Finanziato per 2,5 milioni di euro il progetto di recupero del Castello Ducale di Ceglie Messapica. L’annuncio è arrivato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha firmato i cinque decreti riguardanti il Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, che di fatto ufficializzano i 2,5 milioni destinati al castello di Ceglie.
“Il progetto presentato dall’Amministrazione comunale assume ancora più rilievo – si legge in una nota del Comune di Ceglie – perché inserito tra i soli tre progetti finanziati dal Ministero della Cultura tra i tanti presentati dai comuni pugliesi. La documentazione del comune di Ceglie Messapica ha convinto il Mic ad inserire il “Progetto di adeguamento funzionale del Castello Ducale di Ceglie Messapica” nel Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali, finalizzato a rilanciare, musei, ristrutturare palazzi storici, castelli e borghi antichi”.
Attualmente sono in corso i lavori di restauro conservativo dell’ala ovest che contempla la torre, intervento riconducibile ad altro finanziamento ottenuto con fondi Pnnr. I due finanziamenti permetteranno il risanamento conservativo e l’allestimento nella sua completezza, tanto che l’intera parte pubblica del Castello tornerà ad essere fruibile a cittadini e turisti.
In arrivo ulteriori 2,5 milioni di euro per il completo recupero
“Restituire il nostro simbolo alla città era uno degli obiettivi principali dell’azione amministrativa” ha commentato il sindaco Angelo Palmisano. “Assieme al primo finanziamento ottenuto, riconducibile a fondi Pnnr, questa ulteriore misura mette a disposizione del Castello quasi 6 milioni di euro, che, a lavori conclusi, permetteranno di renderlo interamente fruibile. Si tratta di un intervento epocale”.
L’Assessora ai Lavori Pubblici Emanuela Gervasi ha precisato inoltre che “tra gli interventi salienti che il finanziamento ottenuto dal Mic consentirà, vi è il recupero degli affreschi presenti nel piano terra a cui teniamo particolarmente. Ogni parte pubblica del Castello sarà messa in collegamento per crearne un polo di eccellenza, sia dal punto di vista storico – architettonico che culturale e ricreativo. I due grandi interventi permetteranno una rifunzionalizzazione del complesso nella sua interezza”.