96 SI e 28,04 NO.
L’affluenza è stata scarsa anche nei capoluoghi provinciali impegnati al ballottaggio per l’elezione del sindaco: a Matera alla chiusura dei seggi aveva votato il 56,9% degli aventi diritto, a Massafra il 57,81, a Triggiano il 54,24 mentre a Taranto se si fosse applicata la regola del quorum non si sarebbe eletto neppure il sindaco: ai seggi si è recato il 47,08% degli elettori.